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Autore: JennyPotter99    10/10/2020    0 recensioni
CONTINUO STORIA "NO ONE IS SAFE"
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Per tutta la mattina la centrale non aveva ricevuto notizie di Parrish: non era mai tornato da Eichen House.
Così, Wendy decise di andare a controllare e si fece accompagnare da un dottore.
Egli passò la sua carta magnetica sulla porta che dava sul reparto speciale.
-E’ da qui che è evaso il paziente?- chiese Wendy, preoccupata.
-Sì, era qui da almeno 100 anni.- rispose lui, con sguardo sospetto.
Fu allora che Wendy vide una cella aperta e Parrish al suo interno.
-Jordan, che hai fatto?!-
Dalle pareti usciva aria gelida e il ragazzo tremava.
-E’ qui che le persone come voi dovrebbero stare!- esclamò il dottore, digrignando i denti.
Ma prima che potesse chiudere la cella, Wendy mise una mano sulla porta, ringhiandogli con gli occhi rossi.
-Non credo che abbia mai visto una cosa come me.- gli disse lei, dandogli un calcio sul petto che lo fece volare via.- Andiamo, ti porto via di qui.-
Wendy lo accompagnò fuori dall’ospedale e si tolse la giacca per farlo riscaldare.
-Era in quella cella.- balbettò Parrish, ancora con le labbra tremolanti.
-Quello che è evaso?-
-Era come me.-
Wendy sgranò appena gli occhi.- Intendi dire che c’è un altro Segugio Infernale che gira per la città?-
 
Angelica, Liam, Theo e Hope seguirono la puzza di bruciato che veniva dalla foresta.
I licantropi correvano molto veloce e Hope non riusciva a stargli dietro.
-Perché hai druidi non hanno dato anche la super velocità?- borbottò col fiatone, piegandosi sulle ginocchia.
Liam trovò un uomo ricoperto di cenere dietro un albero, morto.
Angelica notò subito che aveva un foro di proiettile sulla fronte.- Credevo non si potesse uccidere un Segugio Infernale.-
-A quanto pare non è poi così difficile.- affermò Theo.
Arrivando in ritardo, Hope osservò tra le foglie qualcosa che luccicava: un bossolo. -Qui c’è un bossolo.-
La sorella lo analizzò.- E’ degli Argent.-
-Credevo che non cacciasse più.-
Angelica se lo mise in tasca, sospirando.- Non esiste un solo Argent.-
-Dovremmo andare a parlargli.-
-Sì, andiamo io e Theo.-
Liam aggrottò le sopracciglia.- Cosa?!-
-Perché?- intervenne Hope.
-Tu hai le selezioni per la squadra e tu hai l’appuntamento con il consulente scolastico.-
-Lo posso rimandare!- borbottò Hope, ticchettando il piede a terra.- Salvare la città o appuntamento con il consulente scolastico? Mi pare facile scegliere.-
Angelica le mise una mano sulla spalla.- Va a scuola.-
Hope assottigliò gli occhi e, con una folata d’aria, fece inciampare la sorella.- Ops.-
 
Hope si mise in fila insieme a tutti gli altri studenti che avrebbero parlato del loro futuro con il consulente scolastico.
La Morrell era stata rimpiazzata da un’altra donna di colore: la signorina Monroe.
Un ragazzo biondino e dagli occhi azzurri si voltò verso la ragazza.- Tu che università hai scelto?- le chiese.
Hope alzò le spalle.- Non ne ho idea…-
Egli la guardò stranito.- Siamo al penultimo anno e non sai cosa vuoi fare?-
-Beh, mi piace il karate, ma non credo che esista una scuola per quello.- rispose lei, ridacchiando.
Lui le sorrise.- Sei ancora in tempo.- commentò, porgendole la mano.- Mi chiamo Nolan.-
Lei gliela strinse.- Hope.- gli disse, notando poi che le sue unghie erano più che mozzicate.
-Oh, scusa, soffro un po' d’ansia.- balbettò lui, nascondendole nelle tasche. -Hai sentito del lupo che si è avvicinato al campo di LaCrosse? O dei topi che girano nelle aule?-
-Sì, ne ho sentito parlare…-
-Tutte queste cose mi terrorizzano.-
-Nolan!- esclamò la tutor, facendolo sobbalzare.- Tocca a te.-
Nolan annuì.- C-Ci si vede in giro.-
Hope lo salutò con la mano, pensando che fosse un tipo piuttosto strano.
 
