Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: eli_mination    13/11/2020    2 recensioni
[AU Distopico]
Sembrava tutto troppo perfetto per gli abitanti del Satellite. Dopo anni, finalmente si sarebbero riscattati con la costruzione del ponte che collega la zona malfamata alla grande città, Nuova Domino. Qualcosa va però storto, a qualcuno piace giocare con il tempo e inserisce un pezzo mancante nella storia che Allen, neo-diplomato nato nel Satellite che è cresciuto con i cambiamenti del suo luogo, conosce. Perché, improvvisamente, si ritrova in una guerra civile che vuole rivendicare i diritti di quell’isola? Con quale assurda coincidenza si unisce ad una banda di sciroccati del Satellite capitanati da Crow Hogan? E come mai quest’ultimo gli ride in faccia quando Allen gli racconta della lotta contro Z-ONE? In quello che sembra un assurdo sogno, Allen abbraccia la causa e darà un’importantissima mano alla rivoluzione in corso. Il tutto mentre cerca di capire come sia finito in quell’arco temporale a lui totalmente nuovo…
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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“Ora, fammi il cazzo di piacere di alzare la saracinesca, così riesco a vedere quelle facce da culo che vogliono sorprendermi…” mi ordina Jasper, guardandomi di sbieco. Maledizione, perché mi sono fidato? Sapevo che Jasper fosse un totale psicopatico, ma arrivare fino a questo punto... Cazzo!

“Ehi, mi hai sentito?!” ripete il corvino, alzando il tono. “Oppure devo spararle?”

Alyssa scuote la testa, la presa di Jasper stretta ancora su di lei. Dannazione, dannazione! Sono costretto ad obbedire, magari i tizi che sono qui fuori sono più armati di lui e potrebbero salvarmi… Oppure potrebbero uccidermi… Avrei pistole puntate contro a prescindere, ammesso che i due estranei siano effettivamente armati. E va bene, apro la saracinesca, rischio.

Mi dirigo subito verso l’apertura, prendendo in mano la maniglia e facendo forza per alzarla.

“Crow tornerà subito e-” sussurra affaticata Alyssa, interrotta bruscamente dal pazzo.

“Crow non tornerà a salvarti, bellezza!” le urla in un orecchio, facendola sussultare. 

Sollevo completamente la serranda, trovandomi davanti a due individui coperti da un cappuccio nero, che indossano delle magliette e dei pantaloni strappati. I due sembrano avere intenzione di entrare e far casino, quindi mettono piede nel garage. Vedo con la coda dell’occhio Jasper che lascia andare di getto Alyssa, lanciandola su Tom e Ruby, e puntare la pistola contro i due nuovi arrivati. I due reagiscono in maniera eroica… facendo dei passi indietro e scappando mentre urlano “No, cazzo, questo è il maniaco che ci ha fatti neri l’altra volta!” e “Corri, ha pure una pistola!”? Accidenti, sono stati veramente d’aiuto… E adesso che faccio? Scappo anche io? La canna della pistola viene posta sulla mia schiena. Il mio cuore impazzisce, battendo come se non ci fosse un domani. In tutto questo vedo gli sguardi preoccupati degli altri tre. Mentre continua a puntarmi, abbassa nuovamente la saracinesca. Ora le mie possibilità di scappare si sono ridotte a zero.

“Beh… Direi che questa messinscena è durata fin troppo…” sostiene, riponendo la pistola nella cintura. Ma che…

“Jasper, st-stai sc-scherzando pe-per caso?” balbetta Tom, ancora preso dall’ansia. In un attimo capisco tutto!

“Tu… stavi fingendo?” gli domando, ricevendo un cenno del capo come risposta. Brutto-

In un attimo, lo afferro per la giacca e lo sbatto contro il ferro dell’ingresso, facendo rimbombare il suono per tutto il covo. Sono parecchio arrabbiato! Il bastardo ride di gusto, indicando con una mano l’arma che ha addosso.

“Non so quanto ti convenga metterti contro di me, Allen…” sostiene, continuando a ridacchiare. A separarci interviene Ruby, che con gentilezza mi fa capire che non ha senso picchiarlo. 

“Pensaci, alla fine ci ha salvato!” mi fa riflettere lei, tentando di riportare un po’ di allegria in quel clima d’astio che si era creato. Anche se Alyssa è di tutt’altra opinione…

“Potevi essere anche un po’ più gentile, che cazzo!” 

Jasper non ci mette molto a rispondere.

