Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Cesca_Haibara20    04/09/2020    2 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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Ho passato tutto il pomeriggio ad elaborare un modo per bloccare ogni possibile mossa di quel ladro da quattro soldi di Kid, ma so già che in un modo o nell'altro riuscirà a scappare e non avrò molte possibilità.
Aaaah! È così frustrante!” sospiro passandomi le mani tra i capelli esasperato.

«Tieni, mangia questo.» esordisce Ai avvicinandosi a me con tramezzino tra le mani.
Alzo lo sguardo verso di lei e prendo il tramezzino con la mano libera.
«Grazie.» bofonchio addentando un pezzo di esso.
«È inutile stare qui a scervellarsi troppo, va a finire che ti viene mal di testa.»
«Mi è già venuto mal di testa...»
«Allora smettila di osservare la planimetria del museo sul cellulare per un po'.» mi rimprovera togliendomi il cellulare dalla mano.
«Ehi!» replico. «Ridammelo!»
«No Shinichi, è dall'una che continui a fissare il cellulare come uno zombie e si sono fatte le quattro! Riposa gli occhi un'attimo o lo nascondo nel laboratorio di Agasa.»
«Tanto so dove trovarlo.»
«Te lo nascondo lo stesso.» replica. «Datti un attimo per farti passare il mal di testa.»
«Ma-»
«Fallo per me, okay?» cerca di convincermi. «E poi il furto è domani sera, è inutile stare il pomeriggio prima a perderci la testa, non credi?»
Sospiro addentando un altro pezzo di tramezzino.
«E va bene...» ammetto. «Mi hai convinto.»
«Ne sono felice. Così non devo nasconderti il cellulare come se fossi un bambino di cinque anni.»
«Chissà se riesco a convincere Goro ad accompagnarmi dai Suzuki...»
«Se gli dici che ci devi andare per catturare per Kaito Kid ne dubito, non è mai stato un suo bersaglio.»
«Devo trovare un motivo convincente.»
«Che ne dici di una bella donna?» scherza facendomi ridere.
«Per lui sarebbe un motivo più che valido.»
«Di che parlate ragazzi?» domanda Agasa raggiungendoci in salotto.
«Io e Shinichi stiamo cercando un pretesto per convincere Goro ad accompagnarlo dal museo dei Suzuki domani.»
«E perché devi andare dai Suzuki? È successo qualcosa?»
«Kid ha mandato un'avvertimento per domani sera dicendo che vuole rubare lo zaffiro esposto ed io voglio acciuffarlo.» mi metto a braccia conserte findendo il tramezzino.
Agasa ridacchia nel vedermi in quella posizione ma cerca comunque di rendersi utile.
«Scusate ragazzi, ma Ran non è amica di Sonoko? Probabilmente non ci sarà nemmeno bisogno di convincere Goro perché ci sarà già la scusa di Ran.» propone il dottore.
È vero!” mi sbatto una mano sulla faccia. “Perché non ci ho pensato subito?! È proprio vero che a stare troppo col cellulare ti si frigge il cervello...
«Sono un'idiota...» mormoro.
«Wow, finalmente lo hai ammesso.» sorride Ai.
«Smettila, non sei divertente.»
«Lo so.»
«Su Shinichi, non è così grave.» minimizza Agasa. «Capita di non pensare a questi piccoli dettagli.»
«Ma io sono un detective! Appunto perché sono piccoli dovrei notarli subito.»
«Non ti preoccupare, ci ha pensato Agasa per te.» replica Ai con nonchalance dandomi del lievi colpetti sulla testa come se fossi stato un bravo cagnolino.
Sbuffo e mi arriva un messaggio sul cellulare di Conan, lo tiro fuori dalla tasca e controllo chi mi scrive.

Ehi Conan!<3 Come va da Agasa, tutto bene? Ti voglio a casa per le sette, mia madre verrà a cena da noi a mangiare la pizza e vuole vederti.

È Ran.
Che palle... a me non va di vedere sua madre! Vediamo se posso rimandare l'incontro.

Sicuri che mi volete dei vostri stasera? Perché volevo vedere un film nuovo con Ai e non mi andava di dirle di no.

Ti prego, fa che funzioni. Ti prego, fa che funzioni. Ti prego, fa che funzioni!” penso come un mantra.

