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Autore: LadyOfMischief    24/10/2020    10 recensioni
SEQUEL DI "WHATEVER IT TAKES"
Rey è riuscita a riportare Ben in vita, ma la lotta per libertà della galassia non è ancora finita. Ciò che resta del Primo Ordine, ed i sistemi ancora fedeli ai loro ideali, continua a seminare distruzione e morte minacciando ciò per cui la Resistenza ha lottato.
Per Ben questa è l'occasione per rimediare ai propri errori e dimostrare a tutti quanti che non è più Kylo Ren, ma non sarà un'impresa così facile e nel frattempo lui e Rey impareranno cosa significhi stare realmente insieme.
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Poe Dameron, Rey, Rose Tico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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Il gruppo si riunì nell'area comune del Falcon, Ben e Rey sedevano l'uno accanto all'altro sul divanetto semicircolare intorno al tavolo da dejarik, mentre Finn e Poe sedevano di fronte a loro. Chewbecca invece si limitò a restare in piedi, sarebbe stato troppo scomodo sedersi in cinque in uno spazio del genere. A Ben venne in mente soltanto un aggettivo per descrivere quella situazione: tesa
Gli amici di Rey - nonché i nuovi generali della Resistenza - sembravano trovare più interessante guardare il tavolo da gioco p
iuttosto chi gli stava seduto di fronte, non che lui e Rey si stessero sforzando di far di meglio. Sembrava che tutti avessero perso la capacità di parlare e perciò tutto era avvolto nel silenzio più totale.
“Chi parla per primo? Prima io o prima voi?” chiese il pilota, in un'altra circostanza aveva rivolto a Ben la medesima domanda in maniera molto più sarcastica. Tuttavia questa volta non c'era sarcasmo nel tono con cui aveva posto la domanda, al contrario c'era una certa urgenza.
“Prima tu, nel messaggio dicevi che ci avresti spiegato meglio cos'è successo” rispose Rey.
“D'accordo, come ho già riferito Pamarthe è stato distrutto dallo stesso Star Destroyer che ha distrutto Kijimi, la notizia ci è stata riferita da alcuni dei nostri alleati che si trovavano in quel settore” cominciò a spiegare Poe, ma Rey lo interruppe subito.
“Gli alleati, sono tutti...?” la ragazza non riuscì neppure a finire la domanda che aveva posto, Ben dovette sforzarsi per non metterle un braccio intorno alle spalle per darle conforto, sarebbe stato piuttosto inappropriato in presenza dei suoi amici.
“Mentirei se dicessi che non è così, molti sono sopravvissuti soltanto perché vivevano su altri pianeti vicini, adesso stanno venendo qui perché hanno troppa paura per restare. Ma non è c
 di cui volevo parlarvi di persona” Poe fece una breve pausa prima di proseguire “Dal momento che Pamarthe è sempre stato un pianeta da cui i piloti andavano e venivano disponeva di un sistema per rilevare le navi in prossimità dei pianeti. Ma come ho già anticipato nel messaggio lo Star Destroyer non è stato rilevato in alcun modo e perciò siamo  tuttcompletamente indifesi” quel dettaglio fece riaffiorare nella mente di Ben qualcosa che credeva di aver dimenticato e a cui non aveva dato peso.
“Dispositivo di occultamento [1]” le parole gli erano uscite dalla bocca nel momento stesso in cui le aveva pensate, sia Poe che Finn gli rivolsero uno sguardo confuso.
“Qualunque cosa tu sappia farai meglio a parlare, e subito” lo esortò Finn, dal tono della sua voce era chiaro che quella non fosse una richiesta, bensì un ordine.
“I dispositivi di occultamento esistevano già ai tempi della Repubblica, anni dopo persino l'Impero ne ha fatto uso ma presentavano un unico punto debole”
