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Autore: M i n d    22/08/2009    5 recensioni
Patty/Matias. Questa storia è nata dopo che ho rivisto l’episodio 52 del Mondo di Patty, intitolato “Luisa Kuliok”. La prima parte riguarda la scena finale dell’episodio, nella quale, Matias porta a Patty il diario che Antonella le ha rubato. Sì sa che, quando Patty glielo chiede, Matias risponde di non averlo letto, ma mi sono chiesta: e se Matias avesse risposto di sì? Che cosa sarebbe potuto accadere? Spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Diaries And First Kisses

Diaries And First Kisses

 

 

 

 

 

 

Bussano alla porta.

Patty, seduta sul proprio letto, scrive su un blocco ciò che, fino a poco tempo prima, avrebbe scritto nel suo diario segreto.

Quattro colpi alla porta d’ingresso la fanno sobbalzare; si affretta a risistemare la copertina del blocco e lo getta su letto.

«Ehm..sì..avanti, avanti, è aperto!»

Entra un ragazzo, capelli castani ed occhi nocciola, lei, sorpresa, esclama:«Matias!» alzandosi per andargli incontro.

«Patty, come va?» domanda lui, avvicinandosi.

«Bene! Ma che ci fai tu, qui?» sorride. Sono l’uno di fronte all’altra.

«Ehm..sono venuto qui da te per darti una cosa che ti appartiene…»

«Cosa?» chiede, curiosa.

Lui estrae il suo diario; lei è al settimo cielo:«Oh, no! Il mio diario!!» esclama, prendendolo:«Il mio diario!! Lo hai recuperato, Matias! Che bello..!» la sua espressione si fa improvvisamente spaventata:«Lo hai letto, Matias?» lui si fa serio:«Hai letto il mio diario?».

 

 

 

 

**

 

 

 

 

Si fissano.

«Sì, Patty» confessa, in tono grave:«l’ho letto».

Dopo quelle semplici, catastrofiche, parole, lei vorrebbe morire. Non riesce a dire né fare nulla.

Silenzio. Matias china la testa, sa che è colpevole di una mancanza di rispetto senza pari, sa che non si torna indietro, sa che la perderà.

Lei non parla, non riesce a sentirne più neppure il respiro, quel dolce respiro che, ogni volta che si erano abbracciati, lo aveva fatto sentire felice ed aveva scacciato ogni singola paura dalla sua mente.

Alza piano la testa, lei ha la stessa espressione spaventata di quando gli ha posto la domanda.

Prima di parlare, è costretto a deglutire più volte:«Perché non mi hai mai detto niente?» chiede.

Lei non risponde ma lui vede i suoi occhi farsi più lucidi.

«Perché non mi hai detto quello che senti? Perché non mi hai detto che ti faceva soffrire essere la mia ragazza per finta?»

Nessuna risposta. Lui non si arrende.

«Perché non mi hai detto che eri tu Cleopatra? Perché non mi hai detto che quella voce meravigliosa era tua?» insiste.

Gli occhi di lei si riempiono di lacrime. Anche Matias ha la voce incrinata, adesso.

«Perché? Perché non mi hai detto che ti stavo facendo male?»

I loro sguardi si incrociano. Accade tutto in un secondo.

Senza staccare gli occhi dai suoi, Matias si protende verso di lei e quando le loro labbra si trovano a qualche centimetro di distanza, sussurra:«Io non voglio farti male, Patty…». 

Le loro labbra si sfiorano.

Patty non capisce più niente. Un attimo prima che le labbra di Matias si posino sulle sue, chiude gli occhi. Forse non dovrebbe, pensa.

Matias si sta maledicendo in ogni modo:«Ecco, adesso ho veramente rovinato tutto!» pensa:«Questo è il suo primo bacio e, sicuramente, dopo ciò che ho fatto, lei non vuole più che sia io a baciarla..avrebbe dovuto essere un altro ragazzo..un ragazzo meno idiota, che non si sarebbe messo a leggere il suo diario spinto dall’irrefrenabile curiosità di sapere cosa contiene..di sapere cosa lei pensa di lui..avrebbe dovuto esserci un altro ragazzo..qualcuno più degno di baciare una persona stupenda come Patty..qualcuno che sapesse rendere questo momento indimenticabile per lei…perché lo merita. Lo merita, davvero. Io l’ho fatta soffrire così tanto..eppure, adesso sono qui e la bacio…ma perché lei non mi respinge? Mi dovrebbe odiare…cacciarmi via a calci facendo sbattere la porta dietro di me…eppure, non lo fa ma lo meriterei.

Lei ha chiuso gli occhi ma io non ho chiuso i miei. A un certo punto, li socchiude, e mi sorprendo nello scoprire che non c’è rabbia in essi.

