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Autore: Cdegel    03/09/2020    1 recensioni
L’attendeva dalla parte opposta della strada, all’ombra, il sole impietoso della Grecia era insopportabile, sebbene fosse solo primavera. Sarai una delle poche cose che mi mancherà della Grecia, nei prossimi mesi.
Questa storia partecipa alla Fast Challenge: Abbracci indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Camus di Aquarius appartiene all’autore di Saint Seiya, Kurumada.
Il personaggio di Elessar appartiene a me, mentre il suo nome appartiene allo scrittore de Il Signore degli Anelli” Tolkien. Questa ff è scritta senza scopo di lucro.
Questa ff si pone ben prima dell’inizio della long “Fino in Fondo” e delle due raccolte collegate a Camus di Aquarius.
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’attendeva dalla parte opposta della strada, all’ombra, il sole impietoso della Grecia era insopportabile, sebbene fosse solo primavera. Sarai una delle poche cose che mi mancherà della Grecia, nei prossimi mesi.
La partenza si avvicinava, sembrava che le ferite si stessero rimarginando, anche se camminare era ancora doloroso.
La vide arrivare, illuminata da sole, con una enorme borsa colorata e un vestito leggero a fiori. I capelli scompigliati dal vento. Così bella.
Appena lo vide lo salutò alzando una mano e attraversando velocemente la strada lo raggiunse
“immaginavo di trovarti all’ombra” gli disse con un sorriso “come ti senti?” chiese subito dopo
“Bene” le rispose ricambiando il suo sorriso. “Dove vuoi andare?”
“Non lontano” visto che ti fa ancora male camminare. Era evidente, anche facendo pochi passi, che dovesse ancora dargli molto fastidio la ferita alla coscia. Lui si rabbuiò. Non avrebbe voluto che fosse così palese “C’è una caletta qui vicino, si accede con un sentiero tutto all’ombra” riprese lei.
Si avviarono, camminando lentamente, sebbene lui sforzasse di mantenere un’andatura normale. Pensavo mi desse meno problemi. Quando potrò tornare in Siberia? Si chiese un attimo dopo sull’onda di quel pensiero. Poi si adombrò. Aveva davvero solo desiderio tornare? Stavolta no, dovette ammettere. Non da solo. Quest’ultimo pensiero lo fece adombrare di nuovo. Il dovere di un Saint viene prima di qualsiasi cosa. Si disse. E tu stai facendo un grosso errore. Si disse. Non dovresti essere qui ma al Tempio. Si disse. Hai il dovere di guarire in tempi rapidi per tornare al più presto dai tuoi allievi. Si disse.
Poi fu strappato dai suoi pensieri, lei corse in avanti, fino al limite della boscaglia, dove si bloccò, abbassandosi verso alcuni cespugli
“Guarda che meraviglia” gli disse, quando lui fu vicino a lei. Camus abbassò lo sguardo. Era una farfalla, no una falena, grande, con ali bianchissime. Lei allungò la mano e la creatura salì sul suo dito come sullo stelo di un fiore, senza alcun timore. Elessar prese la sua mano, avvicinò il suo dito e la falena scese sul palmo di lui, dal quale poi spiccò in volo, leggera e delicata. Lei la seguì con lo sguardo
“Un’antica credenza dice che se spicca in volo dalla tua mano, il suo volo è un augurio di lunga vita, Camus” gli sorrise. Vorrei viverla con te, se solo fosse davvero lunga. Dolce Elessar. Questo pensiero lo fulminò. Non stava cercando di convincersi a tornare al Tempio? Sei così dolce. Lele. Io…
“Elessar…” si avvicinò a lei “Potrei quasi abbracciarti” le disse timidamente, quasi non credendo possibile che la sua voce pronunciasse quelle parole e di poter stare così vicino a lei
“Potrei non desiderare altro” gli rispose, posando nei suoi occhi blu il suo sguardo. Era così vicina che poteva sentire il suo profumo. Il viso a pochi centimetri dal suo, i capelli mossi dal vento nel tramonto. Fu così naturale stringerla a sé e sentirsi, a sua volta, stringere in quell’abbraccio, che gli faceva sentire un calore mai provato prima.
Presto sarebbe dovuto tornare in Siberia, ma sapeva che una parte del suo cuore sarebbe rimasto lì, tra gli alberi, tra le braccia di lei, nei suoi occhi, e lui si sarebbe portato via un po' del suo profumo.
   
 
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