Mi dispiace Conan ma ti tocca rifiutare... lo so che ci tieni tanto a stare con lei ma stasera devi esserci per forza.

Sbuffo contrariato.
Dovevo pensare più intensamente...
Va bene, va bene, sarò a casa per le sette.
Grazie!<3 Ci vediamo dopo a casa, baci!
Ciao Ran.
Sospiro rimettendo il cellulare in tasca.

«Problemi in paradiso?» domanda Ai notando il mio sospiro.
«Alle sette ci sarà la mamma di Ran a cena.»
«E qual è la brutta notizia?» sembra confusa.
«Qual è? QUAL È ? Quella donna mi odia!» sbuffo.
«Non è che Goro ti voglia così tanto bene, eh.» commenta.
«Lo so, ma è sempre meglio di Eri... sembra che capisca che io sia Shinichi.»
«Andiamo Shin, cerca di stringere i denti, in fondo è una semplice cena dopotutto.»
«Vieni anche tu? Ti prego!» cerco di convincerla facendole gli occhi dolci.
«Non ci pensare neanche. È una cena tra di voi, io sono un'estranea.»
«Andiamo Ai, fammi questo piccolo favore!»
«Te ne ho fatti pure troppi di favori Shinichi.»
«Su Ai, non ti chiedo tanto.»
«No, non me la sento davvero, sono stanca.»
«Uffa...» faccio il broncio.
«Su, non farmi questa faccetta.» cerca di tirarmi su il morale. «Se non combini casini domani vengo con te a catturare Kid.»
«No Ai, è troppo pericoloso e dopo quello che ti è successo preferisco farti rimanere al sicuro con Agasa che al museo dei Suzuki.»
«Shinichi non sono una bambina.» ribatte un po' offesa.
«Sì, ed io sono Donald Trump.» replico scherzando facendola sorridere.
«È un piacere conoscerla signor Trump.»

Dopo essere stato con Agasa ed Ai fino alle sette men un quarto, sono arrivato a casa in tempo per le sette e Ran mi ha fatto cambiare i vestiti che avevo indosso perché voleva che fossi più carino del solito.
Manco dovessi incontrare la Regina d'Inghilterra...
Nonostante il mio umore non fosse dei migliori, sono riuscito comunque a godermi la cena con Eri. Non ha fatto troppe domande su Shinichi, anzi, era felice del fatto che fossi stato io a salvare Ran piuttosto che la polizia, chissà perché. Anche se Eri era contenta, Goro non ha perso occasione di sminuirmi nonostante abbia accompagnato Ran in ospedale inseme a lui, ma ci sono abituato.
Dopo aver parlato di quello che è successo a Ran ed Ai la serata è passata davvero bene, non me lo aspettavo. Eri ha parlato del suo lavoro da avvocato che procede davvero bene e ne sono felice, sembra diversa da quando lei e Goro si sono separati e nonostante Ran ci abbia sofferto ed anche molto, le piace organizzare cene in famiglia. Per lei è molto importante e vederla così spensierata e sollevata mi fa sentire felice; ne ha passate molte e si merita un po' di felicità esattamente come Ai.
Aspetta, perché mi è venuta subito in mente Ai? Dio, non riesco più a pensare altro... ha davvero occupato ogni mio pensiero quella ragazza...” sorrido tra me e me. “Anche Ai si merita tutta la felicità di questo mondo. Non ha mai avuto una vita normale ed io dopo un grosso, anzi enorme, errore voglio fare di tutto per farla sentire di nuovo bene. Perché io la amo. Sì. Amo Shiho Miyano.” mi lascio cadere nel letto. “Da quel che ho capito anche lei prova lo stesso ma non si sente ancora pronta a confessarsi, probabilmente perché è ancora spaventata da quello che è successo. Le fa bene stare con me e i Detective Boys, la aiutiamo a sentirsi se stessa e a non avere brutti pensieri. Chissà cosa sta facendo ora.” chiudo gli occhi e crollo in un sonno profondo.

La mattinata la passo a casa con Ran e Goro scopre che Kaito Kid ha mandato un avvertimento ai Suzuki.
Buongiorno principessa, è da ieri che ne parlano tutti i giornali...
Improvvisamente Ran riceve una chiamata e si allontana di poco dal tavolo mentre io mangio i miei cereali osservando il servizio del telegiornale.

