Disclaimer: I
personaggi non mi appartengono,
Ma
sono di proprietà dei rispettivi autori.
La
storia è scritta senza fine di lucro.
Non So Come Sono I Tuoi Occhi
Madrigale ~
E' notte, è buio, è
silenzio.
Indovina al suo
fianco il suo profilo, una silhouette di lenzuola che crespe
disegnano la curva delle spalle e la linea della schiena e l'onda dei
capelli ed il barlume dell'orecchio.
E' notte, è buio, è
silenzio.
Di lui coglie
unicamente il respiro ed il profumo sospeso, tra loro, come un
non-detto. Non si sono scambiati una parola, non un soffio di voce,
non un brandello di suono. Le luci erano già spente, ghirlande di
neon oltre il vetro, mormorio di stelle e poco altro.
E' notte, è buio, è
silenzio.
Prima, ricorda,
prima la notte non era un sotterfugio. Non era un tappetto sotto cui
nascondere la polvere delle loro nefandezze, non un baule dentro cui
spingere le matasse della loro ipocrisia.
Prima la notte li
accoglieva in un abbraccio che allo scolorare del mattino non si era
ancora sciolto. La notte non era che un proseguo del giorno, la
battigia dove si addormentava l'onda, prima di ritrarsi il giorno
dopo e la sera di nuovo inchinarsi e stendersi, in un ciclo infinito
di sguardi e di voci.
La notte aveva il
loro profumo, uno strano mescolio di opposti, non quel secco odore di
sabbia, di spezie, di sole torrido, di afa -Di lontananza, di colpa.
E' notte, è buio, è
silenzio.
Vorrebbe girarsi,
lì, sul fianco, e farlo piano perché l'altro non si svegli, per
abbeverarsi del suo volto imbevuto di ombra, per tracciarne i
lineamenti, uno ad uno, con perizia, e capire se sono ancora quelli
che lui ricorda e che prima seguiva a punta di dita, a fior di
labbra, a tocco di fiato.
Vorrebbe accendere
la luce, ma farlo significherebbe rivelare al mondo la loro vergogna,
il loro segreto, il loro cercarsi, nascondersi, trovarsi, colpirsi,
ingiuriarsi, piegarsi, il loro danzare, odiare, gridare, ringhiare,
ansimare, gridare -Amare.
Finché la luce
rimane spenta ed i loro corpi avviluppati nel buio, sono entrambi al
sicuro l'uno dall'altro. Come codardi si spintonano, si allontanano e
poi di nuovo si anelano, si bramano, ma non hanno il coraggio di
ammetterlo e l'orgoglio tiene entrambi in ostaggio. Crocifissi al
legno della loro testardaggine preferiscono non godere della dolcezza
di un tempo, bensì mordere le mani che regalavano carezze ed al
bacio sostituire i denti e brano a brano strappare anima e ricordi.
Si studiano, si
osservano, camminano in cerchio, si scrutano come cani, come bestie,
in attesa di chi cederà per primo, di chi dirà Mi
dispiace, di chi
ammetterà Ho bisogno
di te, ho bisogno di noi.
Non hanno mai un
luogo preciso, non un'ora, ma è sempre di notte, quando capita, e
ogni volta sperano che l'altro non si presenti e al tempo stesso lo
stomaco si torce, la bocca è amara, la saliva acido, perché se
rimanesse solo, lì, ad aspettare, se l'altro davvero non venisse,
allora tutto sarebbe perduto, tutto sarebbe passato, e non avrebbe
che il rimorso come compagnia.
Si odiano e si
compatiscono, non possono fare a meno di ferirsi a vicenda e di
cercare conforto in uno strappo di tempo, in un nascondiglio senza
nome.
E' notte, è buio, è
silenzio.
Non è ancora
mattina e Steve già si alza. Chissà se avrà detto a qualcuno di
dove è andato, chissà se lo hanno capito, chissà se lo giudicano o
se per lui provano unicamente pietà.
Tony non si gira,
gli dà le spalle.
Chissà se l'altra
capisce che non sta dormendo, che è rimasto sveglio tutta la notte,
a domandarsi se anche il Capitano fosse sveglio e stesse lottando
contro l'impulso di allungare la mano e chiamare il suo nome -Prima
era più facile, il suo nome gli arrivava alla bocca in mille
sfumature. Ora gli pesa sulla bocca, è una spina conficcata nel suo
minuscolo, raggrinzito cuore.
C'è un momento in
cui il Capitano rimane immobile, in piedi, tra il loro letto e la
porta ché da sul corridoio -La sua via di fuga. Un secondo? Un
minuto? Un attimo appena? Non sa dirlo. Quella pausa si dilata al
punto che Stark non si accorge nemmeno di aver trattenuto il respiro.
Quando finalmente
lascia andare il fiato, la porta si è già chiusa.
E' notte.
E' buio.
E' silenzio.
E Tony non ricorda
l'ultima volta che ha visto gli occhi di Steve alla luce del sole.
“Mi sono
allontanato da te
amandoti in
segreto.
Non so come sono
i tuoi occhi.
Le mani e i
capelli .
Solo mi resta
sulla fronte
La farfalla del
bacio.”
Federico Garcìa
Lorca - Madrigale