“Se fossi stato più gentile, voi avreste capito che stavo solo scherzando con voi e, di conseguenza, avreste mandato a puttane il mio fantastico piano, rendendovi poco credibili!” ribatte, riprendendo in mano la pistola e portandola in alto. “E per dovere di cronaca…”

Un boato ci coglie impreparati. Ha veramente sparato un colpo nell’appartamento?! 

“… era carica!” 

Sollevo lo sguardo. Ha lasciato un buco sul soffitto. Ho davvero paura di condividere la casa con lui, ma devo ammettere che un carattere forte come il suo potrebbe essere molto utile in un Satellite malfamato come questo. Insomma, la sua espressione neutrale sarebbe anche traducibile con “Non rompetemi le scatole altrimenti sono fatti vostri!”.

“Se mi piantavi una pallottola in testa, Jasper-”

“Non avresti fatto nulla perché saresti già stata a terra, senza vita.” taglia corto il corvino, interrompendo la protesta della dark e salendo le scale. A tutto questo assiste un Tom ancora scosso per gli avvenimenti di prima, con Ruby che cerca di calmarlo. 

“Ehi, va tutto bene, Tom!” esclama Alyssa, massaggiando la spalla del biondo. “Non è successo nulla!”

Capisco che quello che è appena successo possa far spaventare qualcuno, soprattutto se ignaro del teatrino creatosi, ma Tom sembra più che impaurito. Il suo respiro si è fatto affannoso e si è dovuto sedere sul divano per calmarsi. 

“Amico, che accade?” provo a domandargli, avvicinandomi a lui. 

Il ragazzo non risponde, rimanendo a fissare il pavimento senza dire una singola parola. Mi dispiace vederlo in quel modo, sembra… tormentato.

“Ti faccio un tè!” gli sussurra Ruby, alzandosi in piedi e prendendo un pentolino dalla cucina, che riempie d’acqua e mette sul fuoco. Mi accovaccio, cercando di incontrare il suo sguardo. 

“Perché hai paura?” provo a domandargli. Lui sbotta all’improvviso.

“Per favore, lasciatemi stare!” esclama, allontanando sia me che Alyssa. Lei si alza in piedi rassegnata, cercando qualcosa da fare mentre aspettiamo che ritornino Lucy e Crow. Intanto Tom muove nervosamente una gamba, con gli occhi chiusi e la fronte appoggiata sul dorso delle mani. Decido di non indagare oltre, preferisco non dare motivo a qualcuno di essere triste. Voglio dire, anche io preferirei evitare quelle persone che mi ricordano costantemente degli avvenimenti brutti nella mia vita… Tipo quello che è successo ieri notte… Rabbrividisco solo al pensiero, penso proprio che non lo dimenticherò facilmente. 

 

Un tè dopo e alcuni attimi di silenzio, arrivano le sei del pomeriggio. Pomeriggio che è già sparito, vista l’oscurità del cielo che si intravede anche tra la polvere che costantemente invade l’aria del Satellite. Si sentono in lontananza suoni di auto, a volte sirene della polizia, che quando passano dobbiamo mantenere il silenzio più assoluto e spegnere tutte le luci. Un clima di terrore incredibile… Convivendoci per un bel po’ di tempo, sono sicuro che gli abitanti si siano fatti una pellaccia dura a sopportare tutte queste ingiustizie. 

Nei momenti di silenzio, invece, c’è Jasper che strimpella qualcosa alla chitarra.

“Hey ho, let’s go… Shoot ‘em in the back now…” canticchia, con degli accordi deboli e lenti. Non ricordavo che quella canzone fosse così lenta, onestamente… Forse sta solo evitando di fare casino, considerando il ritmo di “Blitzkrieg Bop” dei Ramones…

“What they want, I don’t know…” continuo io, seguendo quella lentezza.

“They’re all revved up and ready to go…” termina pigramente lui quel ritornello. “Che palle!” commenta poi.

Già, che noia! 

Ad interrompere quel momento di silenzio e nullafacenza è il suono della saracinesca che si alza, con Crow che porta dentro la sua Blackbird, seguito da Lucy e la sua moto.

“Ehi, ragazzi…” ci saluta stanco, guardando poi il soffitto. “Ma… cos’è quello?”

Indicando il buco provocato dalla pistola, si sentono le risatine di Alyssa che continua a ripetere “Ecco che arriva il cazziatone!”.

“Chissà chi è stato…” dice ironicamente Lucy, sistemandosi sul divano senza staccare lo sguardo da Jasper, che fa il finto tonto. 

“Me lo chiedo anche io…” fischietta lui in modo strafottente, sedendosi anche lui e mettendosi le mani dietro la testa. 

“Jasper!” esclama Crow, arrabbiato. “Vuoi far crollare tutto, per caso?!”

