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Autore: Audrey Wilde    03/09/2020    1 recensioni
Ran Higurashi non ha legami, non ha affetti. Dopo la morte dell'unica persona che abbia mai amato, si è nascosta dietro un muro di ghiaccio. Come il colore dei suoi occhi. La sua ambizione ed il suo sogno di diventare medico sono l'unica cosa che la tiene lontana dal baratro della disperazione.
Kakashi Hatake aveva perso tutto, suo padre, il suo maestro, il suo migliore amico e la ragazza che amava, credeva che non ci fosse nulla per cui valesse la pena vivere. Ma aveva trovato la luce, grazie ai suoi allievi e agli amici che non l'avevano abbandonato, nonostante tutto.
Due dimensioni parallele, due mondi lontani, due vite così diverse stanno per incontrarsi e niente sarà più come prima. "Two worlds collide" è la storia di una giovane donna, di una profezia e di un amore che trascende il tempo e lo spazio. Perché quando due anime sono legate dal filo rosso del destino, esse apparterranno l'una all'altra fino alla fine dei tempi e niente e nessuno potrà mai separarle.
*Kakashi x Nuovo personaggio*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi, Nuovo Personaggio, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Capitolo VIII

 


"I was in the middle before I knew
that I had begun."

-Jane Austen



 

Villaggio della Foglia, Paese del Fuoco, due anni dopo


 

Erano trascorsi due anni dall'arrivo di Ran a Konoha. La giovane dai capelli corvini era ormai diventata a tutti gli effetti un abitante del villaggio ed una kunoichi della Foglia. Aveva passato l'esame per diventare chunin dopo solo un anno dall'inizio del suo allenamento e solo una settimana prima, Tsunade l'aveva nominata jonin, affidandole anche la direzione dell'ospedale di Konoha.

Quel giorno era appoggiata con le spalle proprio ad una delle pareti in muratura dell'ospedale, intenta a fumare una sigaretta, concedendosi la prima pausa della giornata. Era un pomeriggio tranquillo, un leggero venticello scuoteva le fronde degli alberi vicini, quando le si presentò davanti una scena che aveva dell'assurdo. Come un tornado, davanti all'ingresso dell'ospedale era apparso un uomo, vestiva una discutibile tutina verde ed attillata, i capelli neri erano acconciati in una pettinatura altrettanto discutibile. Il suddetto ninja aveva sulle spalle un uomo praticamente svenuto, dal volto coperto da una maschera nera ed i capelli color dell'argento.

<< Oi Ran! >> la richiamò Gai Maito, uno dei jonin del villaggio << Ho un nuovo paziente per te! >> disse, indicando con il capo il povero Kakashi, semi svenuto e riverso sulla schiena della Bestia Blu di Konoha.

Ran aveva conosciuto Gai quasi due anni prima. Dopo la prima uscita, avvenuta sei mesi dopo il suo arrivo a Konoha, le serate settimanali insieme agli amici di Kurenai erano diventate ormai una tradizione. Oltre al jonin in verde, aveva conosciuto anche Anko Mitarashi e Genma Shiranui, con i quali si sfidava in degradanti gare alcoliche. Ormai l'amicizia con Kurenai era forte e salda, la considerava al pari di una sorella maggiore e lo stesso valeva anche per la jonin dagli occhi scarlatti. Anche con Asuma, Kotetsu e Izumo aveva stretto una bella amicizia, nonostante i due chunin desiderassero fortemente che questa si trasformasse in qualcosa di più, sordi ai numerosi rifiuti ricevuti dalla bella kunoichi dai capelli neri.

Il rapporto con Kakashi, invece, era indefinibile per Ran. Dopo quella sera si erano visti altre volte, nonostante il jonin mascherato non fosse assiduo partecipante delle loro serate. Era piacevole conversare con lui, stuzzicarlo, lui stava sempre al gioco e le teneva sempre testa, stuzzicando la curiosità della giovane dagli occhi di ghiaccio. Kurenai la prendeva in giro, dicendo che ogni volta che Kakashi era presente, lei non aveva occhi che per lui. Ran negava con ostinazione ogni volta, nonostante non potesse negare la forte attrazione che provava nei confronti del copy-ninja, ma era ben lungi dall'ammetterlo ad alta voce.

