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Autore: rhys89    02/08/2020    0 recensioni
Una raccolta di storie di varia natura, avvertimenti e lunghezza. Tutte diverse, tutte slegate tra loro… tutte rigorosamente Obikin.
Perché, sul serio, questi due adorabili ragazzuoli meritavano molto più amore di quanto il destino infame ha concesso loro.
#1 - Ti avvicini a lui fino a catturare quel sorriso con le labbra, ed è come risvegliarsi dopo un lungo, lunghissimo incubo.
#2 - «Certo, come no» ribatte Anakin alzando gli occhi al cielo. «Dopotutto hai solo trentanove di febbre, che sarà mai…»
#3 - Sorride anche Obi-Wan, perdendosi a guardarlo negli occhi mentre Anakin inizia a giocherellare con le sue dita.
#4 - Luke ci mette forse qualche secondo di troppo a capire che “Ani” sta per Anakin. Suo padre. E che probabilmente Obi-Wan sta sognando…
#5 - «Tu sei pazzo di lui, Obi-Wan» lo interrompe, ma lo fa con tanta dolcezza nello sguardo che Obi-Wan non riesce ad arrabbiarsi. «E Anakin è pazzo di te, e tu lo sai.»
#6 - Mentre cerca di capire perché mai dovrebbe esserci un neonato nel loro appartamento sente Anakin sospirare.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolino dell'autrice

Salve gente! ^^
Sono mezza malaticcia e di molto irritata perché voi spiegatemi chi mai è così sfigato da prendersi l'influenza ad agosto a parte la sottoscritta... ma lasciamo stare che è meglio <.<

Due paroline su questa storia però le voglio spendere comunque, soprattutto perché è un po' particolare.
Come avrete modo di vedere, infatti, questa storia è divisa in due parti con due POV distinti. È decisamente insolito per me adottare una tecnica del genere, ma in realtà si spiega facilmente: la storia è nata con la prima parte, per la challenge a cui partecipa... solo che mentre la finivo di scrivere mi è venuto in mente anche una specie di sequel e quindi ho dovuto scrivere anche quello. Poi, anziché pubblicarli in due capitoli (che oltretutto avrei dovuto mettere in due raccolte diverse e non mi andava perché si creava confusione), li ho uniti in uno solo e... eccoci qui \^_^/
Io ho adorato scriverla (attualmente è una delle mie preferite), quindi spero tanto che piaccia anche a voi ^///^

Disclaimer: i personaggi e la storia di Star Wars non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

[Progetto “Un anno di Obikin”, settimana 8/52]
[Partecipa alla challenge Slot Machine! indetta da Juriaka sul forum di EFP.]
[Partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili, indetta da Soly Dea sul forum di EFP.]

Buona lettura a tutti! ^_^



Nome autore: rhys89
Titolo storia: Ritiri spirituali e scoperte sconvolgenti
Prompt: 43- Obi-Wan e Luke o Ben/Kylo dormono per la prima volta assieme. Obi-Wan parla nel sonno, dicendo cose compromettenti. Al risveglio non ricorda nulla e Luke o Ben/Kylo deciderà di metterlo al corrente, o meno. – Friluftsliv
Personaggi/pairing: Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker, Obi-Wan&Luke, Obi-Wan/Anakin
POV: Luke (prima parte); Obi-Wan (Seconda parte)
Rating: arancione (per la seconda parte)
Generi: romantico, commedia, introspettivo
Avvertimenti: maltrattamenti psicologici del povero Luke nella prima parte.
Localizzazione: modern!AU
Note: Friluftsliv: connettersi con la natura, la sensazione che si prova quando si trascorre del tempo all’aria aperta e si sta in mezzo alla natura. È quel senso di pace e serenità che va in contrasto con la frenesia della quotidianità e che si può vivere facendo sport nella natura, ma anche semplicemente meditando o respirando aria buona, facendosi regalare energia dall’ambiente circostante.
Conteggio parole (word): 888 + 777 (giuro che non era voluto xD)