“Ehm…” sussurro, intromettendomi. “A dire il vero…”

“Sei stato tu?!” mi domanda Crow, sempre nervoso. Metto subito le mani avanti. 

“Ma cos- No! È stato Jasper, ma diciamo che l’ha fatto per un motivo… Avevamo degli intrusi…”

Crow si sbatte una mano sulla fronte, proprio in corrispondenza del tatuaggio a forma di M.

“È la terza volta questo mese…” sbuffa, rivolgendosi poi a Jasper. “Chi erano? Sempre ‘Cappuccetti Neri’?”

C-Cappuccetti Neri? 

“Si…” risponde Ruby, con le mani in vita. 

“Vorrei avere la loro stessa tenacia nel tentare di entrare qui, anche se sanno che abbiamo un tizio sempre armato…” scuote la testa il ragazzo dai capelli arancioni, avvicinandosi poi al corvino. “Questa volta hai dovuto sparare davvero, allora?”

Lui annuisce. 

“Mancandoli di proposito… Sai com’è, ha deciso di sprecare un proiettile solo per fare il figo e dire che era carica… Dopo che erano scappati in cerca della mammina!” si intromette Alyssa. Ouch, che infame!

“Zitta tu, che invocavi l’aiuto del tuo criminale preferito!” esclama Jasper, facendola arrossire senza farle perdere l’espressione corrucciata. “Non sei meglio di loro!”

“Non indagherò oltre…” conclude Crow, alzando un sopracciglio e rilassando l’espressione. “Basta che stiate tutti bene e che ve la siate cavata…”

Ripresosi un po’, è arrivato il momento per Tom di iniziare a cucinare. 

 

Una cena abbondante dopo e mi ritrovo solo con Alyssa al piano di sotto. Come Crow mi aveva comunicato, devo fare da guardia durante la notte e per farlo devo abituarmi a rimanere sveglio. Contemporaneamente, Jasper e Tom sono andati in esplorazione notturna e faranno ritorno più tardi. Il resto dorme, ognuno nella propria camera… Credo…

“Stai tranquillo, anche io all’inizio ho dovuto fare il sacrificio di farmi due notti insonni di fila per abituarmi…” mi comunica Alyssa, seduta sul divano con le ginocchia al petto. Il suo turno non è iniziato da molto, saranno passate si e no solo un paio d’ore. Finora tutto bene, sono abituato ad andare a dormire tardi la sera, anche se il giorno dopo dovevo andare a scuola. 

Mi guardo attorno, notando la scatola con alcuni videogiochi vecchi. Caspita, vorrei quasi dargli un’occhiata.

“Posso?” domando, indicandola con un dito. Alyssa annuisce, dicendomi che non ne capisce molto, preferisce la lettura. Mentre le mie dita si infilano in quell’ammasso di cartucce e console vintage, cerco di mantenermi attivo anche parlando.

“Mi piacerebbe sapere una cosa…” dico, esaminando ogni pezzo uno per uno. “Ho saputo che tu e Tom siete arrivati qui assieme… Che rapporto avete?”

“Oh, nessuno… Siamo solo amici!” ridacchia lei. “Lo conosco da un po’, ci siamo ritrovati assieme in una situazione abbastanza incasinata…”

Sento che si incupisce con quell’ultima frase. Volgo la mia attenzione verso di lei, desideroso di saperne i dettagli. 

“Ecco… Diciamo che…” inizia a raccontare lei. “Quella notte io e lui stavamo passeggiando… Di nuovo, non farti strane idee! Comunque… Dov’ero rimasta… Ah, sì! Per una coincidenza ci siamo ritrovati lì mentre un gruppo di poliziotti faceva un blitz e arrestava dei ribelli… Ci hanno…” 

Si interrompe. 

“Ehm… Lyssa, non c’è bisogno che tu me lo dica…” la rassicuro, chiamandola anche per il nomignolo che le ha dato Ruby. È vero che ero curioso, ma non voglio forzare nessuno a raccontare qualcosa di doloroso…

“Tranquillo… L’ho raccontato anche agli altri, è giusto che lo sappia anche tu, in quanto parte di questo gruppo…” mormora lei, riprendendosi un po’. “Dicevo… Ci hanno scambiati per membri di quella banda… Per questo, volevano farci fuori.”

I miei occhi si aprono improvvisamente e involontariamente. Merda… Sapendo quello che la polizia fa ai ribelli immagino quanto possano aver passato loro due.

“Quindi siete scappati…” cerco di intuire io.

