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Autore: Athelye    23/09/2020    2 recensioni
Complice anche un ragazzo che gli si era avvicinato per primo fra tutte le persone che si stavano agitando sulla pista, immerse in una cascata di luci e flash, si mise a ballare con lo sconosciuto, all'inizio con divertimento, poi con più sensualità.
Una mano si stringeva serrata attorno al bicchiere, mentre le dita dell'altra tamburellavano nervosamente sulla superficie vitrea del tavolino, anche se la musica ne copriva totalmente il ticchettio irrequieto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui, Ouyang Zizhen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mwah!




"Noi andiamo a ballare, venite?"
"Finiamo il drink, poi semmai vi raggiungiamo."
 
Lan SiZhui era più innervosito di quanto desse a vedere, e anche meno sobrio di quanto potesse sembrare, accidenti al suo stomaco chiuso.
Per quello, nella sua testa, si materializzò un'idea completamente folle e sopra le righe per lui, qualcosa che a cose normali non avrebbe fatto mai e poi mai per plurimi motivi.
Ma Jin Ling gli aveva fatto saltare i nervi prima che arrivassero lì. In effetti, era tutto il giorno che entrambi erano stanchi e nervosi per motivi diversi, se non addirittura tutta la settimana. Ma comunque, lui non aveva la giusta stabilità mentale per rinunciare a quella trovata, che lo stuzzicava anche solo per la curiosità di vedere la reazione dell’altro.
Avevano litigato prima di uscire e incontrare gli altri, e stavano ancora discutendo quando avevano raggiunto il gruppo di amici fuori dal locale. Forse anche per quello c'era un clima strano, teso, decisamente diverso dal solito che aleggiava fra tutti.
 
Lan SiZhui era andato a ballare, trascinato da Lan JingYi, che si era deciso a cacciare il cellulare in tasca dopo almeno una mezz'ora buona passata a messaggiare fitto fitto con qualcuno, incurante della musica sparata a palla nelle loro orecchie e i tentativi altrui di intavolare una conversazione, palesemente naufragati.
Ouyang ZiZhen, invece, era rimasto a bere e chiacchierare a un tavolino lì a bordopista con Jin Ling. Per quanto la musica permettesse di parlare, chiaramente.
Tuttavia, le luci coloratissime e alle volte accecanti non impedivano al castano una chiara visuale del proprio ragazzo che si dimenava in mezzo alla gente con l'amico. E Jin Ling non lo perdeva mai di vista neanche un secondo in quelle situazioni, neppure con la coda dell'occhio come stava facendo quella sera, nonostante stesse fingendo di non considerarlo, ancora troppo indispettito per guardarlo direttamente o rivolgergli la parola. Già, perché da quando si erano uniti al gruppo di amici i due non si erano più scambiati neppure un cenno.
 
Ora, va specificato che, fra loro, non era certo Lan SiZhui l'egocentrico con la fobia da deficit di attenzioni, soprattutto quando sapeva di avere un guardiano con mille occhi come Argo a osservarlo, anche se non in modo diretto. Perché Jin Ling continuava a lanciargli occhiate per assicurarsi di non perderlo nella folla, come sempre. Lui e la sua irrazionale gelosia. Quella sera anche quella gli stava urtando i nervi!
Lan SiZhui sentiva il suo fastidio da lì, nel vederlo ballare con Lan JingYi mentre si ignoravano totalmente. Poteva comunque raggiungerlo, se ci teneva così tanto a non lasciarlo in balia del proprio amico.
Non sapeva cosa lo stesse spingendo a voler realizzare a tutti i costi l'idea che aveva avuto, forse il risentimento che provava in quel momento misto all'alcool di poco prima. Ma sapeva per certo cosa avrebbe attirato l'attenzione del Jin, facendo leva su uno dei suoi punti deboli.
Complice anche un ragazzo che gli si era avvicinato per primo fra tutte le persone che si stavano agitando sulla pista, immerse in una cascata di luci e flash, Lan SiZhui si mise a ballare con lo sconosciuto, all'inizio con divertimento, poi con più sensualità.
E se fino a poco prima aveva intercettato solo poche occhiate fulminee di Jin Ling, ora sapeva per certo di avere i suoi occhi fulminanti puntati addosso. Li sentiva bruciare sulla pelle.
Le iridi ambrate lo scrutavano con attenzione, mentre ballava così vicino al suo avventore in quel locale. E men che meno doveva sfuggirgli il suo muoversi sinuosamente addosso al ragazzo di cui intravedeva appena il volto.
Una mano si stringeva serrata attorno al bicchiere, mentre le dita dell'altra tamburellavano nervosamente sulla superficie vitrea del tavolino, anche se la musica ne copriva totalmente il ticchettio irrequieto.
Lan SiZhui aveva perso di vista l'amico fra le persone che ballavano, ma non gli interessava. Aveva trovato qualcos'altro con cui far innervosire, forse più facilmente, il proprio fidanzato.
Lo sconosciuto sembrava volerlo tenere più vicino, posandogli le mani sui fianchi in ciò che voleva somigliare a una carezza, anche se molto più sbrigativa.
Il moro si lasciò accompagnare in quei movimenti, ballando in modo più aderente a quel corpo che non conosceva e che gli rimandava solo una sensazione fredda. Non gli piaceva quel tocco, non era premuroso come le carezze di Jin Ling, né affettuoso come la sua stretta.
Nonostante quello, Lan SiZhui posò le proprie mani vicino al collo dell’altro, lanciando uno sguardo oltre la spalla dello sconosciuto, agganciando quello di Jin Ling, che ora aveva due fessure fiammeggianti al posto degli occhi. Lan SiZhui sorrise compiaciuto delle sue labbra sottili strette in una linea dura, quelle che aveva baciato così tante volte da non riuscire nemmeno a ricordarne il numero. Ricordava quelli più importanti, come il primo al cinema, comunque, e andava bene così.
Il moro si distrasse, o meglio, si focalizzò sullo straniero, che aveva avvicinato di più il bacino al suo, muovendosi a tempo con i bassi che rimbombavano nell’aria. Gli sorrise, forse anche troppo amichevolmente, ma il drink gli stava arrivando alla testa più rapidamente di quanto aveva calcolato.
Quella persona era famelica, lo sentiva dal modo in cui si muoveva su di lui e dalla presa intorno ai suoi fianchi, che si spinse oltre non molto tempo dopo, un secondo prima di vederlo avvicinarsi inclinando il viso. Si sentì improvvisamente in trappola, senza sapere come o cosa fare per..
Un brivido gli percorse dalla nuca tutta la spina dorsale, correndo elettrico sulla sua pelle, sotto i vestiti, quando sentì quel nuovo tocco sulla propria vita.
 
