Due
Modi Per Tradire
Se
mi butta fuori lo prendo a calci in culo.
Bussò ripetutamente alla porta bianca con su scritto 567
finché non si aprì .
“Sakura…Hai per caso una vaga idea di che ore
sono?” disse il ragazzo moro
sbadigliando e guardando curvo la ragazza davanti a se.
“Credo l’una... Sasuke-kun per caso Naruto
è in camera?” gli chiese lei con un
leggero sorriso sul volto.
“No, è dalla Hyuga a fare ripetizioni”
affermò lui.
“Ah, quel Baka del mio ragazzo ha sempre bisogno di qualche
ripetizione… Senti
Sasuke-kun…” sorrise.
[ sta m e n t e n d o ]
“C’è
Karin stanotte?” chiese timidamente indugiando mentre
nominava il nome
della ragazza.
“No, Karin non viene mai in camera mia.”
Felice... Sì, sono f e l i c e.
“Ah bene perché mi serviva un posto dove dormire!
Sai, Ino ha detto che voleva
provare la cucina con Kiba e non volevo disturbarli...”
aspettò un po',
guardando l’incertezza sulla faccia del ragazzo.
“Che c’è? Guarda che dormirei nella
camera di Naruto, non invaderò nessuno dei
tuoi spazi...Sai il pavimento è abbastanza
scomodo” continuò lei ironicamente
mentre il ragazzo le fece segno d’entrare.
“Li hai già invasi” sussurrò
Sasuke.
“Sei sempre uguale! Non sei cambiato nemmeno un
po'” affermò lei.
“Anche tu sei rimasta la noiosa e petulante bambina di un
tempo”.
Si fermò a guardarla dopo
quell’affermazione.
Canottiera nera e culotte rosa...Non era di certo il migliore dei modi
per
andare nella stanza di un ragazzo.
Ingoiò rumorosamente e
cacciò via quel pensiero.
Bambina...
No, quell’aggettivo non era per lei.
“Sono contenta...” disse Sakura sedendosi sul
divano del salottino come se
fosse casa sua. Non ci fu risposta da parte di lui, che guardava ogni
suo movimento.
“Ha
trovato una ragazza che lo ama”
[ S a p e v a ]
“E' il tuo ragazzo, vattelo a prendere, farai felici
tutti.” Affermò Sasuke
mentre un sorriso amaro si fece largo sul volto di lei.
“Anche te, Sasuke-kun?”
Domanda stupida, domanda inutile, domanda da non fare mai.
Nessuna risposta...come sempre. Ci si fa l’abitudine dopo
tante volte
“Sasuke-kun... tu ami
Karin ?”
“Sakura...stai diventando noiosa” era
l’unico modo per sfuggire.
“Ogni volta che ti faccio domande, ogni volta che ti chiedo
se t’importa di
qualcuno nella tua vita, scappi.”
“Sai già le risposte è inutile che te
le ripeta.”
A testa china, pugni chiusi sulle gambe, gli occhi pizzicavano e le
gote si
facevano sempre più rosse. Sakura ringraziò
quelle lunghe ciocche che le
proteggevano il viso, non voleva che la vedesse piangere ancora.
“Io e Naruto siamo proprio una coppia scoppiata”
iniziò a ridere “Non credi?”
Ecco brava, continua a ridere.
Come se niente fosse...
“Lui mi tradisce e io non ci do peso, ma sai una cosa? Il
perché è che in
qualche modo lo sto tradendo anche io.”
Non lo guardava negli occhi, ma sapeva di avere quelli di lui addosso
“Mi sento sporca lo sai?
Ma non uno
sporco normale... Uno sporco interiore”
Quelle parole ferivano, quelle parole ferivano lei.
Il ragazzo le si avvicinò ma non parlò, non disse
niente.
“Io... io... m-mi dispiace Sasuke-kun. Ma io non riesco ad
amarlo...” sussurrò
con una voce sommessa, “non riesco ad avere due persone nel
mio cuore, non ce
la faccio”.
Stava per crollare, quella maschera stava cedendo.
“Fin da piccola è sempre stato
così” si asciugò gli occhi lucidi e
riprese “Ah,
sto diventano logorroica! Mi dispiace Sas’ke-kun...Forse
dicevi bene, sono
patetica”
Sorrise come non fosse niente come se quelle parole non erano niente.
“Continua” Sasuke prese parola “non ho
sonno, quindi continua...” confermò lui
cercando di non sembrare interessato all’argomento.
Sakura lo guardò incuriosita, per poi spostare gli occhi
verso il soffitto ed iniziare
a parlare serenamente.
“Quando io ero piccola, tutte le mie amiche sognavano un
principe azzurro. Era
buffo però“ sorrise, “Erano buoni e le
amavano sempre. Biondi, occhi azzurri,
con un carattere d’oro. Solo il mio principe non era
così...Il mio principe non
mi amava, il mio principe diceva che ero noiosa,
che ero un intralcio.
Era egoista ed era ossessivo. Gli piaceva stare da solo e gli piaceva
pensare
che era solo. Era scuro, aveva gli occhi ed i capelli del
colore della morte,
neri, ed era tutt’altro che buono e
gentile. Lui non voleva legami, non
voleva niente da nessuno. Lui, lui, lui...Nella sua testa esisteva lui
e il suo
odio per il fratello. Non si è mai accorto che
così feriva le persone, che così
feriva l’unica ragazza che lo amava. Non voleva capire che
così non faceva
altro che dare dolore alle persone che gli volevano bene.”