“Ecco… Si, fortunatamente era notte e non c’erano luci, l’oscurità ci ha permesso di defilarci senza essere riconosciuti…” annuisce lei. “Siamo stati feriti, uno degli sbirri mi aveva stretto il collo impedendomi di respirare, Tom era stato colpito alla testa. Per fortuna non ci hanno preso, ma ci hanno lasciato abbastanza malridotti…”

Metto fuori dalla scatola alcuni videogames che mi interessano, continuando ad ascoltare quello che Alyssa e Tom hanno passato. Mi è appena venuto in mente un lampo…

“Quindi… Per quello Tom prima ha reagito in modo un po’ strano?” le chiedo, senza essere troppo invadente.

“Credo proprio di sì…” fa lei, ancora seduta sul divano. “Deve essergli rimasto il trauma di quell’esperienza…”

Lo capisco perfettamente… 

“Quando è successo?” continuo io con un’altra domanda.

“Più o meno qualche giorno prima che Crow ci proponesse di rifugiarci qui, vale a dire…” si ferma per pensarci. “Penso… un paio di mesi fa...”

Dunque anche Tom e Alyssa sono abbastanza nuovi nel gruppo. 

“Prima di allora cosa facevate?” chiedo a quel punto. A quel punto Alyssa si zittisce, cambia atteggiamento. Se prima forniva facilmente spiegazioni, adesso sembra che si sia chiusa. 

“Per quanto riguarda Tom, dovresti chiedere a lui. Per quanto riguarda me, spiacente. Non ho intenzione di parlare del mio passato.” 

“V-va bene…”. Mi zittisco senza insistere o altro. È giusto così, se non ne vuole parlare è ok… Anche se, lo devo ammettere, questo silenzio da parte sua mi incuriosisce parecchio. Chissà cosa le sarà accaduto... Beh, in ogni caso ci sarà un motivo per cui non vuole raccontarmelo. 

Segue un silenzio imbarazzante. Lei osserva quello che sto facendo senza dire una parola, io scovo delle perle in questa scatola. In mano ho, in questo momento, Vital Battle 2! Wow!

“Io giocavo con mio fratello al 5!” esclamo, rivolto ad Alyssa. Lei si attiva subito.

“Aspetta, hai un fratello? È uscito il quinto capitolo di quel picchiaduro?” 

“Ehm… Si, perché? Ho anche un padre, l’ho detto… ma non ho la più pallida idea di dove siano…”

Alyssa mormora un “Mh…”

“Per quanto riguarda Vital Battle, sono arrivati all’undicesimo!” 

“Undici?!” si stupisce lei. “Lucy ci gioca spesso e mi dice che quello che hai in mano è l’ultimo uscito sul mercato… Beh, i ragazzi lo hanno trovato tra i rifiuti che Nuova Domino ci scarica, può effettivamente essere vero…”

Ah, giusto… Dimenticavo che, a quanto pare, mi ritrovo nel passato… Allora, ne approfitto per ricavarne un po’ di informazioni.

“Dì un po’… Il ponte è stato ultimato, anche se non si può passare, dico bene?”

La sua risposta è un sì. Vado avanti.

“Perfetto… Chi è stato ad ultimarne la costruzione?”

“Andiamo, lo sanno tutti che si parla di Yusei Fudo, Jack Atlas e Crow Hogan…” 

“Ehm… Si, volevo vedere se mi ricordavo bene…” mi giustifico io. “Questo è avvenuto dopo la minaccia dei Predestinati Oscuri e degli Immortali Terrestri, vero?”

“Proprio così…” commenta lei. “Hanno terrorizzato il Satellite…”

Già, me lo ricordo perfettamente. Non ci era data la possibilità di uscire di casa per paura di incrociarli… In effetti, il clima di paura che si respira attualmente ricorda un po’ quel periodo, seppure ora non si accenni a nessun aspetto sovrannaturale. O meglio, lo spero vivamente. Una situazione politica che non è delle migliori non può essere peggiorata da qualche forza maligna.  

“Riguardo al Gran Prix di Duelli Turbo?” domando ancora una volta. Capisco la sua risposta solo guardandola in faccia: ha un’espressione stranita.

“Quale Gran Prix?” chiede. Perfetto, neanche il Gran Premio è mai avvenuto… Ora capisco la reazione di Crow quando ho detto che lui e gli altri Predestinati avevano salvato il mondo. Hanno salvato solo il Satellite, per ora… Credo…

“Oh, nulla, ne avevo sentito parlare in giro…” invento io, cambiando poi il discorso. “Gli amici di Crow, invece? Che fine hanno fatto?”