Jin Ling stava facendo finta di ascoltare le chiacchiere a vuoto di Ouyang ZiZhen, il solito gossip da bar di cui al momento avrebbe fatto volentieri a meno, ben più concentrato a osservare come il proprio ragazzo se ne stesse bello avviluppato a un qualsiasi personaggio da quattro soldi, niente di più che una scialba comparsa su quella pista del sabato sera, in cerca solo di qualcuno da portarsi a letto. Spoiler: non si sarebbe portato lui a letto.
Ma Lan SiZhui voleva ballare con quello? Prego, non gliel’avrebbe certo impedito. Si sarebbe mangiato il fegato a morsi piuttosto che rivolgergli la parola, che forse era l’opzione migliore, considerando che quella sera avevano discusso ogni volta che uno dei due aveva aperto bocca.
Con’, comunque, non era la preposizione giusta. Probabilmente era più corretto dire ‘addosso’ allo sconosciuto, dato che Lan SiZhui si stava praticamente strusciando contro quella persona, che a lui dava le spalle. Serrò la presa sul bicchiere, che grazie al cielo era di vetro o gli sarebbe esploso fra le dita. Dov’era quel cretino di JingYi quando serviva?!
Le mani dello sconosciuto presero ad accarezzare i fianchi, avvolti da jeans bianchi, del Lan, che si muoveva lascivamente sotto quel tocco anonimo. Quando poi il ragazzo allacciò le mani intorno a quel collo, Jin Ling sentì chiaramente diffondersi in tutto il corpo un freddo livore che partiva dallo stomaco. Ma non doveva essere il cuore l’organo per quel tipo di sentimenti?
Figuriamoci. A lui prendeva lo stomaco, nauseandolo.
Serrò i denti, fissando i due che ballavano platealmente a pochi metri da lui. Lan SiZhui sporse lo sguardo verso di lui.
Lo stava facendo apposta. Non era il drink di troppo, sapeva benissimo quanto lo irritasse anche il minimo contatto con qualcun altro, quindi davvero non poteva essere all’oscuro dell’effetto che aveva su di lui quella danza provocante contro uno sconosciuto.
Lan SiZhui gli sorrideva, godendosi quel momento, mentre lui ingoiava la gelosia come il più amaro dei veleni. Ti diverti?
Avrebbe voluto chiederglielo, anche solo con un’occhiata, quando l’estraneo attirò in qualche modo la sua attenzione, portando gli occhi cenere che amava guardare via dai suoi.
Le mani di quel bastardo viaggiarono a massaggiare ben oltre i fianchi morbidi del Lan mentre il suo viso in ombra faceva il gesto d avvicinarsi a quello elegante dell’altro, e quello gli fece schiantare il bicchiere da cui aveva appena preso un sorso sul vetro del tavolo a cui erano seduti lui e Ouyang ZiZhen, che sobbalzò, credendo di vedere la superficie creparsi a ragnatela. In realtà, per fortuna, non ci fu nessun danno, ma, per quel che importava a Jin Ling, quel tavolino poteva anche cedere di schianto.
Contemporaneamente si alzò di scatto, facendo un gesto brusco di scuse all’amico, e raggiunse rapidamente il duo.
 