Negli ultimi mesi l'aveva visto pochissimo, complice le continue missioni che lo tenevano lontano dal villaggio. Era assente anche ai festeggiamenti in onore della sua promozione a jonin, poiché il giorno prima era partito alla volta del Villaggio della Sabbia, non appena la notizia del rapimento del giovane Kezekage da parte dell'Akatsuki era giunta a Konoha.

Dopo pochi minuti, durante i quali Ran era rimasta immobile ad osservare, sconvolta, la scena, i due jonin furono raggiunti dai rispettivi team.

<< Ran-san! >> la salutò Sakura, seguita a ruota da Ten Ten, Neji e Lee. Naruto la guardava interrogativo, chiedendosi chi diavolo fosse quella donna bellissima, ma al contempo sconosciuta.

Ran si fermò un attimo ad osservare il giovane Jinchuriki del Kyuubi per poi riscuotersi quando Gai, con ancora in spalla un Kakashi inerme e dall'espressione sofferente, si avvicinò avvicinato a lei.

<< Seguimi Gai. >> ordinò risoluta, per poi gettare in terra il mozzicone di sigaretta ed entrare in ospedale.

<< Yukari prepara una stanza. >> ordinò ad un'infermiera al banco d'accettazione. Questa annuì, per poi affrettarsi ad eseguire l'ordine.

<< Che cosa è successo? >> chiese, mentre con sguardo critico osservava Kakashi. Ricordava ancora con chiarezza la storia del giovane ninja dai capelli biondi che, nel suo mondo, non era altro che un fumetto, ma era allo stesso tempo consapevole di dover fingere di esserne all'oscuro. Era stanca di dover mentire sempre, ma non aveva scelta.

<< Ha utilizzato il Mangekyou Sharingan. >> le rispose semplicemente Gai.

<< Tu chi sei? >> le chiese Naruto con sospetto.

<< Naruto! >> lo sgridò Sakura, pronta a colpirlo con uno dei suoi micidiali pugni.

<< Non ti preoccupare, Sakura-chan. >> la rassicurò la corvina, in fin dei conti il suo sospetto era più che legittimo << Io sono Ran Higurashi e sono a capo dell'ospedale. È un piacere conoscerti Naruto-kun, Sakura e Kakashi mi hanno parlato molto di te. >> gli riservò un sorriso, al quale lui arrossì.

<< Ran-san è arrivata al villaggio mentre tu eri in viaggio con Jiraiya-sama, è stata allieva di Tsunade-sama. >> gli spiegò Sakura.

Lui parve soddisfatto della risposta ed infatti le sorrise << Piacere di conoscerti Ran no Neechan! >>

<< Dottoressa Ran, la camera è pronta. >> disse una trafelata Yukari, interrompendo la conversazione.

<< Benissimo. Gai, tu vieni con me, ragazzi voi aspettate qui, potrete vedere il vostro sensei dopo che avrò finito con lui. >> riservò loro un occhiolino, per poi seguire l'infermiera verso la stanza preparata per il copy-ninja.

Dopo aver fatto adagiare Kakashi sul letto, Ran congedò sia Gai che Yukari, dicendo che se ne sarebbe occupata lei.



 

*




La visita era durata meno del previsto, per fortuna, fatta eccezione per qualche graffietto, che Ran aveva curato senza alcuna difficoltà, Kakashi non aveva riportato alcun trauma dal combattimento. Semplicemente il suo corpo non riusciva ancora a reggere la potenza di un jutsu oculare come il Mangekyo Sharingan.

Tuttavia, la corvina approfittò del fatto che l'argenteo fosse privo di sensi per poter osservare liberamente il suo bel volto privo della maschera nera con la quale, ingiustamente, lo copriva. Era veramente un bell'uomo, il viso era virile, con un neo sul mento, a sinistra, e la cicatrice che, come lei sapeva, era purtroppo legata a rammarico e sofferenza, che pesavano sulle spalle del ninja come dei macigni.