«A quanto pare i Suzuki non demordono. Perché continuano a tenere aperto quel maledetto museo se sanno che Kaito Kid andrà lì a derubarli?» borbotta contrariato Goro.
«Secondo me è anche una scelta di marketing.»
«Eh? Che intendi dire piccoletto?»
«Se si sa in giro che quel museo è sempre sotto l'occhio di Kid la gente farebbe di tutto per entrarci e tenerlo chiuso sarebbe sconveniente per le vendite, quindi lo tengono aperto perché è grazie a Kid se più persone vogliono visitare il museo.» gli spiego come se fosse ovvio.
«Non c'è bisogno che usi questo tono supponente pulce insolente!» mi da una botta in testa.
«Ahia!» piagnucolo massaggiandomi l'area colpita.
«Papà! La vuoi smettere di picchiarlo?» si intromette Ran dopo aver visto la scena.
«Ma perché è sempre colpa mia? È lui che fa il supponente!» brontola giustificandosi.
«Non è un buon motivo per picchiare un bambino!» lo rimprovera lei. «Ti sei fatto tanto male Conan?» mi passa la mano sul bernoccolo.
«No, sto bene...»
«Comunque stasera papà devi farci da autista.»
«Autista? E perché mai?»
«Sonoko ci ha invitati al suo museo per l'esposizione del suo nuovo gioiello.»
«Aaah, sì quello di cui parlano alla TV...» borbotta disinteressato. «Va bene, vi accompagno ma basta che non mi fate fare brutta figura!»
«Grazie papà!» gli da un bacio sulla guancia.
Fidati che riesci a fare brutta figura anche da solo.” penso tra me e me.

Il pomeriggio stesso l'ho passato in video chiamata con Ai per cercare di trovare un modo per bloccare Kaito Kid in qualche stanza senza finestre o addirittura nelle ventole di areazione così che possa finalmente prenderlo ma niente... tutto sembra contro questa probabilità.

«Quindi che fai? Ti arrendi?» mi domanda Ai vedendomi in difficoltà.
«Neanche per sogno! Un modo per raggiungerlo lo trovo ma sarà difficile fermarlo e consegnarlo alla polizia.»
«Non ti stai accanendo un po' troppo?»
«Eh? Che intendi dire...?»
«Insomma, da come si sa, alla fine ciò che ruba lo restituisce sempre.»
«Ma non è un buon motivo per non fargli passare un po' di notti al fresco!» alzo gli occhi al cielo.
«Okay, rilassati... era per dire...»
«No, scusami tu, è che sono un po' nervoso...»
«Ho notato.» sorride.
Sospiro stropicciandomi il viso con le mani.
«Su, non fare così. Vedrai che questa è la volta buona.» mi rassicura incoraggiante.
«Lo spero.»

Ran passa accanto a me e nota che sono in video chiamata con Ai.

«Oh, ciao Ai!» la saluta calorosamente.
«Ciao Ran!» ricambia il saluto.
«Come stai?»
«Molto meglio, grazie.»
«Che state facendo ragazzi?» domanda vedendo la planimetria del museo.
«Emh...» mormoro colto alla sprovvista.
«Conan voleva farmi vedere la planimetria del museo anche se assisterò all'esposizione da casa.»
«Se vuoi venire con noi Ai, puoi tranquillamente farlo. Sonoko mi ha detto che posso invitare chi voglio.»
«Non so se è ad Ai-» cerco di escludere questa opzione ma Ai mi blocca.
«Mi farebbe davvero piacere!» esclama contenta.
«Allora è deciso! Alle otto veniamo a prenderti, va bene?»
«Va benissimo. A dopo allora.»
«A dopo Ai.» sorride Ran e si dirige in bagno.
«Cosa ti avevo detto a proposito di venire con me?»
«Che potevo?» ridacchia.
Sospiro esasperato.
«Andiamo non fare il musone.» si imbroncia. «Magari posso esserti d'aiuto.»
«Sì... in effetti non avevo calcolato queste potesi.»
Sorride soddisfatta.
«A dopo...» mi saluta muovendo la mano. «...Shinichi.» sussurra l'ultima parola.
«Sì, a dopo...» sorrido. «...Shiho.» sussurro il suo nome.
«Come mi hai-»
Riattacco la chiamata prima che possa replicare.
   
 
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