“E sarebbe?” lo interruppe Poe chiaramente impaziente di saperne di più.
“Questo tipo di tecnologia può essere comunque rilevata perché rilasciava una firma magnetica, ma gli ingegneri del Primo Ordine volevano risolvere il problema per equipaggiare tutte le navi con tali dispositivi” spiegò Ben.
“Direi che ci sono riusciti” intervenne Rey.
“C'è qualcos'altro in merito alla faccenda di cui il Leader Supremo vorrebbe metterci al corrente?” chiese pungente il pilota, Ben non diede peso al modo in cui l'aveva chiamato, a dirla tutta quella conversazione non stava andando così male come si aspettava, o almeno non ancora.
“Ad esempio sul perché abbiano distrutto soltanto Pamarthe e risparmiato i pianeti vicini?” aggiunse Finn.
“Suppongo che l'abbiano fatto per impedire alla Resistenza di reclutare i piloti migliori in circolazione, molti piloti del Primo Ordine provenivano da lì, ma Pamarthe non si è mai schierato apertamente con nessuna fazione” una mossa del genere non solo avrebbe rallentato la Resistenza nel procurarsi nuovi alleati, ma avrebbe anche spinto coloro che non volevano schierarsi a prendere una posizione per evitare la stessa sorte.
“È un'ipotesi azzardata...ma potresti aver ragione” ammise Poe.
“Tornando a ciò che Poe stava per dirvi” intervenne Finn “Stiamo prendendo in considerazione l'idea di spostare nuovamente la base, non è più sicuro restare nell'Orlo Esterno”
“Spostare la base? E dove pensate di andare?” chiese Rey.
“Ancora non lo sappiamo, ci servirà qualche giorno di tempo per decidere” rispose il pilota, Chewbecca che fino a quel momento era rimasto in silenzio emise un verso di sconforto. La situazione attuale non era affatto promettente, com'era stato possibile che in così poco tempo ciò che era rimasto del Primo Ordine si fosse già riorganizzato? Chiunque li stesse guidando aveva agito d'astuzia approfittando del fatto che tutti credevano che la guerra si fosse conclusa definitivamente e del fatto che la galassia fosse divisa. La stessa tattica che avevano utilizzato la prima volta [2] per uscire allo scoperto, ma in maniera decisamente più brutale. Ancora una volta Ben non poté fare a meno di sentirsi colpevole per l'accaduto, inoltre si sentiva incredibilmente stupido per non essersi reso conto che non era mai stato realmente al comando.
“Bene, adesso che abbiamo affrontato il problema più grosso che ne dite di raccontarci cos'è successo sull'isola?” chiese Poe “Non che dubitiamo delle tue capacità Rey, ma sono trascorse soltanto dieci ore dalla tua partenza”
“Non su Ahch-To, lì il tempo scorre diversamente e siamo rimasti lì per un paio di giorni” cominciò a spiegare la ragazza “Ho condiviso con Ben la mia forza vitale ed è così che sono riuscita a riportarlo indietro”
“Tu hai fatto cosa?” chiese Finn a Rey “E tu le hai permesso di fare una cosa così pericolosa?” si rivolse poi a Ben in maniera sgarbata.
“Non credere che non abbia provato a dissuaderla, dovreste sapere meglio di me quant'è testarda” rispose Ben con calma.
“Ero a conoscenza delle conseguenze” disse Rey, la ragazza cominciò a raccontare tutto dal principio, a partire dal suo bizzarro incontro con la prima Diade, o almeno con una metà di essa. Man mano che Rey procedeva con il suo racconto i suoi amici apparivano sempre più confusi e sconcertati, non c'era un modo facile per spiegare il loro legame a due persone estranee alle vie della Forza, inoltre neppure loro comprendevano ancora fino in fondo come funzionasse. Di tanto in tanto Ben intervenne aggiungendo qualche dettaglio che potesse aiutare i due a capire meglio. Rey concluse riassumendo brevemente i viaggi che avevano fatto a Lothal e Kef Bir per le rispettive spade laser.
