I held you tight to me
You slipped away
You promised to return to me
And I believed
(The promise, Within Temptation)
 
Era stato un ingenuo.
Per molti anni, aveva creduto di poter essere felice.
E lo era stato, in momenti che non sarebbero più tornati.  Momenti di risate di bambini, momenti di conforto per le lacrime sbocciate dall'amarezza e consolate dall'amore di un fratello. Momenti di parole pronunciate con sicurezza, momenti in cui una risata diventava un fiume di luce capace di cancellare ogni malinconia.
Momenti in cui c'era lui.
Ma lui se n'era andato, una mattina d'inizio autunno. Prima di partire, al suo appello accorato, si era girato col suo solito sorriso, e aveva promesso di tornare.
Era tornato, ma non come aveva promesso.
E lui era stato il primo a vederlo, il primo a chiamarlo come sperando in una sua risposta, affinché quella sua ultima visione potesse durare ancora il tempo necessario per imprimersi nella mente il suo volto, per ricordare il suono della sua voce, il brillio dei suoi occhi, la forza serena del suo abbraccio.
E c'era stato il suo silenzioso addio alla felicità, quel giorno. C'erano state le lacrime, poche, che si era permesso di versare, e la consapevolezza che la promessa non era stata mantenuta.
Avevi promesso di tornare da me...
Non aveva bisogno di sapere come fossero arrivati fino a quel punto, se avesse dovuto prevedere ciò che sarebbe successo e trattenere suo fratello, o cosa li avesse condannati a separarsi - qualunque cosa fosse accaduta, non avrebbe mai potuto capire perché.
Boromir, ritorna...