Diaries And
First Kisses
Bussano
alla porta.
Patty,
seduta sul proprio letto, scrive su un blocco ciò che, fino a poco tempo prima,
avrebbe scritto nel suo diario segreto.
Quattro
colpi alla porta d’ingresso la fanno sobbalzare; si affretta a risistemare la
copertina del blocco e lo getta su letto.
«Ehm..sì..avanti, avanti, è aperto!»
Entra
un ragazzo, capelli castani ed occhi nocciola, lei, sorpresa, esclama:«Matias!»
alzandosi per andargli incontro.
«Patty,
come va?»
domanda lui, avvicinandosi.
«Bene! Ma che ci fai tu, qui?» sorride. Sono
l’uno di fronte all’altra.
«Ehm..sono venuto qui da te per darti una cosa che
ti appartiene…»
«Cosa?» chiede, curiosa.
Lui estrae il suo diario; lei è al settimo cielo:«Oh,
no! Il mio diario!!» esclama, prendendolo:«Il
mio diario!! Lo hai recuperato, Matias! Che bello..!»
la sua espressione si fa improvvisamente spaventata:«Lo
hai letto, Matias?» lui si fa serio:«Hai letto il mio diario?».
**
Si fissano.
«Sì,
Patty» confessa, in tono grave:«l’ho letto».
Dopo
quelle semplici, catastrofiche, parole, lei vorrebbe morire. Non riesce a dire
né fare nulla.
Silenzio.
Matias china la testa, sa che è colpevole di una mancanza di rispetto senza
pari, sa che non si torna indietro, sa che la perderà.
Lei non parla, non riesce a sentirne più neppure il respiro, quel dolce respiro che, ogni volta che si erano abbracciati, lo aveva fatto sentire felice ed aveva scacciato ogni singola paura dalla sua mente.
Alza piano la testa, lei ha
la stessa espressione spaventata di quando gli ha posto la domanda.
Prima
di parlare, è costretto a deglutire più volte:«Perché non mi hai mai
detto niente?» chiede.
Lei non risponde ma lui vede i suoi occhi farsi più lucidi.
«Perché non mi hai detto quello che senti? Perché
non mi hai detto che ti faceva soffrire essere la mia ragazza per finta?»
Nessuna
risposta. Lui non si arrende.
«Perché non mi hai detto che eri tu Cleopatra? Perché non mi hai detto che quella voce meravigliosa era tua?» insiste.
Gli occhi di lei si riempiono di lacrime. Anche Matias ha la voce incrinata, adesso.
«Perché? Perché non mi hai detto che ti stavo
facendo male?»
I
loro sguardi si incrociano. Accade tutto in un secondo.
Senza
staccare gli occhi dai suoi, Matias si protende verso di lei e quando le loro
labbra si trovano a qualche centimetro di distanza, sussurra:«Io non voglio
farti male, Patty…».
Le loro labbra si sfiorano.
Patty
non capisce più niente. Un attimo prima che le labbra di Matias si posino sulle
sue, chiude gli occhi. Forse non dovrebbe, pensa.
Matias
si sta maledicendo in ogni modo:«Ecco, adesso ho veramente rovinato tutto!» pensa:«Questo è il suo
primo bacio e, sicuramente, dopo ciò che ho fatto, lei non vuole più che sia io
a baciarla..avrebbe dovuto essere un altro ragazzo..un ragazzo meno idiota, che
non si sarebbe messo a leggere il suo diario spinto dall’irrefrenabile
curiosità di sapere cosa contiene..di sapere cosa lei pensa di lui..avrebbe
dovuto esserci un altro ragazzo..qualcuno più degno di baciare una persona
stupenda come Patty..qualcuno che sapesse rendere questo momento
indimenticabile per lei…perché lo merita. Lo merita, davvero. Io l’ho fatta
soffrire così tanto..eppure, adesso sono qui e la bacio…ma perché lei non mi
respinge? Mi dovrebbe odiare…cacciarmi via a calci facendo sbattere la porta
dietro di me…eppure, non lo fa ma lo meriterei.
Lei
ha chiuso gli occhi ma io non ho chiuso i miei. A un certo punto, li socchiude,
e mi sorprendo nello scoprire che non c’è rabbia in essi.
Le
carezzo una guancia, piano, delicatamente. Come fosse un tenero anatroccolo che
non voglio spaventare.
Lei
arrossisce. A me viene da sorridere…quanta tenerezza mi fa il mio dolce
anatroccolo.
Mi
stacco da lei. La mia fronte appoggiata alla sua. La mia espressione è seria,
l’ho fatta grossa, lo so.
