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Autore: karter    16/07/2020    2 recensioni
Prendete un Naruto innamorato.
Aggiungete degli amici idioti.
Condite con la canzone Una Come te di Cesare Cremonini.
Agitate il tutto e godetevi il vostro drink.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una come te






«Non credo sia una buona idea» cercò di farlo demordere Chouji aprendo un pacchetto di patatine. 

«Certo che lo è» replicò Kiba incrociando le braccia dietro la testa mentre un sorriso divertito gli dipingeva le labbra «Se vuole finire ricoverato in ospedale con tutte le ossa rotte» 

«Ma che razza di amici siete? Dovreste sostenermi» si imbronciò Naruto fulminando i due con lo sguardo «Sai, diglielo anche tu» 

«Credo sia un gesto molto romantico. O almeno così ho letto in un libro che parlava di…» 

«Visto lo dice anche un libro» 

L'entusiasmo di Naruto era riemerso dopo quell'affermazione, ma prima che i due potessero aprire bocca si ritrovarono davanti l'ospedale. 

«Tu sei davvero sicuro?» 

Kiba lo osservò scettico mentre l'eroe di Konoha si inginocchiava in terra con il suo sorriso più bello. 

«Affacciati alla finestra, amore mio» canticchiò. 

O almeno ci provò, sembrò più l'urlo di una creatura straziata. 

Ci vollero pochi minuti, però, prima che dalle finestre dell'ospedale iniziassero ad affacciarsi le prime teste. 

Peccato che nessuna di loro fosse quella che interessava l'improvvisato cantante che, senza essersi scoraggiato, riprovò il motivetto. 

Altre persone si affacciarono curiose. 

«Che screanzato, potrei essere tua nonna!» gli urlò dietro una nonnina facendo arrossire il giovane e ridacchiare gli amici. 

«Ehm… No… Non dicevo a lei, signora» provò a dire per poi vedere la donna rientrare in camera sbattendo la finestra. 

Doveva esserci rimasta male! 

«Nemmeno a te! Ehm… no. No no, di certo non dicevo a te! Assolutamente no! Ma scherziamo?» si esasperò osservando ogni donna lì affacciata proporsi «Oh, ma insomma! Sakura-chan!» 

«Se sopravvive a questa figuraccia sarà la storia che racconterò ai miei figli per farli addormentare» commentò sottovoce Kiba osservando l'aprirsi di un ulteriore finestra «Secondo me gli lancia contro tutto ciò che si trova sotto mano» 

«Sì può sapere perché continui a scommettere sul mio fallimento?» 

«Cosa diavolo è questo baccano?» 

Tsunade si affacciò dalla finestra appena aperta assieme alla fidata Shizune e l'inseparabile Tonton. 

«Naruto!» urlò riconoscendo lo shinobi inginocchiato in terra con le braccia spalancate. 

Inginocchiato in terra? 

Ma che diavolo? 

«Baa-chan! Sto cercando Sakura-chan» rivelò osservando attentamente ogni persona affacciata. 

Nulla, la chioma rosa della sua amata non si vedeva da nessuna parte. 

«Che stai facendo, Naruto?» 

«Ma come baa-chan? Te l'ho appena detto, cerco Sakura-chan» 

«Che diavolo ti urli inginocchiato fuori dall'ospedale?» 

«Se trovassi Sakura-chan, una serenata» ammise orgoglioso lasciando la donna a bocca aperta. 

Quel ragazzino era davvero il ninja più imprevedibile di Konoha. 

«Eccola qui!» 

Ino spintonò Sakura fin quasi a farla cadere, ma nessuno parve farci caso. 

Naruto era emozionatissimo e già pregustava il bacio focoso che Sakura gli avrebbe dato dopo aver sentito la canzone che aveva scelto per l'occasione e i figli che da lì sarebbero venuti fuori. Avrebbero avuto i suoi capelli, perché un maschietto con i capelli rosa davvero non si poteva vedere, e gli occhi di lei. Coraggiosi e pieni di talenti. L'orgoglio di tutto il villaggio. 

«Guarda che dovresti iniziare a cantare» 

La voce di Kiba lo riportò con i piedi per terra. 

«Sakura-chan» urlò emozionato mentre la ragazza in questione si portava una mano a coprire il volto, imbarazzata. 

Ma perché tutte a lei? 

Ino al suo fianco sghignazzò tenendola ferma alla finestra ottenendo un cenno d'assenso dalla stessa Hokage che se la rideva sotto i baffi. 

Era certa sarebbe stata una cosa estremamente divertente. 

«Forza, Naruto» lo incoraggiò la bionda divertita e il ragazzo non si fece assolutamente pregare. 

«Una come teeee…» iniziò con un acuto che fece tremare i vetri delle finestre e sbarrare gli occhi ai tre amici. 

