Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: 8iside8    18/08/2020    1 recensioni
Questa ff è la quarta della serie "Il Vero Amore è sempre la risposta", consiglio di leggere le precedenti, perché sono in sequenza temporale e dalla prima la serie si discosta dall'originale dal ritorno dall'Oltretomba. Ora Emma e Killian hanno dei pensieri felici e, quasi cinque mesi dopo il matrimonio, un nemico estinto torna a Storybrooke. Scoprire come salvare la città che è vittima di sé stessa, sarà compito di Emma e del figlio, sempre più in gamba e sempre più eroe.
Genere: Azione, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il Vero Amore è sempre la risposta'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Cosa diavolo sta succedendo?» chiese Regina entrando in biblioteca. Emma la ragguagliò.  
«La loro più grande paura sono io?» chiese retoricamente Regina alla fine.  
«No, credo che sia così accentuata per il maleficio.» soggiunse Biancaneve.  
«Che bel quadretto familiare!» dalla porta aveva parlato un uomo coi capelli scuri «Io sono Phobos e sono qui perché... Beh, Zeus mi ha chiuso dentro un libro e io non avevo proprio voglia di restarci.» rise.  
«Phobos...» disse Henry.  
«Esatto! Io sono Phobos. Paura. Il fratello di Deimos, il terrore. Figlio di Ares, dio della guerra.» si decantò.  
«Cosa vuoi da noi?» chiese Biancaneve.  
«Vendicarmi.» lo disse quasi annoiato.  
«Per cosa?» s'informò Emma.  
«Beh, strano che me lo chieda proprio tu, Salvatrice. Sono qui per vendicarmi di un amico.» sorrideva con malizia.  
David e Uncino erano riemersi dagli scaffali. Belle guardò tutti, poi sussurrò.  
«Ade.» 
«Esatto, ancora!» Phobos rise di gusto «Qui siete più svegli rispetto agli umani che ho conosciuto. Complimenti! Tuttavia sono qui e non potete fermarmi. Sono un dio.» 
«Ma Ade l'abbiamo fermato.» osservò Killian.  
«Certo,» convenne Phobos «tuttavia Ade... Beh era un caro amico, quindi non voglio mancargli di rispetto, ma se posso... Lui era un magazziniere di anime, io un mietitore. Io facevo il lavoro sporco e, secondo Zeus, mi divertito troppo...» 
Sparì.  
 
Killian strinse Emma e le accarezzò la pancia.  
«Tutto bene, amore?» le chiese piano.  
«No, c'è un altro dio che vuole assolutamente farci fuori.» rispose lei nervosa.  
«Non te, però, tu hai il bracciale.» Killian aveva bisogno di dire a voce alta che sua moglie e la sua bambina sarebbero state al sicuro, perché doveva combattere la paura insidiata dentro di lui.  
«Killian,» sussurrò Emma «ne verremo fuori. Non so come, ma ci riusciamo sempre. È una dote di famiglia, quindi... Ne fai parte anche tu, anche da prima del matrimonio, quindi so che insieme ce la faremo.» 
«Davvero, Salvatrice?» Phobos era di fianco a Uncino. Emma si allontanò d'istinto e si rese conto che tutti erano bloccati.  
«Cosa diavolo hai fatto?» chiese rabbiosa.  
«Oh, hai spezzati il mio maleficio, quindi ho deciso che ti farò vivere da sola in questa città, per sempre. Ho fermato il tempo. In questo modo loro non si sveglieranno e tu resterai in dolce attesa per l'eternità.» spiegò con tono divertito Phobos, avendo l'aria di chi ha avuto un vero colpo di genio. 
«Non finisce così. Io li libererò, lo farò sempre.» dichiarò Emma, che aveva assunto la posa di una fiera guerriera.  
Il dio scomparve e lei andò a baciare Killian, sperando che fosse sufficiente il bacio del Vero Amore, ma il pirata rimase immobile.  
Frustrata prese la graffettatrice e la lanciò.  
In quel momento la bambina le diede un calcio ed Emma si bloccò. Se la bambina poteva muoversi, allora...  
Corse da Henry. Guardò il figlio, si toccò la pancia, sperando di prendere tutta la forza d'animo che poteva, e lo baciò. Un brivido la percorse e Henry si mosse.  
«Mamma...» la guardò stupito, poi si volse agli altri «Cosa è successo?» 
«Phobos ha fermato il tempo, lasciando libera solo me. Ho provato a svegliare Killian, ma non ha funzionato. Solo con te.» Emma era triste e arrabbiata «Ragazzino, abbiamo delle ricerche da fare, dobbiamo trovare il punto debole di quel maledetto dio.» 
Cercarono in tutta la biblioteca, per ore. Non sapevano quante, dato che il tempo era fermo. Henry sbucò da uno scaffale.  
«Mamma!» gridò il ragazzino «Ho trovato qualcosa!» 
Le mostrò un volume simile a quello da cui si era liberato Phobos. Lo sfogliarono e lessero con voracità.  
«"Phobos non sapeva mai quando fermarsi, ma il gesto più orribile lo attuò quando fece scomparire il fratello Deimos, nascondendolo nell'oscurità più profonda. Zeus tentò di chiedere a Phobos dove fosse il fratello, ma gli disse che era meglio aver perso un tale rammollito. Zeus sapeva che la sete di orrore che invadeva il cuore di Phobos era troppa e controllata solo dal fratello, unico ad avere il potere di fermarlo. Per questo, non trovando Deimos da nessuna parte, decise di sigillare Phobos in un libro, finché il fratello non fosse pronto ad essere liberato."» Henry aveva letto tutto d'un fiato e aggiunse «Mamma, vuol dire che è qui Deimos, a Storybrooke, sennò Phobos non avrebbe potuto uscire dal libro.» 
«Giusto. Dice che è nascosto nell'oscurità più profonda, quindi...» ragionò la Salvatrice guardando Gold.  
«Devi estrargli il cuore. È nascosto nel suo cuore.» concluse Henry.
 

*Un nuovo alleato? Chissà... Comunque siamo quasi alla fine... di questa storia! Ce ne sono altre e spero che vi appassionino almeno un po'. Se volete lasciare una recensione, mi farete un favore, sia che siano positive che negative. Grazie di aver letto fino a qui!*
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: 8iside8