Lei riapre gli occhi e fissa i miei, confusa. Poi, mi bacia ancora. La cosa mi spiazza ma non mi muovo…».
«Non so perché lo fatto, l’ho soltanto fatto. E’
stato un impulso…lui era così preoccupato…so che non è una scusa per ciò che
sto facendo…ma lui è così tenero…non ce l’ho fatta più! Non ho niente di cui
incolparmi, infondo, è stato lui a cominciare…è colpa sua…ma quale colpa? E’
stata la cosa più bella della mia vita! Fino a pochi minuti fa non sapevo a chi
avrei dato il primo bacio, ora lo so…e non potrei essere più contenta perché
questo bacio l’ho dato al ragazzo che ormai so di amare più di quanto abbia mai
amato me stessa. Ooh…ma perché lo hai fatto, Matias? Perché mi hai baciata? E’
perché ti manca Antonella, non è vero? So che è ciò che mi dirai appena questo
momento meraviglioso finirà…so che da un momento all’altro mi spingerai
delicatamente via da te e mi dirai di dimenticare…io ti dirò di sì, che non ci
saranno problemi ma, in cuor mio, so che non potrò mai dimenticare questo
momento. Mai. Però, prima che l’incanto finisca, c’è ancora una cosa che voglio
provare…»
Lentamente, Patty, poggia le mani sulle spalle di Matias. Trema. Teme che lui reagisca male. Pochi attimi e, con sua enorme sorpresa, sente le mani di lui sui propri fianchi. Non ci può credere! Ha il cuore a mille! E Matias non sembra intenzionato a separarsi da lei, anzi, sembra proprio volerle stare il più appiccicato possibile. La situazione si fa sempre più intensa, lui le ha cinto la vita con le braccia tirandola un più verso di sé, i baci si fanno più intensi, l’unica cosa a separarli è il braccio di Patty, che ha ancora la mano appoggiata sulla sua spalla; è l’unica resistenza che oppone a Matias. Non lo fa per paura ma, qualcosa si è insinuato nella sua mente, un pensiero che non se ne vuole andare.
Quello stesso pensiero, la fa separare dal ragazzo, spiazzandolo, e la fa correre via, accanto alla finestra.
Lui
rimane fermo:«Oddio, cos’ho fatto!» pensa:«Certamente l’ho
spaventata! Sono un idiota! Sono andato toppo oltre…lo so che mi detesti,
Patty…altrimenti non avresti reagito così…mi hai baciato ma è stato un momento
di debolezza, lo so…e so anche che fra poco me lo dirai…».
Matias
le si avvicina, una volta dietro di lei, sussurra:«Patty…». Gli occhi della
giovane sono umidi e, nell’udire il suo nome, una lacrima solitaria inizia a
percorrerle una guancia.
«Perdonami» dice lui.
A
quelle parole, lei si volta verso di lui e scopre che anche i suoi occhi sono
bagnati, la sua espressione è devastata:«Ti prego, Patty, perdonami! Ti prego…!» piange. Le fa
tenerezza, lo abbraccia, stringendolo forte. Lui contraccambia. Piangono
insieme.
Quando
si sciolgono dall’abbraccio e tornano a guardarsi negli occhi, Patty,
sorridendo, dice:«Io non ho niente da perdonarti…».
Matias
appare confuso:«Come? Patty…ma…io ti ho baciata…ti ho dato il tuo
primo bacio…ho letto il tuo diario senza permesso…come puoi dire di non avere
niente da perdonarmi?».
«Non ho niente da perdonarti perché tu sei il
ragazzo che amo. Sei tu a dover perdonare me…»
«Per cosa?»
«Per aver approfittato di te…so che hai ancora in
testa Antonella…so che quel bacio non ha significato per te ciò che ha
significato per me…non sono stupida, Matias…»
«Ti sbagli, Patty…quel bacio per me è stato molto
importante…dopo ciò che ho letto sul tuo diario…tutte quelle belle parole che
scrivevi su di me e su quando mi ami…ho veramente capito che persona stupenda
sei…ho capito il tuo cuore. Prima ero influenzato da Antonella, che non perdeva
occasione per affibbiarti colpe che non avevi o per sminuirti ai miei occhi,
adesso, però, so la verità…tutta quanta, e, mi sono reso conto che sei tu la
persona con cui voglio stare, con cui avrei dovuto stare sin dall’inizio, sei
tu la ragazza che stavo cercando, sei tu quella con cui voglio costruire il
futuro…adesso lo so, Patty, e spero che tu mi possa perdonare…».
Patty fatica a credere a ciò che sente: Matias vuole stare con lei? Costruirsi un futuro con lei? Ha sentito bene?
