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Autore: Fatelfay    23/07/2020    0 recensioni
Bucky lavora come membro attivo degli Avengers da un po' e i rapporti con i colleghi si fanno sempre più stretti e caldi.
Tuttavia, al di fuori del gruppo di supereroi, sembra che tutti lo detestino e lo trattano con distacco e freddezza.
Bucky prova a vedere il lati migliori della sua situazione, ma è difficile lasciarsi scivolare addosso il freddo che gli si aggrappa alle ossa.
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, James ’Bucky’ Barnes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi e l'ambientazione non sono miei ma dei relativi autori. Scrivo solo per divertimento (anche se non so quanto siano divertenti le mie storie) e non a scopo di lucro.




Hating Winter




Non si fidano di lui. Dopo una ventina di missioni andate bene, ancora non si fidano di lui, troppo spaventati dalla possibilità che torni ad essere il vecchio Soldato d’Inverno e li uccida tutti. Ma va bene così, almeno non gli hanno ancora piantato una pallottola in testa e almeno gli Avengers gli coprono le spalle.
Eppure gli altri, tutti gli altri, lo evitano il più possibile.

Clint zoppica al suo fianco, la faretra vuota e l’arco a tracolla, mentre si dirige alla tenda medica. Bucky si pulisce di nuovo la fronte dal sangue che minaccia di bruciargli gli occhi e la ferita pulsa.
I due medici liberi si affrettano nella direzione di Clint e il primo a parlare si accalappia l’arciere, lasciando il collega muto a sorridergli imbarazzato e con le spalle tese.
- È solo un graffio.- Bucky rompe il ghiaccio e copre gli ultimi metri che lo separano dalla tenda e il medico lo segue a qualche passo di distanza. Sembra ricordarsi quale sia il lavoro per cui è pagato solo quando Bucky si pulisce di nuovo il sangue nel guanto lercio. Il medico gli pulisce e disinfetta la ferita, la richiude con le steri strip e la copre con un cerotto. Le sue mani sono gelide sulla pelle di Bucky. Compila i moduli alla svelta e gli fa le solite domande di routine.
Bucky risponde in fretta, evita di menzionare il piede che gli hanno pestato e si dirige subito al furgone che riporterà l’intera squadra a casa. Sente il freddo, che il medico gli ha lasciato addosso, scivolare sulla sua pelle, sotto i vestiti e insinuarsi lentamente nei suoi muscoli. Non gli piace.
Sale in fretta nel furgone e, quando sono tutti a bordo e il veicolo parte, Bucky chiude gli occhi e appoggia la nuca contro il muro alle sue spalle.
- Appoggiati pure.- Sussurra a Bruce, avvolto nella sua solita coperta, che fa fatica a stare seduto dritto.
- Grazie.- La testa di Bruce gli si avvicina, Bucky gli avvolge le spalle con un braccio e gli tiene ferma la coperta. Bruce incastra il capo nell’incavo del collo e Bucky gli si appoggia sopra con il mento.
Bruce è bollente contro il suo petto e scaccia via il gelo che gli ha lasciato addosso il medico.
Il viaggio è tranquillo, nessuno parla, mentre l’adrenalina viene smaltita e la stanchezza entra in circolo. Bruce si addormenta in pochi minuti e Bucky si lascia cullare dal movimento del furgone.
Socchiude gli occhi e coglie il sorriso stanco di Steve. Tony continua a spostare Clint che fa apposta a fargli cadere il capo addosso. Tony ne è leggermente infastidito ma in fondo si diverte. Bucky chiude gli occhi stanco e accarezza la spalla di Bruce.

Si irrigidisce quando sente qualcuno toccargli una spalla.
- Bucky?- È la voce di Steve:- Siamo arrivati.-
Bucky lascia andare Bruce che sbadiglia e cerca a tentoni i propri occhiali. Natasha glieli porte e si assicura che non gli cadano dalle mani. Gli tremano le gambe e Bucky gli circonda la vita con il braccio bionico per aiutarlo a scendere.
