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Autore: Niska89    31/07/2020    0 recensioni
Riprendo la mia routine: tè caldo, gambe sulla scrivania, guardo fuori dalla finestra in contemplazione della mia inutile esistenza. Poi mi tormento...
All Might è morto, come riuscirà il nostro amato Midoriya a superare questo momento di estrema difficoltà?
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Chronostasis, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Midoriya?- un richiamo lontano di una voce femminile mi riporta alla realtà e mi distrae dai miei pensieri. Come se fossi a rallentatore, appoggio la tazza sulla scrivania consumata e mi alzo con tanta fatica dalla sedia, allontanandomi a malincuore dal mio angolo del silenzio.

-Sei impegnato? Stiamo andando a cena fuori vuoi venire?- apro la porta, e mi ritrovo faccia a faccia con Uraraka. 

Mentre lei inizia un monologo sul quanto potrà essere divertente quella serata, non posso fare a meno di pensare al suo viso, a quanto sia differente ora. Non più pallido e smunto, ma acceso e allegro, e i suoi occhi prima gonfi e arrossati, ora brillano di vita e di speranze. Quel giorno provasti ad aiutarmi e a starmi vicino, continuasti a tentare di smuovermi dal mio intorpidimento. Uraraka, avrei voluto essere quello di un tempo, abbracciarti e confortarti, ma allora come adesso, non ebbi e non ho le forze per essere il sostegno di nessuno. 

Ritorno ancora una volta nel presente, e la osservo silenziosamente. Lei sorride, a occhio insperto potrebbe sembrare anche sincera, ma io so la verità. Uraraka, anche se cerchi di camuffarla, lo ti si legge in faccia, la commiserazione. Riesco a vederlo attraverso i tuoi occhi, lo percepisco, so che pensi che sono una nullità: con i miei cappelli arruffati, con queste occhiaie, le borse sotto agli occhi, con la vestaglia che indosso giorno dopo giorno come se fosse la mia seconda pelle. Lo so. Tutti mi trattate come se fossi un malato terminale, con quella falsa gentilezza, mi fatte rabbrividire.... Anche i professori, “puoi prenderti qualche giorno di riposo”, mi hanno detto. Ma quello che intendevano dire veramente era: “all mitgh è morto per colpa tua, perchè sei egoista, e volevi i suoi poteri solo per te!”. 

Tossicchio, ritornando ancora una volta nel presente, mi schiarisco la voce, perchè è leggermente  rauca dal fatto che non la use piu' ormai. Gentilmente rifiuto il suo invito, e la osservo allontanarsi. Dirà agli altri che avrò rinunciato ancora una volta, e di quanto sia diventato associale, che faccio schifo come amico!.  

Faccio spallucce, ormai il danno è fatto.  

Riprendo la mia routine: tè caldo, gambe sulla scrivania, guardo fuori dalla finestra in contemplazione della mia inutile esistenza. Poi mi tormento...  Ci sono i ricordi felici: Quelli con All Might, mentre ci alleniamo e mi ripete quanto sia fiero di me, e quanto in alto possa andare brillando come se fossi una stella! Poi, violenti come sempre, ecco comparire i ricordi tristi: l'odore pungente del disinfettante che brucia il naso, il suono incessante delle macchine che gli permettono di respirare, i nostri visi tirati in sorrisi d'occorrenza per cercare di rendere la situazione vagamente meno drammatica. Ed Infine, ah questi si che fanno male...ci sono i ricordi devastanti: Il corpo raggrinzito di All Might, che a malapena riesce ad occupare tutta la sua bara, e quel suo viso secco e tirato al lucido dagli addetti delle pompe funebri, con al fianco una sua immagine quando era ai suoi albori. Forte, sorridente, vivo!! Che ironia eh!. 

Il suo funerale, oh questo lo ricordo!   

L’aria è impregnata di un dolce sentore di candele aromatizzate, l’ambiente è prevalentemente cupo per via delle nuvole che nascondono costantemente il sole, e per non sfigurare con l’ambiente circostante, anche le persone vestono di nero. I violini dell’orchestra della città che intonano una dolce melodia, il suono cacofonico delle macchine fotografiche dei paparazzi e lo sparlare del prete.
Non riesco a togliermelo dalla testa quella giornata. 
 

Come non riesco a realizzare che la persona che ho amato come un padre, il mio mentore, la mia strada, sia nella terra fredda, e che io non posso raggiungerlo. Tutti ti ammiravano, tutti amavano l’eroe, io ero l’unico, o così credevo, che ha amato l’uomo dietro quella figura.  

E poi ripenso a quell’unico momento in cui sono riuscito a sentire di nuovo qualcosa, lo rivivo come se fosse un film.