Jin Ling posò delicatamente una mano sulla vita del ragazzo, poco sopra quella dello sconosciuto, che interruppe il tentativo a pochi centimetri alla bocca di Lan SiZhui, ancora troppo preso dal non sapere cosa fare per rendersi conto che stesse succedendo davvero.
“Amico, c’ero prima io.” Sibilò l’estraneo, pur in modo di farsi sentire, con un ghigno leggermente infastidito per quell’interruzione imprevista.
“‘Amico’ un cazzo.” Ribatté Jin Ling con un ringhio. “Togli le mani dal mio ragazzo prima che mi venga voglia di spezzartele.”
Quello le sollevò quasi immediatamente, allontanandosi con la coda fra le gambe e sparendo fra un’anguilla e l’altra in quella pista. Nel frattempo, il braccio del castano aveva avvolto il corpo del Lan con calore e lo stringeva a sé con una nota decisamente possessiva.
Lan SiZhui si era inconsciamente portato indietro, cercando di più quel contatto così familiare e piacevole intorno a sé. Il suo cuore batteva ancora scoordinato per quella sorta di scampato pericolo.
Si era girato in quella stretta per guardarlo, ma la sua bocca venne aggredita in modo vorace prima che potesse dire qualsiasi cosa.
Ora sì che stava bene, che si sentiva coinvolto in qualcosa, che sentiva parte di qualcosa.
La sua testa non funzionava ancora in modo del tutto chiaro, ma quelle labbra che si impossessavano delle sue e le invadevano gli stavano dando l’aria giusta per ricominciare a ragionare.
Jin Ling era davvero arrabbiato, e lo sentiva dal modo in cui non si curava minimamente del cozzare dei loro denti, o del fatto che gli stesse togliendo l’aria per respirare davvero.
La prossima volta cosa fai, mi mandi anche un bacino?” Sussurrò sulla sua bocca, in uno dei pochi attimi di tregua che gli aveva concesso.
Il castano era anche più preoccupato di quanto stesse dimostrando, più spaventato di quanto volesse ammettere, mentre stringeva Lan SiZhui in quel modo. Dannata gelosia, lei e quella sensazione che gli attanagliava lo stomaco, mentre continuava a baciare il moro stringendolo come per impedirgli di fuggire di nuovo da qualcun altro.
E Lan SiZhui lo sapeva che avrebbe passato le prossime due settimane, ma probabilmente anche tre o quattro, a scusarsi con l’altro per quel teatrino che aveva messo inutilmente e stupidamente su. Non in quel momento, però.
Adesso, voleva solo stringere a sé Jin Ling senza più lasciarlo andare, sentendo le sue mani e soltanto le sue viaggiare sul proprio corpo, aderendo al suo fisico che combaciava con il proprio.
Potevi alzarti prima.” Mormorò, ricambiando quei baci possessivi.
Il moro mugolò sulla sua bocca, quando quello per rispondergli gli morse il labbro senza nessuna delicatezza.
Lan SiZhui sapeva già che la mattina seguente si sarebbe svegliato con una scia viola che gli collegava la mandibola alla spalla, nella migliore delle ipotesi, che avrebbe dovuto coprire con un maglioncino a collo alto anche se non erano neppure a ottobre.
Potevi evitare di farti molestare.” Sibilò lui, con le sopracciglia ancora corrugate con nervosismo.
Beh, uno a uno. Lan SiZhui pensò di essersi meritato quella risposta. Alla fine gli sarebbe bastato un banalissimo ‘no, scusa, sono fidanzato’ per allontanare lo sconosciuto, invece aveva accettato l’avance solo per costringere Jin Ling a fare qualcosa che non fosse ignorarlo.
Non sapendo cosa rispondere per non arrendersi così docilmente, prese il suo viso fra le mani e lo baciò ancora, facendosi stringere e sentendo le mani affusolate dell’altro infilarsi nelle tasche posteriori dei suoi jeans.
 