Non ha ancora capito come funzioni tutta quella cosa con Hulk e quanto ciò esaurisca le energie di Bruce. Oggi la battaglia non è stata pesante ma per Bruce è come se fosse durata due giorni e non mezza giornata.
- Forza, Bruce, ancora un paio di minuti e puoi riposare a letto.-
Entrano insieme nella Avengers Tower e Tony, Steve e Clint li lasciano prendere per primi l’ascensore. Natasha gli fa strada nell’appartamento di Bruce e lo aiuta a mettere a letto il Dottore che li ringrazia biascicando e si addormenta non appena tocca il cuscino con la testa.

Bucky sussulta nel letto e impreca contro l’allarme che squilla alle 5 di mattina. L’ultima volta che ha guardato la sveglia sul comodino erano le 3.42 di mattina e avrebbe davvero gradito riuscire a dormire almeno cinque ore di fila.
Bucky si butta giù dal letto di malavoglia, pesca dei vestiti a caso dall’armadio e raccatta armatura, armi e scarpe dall’ingresso. Sale in ascensore mentre si sistema le scarpe e Clint gli fa un sorriso stanco mentre controlla che la faretra sia salda sulle sue spalle. Natasha si lega i capelli alla meno peggio. L’ascensore sale di sua iniziativa, si ferma al piano di Wanda che ha i capelli simili a un nido di pettirossi e si stropiccia gli occhi per il sonno. Ha ancora in mano una spazzola e Natasha le sorride e le sistema i capelli in fretta.
L’ascensore li scarica sul tetto e vengono accolti dalle raffiche di vento del quinjet accesso che aspetta solo che loro salgano a bordo. I capelli di Wanda si annodano di nuovo e il gruppo sale in svelta sul velivolo.
Steve li saluta stropicciandosi gli occhi e Tony è immobile nella sua armatura. L’agente Hills è alla guida e li informa velocemente della situazione: West Hempstead va a fuoco a causa di alieni rossi e blu che non hanno ancora identificato.
- Tony?- Ironman non ha ancora preso posto e Bucky lo scuote piano per una spalla.
- Sì, certo. Va bene.- Risponde l’uomo e tutti provano a non ridere. Bucky torna al suo posto con Tony accanto e fa un cenno a Wanda che si incastra al meglio con la cintura di sicurezza e si sdraia con la testa sulle gambe del soldato. Bucky prende al volo la spazzola tiratagli da Natasha e prova a sistemare i capelli della giovane strega. Riesce a fa un lavoro decente nonostante la posizione e si sistema subito i propri capelli prima di ripassare la spazzola a Natasha.
Atterrano mezz’ora più tardi su un ospedale e Wanda si tira su a sedere non appena toccano terra.
- Grazie.- Si pulisce la guancia dalla saliva che le è colata da un angolo della bocca e arrossisce per l’imbarazzo. Bucky le sorride, incurante del punto bagnato sulla sua gamba. Gli Avengers scendono in fretta, Steve davanti a tutti più per proteggerli che per guidarli. La zona è ancora sicura, ma il fuoco che brilla nella notte alla loro destra si sta avvicinando.
- Bruce, sai cosa fare.- Ordina Steve e il Dottor Banner si allontana. In un attimo Hulk appare in tutto il suo splendore urlante, verde e gigante. Sorride nella loro direzione prima di buttarsi giù dalla palazzina e correre a contenere il fronte sud.
Tony prende su di peso Clint e vola avanti verso il fuoco alla ricerca del posto migliore e più sicuro dove lasciare l’arciere.
Captain America sorride a Bucky prima di correre con gli altri verso l’ingresso dell’ospedale e scendere le scale.
Tony torna in meno di due minuti e Bucky si lascia trasportare sullo stesso tetto su cui è Clint.
- Ricordati di contare quanti ne abbatti. Questa volta vinco io.- Clint gli mostra il punto migliore da cui iniziare ad uccidere gli alieni.
- Continua a sognare, Clint.- L’arciere gli tira una pugno amichevole sulla spalla e un attimo dopo ha già impalato due alieni blu.
