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Autore: Lita_85    29/07/2020    6 recensioni
Elena Gilbert è all'ultimo anno di liceo, e non ha ancora ben chiaro cosa vuole dalla vita. La sua vita gira in torno ai suoi due vicini di casa Damon e Stefan. Uno l'amore di sempre l'altro il rompiscatole. Riuscirà a capire cosa vuole e non bruciarsi in mezzo a questi due fuochi?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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-Ok! - dissi guardandomi allo specchio cercando di trovare un po' di ottimismo - Andrà sicuramente tutto bene ! È solo il primo giorno di scuola dell' ultimo anno!  Che sarà mai! - mi ripetevo guardando il mio riflesso. Ero tesa come una corda di violino
 - Elena stai tranquilla e fai un bel respiro profondo! -

Cercai di tranquillizzarmi tra me e me, l' ultimo anno doveva essere quello più felice; le feste, le cazzate con le amiche, il grande salto... l'università...ma io non ero ancora pronta, e forse non lo sarei mai stata veramente...
Distolsi lo sguardo dallo specchio e prendendo il giubbotto di pelle sulla sedia uscii di corsa. Corsi lungo il corridoio che dava sulle scale e mi avviai verso la cucina dove trovai la mamma intenta a preparare la colazione 

- Buongiorno tesoro, dormito bene?- Mi chiese alzando lo sguardo verso di me. 

Si mamma... - risposi cercando di essere convincente addentando una fetta biscottata con la marmellata

Ogni mattino di buon ora la mamma si alzava e cucinava la colazione per tutti, ma non parlo solo di noi "famiglia" ma anche per i miei fratelli acquisiti Damon e Stefan Salvatore i miei vicini.  Per una cosa o per un altra da quando eravamo piccoli , si intrufolano a casa tutte le mattine per rubarmi la colazione, così la mamma ogni mattina sfornava un sacco di cose prelibate per i suoi cari figli maschi, dato che ha avuto solo me dopo un parto difficoltoso e rischiando anche di morire.

- Tesoro, sicura di aver dormito bene? Hai una faccia! - Alzandomi il mento verso di lei

- Si, si Mamma, tranquilla! - risposi accennando un mezzo sorriso. 

In realtà mi sentivo a pezzi, avevo dormito poco e male pensando che il liceo stava per terminare e io ancora non avevo ben capito cosa fare della mia vita. Tutte le mie amiche avevano già progettato la loro vita nei minimi dettagli ed io invece ero in alto mare. Mio padre mi ha sempre spronato a dare il massimo laureandomi in giurisprudenza e lavorare con lui nel suo studio associato, mia madre più sognatrice, mi aveva sempre detto di seguire i miei sogni e di iscrivermi al Accademia di belle Arti avendo visto in me una dote naturale per le arti in genere, invece io volevo solo risolvere prima i miei problemi interiori. Le aspettative dei miei genitori erano alte e io non volevo deluderli.

- Buongiorno belle signore! - Disse entrando proropente Damon Salvatore.

Alto, moro, occhi azzurri come il cielo, avvolto da un vestito nero e la ventiquattrore ben impugnata nella mano sinistra mentre la mano destra riposava nella tasca dei pantaloni. Il mio sguardo si incrociò per un attimo al suo e rimasi bloccata, il suoi occhi avevano questo potere, fin da piccoli, essendo più grande di me e Stefan di nove anni ha sempre troneggiato, dando la colpa a noi di ogni sua marachella e quando mi guardava con quello sguardo non potevo che rimanere impietrita.

- Gilbert se continui a mangiare così non troverai mai un fidanzato! - disse con un mezzo sorriso - Avvicinò il suo viso al mio e disse - Questa la prendo io! - E mi strappò la fetta biscottata dalle mani 

- Idiota! - Dissi con sguardo feroce  

- Così dicono! - Disse mordendo la fetta biscottata. 