<< Ran! >> la voce imperiosa dello Hokage la fece trasalire, riportandola alla realtà.

<< S-si Tsunade-sama! >> si girò di scatto, ritrovandosi davanti la Principessa delle Lumache in compagnia della sua fedele Shizune e del piccolo Ton Ton.

<< Hai terminato la visita? >>

<< Sissignora! >> le ripose, porgendole la cartella clinica appena compilata.

<< Bene, allora facciamo entrare i ragazzi, sono preoccupati per il loro sensei. >> 

Ran annuì ma, prima di seguire la sua maestra fuori dalla stanza, si premurò di coprire il volto del bel ninja con il lenzuolo.

<< Potete entrare, Kakashi sta bene, ha solo bisogno di riposo. >> esordì Ran, una volta uscita dalla stanza.

Il gruppetto non se lo fece ripetere due volte e varcò la soglia, lasciando sole le tre donne.

Tsunade aveva appena terminato di leggere la cartella clinica stilata da Ran, quando la voce di Naruto attirò la loro attenzione. Il copia-ninja aveva ripreso conoscenza.

<< Molto bene, Kakashi. >> esordì Tsunade, mentre si avvicinava al capezzale del ninja seguita da Shizune e Ran.

<< Maestra! >>

<< Tsunade-sama... >> Kakashi cercò di sollevarsi leggermente ma, con una smorfia di dolore, si stese di nuovo.

<< Non sforzarti baka, devi stare a riposo. Ti ho visitato e ne avrai almeno per una settimana e anche dopo che ti sarai ripreso dovrai aspettare un po' prima di poter tornare in missione. >>

Ran, intanto, si era avvicinata al letto di Kakashi, lo guardava con severità, quasi a voler soffocare qualsiasi obiezione da parte dell'argenteo. Kakashi, invece, rimase stupito dalla presenza della kunoichi, vestita in un camice bianco, in contrasto con i lunghissimi capelli corvini.

<< Lo temevo... >> rispose in un sospiro.

<< Pare che ti ci vorrà ancora tempo per padroneggiare quel nuovo Sharingan. >> disse Tsunade, consigliandogli, anzi, imponendogli assoluto riposo.

La donna congedò poi il team di Gai ed uscì seguita da Sakura, che rivolse a Ran un veloce saluto.

<< Bene allora andiamo anche noi >> disse Gai << Lo lascio nelle tue mani Ran, mi raccomando tratta bene il mio eterno rivale. >>

<< Stai tranquillo, è in buone mani. >>

L'uomo annuì ed usci insieme al suo team, che la salutò con un veloce gesto della mano, anche loro sfiniti dalla missione.

<< Bene, vado anche io, guarisci presto sensei. Ci si vede, Ran no Neechan! >> Naruto uscì come un tornado dalla stanza, diretto, Ran ricordava bene, ad origliare la conversazione tra la sua compagna di team e il Quinto Hokage.

<< Sei veramente messo male, eh Kakashi? >>

<< Eh già... >> sospirò lui << Piuttosto, che ci fai in ospedale? >> le chiese, curioso.

<< Non te l'hanno detto prima che partissi per Suna? >> vedendo l'espressione confusa dell'uomo, continuò << Tsunade-sama mi ha nominata jonin e, come se non bastasse, mi ha messo a capo di questa gabbia di matti. >>

<< Non lo sapevo, complimenti Ran. >> le disse sincero. Cercò di nuovo di sollevarsi, ma una fitta di dolore lo costrinse ad arrendersi.

Tuttavia, il lenzuolo che gli copriva il viso era scivolato, lasciando visibile il bel volto del ninja. Kakashi assunse un'espressione così buffa, con gli occhi sbarrati e le guance rosse, che Ran non riuscì a trattenersi dal ridere.