Le carezzo una guancia, piano, delicatamente. Come fosse un tenero anatroccolo che non voglio spaventare.

Lei arrossisce. A me viene da sorridere…quanta tenerezza mi fa il mio dolce anatroccolo.

Mi stacco da lei. La mia fronte appoggiata alla sua. La mia espressione è seria, l’ho fatta grossa, lo so.

Lei riapre gli occhi e fissa i miei, confusa. Poi, mi bacia ancora. La cosa mi spiazza ma non mi muovo…».

«Non so perché lo fatto, l’ho soltanto fatto. E’ stato un impulso…lui era così preoccupato…so che non è una scusa per ciò che sto facendo…ma lui è così tenero…non ce l’ho fatta più! Non ho niente di cui incolparmi, infondo, è stato lui a cominciare…è colpa sua…ma quale colpa? E’ stata la cosa più bella della mia vita! Fino a pochi minuti fa non sapevo a chi avrei dato il primo bacio, ora lo so…e non potrei essere più contenta perché questo bacio l’ho dato al ragazzo che ormai so di amare più di quanto abbia mai amato me stessa. Ooh…ma perché lo hai fatto, Matias? Perché mi hai baciata? E’ perché ti manca Antonella, non è vero? So che è ciò che mi dirai appena questo momento meraviglioso finirà…so che da un momento all’altro mi spingerai delicatamente via da te e mi dirai di dimenticare…io ti dirò di sì, che non ci saranno problemi ma, in cuor mio, so che non potrò mai dimenticare questo momento. Mai. Però, prima che l’incanto finisca, c’è ancora una cosa che voglio provare…»

Lentamente, Patty, poggia le mani sulle spalle di Matias. Trema. Teme che lui reagisca male. Pochi attimi e, con sua enorme sorpresa, sente le mani di lui sui propri fianchi. Non ci può credere! Ha il cuore a mille! E Matias non sembra intenzionato a separarsi da lei, anzi, sembra proprio volerle stare il più appiccicato possibile. La situazione si fa sempre più intensa, lui le ha cinto la vita con le braccia tirandola un più verso di sé, i baci si fanno più intensi, l’unica cosa a separarli è il braccio di Patty, che ha ancora la mano appoggiata sulla sua spalla; è l’unica resistenza che oppone a Matias. Non lo fa per paura ma, qualcosa si è insinuato nella sua mente, un pensiero che non se ne vuole andare.

Quello stesso pensiero, la fa separare dal ragazzo, spiazzandolo, e la fa correre via, accanto alla finestra.

Lui rimane fermo:«Oddio, cos’ho fatto!» pensa:«Certamente l’ho spaventata! Sono un idiota! Sono andato toppo oltre…lo so che mi detesti, Patty…altrimenti non avresti reagito così…mi hai baciato ma è stato un momento di debolezza, lo so…e so anche che fra poco me lo dirai…».

Matias le si avvicina, una volta dietro di lei, sussurra:«Patty…». Gli occhi della giovane sono umidi e, nell’udire il suo nome, una lacrima solitaria inizia a percorrerle una guancia.

«Perdonami» dice lui.

A quelle parole, lei si volta verso di lui e scopre che anche i suoi occhi sono bagnati, la sua espressione è devastata:«Ti prego, Patty, perdonami! Ti prego…!» piange. Le fa tenerezza, lo abbraccia, stringendolo forte. Lui contraccambia. Piangono insieme.

Quando si sciolgono dall’abbraccio e tornano a guardarsi negli occhi, Patty, sorridendo, dice:«Io non ho niente da perdonarti…».

Matias appare confuso:«Come? Patty…ma…io ti ho baciata…ti ho dato il tuo primo bacio…ho letto il tuo diario senza permesso…come puoi dire di non avere niente da perdonarmi?».

«Non ho niente da perdonarti perché tu sei il ragazzo che amo. Sei tu a dover perdonare me…»

«Per cosa?»

«Per aver approfittato di te…so che hai ancora in testa Antonella…so che quel bacio non ha significato per te ciò che ha significato per me…non sono stupida, Matias…»

«Ti sbagli, Patty…quel bacio per me è stato molto importante…dopo ciò che ho letto sul tuo diario…tutte quelle belle parole che scrivevi su di me e su quando mi ami…ho veramente capito che persona stupenda sei…ho capito il tuo cuore. Prima ero influenzato da Antonella, che non perdeva occasione per affibbiarti colpe che non avevi o per sminuirti ai miei occhi, adesso, però, so la verità…tutta quanta, e, mi sono reso conto che sei tu la persona con cui voglio stare, con cui avrei dovuto stare sin dall’inizio, sei tu la ragazza che stavo cercando, sei tu quella con cui voglio costruire il futuro…adesso lo so, Patty, e spero che tu mi possa perdonare…».