Si fermò un po’ per poi proseguire.
“Così un
giorno partì, non
so per dove, non so per che cosa, e così mi dichiarai, ma
lui mi rifiutò” gli
occhi iniziarono a diventare umidi.
“Non mi resi conto però,
che dietro le quinte c’era un altro principe... Una
sottospecie forse. Era
biondo, aveva gli occhi azzurri e mi amava, teneva a me, voleva
me. Allora
decisi che volevo amarlo, provare
almeno ad amarlo, a trasformare
quel che provavo per lui in amore. Ma non ci riuscii... Il risultato
che usciva
era penoso. Era... affetto con rimorso. Non riuscii ad amare questo
principe
come quello che spezzò il mio cuore e se lo portò
con sé.”
Non voleva guardarlo negli occhi, non ci riusciva.
“Ti ricorda qualcosa questa stupida storia?” la
voce tremava.
“Si, me la ricordo... Ma diversa perché nella mia
versione il principe non
rifiutò la principessa” affermò Sasuke.
“Oh si che lo fece o almeno così mi avevi fatto
capire” disse Sakura puntando
il dito scherzosamente.
“E quella che tu hai chiamato principessa è solo
una feccia” affermò
lei mordendosi il labbro per trattenere le lacrime, inutilmente.
“Tu non puoi immaginare quanto sia brutto, mentre stai nel
letto del tuo
ragazzo, piangere e far finta che quelle siano lacrime di gioia...
Quando
invece quelle lacrime sono per la persona che vedi veramente in
lui...” due
lacrime le solcarono il viso, “e ancora peggio sapere che la
persona che tu
ami, che tu ami dal profondo sta con un'altra, che non ti
guarda...Anche quando
ora non sei più una bambina. E' brutto sapere di tradire una
persona solo
perché ne pensi un'altra”.
Le lacrime cominciarono a bagnare le gote arrossate e cadere sulle
cosce nude.
Fa male … tutto questo fa troppo m a l e.
. .
“Sakura...Sakura guardami” disse Sasuke.
“Non posso! Quando piango sembro una strega” disse
lei strofinando gli occhi
sul braccio.
“Andiamo Sakura non dire cazzate e guardami” disse
il ragazzo con aria seria.
La ragazza si girò per guardare gli occhi di lui.
“Hai parlato tutto questo tempo, hai dato aria alla bocca
inutilmente e...” non
finì di parlare che si ritrovò a fermare la mano
della ragazza che stava per
avvicinarsi pericolosamente alla sua guancia.
La sua mano ferma sul suo polso e gli occhi ancora rivolti a lei.
“Mi fai finire?! E' già imbarazzante
dirlo...Soprattutto a te”
ammise.
“Se caso mai la finissi di farmi piangere e dire sempre cose
a sproposito mi
faresti un favore” rispose lei mentre altre lacrime
scendevano da sole.
“Ascoltami bene prima di decidere se prendermi a schiaffi o
cose simili. Per
tutto questo tempo tu hai parlato di te, ma tu... Tu non hai capito le
cose
vere Sakura. Mi fai sempre domande a cui trovo sempre
difficoltà nel
rispondere, mi chiedi sempre di Naruto e questo mi fa innervosire e
quando io
cerco di non avere legami arrivi tu e sconvolgi tutto.
Perché tu, oltre a
Naruto, sei il mio unico legame.
E se vuoi sapere la verità... No,
non sono contento che tu e quel
Dobe state insieme e no io non
amo Karin”.
Le parole iniziarono
ad
essere sussurrate “Mi...Mi dispiace per tutto quello che hai
dovuto passare per
me e a causa mia, ma...Non incolparmi. Non riuscirei a sopportare le
tue
lacrime. Quindi finiscila stupida, non devi piangere”
La sua mano teneva ancora il suo polso, mentre le lacrime di lei
scendevano
mute sulle guancie arrossate
“Ti Amo” disse mentre lui le si avvicinava
“ti amo tantissimo” ammise mentre
lui le asciugò le guancie bagnate.
“Lo so” disse freddo mentre i suoi occhi si
facevano sempre più vicini.
“Sasuke... anche tu mi ami?! Un sussurro che si
sentì data la poca distanza.
Nessuna risposta, ma lei era abituata.
Si baciarono. Il loro primo bacio era caldo, intenso. Sapeva di loro.
Si allontanarono quando le labbra di lei erano ancora rosse e
bagnate.
“Speravo che Naruto non ci fosse, lo sai?” disse
lei in un sussurrò
“Non ti farò usare la sua camera lo
stesso.”
Lei rise.
“Non intendevo quello” affermò
“così almeno potevo invadere i tuoi spazi
tranquillamente” rispose maliziosa.
Lui la guardò, “io invece già sapevo
dalla porta che non avresti usato la
stanza di Naruto. All'entrata eri già mia”.
Un ultimo sorriso ed un ultima battuta...
Non c’era più bisogno di parlare, alla
fine avevano bisogno solo di loro due.