Ritiri spirituali e scoperte sconvolgenti


Prima parte
POV Luke

 Quando Obi-Wan gli ha proposto un ritiro prima della finale del torneo Luke è stato colto completamente alla sprovvista, ma non per questo si è tirato indietro. Dopotutto adora il suo sensei, – che ormai è anche un amico di famiglia, visto l’ottimo rapporto che ha con suo padre e sua sorella – e poi la prospettiva di saltare la scuola e passare qualche giorno fuori città è sempre benvenuta.
Soprattutto perché Obi-Wan gli ha promesso che la sera comunque dormiranno in un albergo con tutto il necessario, wi-fi compreso.
 E così, invece di perdere tempo a finire il saggio di storia, Luke passa ore e ore immerso nella natura.
 «Non pensare, Luke» gli ricorda la voce pacata di Obi-Wan. «Percepisci l’essenza di ciò che ti circonda e diventa un tutt’uno con essa.»
 E Luke lo fa. Ascolta il vento, annusa l’aria, si lascia pervadere dall’atmosfera di quella foresta che sembra quasi fuori dal mondo fino ad esserne parte integrante.
 Inspira ed espira. Mantiene il controllo e intanto si abbandona ai sensi: il fruscio delle foglie, la rapidità degli scoiattoli, il profumo della terra… tutto è vita, tutto ha una sua energia e tutto convoglia in un’unica spirale che lo trascina via con sé.
 Il volto si distende in un’espressione serena, piena di pace.
Riesce perfino a sentire la carezza dello sguardo del suo sensei, e il suono del suo sorriso.

 Rientrano in camera piuttosto presto, subito dopo una cena inaspettatamente buona al ristorante dell’albergo – o forse era solo che Luke aveva così fame che si sarebbe mangiato anche il cameriere, ma questa è un’altra storia.
 Obi-Wan gli lascia scegliere il letto e poi gli cede il primo turno in bagno mentre esce sul balcone a fare una telefonata; quando rientra, Luke è già con la tuta che usa per pigiama a guardare Netflix da cellulare, ma alza lo sguardo su di lui e sorride di rimando al sorriso affettuoso che trova sul suo viso.
 «Non sei stanco?» gli chiede Obi-Wan. Luke scuote la testa.
 «No, sensei… in effetti mi sento pieno di energie. La meditazione mi fa bene» aggiunge con un sorrisetto che lo fa sbuffare divertito.
 «Tutto suo padre» lo sente borbottare a mezza voce mentre va a prepararsi per la notte.

Finisco questa puntata, poi si dorme, ribadisce Luke a se stesso.
 In effetti non è che sia poi così tardi, – o almeno non per i suoi standard – ma da un lato c’è la stanchezza che inizia a farsi sentire… e dall’altro la prospettiva della sveglia all’alba per continuare con gli esercizi “nelle ore migliori del giorno”.
Era troppo bello per essere vero, doveva aspettarsela una fregatura.
 È nel pieno di una scena particolarmente noiosa quando gli pare di sentire la voce di Obi-Wan. Sussulta e mette subito in pausa, temendo di essere rimproverato perché è ancora sveglio… solo per scoprire invece che il suo sensei sta russando beato. Sogghigna sollevato e fa per premere play quando Obi-Wan parla davvero, dicendo però qualcosa di incomprensibile.
Sta parlando nel sonno, capisce all’improvviso.
 Spinto dalla curiosità, si tende verso di lui più che può senza doversi alzare dal letto e si concentra su quello che sta dicendo.
 «Ani… continua. Ti prego…» mugola Obi-Wan. «Sì, così… così…»
 Luke ci mette forse qualche secondo di troppo a capire che “Ani” sta per Anakin. Suo padre. E che probabilmente Obi-Wan sta sognando…
Oh. Mio. Dio.
 Con le guance così calde che sembrano andare a fuoco, Luke si infila velocemente le cuffie e alza il volume al massimo per essere certo di non sentire più neppure una sillaba.
Già così avrà gli incubi per settimane, meglio evitare ulteriori dettagli.
 Non che la scoperta in sé lo abbia sorpreso, – lui e Leia sospettavano da tempo che Obi-Wan avesse una storia con loro padre e non hanno proprio nulla in contrario, anzi – ma questo… questo è troppo. E mentre si sforza di seguire la puntata che ha ripreso a scorrere sullo schermo, Luke ammette con se stesso che darebbe pressappoco qualunque cosa per tornare a cinque minuti fa e farsi gli affari propri.
Sarebbe stato tutto molto, molto più semplice.