Patty fatica a credere a ciò che sente: Matias vuole stare con lei? Costruirsi un futuro con lei? Ha sentito bene?

«E’ uno scherzo, Matias?»

Lui scuote la testa e sorridendo le prende il viso tra le mani:«No, Patty…non questa volta…». Sta per baciarla ancora ma prima che possa farlo Patty lo respinge togliendo le sue mani dalle proprie guance, lui non capisce: non era ciò che aveva desiderato da quando l’aveva incontrato?

«Patty…?»

E’ lei a scuotere la testa, stavolta, un’altra lacrima le percorre una guancia.

«Perché?» domanda ancora Matias, confuso.

«Matias, io non sono bella come Antonella…tu sei stupendo…hai bisogno di stare con una ragazza che sia alla tua altezza…non con una come me…»

«Una come te?» Matias non capisce.

«Sì, una come me! Brutta, con gli occhiali e l’apparecchio ai denti e le treccine…non sono alla tua altezza! Non sarò mai alla tua altezza!»

Lui scuote la testa e la guarda con rimprovero:«Basta dire stupidaggini, Patty! Sono sciocchezze!».

«No! Non sono sciocchezze! E’ la pura verità! Tu meriti di meglio!»

Matias, arrabbiato e con lo stesso sguardo di rimprovero, la prende per mano e la conduce davanti ad uno specchio:«Guardati, Patty…cosa vedi?»

«La solita Patty di sempre» risponde.

Matias le si posiziona davanti e le sfila gli occhiali, nel farlo le sfiora una guancia:«Ora, sciogliti le trecce…» Patty, pur non capendo dove voglia arrivare, esegue. Matias le sorride e si fa da parte; Patty vede il suo riflesso nello specchio e sorride.

Sente il ragazzo dietro di sé toccarle i capelli:«Adesso come ti vedi?» domanda.

Lei sorride ancora alla sua immagine riflessa:«Sono…bella…».

«Esatto» Matias la fa voltare dolcemente verso di sé, prendendole nuovamente il viso tra le mani:«Ed è così che ti vedono le persone che ti amano…anche quando porti gli occhiali, l’apparecchio e le treccine tu sei e resti bella, sempre» lei gli sorride:«E lo sai qual è la cosa più fantastica di te?» lei scuote la testa:«Che lo sei sia dentro che fuori».

La bacia di nuovo; lei lo lascia fare. La abbraccia e, stavolta, non incontra alcuna resistenza. Di tanto in tanto i due si separano di qualche centimetro per riprendere fiato, si sorridono e si baciano ancora.

L’autocontrollo di Matias è andato a farsi benedire: non gli importa più niente di nessuno ad eccezione della ragazza che sta baciando. Per Patty è lo stesso.

E’ così che li trova Carmen, quando entra all’improvviso nella stanza: in piedi, avvinghiati l’uno all’altra, bocca a bocca.

Non appena sentono la porta aprirsi, i due si separano di colpo, spaventati.

«Mamma…! Che…che ci fai qui?» domanda, Patty.

Lei sposta lo sguardo dall’uno all’altra, soffermandosi sulla figlia:«Come che ci faccio qui? Io ci vivo qui, tesoro. Te ne sei dimenticata?» la sua espressione è piuttosto sconvolta. Patty abbassa lo sguardo e, mentre lo fa, lancia un’occhiata a Matias che, accanto a lei, fissa Carmen, terrorizzato, come se temesse che, da un momento all’altro le gli si potesse scagliare contro per strangolarlo o chissà che altro.

«Tesoro, come mai ti sei sciolta le trecce? E, dove sono i tuoi occhiali?» i due ragazzi si lanciano uno sguardo e Patty, in tutta risposta, fissa il letto della madre. Lei li vede, li prende e glieli porge:«Forse, è meglio che te li rimetti, sai, potrebbero farti male gli occhi…»

«No, adesso no, mamma, li metto dopo…» respinge la sua mano delicatamente, lanciando un’occhiata preoccupata a lui.

«Ah, va bene…»

Cala un imbarazzante silenzio.

«Beh, ehm…io, adesso…credo…sia meglio che io vada…» farfuglia Matias, guardando Patty. Lei non dice nulla e si fissa le scarpe.

«Sì, credo anch’io» conviene, Carmen, secca, guardandolo storto.

«Okay…beh…allora…» lancia un’altra occhiata alla ragazza, lei tiene ancora lo sguardo fisso sulle proprie scarpe:«Ciao, Patty e…ehm…grazie…» si avvia alla porta,  madre e figlia alzano lo sguardo su di lui che prima di uscire, aggiunge educatamente:«Arrivederci, Carmen».