Sapevano che era stonato, ma fino a quel punto… 

«se chiude gli occhi vede il mareeee, seeenza andar lontanoooo» 

«È una mia impressione o mi sta dando della visionaria?» chiese Sakura osservando l'amica al suo fianco piegata in due dalle risate. 

«Una come teeee, ha una valigia per le scarpe che seeeembra un aeroplanooooo»

«Ma come ti permetti?» questa volta fu Ino a prenderla male fulminando l'amico «Dovete finirla con questa storia, noi donne abbiamo solo le scarpe strettamente necessarie alla sopravvivenza, vero amore?» 

«Infatti le tue cinquantasette paia sono strettamente necessarie» replicò Sai mentre la fidanzata annuiva soddisfatta. 

«Una come te, non si avvicina per ballareeee guarda da lontanoooo» 

«Mi staresti dando della sfigata, Uzumaki? O forse dell'impedita?» domandò Sakura mentre una vena iniziava a pulsare sulla fronte. 

«Non so voi, ma io la vedo male» disse Chouji cercando di allontanarsi moooolto lentamente. 

«Una come te, se corre inciampa ma non cadeeee, chiede la tua manoooo» 

«Ma come ti permetti? Vorrei ricordarti che sono stata la prima tra te e quell'altro imbecille a riuscire a camminare su un albero» 

«Vero, al limite quelli senza equilibrio siete tu e Sasuke» intervenne Kakashi passando di lì con l'inseparabile libro in mano. 

«Una come teeee, per una rosa può morire soooolo perché ancora non sa togliere le spineeee» 

«Sakura-san, non sapevo avessi questi problemi» intervenne Udon sdraiato sul letto della stanza dalla quale le due amiche assistevano a quella pseudo serenata. 

«Non ti ci mettere anche tu, ragazzino, o il tempo che passerai qui dentro sarà mooolto più lungo e straziante di quel che immagini» lo minacciò la rosa facendolo deglutire sonoramente. 

«Una come teee, mi piace da moriiiiiiiiiiiiiiiiireeeeeeeeeeee» 

«Oh per la miseria!» urlò Kiba coprendosi le orecchie come tutti «Se non ho perso l'udito dopo questo acuto non credo lo perderò più» 

«Questa è la prima e ultima volta che appoggiamo Naruto in una sua idea» si lamentò Chouji 

«Ma se non avete fatto altro che venirmi contro» si difese il diretto interessato prima di tornare a puntare la sua attenzione sull'oggetto dei suoi desideri. 

«Ti prego dimmi che questo strazio è finito» supplicò Sakura aggrappata al braccio di Ino che iniziava a pensare non fosse stata una buona idea quella di far uscire l'amica allo scoperto. 

«Una come te, un gatto sopra il letto e un uomo nudo ad aspettare» 

«Vai così Sakura!» la incitò Tsunade. 

«Il gatto chi sarebbe, Sasuke?» chiese invece Temari passando davanti all'ospedale assieme a Shikamaru e facendo arrossire ancora di più la povera vittima di quello pseudo gesto d'amore. 

«Una come te, il vento che le soffia dentro, non la può spostare» 

«Se questo è un modo carino per dirmi che sono grassa, puoi anche andare al diavolo» 

«Perché non abbiamo letto il testo della canzone prima?» si chiese l'Inozuka «Come abbiamo fatto ad affidarci ad uno zuccone simile?» 

«Uno come meeeeeeeeeeeeeee...»

«Sta per fare una brutta fine» disse la rosa, inutilmente perché Naruto continuò tranquillamente. 

«non la può dimenticareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee… Una come teeeee» 

Una valanga di applausi e risa lo travolse e Naruto non riuscì a non compiacersi ammiccando in direzione dei tre amici che non avevano mai creduto nella sua idea. 

«Una come teee, la pooorti al ciiinema d'eeestateee, doooorme sul finaaaleUna come teee, sotto a un temporaaaaaaaaaale»

«Mi hai preso per una deficiente? Prima non fai altro che offendermi e ora mi dai anche della stupida? Che c'è, vuoi prenderle davvero?» 

Sakura sembrava sempre più furiosa e i ragazzi erano sempre più preoccupati. Non era mai un bene farle perdere la pazienza, sapeva essere fin troppo pericolosa. 

«La vedo male, molto male!» 

«Una cooome teeeee, cooome una rondine d'aprile, voooola solo quando ha un orizzonte da inseguire… Una cooome teeeee, mi piaceeeee da mooooorireee»

«Mai più, mai più» disse Kiba scuotendo il capo terrorizzato. 