Proprio in quel momento entrò mio padre che poggiando la vendiquatrore sul tavolo disse 

- Smettetela voi due sembrate come cane e gatto! -

- Sicuramente Elena è il cane perché si sà che non hanno l'intelligenza dei gatti!- ribatté Damon sogghignando con la fetta in bocca

A quel punto mi alzai, presi la mia roba, e nell' uscire dalla stanza lo strattonai con la spalla destra. Lo detestavo. Andai verso l'ingresso aprendo la porta di fretta e furia, quando all improvviso mi scontrai con qualcuno. Era lui, Stefan Salvatore.
Alto, castano, occhi verdi come smeraldi, maglia grigia con scollo Serafino sbottonato e maniche alzate sui gomiti, jeans attillati e anfibi neri. Lui il mio unico amore da quando ho memoria..un amore impossibile perché mai sfociato in niente..per lui sono solo la sua vicina e cara amica. Lui d'altro canto ha avuto solo due storie importanti una al primo anno di liceo e una adesso con Miss reginetta di bellezza Regina George, bionda occhi azzurri e misure al posto giusto. Una perfetta fidanzata per un giocatore di rugby che si rispetti. Erano diventati inseparabili da quando lui per sbaglio durante una partita le aveva tirato il pallone in faccia, e per farsi perdonare l'aveva invitata a prendere un gelato, manco a dirlo ma lei ha colto l occasione al volo, ed il resto è storia.

- Tutto bene Elena? - mi prese tra le sue braccia e mi guardò negli occhi preoccupato 

- Oh scusami Stefan non ti avevo proprio visto! - Lui mi regalò un dolce sorriso e mi disse 

- Tranquilla non è successo niente, andiamo a scuola? - mi indicò la strada con il braccio destro e con il sinistro mi tocco il fianco per farmi andare avanti per prima 

Quel tocco così innocente, ma così sublime per me mi procurò un brivido.
Aveva preso da poco la patente e aveva deciso che era più semplice andare insieme a scuola in macchina anche se Regina non era d'accordo.

- Sicuro che a Regina non da fastidio tutto questo? - chiesi mentre aprivo la portiera della macchina una porche kever rossa fiammante.

- Non dirlo neanche per scherzo! Non sono affari suoi! - entrando in macchina.

Proprio in quel momento uscirono di casa mio padre e Damon diretti a lavoro, adesso che mio padre lo aveva promosso a suo braccio destro si sentiva il re del mondo. Si avvicinò alla macchina di Stefan e disse 

- Buona giornata piccioncini! E fate i bravi! - disse facendo l'occhiolino con l'occhio destro e andò via.

- Certo che tuo fratello è proprio un idiota -  dissi diventando paonazza

Cominciai a stringere i pugni sulle gambe guardando fissa i miei piedi.

Era sempre stato difficile con Damon, tutto tremendamente difficile, ogni giorno era una tortura per me, non smetteva mai di mettermi in ridicolo davanti a tutti. E la cosa stava iniziando a pesarmi.

È Damon, ignoralo! - disse lui mettendosi gli occhiali da sole sfiorandomi un braccio. 

Mi calmai in un attimo... Stefan era così, era sempre stato così con me, dolce, comprensivo, sempre pronto a difendermi da tutto e da tutti. Mi faceva stare bene. Mi avvicinai alla radio per accenderla e proprio in quel momento davano only time di Enya.

- Adori questa canzone -  affermò guardandomi

- È vero...- Dissi con lo sguardo perso fuori dal finestrino.

Quella canzone mi sapeva trasportare lontano, ai dolci ricordi del passato insieme lui. Quando tutto era un gioco, un ricorrersi, e raccontarsi storie dell' orrore al chiaro di luna. Tutto nella mia vita aveva il dolce sapore di Stefan. E non sapevo come dirglielo. Arrivati a scuola mi sudavano le mani, ma scesi subito dalla macchina non volevo darlo a vedere, ma ero un groviglio di nervi. Davanti a me il campetto di rugby, e un po' più avanti il viale della scuola. Incominciai a cercare con lo sguardo Caroline che mi aveva dato appuntamento proprio lì. È sempre la solita pensai. Ma eccola arrivare, l' attesa mi era sembrata interminabile ma non erano passati che pochi secondi. 

