Serie TV > I Cesaroni
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Autore: julius55    13/08/2020    0 recensioni
La mia storia si sviluppa al termine della terza serie de "I Cesaroni", che a mio modesto parere è la serie conclusiva di questa fiction. Non prende in alcun modo spunto dalle serie che sono poi seguite se non per un piccolo allacciamento nello sviluppo dell'ambientamento della mansarda e vuole essere un completamento della terza serie. Spero piaccia. Buona lettura.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Lucia Liguori, Marco Cesaroni, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marco usci dall'ospedale, respirò a pieni polmoni l'aria fresca della sera e si incamminò verso casa. Iniziava a sentire la stanchezza, ma preferi camminare anche per riflettere sugli ultimi giorni. Era successo tutto cosi velocemente, il disco, l'XTour, la disperazione per aver perso Eva, la corsa contro il tempo, la gioia per averla ritrovata, essere diventato padre e per ultimo rivedere suo padre e Lucia di nuovo legati, di nuovo insieme e complici nel bene e nel male. Si ricordò che doveva chiamare Simona, prese il cellulare e vide le chiamate perse della stessa, i messaggi lasciati. Lesse l'ultimo " Ciao Marco, chiamami appena puoi, stai tranquillo so già tutto". In quel momento il telefono squillò, era Giulio:
- Ciao papà, dimmi.
 - Oi Marco dove sei? Ancora in ospedale? 
- Sto tornando a casa papà, vengo a piedi, ho bisogno di camminare un pò e devo fare qualche telefonata, ci vediamo tra poco.

- Marco, noi stiamo preparando la cena, ti aspettiamo.

- No papà, tranquillo, cenate pure voi, mangerò qualcosa quando arrivo, anche se a dire il vero, non ho molta fame.

- Va bene Marcolì, a dopo. 
- Ciao, a dopo.

Chiamò in memoria il numero di Simona, la risposta fu quasi immediata. - Oi Marco!! Ciao, congratulazioni papà.

- Ciao Simo, ma come fai a sapere tutto? Scusami son corso via, spero solo di non aver creato problemi.

- Tranquillo Marco, nessun problema. Ho sentito Walter che mi ha spiegato tutto. Io sto rientrando a Roma, sono in aeroporto e viene Walter a prendermi. Ah! Ho qui anche le tue cose, la tua chitarra. - Ok! Grazie! Senti io comunque ho bisogno di parlarti, possiamo vederci domani mattina a casa mia?

- Certo Marco, va bene domattina alle 09,00? 
- Va benissimo Simo, grazie. A domani allora, buon rientro.

A casa Cesaroni intanto, riuniti in cucina, Giulio, Lucia e i ragazzi avevano preparato una frugale cena e parlavano degli ultimi avvenimenti. Nessuno aveva affrontato il discorso sulla loro crisi dei giorni precedenti e tutti erano felici di respirare di nuovo un'aria di ritrovata serenità. Sentirono la porta aprirsi e tutti si precipitarono all'ingresso, Marco era arrivato, si abbracciarono tutti e la commozione prese il sopravvento. Rientrarono in cucina,Marco si sedette con loro e fu assalito dalle domande dei suoi cari. 
Come va? Come sta Eva? Marco sorridendo fece segno di calmarsi e inizio a parlare:
 - Va tutto bene, state tranquilli. Eva sta bene, stanca ma sta bene, l'ho lasciata per farla riposare, non è stata una giornata facile per nessuno credo. Comunque, abbiamo deciso di dare alla piccola il nome di Marta. Pur nella commozione del momento a sentire quel nome, tutti sorrisero felici. Rudy abbracciò il fratello e disse:
- Sono sicuro che sarà bella come la mamma e terrà vivo in noi il ricordo. Marco continuò:
- Voi tutti sapete che io tra poco meno di due mesi, dovrò partire per l'XTour. Lo farò solo se Eva e Marta potranno venire con me. Domani mattina, verrà Simona, la mia manager, discuterò con lei della faccenda e se si potrà ne parlerò a Eva, se lei accetterà partiremo insieme, e sempre insieme decideremo le mosse per il nostro futuro. L'ho ritrovata, non voglio più perderla per niente al mondo. Restarono ancora un po insieme a parlare, poi i ragazzi salirono nelle loro camere e anche Giulio e Lucia decisero di ritirarsi. Marco decise di dormire  sul divano, voleva stare un pò da solo ancora e raccogliere i pensieri. Giulio abbraccio il figlio e salì in camera, di li a poco Lucia l'avrebbe raggiunto, gli aveva chiesto di avviarsi. Una volta sola con Marco, Lucia lo abbraccio forte - Ti voglio bene Marco e sono felice, disse. Poi si ritirò anche lei. Marco si sistemò sul divano in attesa di un po di sonno ristoratore. Una volta in camera Lucia si rivolse a Giulio:
- Allora? Giornata pesante eh? Giulio la guardò, sorrise e disse:
- Lucì, quello che è successo oggi è incredibile, non credevo che Marco e Eva si amassero così tanto. Ne hanno passate tante e anche per colpa nostra forse ma, ora avranno tutto il nostro appoggio, almeno io la penso così.
 - E io la penso esattamente come te, disse Lucia, avranno tutto il nostro appoggio. Cerchiamo di dormire ora ne abbiamo bisogno anche noi. La luce si spense e finalmente quel letto che negli ultimi tempi era stato diviso tornò ad essere l'unione del loro amore.

   
 
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