“Quindi se ho capito bene adesso è come se il vostro legame non esistesse e tu non riesci ad usare la Forza?” domandò Poe a Rey.
“Più o meno è così, riesco a percepirla debolmente, ma non riesco a servirmene”
“Non sono un esperto, ma questa è davvero la cosa più assurda che abbia mai sentito” commentò Finn, dalla sua espressione era chiaro che fosse più confuso che mai.
“Un'ultima cosa prima di tornare ad occuparci dei problemi seri” esordì Poe “Quando sei partita ho informato gli altri della nostra nuova...recluta”
“Stai per dirmi che non l'hanno presa bene, vero?” lo precedette Rey.
“Proprio così” confermò il pilota “Perciò ci saranno delle regole da seguire Ren” aggiunse rivolto a lui.
“Devi proprio chiamarlo così?” chiese Rey seccata.
“Può chiamarmi come preferisce” la rassicurò Ben, apprezzava la sua apprensione, ma allo stesso tempo era consapevole che per gli amici non sarebbe stato facile rivolgersi a lui con il suo vero nome. Avevano bisogno di tempo per abituarsi alla sua presenza e poteva solo immaginare quanto si stessero sforzando di mantenere una conversazione civile con lui.
“Prima regola, non puoi andartene in giro con la tua spada laser, potrai usarla solo per l'addestramento con Rey. Seconda regola, non prendere iniziative senza prima rivolgerti a me o a Finn” disse Poe “Terza regola, e questa vale per entrambi, non siete autorizzati a partire da soli per qualunque tipo di missione o lasciare la base, sarete sempre accompagnati da qualcuno” Chewbecca intervenne offrendosi come accompagnatore ufficiale spiegando che era già abituato a star dietro a entrambi. Poe si scambiò uno sguardo con Finn che annuì come per dargli una conferma, poi si voltò verso il wookie.
“D'accordo Chewbe” disse Poe “Questo è quanto, tutto chiaro?” concluse il pilota alzandosi, Finn fece altrettanto ed entrambi stavano per lasciare l'area comune.
“Chiarissimo, e se avete bisogno di qualunque informazione sarò più che lieto di condividerla” era il minimo che Ben potesse fare per cominciare a sistemare le cose, ogni informazione avrebbe potuto fare la differenza e dare un vantaggio alla Resistenza. I due si scambiarono uno sguardo confuso, come dargli torto? Nessuno lì a parte Rey e Chewbecca lo conosceva davvero, per loro doveva essere assurdo il fatto che si fosse appena offerto di collaborare volontariamente.
“Prima verificheremo quanto ci hai riferito” disse il pilota.
“E se scopriamo che hai mentito sul dispositivo non esiteremo a rispedirti ad Ahch-To” lo avvisò l'ex-assaltatore.
“Non sarà necessario” s'intromise Rey.
Quando gli amici di Rey ebbero lasciato la nave la tensione sparì completamente, tutto sommato l'incontro era andato bene e le regole imposte non erano affatto rigide se comparate a quelle in vigore nel Primo Ordine. Per la prima volta in vita sua Ben disponeva di una libertà che non aveva mai avuto, adesso che le voci nella sua testa a confondergli le idee erano finalmente sparite poteva scegliere con p
iena consapevolezza. Tra i due Poe gli era parso quello più propenso ad avere un dialogo civile con lui, nonostante l'anno prima avesse scavato a fondo nella sua mente fino a farlo urlare dal dolore per ottenere informazioni sulla mappa per trovare suo zio. Tuttavia comprendeva l'ostilità di Finn nei suoi confronti, l'aveva ferito gravemente e quasi ucciso, in un primo momento seguente al loro scontro Ben l'aveva persino dato per morto. Inoltre era chiaro che tenesse molto a Rey ed era protettivo nei suoi confronti, ironicamente era qualcosa che avevano in comune seppur in maniera molto diversa.

