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Autore: LaMicheCoria    05/08/2020    0 recensioni
E' notte, è buio, è silenzio.
Prima, ricorda, prima la notte non era un sotterfugio. Non era un tappetto sotto cui nascondere la polvere delle loro nefandezze, non un baule dentro cui spingere le matasse della loro ipocrisia.
[Stony]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cause Nobody Wants To Be The Last One There :.'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono,
Ma sono di proprietà dei rispettivi autori.
La storia è scritta senza fine di lucro.



Non So Come Sono I Tuoi Occhi


Madrigale ~


E' notte, è buio, è silenzio.
Indovina al suo fianco il suo profilo, una silhouette di lenzuola che crespe disegnano la curva delle spalle e la linea della schiena e l'onda dei capelli ed il barlume dell'orecchio.
E' notte, è buio, è silenzio.
Di lui coglie unicamente il respiro ed il profumo sospeso, tra loro, come un non-detto. Non si sono scambiati una parola, non un soffio di voce, non un brandello di suono. Le luci erano già spente, ghirlande di neon oltre il vetro, mormorio di stelle e poco altro.
E' notte, è buio, è silenzio.
Prima, ricorda, prima la notte non era un sotterfugio. Non era un tappetto sotto cui nascondere la polvere delle loro nefandezze, non un baule dentro cui spingere le matasse della loro ipocrisia.
Prima la notte li accoglieva in un abbraccio che allo scolorare del mattino non si era ancora sciolto. La notte non era che un proseguo del giorno, la battigia dove si addormentava l'onda, prima di ritrarsi il giorno dopo e la sera di nuovo inchinarsi e stendersi, in un ciclo infinito di sguardi e di voci.
La notte aveva il loro profumo, uno strano mescolio di opposti, non quel secco odore di sabbia, di spezie, di sole torrido, di afa -Di lontananza, di colpa.
E' notte, è buio, è silenzio.
Vorrebbe girarsi, lì, sul fianco, e farlo piano perché l'altro non si svegli, per abbeverarsi del suo volto imbevuto di ombra, per tracciarne i lineamenti, uno ad uno, con perizia, e capire se sono ancora quelli che lui ricorda e che prima seguiva a punta di dita, a fior di labbra, a tocco di fiato.
Vorrebbe accendere la luce, ma farlo significherebbe rivelare al mondo la loro vergogna, il loro segreto, il loro cercarsi, nascondersi, trovarsi, colpirsi, ingiuriarsi, piegarsi, il loro danzare, odiare, gridare, ringhiare, ansimare, gridare -Amare.
Finché la luce rimane spenta ed i loro corpi avviluppati nel buio, sono entrambi al sicuro l'uno dall'altro. Come codardi si spintonano, si allontanano e poi di nuovo si anelano, si bramano, ma non hanno il coraggio di ammetterlo e l'orgoglio tiene entrambi in ostaggio. Crocifissi al legno della loro testardaggine preferiscono non godere della dolcezza di un tempo, bensì mordere le mani che regalavano carezze ed al bacio sostituire i denti e brano a brano strappare anima e ricordi.
Si studiano, si osservano, camminano in cerchio, si scrutano come cani, come bestie, in attesa di chi cederà per primo, di chi dirà Mi dispiace, di chi ammetterà Ho bisogno di te, ho bisogno di noi.
Non hanno mai un luogo preciso, non un'ora, ma è sempre di notte, quando capita, e ogni volta sperano che l'altro non si presenti e al tempo stesso lo stomaco si torce, la bocca è amara, la saliva acido, perché se rimanesse solo, lì, ad aspettare, se l'altro davvero non venisse, allora tutto sarebbe perduto, tutto sarebbe passato, e non avrebbe che il rimorso come compagnia.
Si odiano e si compatiscono, non possono fare a meno di ferirsi a vicenda e di cercare conforto in uno strappo di tempo, in un nascondiglio senza nome.
E' notte, è buio, è silenzio.
Non è ancora mattina e Steve già si alza. Chissà se avrà detto a qualcuno di dove è andato, chissà se lo hanno capito, chissà se lo giudicano o se per lui provano unicamente pietà.
Tony non si gira, gli dà le spalle.
Chissà se l'altra capisce che non sta dormendo, che è rimasto sveglio tutta la notte, a domandarsi se anche il Capitano fosse sveglio e stesse lottando contro l'impulso di allungare la mano e chiamare il suo nome -Prima era più facile, il suo nome gli arrivava alla bocca in mille sfumature. Ora gli pesa sulla bocca, è una spina conficcata nel suo minuscolo, raggrinzito cuore.
C'è un momento in cui il Capitano rimane immobile, in piedi, tra il loro letto e la porta ché da sul corridoio -La sua via di fuga. Un secondo? Un minuto? Un attimo appena? Non sa dirlo. Quella pausa si dilata al punto che Stark non si accorge nemmeno di aver trattenuto il respiro.
Quando finalmente lascia andare il fiato, la porta si è già chiusa.
E' notte.
E' buio.
E' silenzio.
E Tony non ricorda l'ultima volta che ha visto gli occhi di Steve alla luce del sole.












Mi sono allontanato da te
amandoti in segreto.
Non so come sono i tuoi occhi.
Le mani e i capelli .
Solo mi resta sulla fronte
La farfalla del bacio.”

Federico Garcìa Lorca - Madrigale



   
 
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