-Per favore- Uraraka, sento ancora la sua voce flebile, -Hai le mani congelate Izuku, è meglio rientrare cosa ne pensi?- continua gentilmente. 

Scusami, Ururaka, ma il mio corpo è pesante, non riesco a pensare, e non voglio muovermi.  All Might è qua sotto, e non posso lasciarlo da solo al freddo e al gelo, quindi stai tranquilla, lasciami andare, non c’è bisogno che mi scuoti e mi abbracci come stai facendo. Non... non m’interessa, io aspetto qui. 

- Cosa cazzo sta succedendo? - quella voce gutturale mi arriva alle orecchie come se fosse un fulmine, mi spacca i timpani, è Bakugo, scusami anche tu, non ho tempo di lottare ora. 

- Non riesco a farlo ragionare, è come... è come se non riuscisse a reagire - 

- Ohi Nerd di merda! - esordisce con la solita dolcezza di cui è dotato, dopodichè, iniziano una piccola discussione tra di loro, di cui poco mi importa, perché non mi lasciano andare e non rientrano senza troppi inconvenienti? Questo è quello che mi domando. 

Nel momento della foga e probabilmente stanco del battibecco insulso con UrurakaBakugo mi si para davanti con il suo ghigno strafottente. Quasi obbligato dalle circostante, i miei occhi si spostano lentamente nella sua direzione, e con estrema fatica incociano il suo sguardo. 

Rimango completamente paralizzato, perplesso e incantato. Dietro quel rosso fuoco delle sue iridi riesco a vedere la sua sofferenza. E’ uguale alla mia. Colto da questa considerazione improvvisa, mi sento quasi violato nel mio intimo, mi ha rubato qualcosa che è mio, solo mio, il mio dolore. Aggrotto le sopracciglia infastidito. Lui continua a guardarmi in silenzio, e cambia espressione, è come se mi stesse studiando. 

Avrà letto le stesse emozioni? E’ sempre stato molto perspicace. Ora, forse, è solo grazie a questo pensiero che riesco a spiegarmi razionalmente il suo gesto.  

Non avendo effettivamente realizzato quanto la temperatura si fosse abbassata, sono trasalito quando la sua mano si è appoggiata rapidamente sul mio viso. In un primo momento pensavo mi volesse colpire, iniziare a combattere, per sfogarsi. E invece ha semplicemente appoggiato la mano sul mio viso. Non mi ha accarezzato.  

Siamo rimasti a guardarci in silenzio, non credo sia mai successo qualcosa del genere tra di noi.
Un calore immenso è scaturito da quel tocco, è stato come se il fuoco si fosse impossessato del mio corpo, è riuscito a farmi provare qualcosa, se pure effimero. Il mondo sembra aver smesso di girare velocemente, e tutto è racchiuso in quell’
unimo momento.  

-Se lo dici a qualcuno ti ammazzo- ringhia ad Ururaka. 

Tutto ciò è così strano, sconvolgente, questa vicinanza è inappropriata per il nostro rapporto, sono andato in tilt. Ho dovuto allontanarlo. Con un gesto della mia mano ho spostato la sua e ho fatto qualche passo indietro, terrorizzato da quel turbinio di emozioni che mi è scoppiato nella testa e con una sensazione di qualcosa di profondamente sbagliato nello stomaco. 

 Ma cosa gli sarà saltanto in mente?. La morte di All Might lo ha mandato fuori di testa?
Tuttavia, come colto da uno strano incantesimo e a malavoglia, riallaccio i miei occhi ai suoi, lo guardo e lui contraccambia. Appare agitato p
iu' del solito, e solo ora noto immediatamente il rigonfiamento sotto ai suoi occhi, ha ceduto anche lui, ha pianto. Persino il grande e orgoglioso Bakugo, ha pianto, e io, non riesco a versare manco una lacrimuccia. Sorrido, è ironico. Osservo poi il viso sorridente e gioioso della foto di All Might quanto tempo ci vorrà prima che le sue labbra vengano mangiate dalle larve? Non ricordo esattamente, avevo letto qualcosa a riguardo. Certo che quel calore sul mio viso è piacevole.  

-Io rientro- dico, allontanandomi da quella situazione snervante.  

Credo che questo film sia stato girato da qualche regista alle prime armi, è proprio scadente. Qualche fiocco di neve scende e si appiccica al vetro. Credo che il mio tè abbia bisogno di una carezza di Bakugo, è completamente freddo.
 

                                                                                                                                                                  Death can make you hard,hard
                                                                      Everything is temporary,
                                                                     Everything will slide
                                                                      
..............................................   
                                                                                                                                                                      
            Birds fly in different directions

 

                                 

                                                                                                                                                                                   

                                                                                                


                                                                                          

      

 


         

   
 
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