 

 

Non appena i suoi amici ebbero lasciato la nave Rey tirò un sospiro di sollievo, a parte la minaccia di esilio da parte di Finn l'incontro era andato abbastanza bene, almeno da un punto di vista sociale. Poco dopo anche Chewbecca andò via annunciando di avere fame e che voleva qualcosa di diverso dalle barrette che c'erano a bordo. Il wookie sarebbe rimasto abbastanza deluso nello scoprire che a parte quelle, qualche galletta, cibo in scatola e frutta essiccata non c'era altro da mangiare lì.
Ciò di cui avevano parlato l'aveva scoraggiata molto, avevano perso degli alleati e il Primo Ordine disponeva di una tecnologia che nessuno poteva contrastare senza pr
ima capire come funzionasse esattamente. L'ipotesi che aveva avanzato Ben aveva senso, in fondo seminare il terrore era esattamente il modo in cui l'organizzazione aveva sempre operato. Il messaggio che era stato lanciato era chiaro, la neutralità non era più tollerata e le uniche due possibilità erano: schierarsi con il Primo Ordine o schierarsi con la Resistenza. Pamarthe sarebbe stato d'esempio a tutti i sistemi che non avevano scelto una fazione e avevano lasciato libera scelta ai singoli individui.
Al momento però non c'era nulla che potessero fare, se non accogliere nuovamente i ribelli che erano andati via nell'illusione di tornare alle proprie vite o rifarsene una, e cercare un nuovo luogo in cui stabilirsi. A Rey dispiaceva andar via da Ajan Kloss, le piaceva essere circondata da tutto quel verde, le piaceva persino addormentarsi ascoltando i versi degli animali e ritirarsi di tanto in tanto nel suo angolo “segreto”.
“Mi mancherà questo posto” disse con una nota di tristezza, Ben le mise un braccio intorno le spalle e la strinse a sé “Qui è dove abbiamo avuto l'occasione di recuperare il tempo perduto” aggiunse, forse era proprio quello il motivo per cui Ajan Kloss le sarebbe mancato così tanto.
“Allora non sprechiamo il tempo che ci resta qui, ti va di mostrarmi la base?” quella richiesta fu abbastanza inaspettata, d'altronde erano appena arrivati e poco prima dell'incontro Ben era molto nervoso.
“Me lo stai chiedendo soltanto per farmi stare meglio, ma non voglio forzarti a uscire se non te la senti”
“Tu non mi stai forzando a fare nulla, e so non lo faresti mai” la rassicurò lui “E poi non posso restare a bordo del Falcon per sempre” aggiunse ironico.
A detta di Poe erano trascorse soltanto dieci ore dalla sua partenza, perciò era pomeriggio inoltrato e il sole stava già tramontando. Non c'era vento, l'aria autunnale era fredda e di sera l'umidità tendeva ad aumentare, ma era comunque più piacevole rispetto al clima di Ahch-To e Kef Bir. Rey e Ben si allontanarono dalla zona d'atterraggio mano nella mano, in poco tempo tenersi per mano era diventata un'abitudine e una fonte di rassicurazione. Rey decise che fosse meglio mostrare a Ben prima le aree che sapeva essere poco affollate a quell'ora, voleva andarci piano anche se lui le aveva assicurato che era pronto a stare tra gli altri. Perciò cominciò dalla mensa improvvisata sotto un tendone, mancava ancora qualche ora alla cena e non c'era quasi nessuno lì, a parte Rose e BB-8. L'amica se ne stava in piedi accanto a un tavolo con una tazza fumante tra le mani, probabilmente il solito caf  [3] che Maz gli faceva arrivare soltanto una volta al mese. Non appena Rose li vide assunse un'espressione sbigottita come se avesse visto un fantasma, cosa che in un certo senso era abbastanza vera.
“Rey...ce l'hai fatta davvero!” esclamò la ragazza posando la tazza sul tavolo e avvicinandosi, sembrava quasi che la presenza di Ben non la disturbasse minimamente “Com'è possibile? Sei partita soltanto questa mattina”