«Ciao, Matias…» risponde, secca, mentre lui richiude la porta dietro di sé.

Carmen si volta verso la figlia a braccia conserte:«Patty, mi spieghi che succede?»

Lei non la sta ascoltando. Sta fissando la porta da cui, poco prima, Matias è uscito.

«Mamma, adesso non posso! Ti spiego tutto dopo!» esclama, superandola, correndo in direzione della porta.

«Come? Patty! Patty, aspetta! Dove vai!?» ma lei e già schizzata via.

 

 

**

 

 

Patty corre più velocemente che può in direzione dell’entrata della scuola, raggiunge il cortile dove si trova la fontana.

«Matias! Matias, aspetta!» ma quando raggiunge l’entrata, lui non c’è già più.

Si ferma. Sospira, rassegnata.

Poi, qualcuno le afferra un braccio, si volta; sorride: è lui.

«Allora non sei andato via…»

Lui ricambia il sorriso:«No…» la bacia sulle labbra. Quando si separano, si fissano intensamente negli occhi; lui l’accarezza.

«Ci vediamo domani?»

Lei sorride e annuisce:«» mormora. Un altro bacio.

«Adesso so che non riuscirò a toglierti dalla mia mente per tutta la notte…» sussurra lui.

«Mati…?» chiama lei, dopo un po’.

«Cosa?»

«Che cosa provi per me?»

Lui sorride:«Secondo te?»

«Non vorrei sbagliarmi…»

«Sbagliare in cosa?»

«Nell’affermare che senti ciò che sento io per te…»

«Infatti non ti sbagli…»

Si sorridono.

«Come te ne sei reso conto?» chiede lei.

«Ho iniziato ad accorgermi di qualcosa quando tu non hai voluto che ti baciassi, ricordi? Quando fingevamo di stare insieme…solo che, allora, non ci ho dato molto peso…»

«E, poi?»

«E, poi, dopo aver letto il tuo diario, mi sono reso conto che ho rispetto, ammirazione e stima di te…di quanto mi piace la tua compagnia, del fatto che adoro starti ad ascoltare, della tenerezza che mi fai quando piangi o quando ridi…tutte questo insieme di cose…tu provi lo stesso per me, non è così?»

Lei annuisce e sorride.

«Beh, allora, direi che è il caso di provarci, non credi?»

«Provare cosa?»

«A stare insieme…»

«Insieme?» ripete lei, incredula.

«Come fidanzati»

«Fidanzati…io e te?»

«Sì…se ti fa piacere, naturalmente…»

«Sì, sì, sì! Certo che sì!!» esclama, eccitata. Lui sorride.

«Sono molto felice di sentirtelo dire! Allora, è tutto a posto, giusto?»

«In realtà, io avrei un’altra domanda…»

«Certo, Patty, tutto quello che vuoi…»

«E…Antonella?»

«Antonella? E’ completamente svanita dalla mia mente!» sorride, rassicurante.

«Veramente?»

«Sì! Non so come sia potuto succedere così in fretta…sarà a causa dell’effetto che mi fai tu, Patty!» sorride.

«E…che effetto ti faccio, io?»

«Mi rendi intensamente ed incredibilmente felice ogni secondo che trascorro con te…» lei sorride e lo abbraccia.

Si baciano ancora.

«Allora, a domani…» sussurra lei, dopo.

«Sì, a domani, Patty…» la accarezza ancora, dolcemente:«Buonanotte…»

«Buonanotte» gli sorride.

Quella stessa sera, dopo che Matias se n’è andato, Patty scrive nel suo diario le cose meravigliose che le sono capitate quel giorno, della dolcezza del suo nuovo amore e delle innumerevoli insistenze di sua madre che, sin dal suo ritorno in stanza, l’ha sottoposta al terzo grado.

 Patty è abilmente riuscita ad evitare di risponderle, lasciandola sulle spine e decidendo così di temere per sé gli avvenimenti di quel pomeriggio, custodendoli nel suo cuore, per sempre.

 

 

 

FINE

 

 

 

Note dell’autrice

 

 

Ecco qua! Ho terminato anche la mia prima fanfiction sul Mondo di Patty! ^^

Che ne pensate? Vi è piaciuta? Spero di sì!

Se avete tempo, lasciate una recensione per farmi sapere che ne pensate! Consigli, suggerimenti e critiche sono sempre ben accetti!

Grazie in anticipo a chi recensirà e anche a chi leggerà soltanto! Grazie per il tempo che dedicherete a me e a questa storia!

Salutandovi e ringraziandovi nuovamente, vi dico: arrivederci alla prossima storia! ^^

Baci

 

Lady Giuly93

 

 

 

 

 

  
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