- Quindi tu quelli blu e io quelli rossi?- Bucky pianta una pallottola in testa a un alieno rosso, che cade e fa inciampare il suo compagno.
- Va bene.-
Riescono a farne fuori una ventina a testa prima che lo scudo di Captain America brilli sul campo di battaglia e la magia rossa di Wanda faccia a pezzi quattro nemici in un colpo solo. Hulk urla da qualche parte a destra e a sinistra si sentono gli spari della squadra della S.H.I.E.L.D..
Gli schiocchi dell’arco di Clint scandiscono il tempo, Bucky ne segue il ritmo e si ritrova a sparare tra una freccia e l’altra di Occhio di Falco. Non dovrebbe farlo, ma è divertente e Clint non l’ha ancora rimproverato.
Molto più avanti, sulla destra, un edificio crolla all’improvviso e Tony impreca negli auricolari:- Cazzo, Hulk.-
- Parole!- Lo rimprovera Steve e Bucky non spara per trattenersi dal ridere.
Clint sorride accanto a lui. La battaglia continua al meglio, il sangue degli alieni imbratta la strada e i loro cadaveri iniziano ad ammucchiarsi gli uni sugli altri.
- Clint, Bucky, cambiate tetto, l’edificio è compromesso. Tony, valli a prendere.- Steve ordina, la magia rossa di Wanda fa a pezzi degli alieni.
- Subito.- Risponde Tony.
Non c’è bisogno di parlare, Clint si prende in carico di abbattere anche gli alieni rossi, una sua freccia esplode in mezzi ai nemici e Bucky fa un giro di ricognizione sul tetto per capire da dove stiano arrivando i nemici.
- Пиздец. Clint, si stanno arrampicando sul retro.- Una decina di alieni saltano da una finestra all’altra, distruggendo i vetri per salire.
Bucky si sposta i capelli dal viso e spara in testa all’alieno più in altro che cade e si schianta al suolo. Gli altri sembrano fregarsene della cosa e continuano a scalare l’edificio. Bucky cecchina altri due alieni, uno travolge un suo alleato e lo fa cadere a sua volta.
- Clint!- Ne stanno arrivando altri, troppi rispetto a quelli che riesce ad uccidere.
- Un attimo!- Urla Clint di rimando, il suo arco schiocca di nuovo, seguito da un’esplosione distante.
- Tony? Riesci a portarci fuori di qui?- Chiede Bucky, mentre spara all’alieno rosso arrivato a quattro piani di distanza.
- Un minuto.- L’esplosione che risuona nell’orecchio di Bucky lo fa sussultare, la sua mira non ne risente per niente.
- Buck, qui. Ho un’uscita!- Bucky ammazza gli alieni più vicini e corre da Clint che sta finendo di legare una corda al tetto.
- Sicuro che regga?- Chiede Bucky, appena vede il cavo teso tra il loro tetto e quello accanto.
- Fino ad ora la tecnologia Stark non mi ha mai deluso. Ma non dirglielo.- Clint sorride, si guarda le spalle ma non incocca una nuova freccia.
Sono in alto su quel dannato tetto, il freddo di un inverno distante gli scivola sotto pelle e Bucky deglutisce a vuoto: non è il momento di pensare al passato e avere ancora più paura del dovuto.
- Vai tu per primo.- Si volta, la mitraglietta in mano pronto ad abbattere qualsiasi cosa non terrestre osi mettere piede su quel tetto. Clint gli dà una pacca sulla spalla, il calore della sua mano lo scalda, e l’attimo dopo scivola lungo il filo fino al tetto successivo.
- Tocca a te Buck. L’atterraggio è un po’ ruvido.-
Non è ancora arrivato niente sul tetto e Bucky non ha intenzione di rimanerci più a lungo. La strada sotto di lui è troppo in basso ma almeno non deve atterrare su un treno in corsa in mezzo alla neve e al freddo. Raccoglie la gruccia lasciatagli da Clint e si getta. Gli fanno male le ginocchia quando atterra e Clint stacca subito il cavo per impedire agli alieni di raggiungerli.