“È un po' più complicato di così, ma ti spiegherò tutto con calma”
“Ci conto” replicò l'amica “Oh, tu devi essere Ben, io sono Rose” disse la ragazza tendendogli la mano, Ben sembrava abbastanza confuso da quella presentazione così amichevole, ma strinse comunque la mano a Rose.
“È un piacere fare la tua conoscenza” rispose il ragazzo educatamente, BB-8 incuriosito dal nuovo arrivato si avvicinò e lo squadrò da capo a piedi, poi guardò Rey emettendo dei beep confusi.
“No BB-8, non è nostro prigioniero, Ben è con me” a quel punto il droide sembrò ancora più confuso ed emise un'altra serie di beep.
“Sì, resterà qui con noi” confermò Rey sorridendo a quel pensiero, BB-8 sembrò soddisfatto da quella risposta e rotolò via facendo dei beep allegri.
“Sembra che tu gli piaccia” commentò Rose rivolgendosi a Ben.
“Davvero?” chiese Ben.
“Fidati, di solito dà la scossa a chi non gli va a genio” replicò Rey, la prima volta che lei e BB-8 si erano imbattuti in Finn il droide gli aveva dato una leggera scossa elettrica credendolo un ladro.
Rey proseguì con la “gita” alla base mostrando a Ben l'area dove sorgeva il centro di comando, lì c'era un viavai di persone che quasi non prestò attenzione alla loro presenza e alcuni si limitarono semplicemente a rivolgergli occhiate guardinghe tenendosi a debita distanza. Al momento la priorità erano i ribelli in arrivo dai sistemi vicini, perciò chiunque non avesse impegni si stava mobilitando per improvvisare delle sistemazioni per i nuovi arrivati. L'ultima tappa fu la zona degli alloggi, ne erano in totale dodici e perciò alcuni erano condivisi, ma nel giro di qualche ora non sarebbe bastato neppure condividerli per ospitare tutti quanti.
“Avete riconvertito vecchi trasporti in alloggi? Devo riconoscere che è stata un'idea brillante” commentò Ben.
“Ti ringrazio, è stata una mia idea”
“Chissà perché la cosa non mi sorprende”
“Quindi ammetti che sono un genio?” scherzò Rey.
“Cerca di non montarti la testa adesso” replicò lui con ironia.
“Non è da me, lo sai” disse lei con altrettanta ironia.
Il rumore dei motori di una nave in arrivo fece sollevare lo sguardo ad entrambi, era una navetta di piccole dimensioni e Rey non ricordava di averla mai vista prima. Probabilmente si trattava di qualcuno che era intervenuto durante la battaglia di Exegol e ad essere sincera Rey non aveva prestato molta attenzione a tutti gli altri quando erano rientrati alla base, si era limitata ad abbracciare gli amici per poi ritirarsi per stare da sola. Era curiosa di sapere chi fossero i nuovi arrivati sebbene le circostanze fossero le peggiori, non era così che si era aspettata l'arrivo di nuovi alleati e il ritorno degli altri ribelli.

 

Spazio autrice:
Il fatidico incontro tra Ben, Finn e Poe è arrivato, come potete vedere non c'è stato nessun ferito e nessun morto ma hanno agito da persone civili. Per fortuna ci sono Rose e BB-8 che invece sono più amichevoli e gentili!

 

Note:
[1] I dispositivi di occultamento permettevano alle navi di rendersi invisibili ad alcune forme di rilevamento interrompendo la firma elettronica, ma come ho spiegato nel capitolo la firma magnetica era comunque rilevabile. Un esempio di questa tecnologia appare anche in The Clone Wars e nel primo e quarto numero di Star Wars: Darth Maul.
[2] Nel romanzo canonico Bloodline una senatrice fedele al Primo Ordine commissiona ad un'organizzazione militare privata un attentato in un edificio del Senato in cui si trovano Leia ed altri senatori.
[3] Il caf non è altro che l'equivalente del caffè nell'universo di Star Wars.

 

 

 

   
 
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