 «Hai davvero una gran brutta cera… a che ore ti sei addormentato stanotte?»
Se Luke avesse abbastanza energia potrebbe perfino trovare divertente l’involontario umorismo di quella domanda.
 «Non lo so» borbotta, stropicciandosi gli occhi. «L’una e mezzo, credo.»
 Obi-Wan scuote la testa ma non infierisce, lasciandogli il tempo di trovare la giusta coordinazione occhio mano necessaria a vestirsi e lavarsi i denti.
 «Ah, Luke?» si sente chiamare mentre si sta sciacquando la bocca. «Per caso stanotte…» Obi-Wan si interrompe, e Luke sgrana gli occhi e quasi si strozza con l’acqua mentre le guance formicolano per la paura che voglia affrontare proprio quell’argomento.
Ti prego no ti prego no ti prego no… riesce solo a pensare.
 «Insomma, ho russato parecchio?» gli chiede infine. «È per questo che non sei riuscito a dormire bene?»
 Luke ringrazia tutti i santi che conosce e si passa un po’ d’acqua fresca sul viso per cercare di riprendersi dallo spavento.
 «No, ecco… cioè, hai russato, ma solo un po’» lo rassicura tornando in camera. Obi-Wan sorride e gli scompiglia affettuosamente i capelli.
 «Quando usciamo ci fermiamo a comprare dei tappi per le orecchie, che ne dici?»
 Un sorriso riconoscente sale spontaneo alle sue labbra.
 «Sì, forse non è una cattiva idea.»