<< Non fare quella faccia Kakashi, ti ho già visto senza maschera. >>

<< EH!? >> chiese lui, sinceramente sconvolto, arrossendo ancora di più.

Ormai Ran rideva così tanto che le erano venute le lacrime agli occhi.

<< Te l'ho già detto, sono stata io a visitarti, ho dovuto togliertela per forza. >> disse, dopo essersi calmata un po'.

Kakashi non rispose, si limitò ad emettere un verso di disapprovazione, le guance ancora rosse dall'imbarazzo.

<< Non capisco perché ti ostini a portarla. >> rifletté Ran ad alta voce, sedendosi ai piedi del letto del suo paziente << Non hai proprio nulla da nascondere. >> disse, incrociando le esili braccia sotto il seno.

A causa della posizione, Kakashi aveva una visuale limitata, tuttavia non poté non notare la profonda scollatura del top che Ran portava sotto il camice. La posizione che aveva assunto metteva in risalto il seno prosperoso della corvina. Nonostante la corporatura esile, Kakashi aveva sempre apprezzato le forme femminili della donna che aveva di fronte.

<< Bene, ti lascio riposare >> disse Ran, alzandosi dal letto << Tornerò tra qualche ora a controllare la situazione, d'accordo? >> Kakashi annuì, lo sguardo puntato sulla scollatura che il camice bianco celava fin troppo per i suoi gusti.

Ran intercettò lo sguardo dell'argenteo ed inarcò un sopracciglio, indispettita, per poi schioccare le dita per riportare l'attenzione dell'uomo sul suo viso.

<< Hai finito? >> gli chiese, irata << Ringrazia che sei convalescente, o ti avrei riempito di pugni! >> gli riservò uno sguardo gelido, per poi uscire furiosa dalla stanza, chiudendosi con violenza la porta alle spalle.

In quel momento Kakashi ringraziò di essere costretto a letto, non aveva dubbi che Ran l'avrebbe pestato a sangue, era pur sempre stata allieva di Tsunade. 


 

*




<< Oggi hai ricevuto un bel po' di visite, come ti senti? >> esordì Ran, mentre si chiudeva la porta della stanza di Kakashi alle spalle.

<< Riesco a sollevarmi adesso, anche se con non poche difficoltà. >>

<< È più che normale, piuttosto non fare sforzi superflui. >> lanciò uno sguardo disgustato al libro che in ninja aveva tra le mani << Tipo leggere quella robaccia. >>

<< Non è robaccia. >> le rispose piccato.

Ran decise di ignorarlo e di sistemare il dosaggio della flebo.

<< Hai provato qualche fastidio all'occhio sinistro? >>

<< No, nulla. >>

Ran annuì soddisfatta, per poi accomodarsi ai piedi del letto, come aveva fatto poche ore prima. Kakashi chiuse il libro che stava leggendo e lo posò sul comodino posto di fianco al letto.

<< Leggere quella roba non ti fa bene, ti trasformerai in Jiraiya-sama di questo passo. Anzi, direi che sei già sulla buona strada. >> disse, riferendosi all'episodio di qualche ora prima.

Kakashi pensò che probabilmente era ancora offesa, decise quindi di pensare bene a come risponderle, temendo seriamente per la sua incolumità.

<< Stavo solo ammirando come ti sta bene il camice. >> cercò di rabbonirla con un sorriso, anche se un po' tirato.

Ran, inaspettatamente, scoppiò a ridere << Che scusa pessima. >> disse con tono canzonatorio << D'altronde dovrei esserne contenta, ho avuto la prova che non sei fatto di ghiaccio. >>

Kakashi rimase estremamente sorpreso dalla risposta della corvina, che intanto si era alzata dal letto, per dirigersi verso la porta.

<< Riposati. >> lo salutò con un sorriso furbo, per poi chiudersi la porta alle spalle.

Kakashi si distese nuovamente, poggiando la testa sul morbido guanciale bianco, mentre ripensava alle parole della corvina.

No, lui non era affatto di ghiaccio e l'attrazione che provava per quella donna, diventata sempre più forte nel corso degli ultimi due anni, ne era la prova lampante. 