«Una come teee, un gaaatto sopra il leeetto e un uomo nudo ad aspettareeee… uuuna come teee, il vento che le soooffia dentro nooon la può spostareeee» 

«È insistente il ragazzo» commentò Ino guardando l'amica «Non è che mi nascondi qualcosa?» 

«Uno come meeee, non la può dimenticareeee, oh oh oh ohUna coooome teee è un pianoforte senza coda che suona in città» 

«Dai che forse si riprende» sussurrò Chouji osservando la ragazza che pareva avesse iniziato a sorridere in quel momento. 

«Non vuole essere alla moda, la moda la fa» 

«Sapevo che non poteva essere un completo idiota» si complimentò Tsunade osservando la sua allieva sorridere imbarazzata. 

«Quattro carte in una sola, si pente, si sposa, ma poi s'innamora per sua vaniiiitaaaaaà» 

«Ho parlato troppo presto» la sennin si diede una manata in fronte imitata un po' da tutti. 

Stava andando così bene, possibile che l'idiota avesse dovuto rovinare tutto? 

«Una come te… una come te… Una come te, oh…. Una come te… Uno come me, non la può dimenticare, oh oh oh oh…. Una come te…Una come te…Una come te»

Quando anche l'ultima nota ebbe abbandonato le labbra del ragazzo una schiera di applausi partì da ogni dove, accompagnati dai fischi degli amici alle sue spalle e dalle urla di Ino e Tsunade che non potevano credere lo shinobi fosse stato tanto deficiente. 

Sakura, invece, se ne stava in silenzio con una strana espressione in volto. 

Normalmente sarebbe saltata giù dalla finestra e avrebbe messo KO l'amico con uno dei suoi pugni micidiali, rimpriverandolo per averla messa in imbarazzo, praticamente davanti tutta Konoha. Invece se ne stava immobile, lo sguardo fisso verso l'orizzonte e uno strano batticuore nel petto. 

«Tutto bene?» le chiese Kakashi comparendo alle sue spalle e facendola sobbalzare. 

«Io…» iniziò senza sapere bene cosa dire. 

L'uomo sorrise da sotto la maschera riuscendo a leggere il suo tormento interiore. Fin da bambina si era sempre professata innamorata di Sasuke, mentre in quel momento il suo cuore batteva all'impazzata per Naruto. Com'era possibile? 

«Dovresti smetterla di seguire il cervello e ascoltare il cuore» le consigliò il sensei dandole un buffetto sulla guancia «Non vorrai mica essere infelice tutta la vita? Lo sai che Sasuke non si sentirà mai a casa qui a Konoha. Sì, sareste una famiglia, ma che famiglia è quella dove il padre non fa altro che compiere missioni per il mondo lasciando la moglie sola a crescere i loro figli? Non preferiresti essere felice? Magari con uno zuccone che ti ama più della sua stessa vita? Lo stesso che ti dedica serenate imbarazzanti in pieno giorno e non si è mai arreso fino a spodestare il precedente possessore del tuo cuore?» 

Sakura sorrise stringendo l'uomo in un abbraccio e facendo sbarrare gli occhi a tutti colori che stavano osservando la scena. 

Vuoi vedere che tra i due(?) litiganti il terzo gode e quel terzo era Kakashi? 

«Sakura-chan?» la richiamò Naruto ad occhi sbarrati. 

Non voleva credere a ciò che tutti stavano insinuando. 

«Sai testa quadra» iniziò la ragazza sciogliendo l'abbraccio con il maestro e sporgendoisi fuori dalla finestra «Ora sarebbe il momento opportuno per chiedermi quel famoso appuntamento» 

Naruto boccheggiò incredulo per qualche secondo mentre tutt'intorno si alzavano urla di gioia. 

«Suo serio, Sakura-chan?» chiese ancora sconvolto mentre si rimetteva in piedi. 

La ragazza annuì con un sorriso dandogli appuntamento per quella sera prima di rientrare in reparto. 

Aveva dato già abbastanza spettacolo per i suoi gusti. 

Naruto rimase a osservare qualche secondo il punto dove era sparita la sua amata. 

«Ce l'ho fatta!» urlò spiccano un salto per la contentezza e saltando addosso agli amici «Alla faccia vostra» aggiunse scoppiando a ridere e ricordando loro che avrebbero dovuto offrirgli una cena da Teuchi, però il giorno seguente, quella sera avrebbe avuto il suo primo appuntamento con Sakura-chan e non stava più nella pelle.

 







 
Storia partecipante alla challenge “Fandom 100’s” indetta da Ghostmaker sul forum di EFP


Buongiorno!
Confesso che non so bene cosa sia questa roba qui. Ho provato a scrivere una commedia, ma non essendo il mio campo non so bene cosa ne sia venuto fuori. Spero però che questo piccolo esperimento vi sia piaciuto e che vogliate farmi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima

karter
  
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