Seconda parte
POV Obi-Wan

 Rientrano in città nel tardo pomeriggio, come previsto.
 «Sei sicuro che sia una buona idea uscire stasera, Luke?» gli chiede mentre finisce di parcheggiare. «Domani è un giorno importante…»
 «Proprio per questo mi farà bene uscire un po’» ribatte subito lui. «Se restassi a casa finirei col pensare solo all’incontro di domani e diventerei agitato e nervoso, invece così arriverò stasera già stanco e tranquillo e pronto per andare a letto e farmi una bella dormita.»
 Obi-Wan non riesce a trattenere un sorrisetto divertito.
 «Oh, ma che allievo accorto e diligente che ho…» lo prende bonariamente in giro. Sorride anche Luke, poi scendono dalla macchina per avviarsi insieme verso il suo palazzo e su per l’unica rampa di scale che li separa dal suo appartamento.
 Anakin viene loro incontro nell’ingresso quando sente aprire la porta, in volto quel sorriso radioso per cui Obi-Wan ha perso la testa.
 «Bentornati. Fatto buon viaggio?»
 «Intendi a parte la velocità da lumaca?» domanda Luke in risposta, e poi padre e figlio si scambiano un sogghigno carico di complicità. Ai suoi danni, ovviamente, ma Obi-Wan non se ne risente.
 «Chi va piano va sano e va lontano» commenta soltanto.
 «Sì, ma arriva tardi» lo punzecchia Anakin, facendo ridere Luke mentre va in camera a cambiarsi.
 Non appena sono soli, Anakin sorride malizioso e si avvicina a lui per un bacio che Obi-Wan non esita a concedergli.
 «Mi sei mancato…» sussurra sulle sue labbra. Obi-Wan sorride e lo stringe forte a sé.
 «Sono stato via solo tre giorni.»
 «Sembravano molti di più… io non ti sono mancato?» gli chiede mettendo il broncio.
 Obi-Wan sbuffa un sorriso – vorrebbe prenderlo in giro quando si comporta da bambino, ma la verità è che lo trova adorabile, e Anakin lo sa – e gli bacia la punta del naso.
 «Certo che mi sei mancato…»
 Si concedono soltanto un altro bacio leggero, poi si costringono a separarsi. Appena in tempo, tra l’altro, perché pochi istanti dopo Luke ritorna già vestito di tutto punto.
Come mai non riesce ad avere questa velocità quando si prepara la mattina rimane un mistero, per Obi-Wan.
 «Allora io vado. Mi vedo anche con Leia, quindi dopo ci riporta Han.»
 «Va bene, divertiti» gli dice Anakin.
 «E non fare tardi» si raccomanda Obi-Wan. Luke annuisce, saluta entrambi e se ne va.
 Non appena la porta si chiude alle sue spalle Obi-Wan si ritrova contro il muro, con Anakin premuto addosso. Sorride sulle sue labbra e ricambia il bacio con fervore, le mani che vagano sulla sua schiena indecise se accarezzarlo o graffiarlo o togliergli quella dannata maglietta una volta per tutte per poterlo sentire davvero.
 Sceglie la terza opzione.
 Procedono a tentoni verso la camera da letto, lasciandosi dietro una scia di vestiti che dovranno ricordarsi di raccogliere prima del ritorno dei ragazzi, o sarà piuttosto imbarazzante spiegarne il motivo. Poi Anakin lo spinge a sedersi sul letto e si inginocchia di fronte a lui sorridendo malizioso, e Obi-Wan smette di pensare.
O almeno ci prova.
 «Allora, com’è andato il ritiro?» gli domanda, soffiando le parole sulla pelle sensibile del pube.
 «Bene…» esala Obi-Wan. «È andato tutto bene.»
 «Luke è stato bravo?» continua imperterrito Anakin – adesso è passato ad accarezzare tutta la sua lunghezza in punta di dita.
 «Sì, lui…» si interrompe con un sospiro. «Ti dispiacerebbe non parlare di tuo figlio mentre stai facendo… questo
 Anakin sogghigna.
 «Perché, ti mette a disagio?»
 «Abbastanza, sì.»
 «Allora tappami la bocca» mormora suadente, su quella faccia da schiaffi un sorriso impertinente che glielo fa diventare ancora più duro.
Mai ordine fu eseguito con più entusiasmo.

 «Sei ancora deciso a dire ai ragazzi di noi, dopo il torneo?»
 Sono sdraiati vicini sul letto – nudi, sudati e soddisfatti – e adesso, per Obi-Wan, è il momento di parlare. Anakin apre pigramente gli occhi per lanciargli un’occhiata in tralice.
 «Sì, direi di sì» gli risponde tranquillamente. «Insomma, ormai sono quasi tre mesi che stiamo insieme… credo che il periodo di rodaggio sia finito, tu no?» Obi-Wan sorride, ma non fa in tempo a replicare che Anakin continua. «E comunque secondo me loro già sospettano qualcosa.»
Ecco, questa è una cosa che non voleva sentire.
 «Tu dici?» gli chiede, la voce che suo malgrado tradisce una sincera preoccupazione. Anakin sorride dolcemente e gli accarezza una guancia.
 «Obi… i ragazzi ti adorano» sussurra mentre lui va incontro alla sua mano, ricercandone il calore. «E Luke praticamente ti vede già come un padre.» Quella frase lo fa sorridere intenerito e Anakin gli sorride di rimando, sporgendosi a dargli un bacio a fior di labbra. «Andrà tutto bene» mormora in un soffio, la fronte appoggiata contro la sua.
 E Obi-Wan gli crede, gli crede davvero.



   
 
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