 

*




<< Sakura-chan, Naruto-kun, siete tornati dalla vostra missione. >>

Ran era appena entrata nella stanza di Kakashi per una delle sue visite giornaliere, e al capezzale del ninja vi erano Naruto, Sakura e Sai.

<< Tu devi essere il nuovo membro del team Kakashi. >> si rivolse a Sai, dedicandogli un sorriso.

<< Sono Sai, molto piacere. >>

<< Sakura vacci piano con questi due ragazzi. >> si rivolse alla rosa, notando il viso dei due giovani e riconoscendo subito il marchio di fabbrica del pugno della giovane kunoichi, che arrossì violentemente ma non rispose.

<< Da che pulpito... >>> sussurrò Kakashi, senza riuscire a trattenersi.

<< Hai detto qualcosa? >>

<< A-assolutamente nulla! >>

Ran lo guardò ancora con sospetto, ma la sua attenzione venne attirata da Asuma, seguito da Ino, Choji e Shikamaru, appena entrati per fari visita al ninja dai capelli d'argento.

I giovani furono ben presto congedati da Asuma, che li tentò con uno dei trucchi più vecchi del mondo: il cibo.

Erano rimasti solo Asuma, Kakashi e Ran. La corvina visitò velocemente il suo paziente, sotto lo sguardo attento del Sarutobi.

<< Bene, tra un paio di giorno al massimo potrai lasciare l'ospedale. >> lo Hatake accolse le parole della donna con un sospiro di sollievo.

<< Sei così premurosa con tutti i tuoi pazienti o a Kakashi riservi un trattamento speciale? >> la prese in giro Asuma.

<< Perché dovrei riservargli un trattamento speciale? >> rispose Ran, cercando di trattenere l'istinto di prenderlo a pugni.

<< Questo devi dirlo tu a me. >>

Maledetta Kurenai e la sua boccaccia!

Kakashi seguiva lo scambio tra i due ninja come si segue una partita a tennis, spostando la testa prima a destra, poi a sinistra.

<< Non sono premurosa, sono professionale, c'è una bella differenza. E adesso, se non vi dispiace, io andrei. Ho anche altri pazienti a cui pensare. >>

Detto questo schioccò un ultimo sguardo infuocato ad Asuma, uscì dalla stanza a grandi passi e si chiuse con violenza la porta alle spalle, senza degnare Kakashi di uno sguardo.

<< Ma che l'è preso? >>

<< Ah siete due casi persi, tu e lei, quando ve la darete una svegliata? >> chiese più a sé stesso che al copy-ninja, la cui espressione confusa gli provocò un sospiro rassegnato.

Sarai anche un genio Kakashi, amico mio, ma in fatto di donne sei un caso perso. 

 

Author's corner

Salve a voi lettori. Rieccomi dopo un'assenza lunghissima. Vi chiedo veramente scusa, ma ho deciso di prendermi un mese di assoluto riposo da tutto, dallo studio e dalla scrittura in primis. Ora sono di nuovo in pista, pronta a riprendere in mano la storia! Spero continuerete a seguirla con passione e di non deludervi con questo nuovo capitolo. VI voglio ringraziarvi per il sostegno che mi dimostrate conle vostre recensioni, sono molto importanti per me.Gli aggiornamenti avverranno in maniera il più regolare possibile, ci metterò tutta me stessa, ve lo prometto.

Vi saluto, alla prossima settimana!💖

©️I personaggi di "Naruto" non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto, Ran e gli altri personaggi da me inventati sono di mia proprietà, qualsiasi plagio non sarà perdonato.

Un abbraccio,
Audrey🌹


 

"Kakashi sorrise di riflesso, non riuscendo a non pensare a quanto fosse bella. I lunghi capelli corvini le ricadevano morbidi come seta lungo le spalle, due lunghe ciocche le incorniciavano il viso di porcellana e quelle due lastre di ghiaccio, che l'avevano stregato al loro primo incontro, lo guardavano divertite."

 

   
 
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