Jin Ling di solito era un amante davvero attento nei suoi riguardi, eccetto quand’era arrabbiato con lui, e in quelle occasioni Lan SiZhui subiva tutti i suoi sfoghi, come i morsi di cui il segno rimaneva per giorni, un rapporto senza particolare sentimento di cui godevano entrambi ma senza quel trasporto che l’avrebbe reso dolce e piacevole, o l’assenza di quei baci morbidi e di quei sorrisi che si scambiavano mentre facevano l’amore. Fra le lenzuola rimaneva solo la stanchezza, e..
“Scusa..” Lo sentì mormorare, dopo un po’ di silenzio, mentre baciava uno di quei segni ancora rossi.
Già, dopo averlo travolto con il suo sesso incazzato, di solito, Jin Ling si scusava. Quasi rinsavisse del trattamento senza riguardi verso di lui e del suo corpo.
Con una voce che ricordava tanto un miagolio affranto, il castano ripeté quella parola, baciando un altro segno.
Lui sospirò, scuotendo la testa. “Smettila di scusarti.”
Aveva tutte le ragioni di averlo sbattuto come un cencio a suo piacimento.
“No. Non avrei dovuto, anche se ero arrabbiato.” Si accigliò di nuovo lui.
“Ma lo eri giustamente.” Gli rispose il Lan. “Mi sono.. Comportato malissimo..”
Jin Ling fece schioccare la lingua. “SiZhui.. Non ricominciare con questo sentimento masochista. Eravamo nervosi, non te ne faccio una colpa. Mi hai fatto incazzare? Sì, parecchio, ma non per questo sono giustificato a farti male.” Continuò, spostando il viso di Lan SiZhui perché lo guardasse, dato che nel frattempo si era voltato per cercare di fuggire al suo sguardo, anche coprendosi. “E avevi ragione, mi sarei potuto alzare prima, anche se mi avresti ignorato.”
Lan SiZhui emise uno sbuffo. Sì, probabilmente gli avrebbe dato le spalle, ma non avrebbe cercato le attenzioni di qualcun altro. Forse si sarebbe comunque lasciato cullare in una specie di abbraccio.
“Scusami..” Mugolò, mentre si nascondeva nel suo petto.
“Ehi.. Quella è la mia battuta..” Lo fece ridacchiare piano. Jin Ling gli posò un bacio sui capelli neri, stringendolo un po’ di più a sé.
Alla fine i segni sul collo pallido del giovane non erano così tanti come aveva immaginato, né erano stati particolarmente dolorosi da ricevere.
Forse Lan SiZhui se ne ebbe quasi a male, che non fossero di più.
“Grazie..”
“Smettila. Mi stai rubando tutte le battute.”
Rise appena di nuovo, prima di allungarsi e baciarlo leggermente sulle labbra.
Nessuno di loro due era perfetto, però in qualche modo la loro relazione funzionava, e lui se la sarebbe fatta andare bene.

 










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Note dell'Autrice

Buona sera!
Allora, questa cosa è nata inizialmente da una fanart che mi era capitata mesi fa (campa cavallo che l’erba cresce, se sperate che io riesca a ritrovarla) e che mi era rimasta in testa come un tarlo, poi casualmente mi capitò nella playlist “Blow your mind (Mwah!)” di Dua Lipa una volta in cui ci stavo ripensando, e niente. Ecco qua il traballante risultato.
Non ne sono affatto convinta, ma scriverla per la quarta volta sarebbe stato fin troppo frustrante, quindi ve la schiocco qua anche se non mi piace com’è uscita, perché nella mia testa era partita molto meglio.
Chiaramente una AU ai giorni nostri, chiaramente incentrata sui rapporti non sempre idilliaci di una coppia, chiaramente non ha un finale tutto rose e fiori. E beh, da un lato mi sembrava più giusto così, anche se ho finito per essere probabilmente OOC (motivo per cui c’è anche quello fra i generi).
Fun fact: nella prima versione della terza stesura (perché sì, ci sono stati altri due tentativi altrettanto miserevoli) la ff non aveva quest’ultimo paragrafo dove sono a letto.
Fun fact #2: Guess who is la persona con cui chatta Lan JingYi? Giusto per abbassare ancora di più il livello di tutta la fic. :D
 
Ve lo dico molto sinceramente, volevo tirarmi fuori dalla testa quest’idea (molto in stile ‘pensatoio’ per i potterhead in ascolto) dopo mesi che ce l'avevo in WIP e scrivere qualcosa di un tantino più angst anche per loro, ma pure qua direi che dichiariamo un Caporetto. Ma ok, va bene. Ci stanno pure i fallimenti in questa tortuosa via chiamata scrittura.
Via, ora fuggo verso Sant’Elena e vado a morire lì come Napoleone, prima di dire qualcos’altro che possa farmi sotterrare dalla vergogna.
Ringrazio la mia beta, as always, le mie DiscepolinE, Mary (che mi ha fatto uno splendido regalo da leggere <3) e niente. Dubito che qualcuno di voi aggiungerà questa storia alle proprie raccolte, o che avrete il coraggio di recensirla, ad ogni modo sono qui.
Per farmi linciare.
Offendetemi. Me lo merito.
 
*fugge lanciando coriandoli a forma di cuore*
Ci si legge, spero con qualcosa di nettamente migliore, un abbraccio!


 
Athelyè ~ 
   
 
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