Norman non riesce ad abituarsi all’idea di essere allontanato dagli altri a causa del raffreddore e, in quei giorni di stasi, con le risate dei fratelli udibili oltre le mura dell’infermeria, ha sempre il timore, forse un po’ insensato, che quella lontananza forzata possa compromettere il loro rapporto.
È quindi silenziosamente grato della tenacia di Emma e delle scuse improbabili di Ray_[1] volte a giustificare ogni irruzione della bimba.
Norman sorride mentre stringe tra le mani il bicchiere che gli permette di sentire vicino i suoi fratelli più cari.
«È fantastico! Evviva!»
«Se urli così tanto ti sentirà anche senza telefono a spago.»
Ora lo sa: non lo abbandoneranno mai.
 
 
 

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_[1] capitolo 21.5
 
Le frasi di Ray ed Emma sono prese dall’episodio dieci.
La tentazione di fare anche dei riferimenti ai capitoli successivi è stata forte, ma, visto che avevo raggiunto giusto giusto le 110 parole, mi son detta che per il momento sarebbe stato meglio fermarsi qui e godersi il fluff.
A presto,
Marty