“Ti ho cercato per sempre”


 

“capitano Levi!” sento una voce chiamarmi e un braccio afferrarmi.

“capitano, sono io. Eren …” il mio sguardo si fissa sul suo volto.

“… Finalmente vi ho trovato …” osservo stupito il sorriso raggiante del ragazzo sull'orlo del pianto.

“Ti ho cercato per sempre” stringe la mia mano, non intende lasciarla.

“Pensavo che se non ti avessi trovato qui, ti saresti trovato ovunque in questo mondo”

Si aggrappa al mio corpo, mi stringe, una presa soffocante.

“Mi sei mancato così tanto … capitano” umide sono le sue labbra sul mio petto.

Un pensiero mi assale, una figura di fronte ai miei spenti occhi

“… Eren …” è un sussurro il mio.

Sono steso sul letto, sento il mio corpo stanco e alzandomi delle fitte mi percuotono il basso ventre.

Sento dei rumori provenire dalla cucina.

Cammino per la casa senza curarmi di ciò che indosso o meglio non indosso, e lo trovo intento a cucinare la colazione.

Lo abbracciò da dietro, chiamo il suo nome e inspiro il suo profumo.

Una voce lontana mi sussurra di allontanarmi, di scappare, ma il mio corpo non si muove.

“Buongiorno Levi! La colazione sarà pronta a minuti, aspetta ancora un po'” mi sorride raggiante, non riesco a parlare.

“Hai dormito bene? “Mi accarezza una guancia, socchiudo gli occhi.

“Sì “il calore della sua mano mi culla verso un mondo di felicità.

Tutto di lui mi fa desiderare un contatto più approfondito.

Per questo non nego alle mie mani di intraprendere il breve percorso verso la sua cinta.

“h-ehi … perché stai toccando le mie parti basse?” È imbarazzato, ma anche questa parte di lui è eccitante.

“Lo sapevi? La mattina è il momento migliore per fare un po' di esercizio fisico. Che ne dici di fare qualcosa insieme?” è il mio desiderio.