Theo uscì dall’ascensore del palazzo degli Argent e capì che non c’era nessuno in casa dopo aver suonato il campanello.
Angelica si piegò sullo zerbino, dove sapeva che c’era delle chiavi di riserva.
-Wow, ormai siete pappa e ciccia con i cacciatori.- commentò Theo, entrando in casa.
-Non con tutti: il padre di Chris ha cercato di uccidermi quando ero ancora una neonata.- raccontò Angelica, entrando nel suo ufficio.
-Dove sarà?-
-Di solito sul computer ha un’agenda.-
Theo si sedette alla scrivania e accese il pc, ma era prometto da una password.- Vediamo…Armi.-
Password errata.
Angelica osservò anche che a terra c’era delle scatole di legno con all’interno delle armi e si chiese se avesse veramente finito con la caccia.
-Un sacco di armi.- continuò Theo, ma niente.
In una delle casse, Angelica trovò anche una balestra, la vecchia arma di Allison, credendo di sapere quale fosse la password.- Prova Allison.-
Non appena digitò il nome, l’agenda si aprì e i due si diressero al luogo segnato in quel giorno.
 
Subito dopo Nolan, Hope entrò dentro l’ufficio della Monroe e si sedette davanti a lei.
La donna studiò il suo rendimento scolastico.- Wow, vai molto bene in latino.-
-Sì, è una cosa di famiglia…-
-Ma vedo che non ai scelto ancora nessuna università.- puntualizzò lei.
-Sinceramente non ci ho pensato molto.-
La Monroe unì le mani, sorridendo.- Hope, capisco che alla tua età tu abbia gli ormoni un po' impazziti, ma la frequentazione con il signor Raeken non ti aiuterà a scegliere il tuo futuro.-
Hope arrossì.- Oh no, non è per quello…E’ che…Insomma, non so ancora bene quale sia il mio posto.-
La donna cercò di scrutarla.- Quindi hai paura?-
-Forse.-
-E’ normale avere paura…L’hai avuta anche quando sono girate le voci del lupo nel campo di LaCrosse, scommetto, perché io ero terrorizzata.-
-In realtà io non l’ho visto.- rispose Hope, tranquilla.
Invece vide la pelle della donna rabbrividire.- Hai visto qualcos’altro di strano? Con me puoi confidarti, lo sai.-
Quella conversazione stava diventando piuttosto strana, come se lei sospettasse qualcosa.
Hope rimase calma.- No, niente.-
 
Angelica e Theo raggiunsero Chris in un edificio abbandonato, dove stava trattando con alcuni soldati: le armi che possedeva, le vendeva.
Ma, quella volta, sembrò che il suo acquirente fosse abbastanza misterioso.
-Chi vuole queste armi?- gli chiese Chris, mentre i due licantropi si nascosero dietro una colonna.
-Daccele e basta.- replicò un soldato, puntandogli un fucile contro.
Allora Theo decise di intervenire: attaccò un soldato alle spalle, atterrandolo con un calcio sul viso.
-Che state facendo?!- esclamò Chris.
-Ti diamo una mano.- rispose Angelica.
-Avevo già un infiltrato.-
-E chi è?- domandò Theo.
-Ci sei sopra.-
Theo osservò l’uomo dolorante a terra.- Oh.-
Improvvisamente, un altro del gruppo tirò fuori una mina e la fece cadere a terra.
-A terra!- gridò Chris.
Dall’arma uscì una nebbia accecante: Angelica e Theo si coprirono gli occhi, ma quando capirono di riuscire a vedere bene, attaccarono tutti gli altri soldati che circondavano la zona.
Una volta che le acque si furono calmate, Chris venne fuori da dietro le sue casse.
-Perché vendi le tue armi?- gli domandò Angelica.
-Perché mi servono soldi, ma adesso che li avete uccisi tutti, non potrò mai sapere chi le comprava.- puntualizzò l’uomo.
Theo storse la bocca.- Scusa.-
-Che ci fate qui?-
Angelica tirò fuori il bossolo.- Hanno ucciso un Segugio Infernale e a terra abbiamo trovato questo.-
Chris lo analizzò e vide che sopra c’era inciso il simbolo degli Argent.- Non produco questi proiettili da quando è morta Allison.-
-Allora avevamo ragione…- intervenne Theo.- C’è un altro Argent in circolazione.-
   
 
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