- Stai bene?- Bucky non riesce a muoversi, ma le mani di Clint sulle sue spalle scacciano via il freddo dell’inverno di più di settant’anni prima.
- Ci sono. Sto bene. Raggiungiamo gli altri.-
Si aggrappa alla mano tesa di Clint per rialzarsi ed insieme corrono alle scale d’emergenza sul lato dell’edificio.
- Vi raggiungiamo.- Bucky dà la loro posizione al resto del gruppo, mentre Clint salta da una rampa all’altra delle scale come un’acrobata.
Una palla di fuoco fa esplodere le scale sopra la testa di Bucky:- Пиздец.-
La scala traballa, Clint perde l’equilibrio e oscilla appeso al corrimano. Bucky scende le rampe di corsa per aiutarlo, ma Clint si sta già dondolando, lascia la presa e atterra sulla rampa di scale sottostante.
- Stai bene?-
- Tutto interno. Muoviamoci a toglierci di qui.-
Corrono giù dalle scale, la magia rossa di Wanda ammazza degli alieni sull’edificio e la giovane donna appara poco dopo, un sorriso allegro sulle labbra. Steve e Natasha sono dietro di lei e Bucky fa segno loro che stanno tutti bene.
- Tony, rimani da Hulk, qui la situazione è sotto controllo.-
- Sam è in arrivo.- Risponde Tony e Steve sorride. Non servono altre istruzioni per il gruppo a terra. Si mettono in cerchio, spalla contro spalla, e si dirigono verso la palazzina assaltata dagli alieni, che ora stanno ridiscendendo in fretta i muri.
- La faccio esplodere?- Propone Clint e dopo un attimo di riflessione, Steve annuisce. Clint sorride divertito, prende la freccia d’emergenza che Tony ha fabbricato in numero ridotto e la incocca. Non può permettersi di sbagliare. La freccia entra in una delle finestre rotte al terzo piano, i primi alieni sono già a terra.
Non succede niente.
- Clint, era la freccia giusta?- Chiede Bucky, rinsaldando la presa sulla mitraglietta. La magia di Wanda danza attorno a loro.
- Lamentati con…-
L’edificio esplode, il botto copre le parole di Clint e l’onda d’urto butta a terra tutto il gruppo.
Bucky si riprende per primo insieme a Steve. Gli alieni intorno alla palazzina sembrano morti, il loro sangue macchia la strada e ci sono pezzi carbonizzati ovunque. L’odore nauseabondo di carne bruciata gli mozza il respiro. Bucky si volta per controllare come stia il resto del gruppo. Natasha e Wanda sono state scagliate lontane e sono ancora a terra, Clint è andato a sbattere contro le scale da cui sono appena scesi.
- Пиздец.- Le scale stanno collassando su se stesse e Bucky lascia andare la mitraglietta e corre.
Clint sbatte le palpebre e mugugna qualcosa di incomprensibile. Bucky non ha il tempo di spostarlo da lì e lo copre come meglio può con il proprio corpo, mentre le scale crollano su di loro.

- Bucky, sei pesante, non respiro. ‘Fanculo.- La voce di Clint non riesce a mantenere lo stesso volume. Bucky respira polvere e la schiena gli va a fuoco per la pressione. È a terra, schiacciato su Clint e tutto intorno a loro ci sono pezzi di metallo e scale.
- Come state? Clint? Bucky? Mi sentite? Rispondete!- La grida di Steve nel suo orecchio sono fastidiose e Clint non dice niente.
- Siamo vivi, ma ci serve una mano per uscire da qui.- Risponde Bucky ed ogni respiro aumenta il dolore alla sua schiena e gli fa vedere le stelle.
- ‘Fanculo.- Grida Clint:- Non ci sento.-
Il volume della sua voce quasi si spegne a fine frase.