- Finalmente sei arrivata, ho dovuto salutare tutti quelli che conoscevo nell'attesa! Sai che palle! - disse la bionda sistemandosi i capelli.

- Care, ma sono in perfetto orario, quando sei arrivata? Alle prime luci dell'alba? -

Risi di gusto, ma Caroline Forbes sapeva il fatto suo. Bionda, piccole lentiggini e occhi azzurri come il mare ,vestitino corto bianco con rose rosse, giacchetto di jeans e stivaletti bassi marroni. Davanti a lei io sparivo. Maglietta a maniche lunghe rossa, giubbottino di pelle, jeans a zampa con snikers. 

- Care, complimenti stai benissimo - le dico toccandole il vestito

- lo so cara, ma non sei tu che devi riempirmi di complimenti! - Si girò verso Stefan continuando - Scusaci, ma noi adesso abbiamo da fare! - 

Così dicendo mi trascinò con lei, non dandomi neanche il tempo di salutare Stefan. Mi girai un attimo cercando il suo sguardo, e quando lo ebbi trovato mi sussurrò

- Tranquilla a dopo! - rispose  allontanandosi senza che io avessi formulato una parola

Caroline mi prese a braccetto e continuando a parlare disse 

- Allora piano del giorno - inizio Caroline con tono autoritario - Divertirci, divertirci e divertirci! 

Era sempre stata così, piena di vita e autoritaria con me, sapeva come prendermi,e anche se un cosa non volevo farla , lei riusciva sempre nell' intento di farmela fare. Da quando ci eravamo conosciute all'asilo non c'eravamo separate un secondo. Lei mi aveva insegnato tutto sull essere " la signorina perfetta" come mi ripeteva sempre lei. Lei mi aveva insegnato ad usare il mascara nel modo giusto, lei mi aveva insegnato come mettere il lucida labbra senza sbavature, lei mi aveva insegnato a non mangiare troppo dolci in pubblico, perché le vere signorine mangiano come un uccellino in compagnia degli altri. Lei era stata sicuramente una bravissima insegnate ma alcune cose penso di non averle assimilate bene, perché lei è sempre circondata da ragazzi ed è molto popolare a scuola essendo anche capo cheerleder.

- Care, ma dovremmo anche studiare! - Le risposi ridendo

- Certo, certo per chi mi hai presa per Bonnie Bennett? - Disse guardandomi con aria di complicità

- Hey ragazze la smettete di parlare male di me? -  disse avvicinandosi a noi.

Si avvicinò a noi la nostra più cara amica , Bonnie Bennett occhi marroni come castagne, carnagione scura che brilla al sole, e labbra carnose,maglia scollata azzurra, giubbotto blu, jeans a zampa e snikers

- Che ne pensate della fauna maschile quest'anno? - chiese divertita.

- Ma cosa le chiedi a fare?! - Una Caroline sarcastica mi guardò infastidita - Per lei c'è solo Stefan bei capelli! Hai ancora intenzione di conservarti per lui? - 

La guardai con aria triste, e lei capii immediatamente che doveva chiudere l' argomento. Per me era sempre difficile parlare di lui e di quello che provavo, non sapevo se lui si sarebbe  mai accorto di me, ma per il momento non c'era nessuno tranne lui nei miei pensieri. Stavo per girare i tacchi e andare via quando in lontananza scorsi due figure che si abbracciano e si baciavano, appena capii chi erano i due soggetti, Bonnie si mise davanti a me prendendomi per mano e trascinandomi via da lì

- Scusate?! Ma dove cavolo andate così di fretta?! Aspettatemi!!! - disse la bionda raggiungendomi correndo-

Povera Care non si era accorta che quella coppietta innamorata erano proprio Stefan e Regina.
   
 
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