“Purtroppo non ne abbiamo idea… Crow pensa che siano rimasti bloccati a Nuova Domino, anche se tutto è possibile, onestamente…” ipotizza, riprendendo in mano il volume che stava leggendo. “Può darsi che siano al Satellite, come noi… Di sicuro non sono morti, quello strano segno che il nostro capo ha sul braccio a volte si illumina… Pare che da quello capisca che loro stanno bene.”

Bene, ora credo di aver capito un paio di cose. Ricapitolando, sono finito in un passato che non ho mai vissuto, avvenuto tra l’ultimazione del ponte e l’inizio del famoso Gran Prix in cui il Team 5D’s vinse, credo. In questo pezzo di storia, abbiamo un dittatore a cui non stiamo molto simpatici, perciò siamo trattati diversamente rispetto all’èlite, che è rappresentata da Nuova Domino… Una situazione già presente prima della costruzione del Ponte Dedalo, dite? Si, ma a quanto pare è più grave… La polizia prima era onnipresente, anche il minimo crimine ti poteva portare dritto alla Struttura, invece adesso se ne infischiano della sicurezza di questa zona. L’unica cose che ti può mettere nei guai contro di loro è opporsi a questo regime. In questo momento sono un colpevole, come gli altri sei che vivono qui. 

“Mi pare di aver capito che non siamo l’unica banda del posto…” dico, tornando a sistemare le varie cose all’interno dello scatolone, lasciando da parte quei pochi giochi che mi interessano.

“No, purtroppo…”

“Eh?!” esclamo io. Cosa significa quel “purtroppo”?! Non sono felici di avere degli alleati? 

“Molti gruppi hanno idee comuni alle nostre solo per finta, ciò che gli interessa davvero è arricchirsi. Usano la scusa di voler aiutare e combattere, ma la realtà dei fatti è che la loro ideologia preferita è ‘Morte tua, vita mia’.” replica, con un velo di rabbia. “Ci scontriamo con loro ogni giorno, praticamente…”

C’è comunque qualcuno che si approfitta di questa brutta situazione, come sempre… Allora si dovrà lottare contro Nuova Domino, i criminali del Satellite e i finti anarchici?! Ottimo, direi… Uhm, lottare… C’è qualcosa che non mi torna…

“Perché usare armi quando si può duellare con le carte? I conflitti, qui, si risolvevano in questo modo…” obietto. 

“Non so se ridere o piangere per quello che hai appena detto…” fa lei, scuotendo il capo. “Cosa pensi di fare con un deck contro la polizia, armata fino al collo? Dai… Anche se volessimo, verremmo localizzati nel momento in cui posizioniamo il mazzo nel Duel Disk… Poi, non hai preso in considerazione che alcuni individui, tipo la sottoscritta, non hanno un deck o non sanno duellare!”

Giusto… Tra l’altro, scommetto che provare a duellare contro la polizia risulti automaticamente in un atto di ribellione. Questa chiacchierata con Alyssa è stata molto illuminante, ora mi sento meno inconsapevole di quello che sta succedendo al Satellite. Ovviamente, non mi piace neanche un po’ la piega che ha preso il governo verso di noi. Si, parlo di “noi”, voglio includere anche me in questa lotta. Sono anche io parte del Satellite, anche se sono abituato ad uno stile di vita più dignitoso non rinnego le mie origini. Se c’è qualcosa che posso fare per aiutare, lo farò senza ripensamenti. 

Mi sono deciso… Ora sono pronto a tutto!  

 

imageAngolo Autrice

Ehilà!

Si, questi capitoli hanno poca azione, me ne rendo conto. Tuttavia servono per far capire a voi tramite il personaggio di Allen cosa vuol dire far parte del Satellite e in che cosa consiste il contesto, dunque portate pazienza. ^^

Finora ho impostato il POV solo con Allen, ma vi preannuncio che presto o tardi includerò il POV anche di altri personaggi. Mi viene più comodo perché Allen non ha il dono dell’ubiquità e non può trovarsi sempre ovunque… Mi sa che questa affermazione potrebbe essere un mezzo spoiler, quindi mi cucio la bocca e non dico altro xD

Arriviamo alla canzone di oggi, che è “Song 2” dei Blur. WOO-HOO, mi sembra il mood perfetto del troll riuscito di Jasper… Ah, per favore, non insultatelo troppo xD Lo so che sotto sotto gli volete bene ^^’

Ringrazio chiunque stia leggendo la storia, noi ci vediamo al prossimo capitolo ^^

Zaoooo! >3<

EDIT 21/05/2021: Ecco anche la foto di Jasper! Ottenere gli occhi viola è stato un parto incredibile, però here he is! ^^

  
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