- Stanno arrivando. Ci tireranno fuori di qui.- Bucky scandisce bene le sillabe per semplificare le cose a Clint. Spera solo che gli altri si diano una mossa, visto che le scale pesano sulla sua schiena. Prova a sollevarsi, il metallo scricchiola intorno a lui e Bucky si immobilizza.
- Cazzo se pesi.- Bucky sorride alle lamentele di Clint. Prova a sollevarsi ancora un po’, un pezzo di metallo cigola e qualcosa scivola dalla pila sopra la sua schiena. Bucky si ferma, serra gli occhi e copre con le mani il viso di Clint. Lo schianto della rampa fa tremare il suolo e solleva polvere e detriti.
Una raffica di spari fa irrigidire Bucky che tappa la bocca a Clint e respira piano per non farsi sentire. Gli spari si avvicinano. Alcuni alieni urlano. Il peso sulla sua schiena si allenta di colpo, alcune rampe cadono e Bucky fa di tutto per proteggere Clint.
Una mano dell’arciere scivola sul suo fianco e inizia a tamburellare piano il codice morse. W-A-N-D-A.
Una buona notizia. Bucky gli toglie la mano dalla bocca e riesce a mettersi a carponi. Alcuni pezzi di metallo scivolano sulla sua schiena e lui stringe i denti per non urlare di dolore.
Clint fa un respiro profondo e si muove piano per togliersi la faretra da sotto la schiena. Si morde le labbra, gli occhi stretti per una fitta di dolore. Gli spari sono tutti intorno a loro, il peso sulla schiena di Bucky svanisce e lui si accascia di lato per liberare Clint. L’atterraggio sul suolo gli fa vedere le stelle.
- State bene?- Steve è preoccupato sopra di lui. Bucky annuisce e si mette a sedere lentamente, la schiena gli va a fuoco.
- L’apparecchio acustico di Clint è morto.-
Gli spari si affievoliscono e dietro alle spalle di Steve gli agenti dello S.H.I.E.L.D. stanno sterminano gli ultimi alieni, aiutati da Wanda.
- Credo mi serva un medico.- Sussurra Clint. Solo allora Bucky nota il pezzo di metallo conficcato nella coscia dell’uomo.
- Пиздец.- Impreca Bucky mentre aiuta Clint a togliersi la faretra dalle spalle.
Steve chiama l’unità medica mentre Bucky si strappa la manica che gli copre il braccio metallico e la usa per tamponare l’emorragia.
- Scusa Clint.- L’arciere non risponde ma gli tocca una spalla.
- Vai a dare una mano agli altri.- Il suo volume è altalenante e Bucky scuote il capo.
- Rimango a coprirti finché non arrivano i soccorsi.-
Come se li avesse evocati, il terreno trema e Hulk arriva urlando, travolge e spiaccica gli ultimi alieni rimasti con Ironman e Falcon che gli ronzano accanto come spiriti guardiani.
La battaglia finisce in pochi minuti, Hulk urla di rabbia e agita i pugni contro il cielo quando vede la ferita di Clint e Natasha corre a calmarlo.
- Non è niente, bestione, sto bene. E hai fatto un ottimo lavoro.- Urla Clint con un sorriso enorme in volto. È pallido e Bucky gli si avvicina di più per dargli qualcosa a cui appoggiarsi. Tony atterra accanto a loro e porge a Clint un paio di apparecchi acustici di scorta. Clint esulta e se li mette in tempo per l’arrivo dell’equipe medica.
Alcuni medici esitano un attimo alla vista di Bucky, poi lo ignorano per prendersi cura della gamba di Clint.
- Ti lascio in buone mani.- Lo saluta Bucky prima di alzarsi, stringendo i denti e Clint annuisce.
Bucky raggiunge Steve, ignorando come ogni passo faccia partire una scarica di dolore dalla sua schiena.
Steve non si è fatto nemmeno un graffio e dirotta l’attenzione del medico su di lui. C’è di nuovo un attimo di esitazione, prima che il medico lo scorti a una delle vetture mediche e lo faccia sedere su una lettiga. Una donna in camice bianco gli taglia i rimasugli di maglia e stacca i brandelli rimasti incollati alla sua schiena.  Bucky stringe i denti per non lamentarsi, l’acqua e l’antisettico gli fanno vedere le stelle, e risponde a monosillabi alle domande dell’infermiera. Il gelo inizia a diffondersi sulla sua pelle e scivola nei suoi muscoli. Non sente nemmeno la puntura sul braccio per l’antitetanica.
 

Clint fa impazzire gli infermieri più per fare divertire Bucky che per battere i record di Tony. Bucky sorride felice, ogni smorfia di Clint scaccia via il freddo che gli hanno lasciato addosso le mani dell’equipe medica.
- Grazie per avermi salvato.- Dice Clint un pomeriggio in cui sono soli nell’ala medica della Avengers Tower.
La testa di Bucky spunta dalla maglia, i capelli gli cadono disordinati intorno al viso.
- Figurati. Avresti fatto lo stesso per me.-
Clint scuote il capo:- E ci sarei morto.-
- Provaci solo e ti faccio dormire sul divano a vita!- Bucky sussulta alle grida della donna mai vista prima che è appena entrata. Dallo sguardo terrorizzato di Clint, Bucky sa che non può andarsene.
- Tesoro, che ci fai qui?-
La donna dai capelli mori corre da Clint e Bucky si sistema in fretta i capelli per rimettersi in sesto.
- I bambini erano preoccupati. Hanno saputo dell’incidente e, porca misera Clint, dovevi per forza finire sotto le scale? Se ti avessimo perso…- La donna gli getta le braccia al collo e Clint le accarezza la schiena per consolarla.
- Tranquilla, non è niente di grave. E poi c’è tutto il gruppo a guardarmi le spalle.-
Bucky prende in fretta la sua roba e senza far rumore si dirige verso l’ingresso per lasciare un po’ di riservatezza alla coppia. Non fa in tempo ad uscire che Clint lo richiama.
- Aspetta, Buck! Credo di non aver mai fatto delle presentazioni vere e proprie.-
Bucky si volta e sorride anche se sa già che la donna lo odierà.
- Lei è Laura, mia moglie e segreto internazionale, e lui è James Barmes, una delle ultime reclute degli Avengers e un cecchino formidabile.-
Bucky stringe la mano della donna:- Piacere di conoscerla, signora Barton.-
- Chiamami Laura. E… grazie. Nat mi ha raccontato tutto quello che è successo.- Le luccicano gli occhi per le lacrime e Bucky non ha idea di cosa fare.
- Grazie per avermelo riportato a casa.- Lo abbraccia di slancio e Bucky impiega un paio di secondi a corrisponderla. Le braccia di Laura dietro alla sua schiena sono calde e appena lo lasciano, il calore rimane. Laura si asciuga le lacrime e fa un passo indietro.
- Scusami. Quell’idiota mi fa sempre preoccupare troppo.-
- Ce ne prenderemo cura noi.- La rassicura Bucky e lei sorride grata.
- Posso chiederti una foto di gruppo per i bambini?-
Bucky annuisce e si mette alla sinistra di Clint, sua moglie a destra tira fuori il cellulare dalla borsa e fa la foto.
- Grazie, davvero. Questo dovrebbe bastare a tenerli calmi e non farli preoccupare troppo.-
- Di niente.- Bucky prende le sue cose dal proprio letto e saluta la coppia. Gli sembra ancora surreale che Clint abbia una famiglia, moglie e figli ad aspettarlo a casa, ma è felice per lui. Il calore sulla sua pelle scivola nei suoi muscoli e sembra non volersene più andare come a ricordagli che non tutti al di fuori degli Avengers lo odiano.









Angolo Del Delirio:
Prima di tutto, ben arrivati qui in fondo, grazie per aver resistito fino all'ultima riga.
Questa è la prima ff che pubblico sul MCU. Non so nemmeno se sia buona, ma ho uno strano amore per il personaggio di Bucky.

Piccola Nota:
Пиздец: imprecazione russa (una delle mille) è traducibile per come viene usata con "cazzo/merda"
  
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