«E’ uno scherzo, Matias?»
Lui
scuote la testa e sorridendo le prende il viso tra le mani:«No, Patty…non
questa volta…». Sta per baciarla ancora ma prima che possa farlo
Patty lo respinge togliendo le sue mani dalle proprie guance, lui non capisce:
non era ciò che aveva desiderato da quando l’aveva incontrato?
«Patty…?»
E’
lei a scuotere la testa, stavolta, un’altra lacrima le percorre una guancia.
«Perché?» domanda ancora Matias, confuso.
«Matias, io non sono bella come Antonella…tu sei
stupendo…hai bisogno di stare con una ragazza che sia alla tua altezza…non con
una come me…»
«Una come te?» Matias non capisce.
«Sì,
una come me! Brutta, con gli occhiali e l’apparecchio ai denti e le
treccine…non sono alla tua altezza! Non sarò mai alla tua altezza!»
Lui
scuote la testa e la guarda con rimprovero:«Basta dire stupidaggini, Patty! Sono sciocchezze!».
«No! Non sono sciocchezze! E’ la pura verità! Tu
meriti di meglio!»
Matias,
arrabbiato e con lo stesso sguardo di rimprovero, la prende per mano e la
conduce davanti ad uno specchio:«Guardati, Patty…cosa vedi?»
«La solita Patty di sempre» risponde.
Matias
le si posiziona davanti e le sfila gli occhiali, nel farlo le sfiora una
guancia:«Ora, sciogliti le trecce…» Patty, pur non
capendo dove voglia arrivare, esegue. Matias le sorride e si fa da parte; Patty
vede il suo riflesso nello specchio e sorride.
Sente
il ragazzo dietro di sé toccarle i capelli:«Adesso come ti vedi?» domanda.
Lei
sorride ancora alla sua immagine riflessa:«Sono…bella…».
«Esatto» Matias la fa voltare dolcemente verso di sé,
prendendole nuovamente il viso tra le mani:«Ed è così che ti vedono le persone che ti
amano…anche quando porti gli occhiali, l’apparecchio e le treccine tu sei e
resti bella, sempre» lei gli sorride:«E lo sai qual è la cosa
più fantastica di te?» lei scuote la testa:«Che lo sei sia dentro
che fuori».
La
bacia di nuovo; lei lo lascia fare. La abbraccia e, stavolta, non incontra
alcuna resistenza. Di tanto in tanto i due si separano di qualche centimetro
per riprendere fiato, si sorridono e si baciano ancora.
L’autocontrollo
di Matias è andato a farsi benedire: non gli importa più niente di nessuno ad
eccezione della ragazza che sta baciando. Per Patty è lo stesso.
E’ così che li trova Carmen, quando entra all’improvviso nella stanza: in piedi, avvinghiati l’uno all’altra, bocca a bocca.
Non appena sentono la porta
aprirsi, i due si separano di colpo, spaventati.
«Mamma…! Che…che ci fai qui?» domanda, Patty.
Lei
sposta lo sguardo dall’uno all’altra, soffermandosi sulla figlia:«Come che ci
faccio qui? Io ci vivo qui, tesoro. Te ne sei dimenticata?» la sua
espressione è piuttosto sconvolta. Patty abbassa lo sguardo e, mentre lo fa,
lancia un’occhiata a Matias che, accanto a lei, fissa Carmen, terrorizzato,
come se temesse che, da un momento all’altro le gli si potesse scagliare contro
per strangolarlo o chissà che altro.
«Tesoro, come mai ti sei sciolta le trecce? E, dove
sono i tuoi occhiali?» i due ragazzi si lanciano uno sguardo e Patty, in tutta
risposta, fissa il letto della madre. Lei li vede, li prende e glieli
porge:«Forse, è meglio che te li rimetti, sai, potrebbero farti male gli occhi…»
«No, adesso no, mamma, li metto dopo…» respinge la sua
mano delicatamente, lanciando un’occhiata preoccupata a lui.
«Ah, va bene…»
Cala un imbarazzante silenzio.
«Beh, ehm…io, adesso…credo…sia meglio che io vada…» farfuglia
Matias, guardando Patty. Lei non dice nulla e si fissa le scarpe.
«Sì, credo anch’io» conviene, Carmen,
secca, guardandolo storto.
«Okay…beh…allora…» lancia un’altra
occhiata alla ragazza, lei tiene ancora lo sguardo fisso sulle proprie scarpe:«Ciao, Patty
e…ehm…grazie…» si avvia alla porta, madre e figlia alzano lo sguardo su di lui che prima di uscire,
aggiunge educatamente:«Arrivederci, Carmen».
«Ciao, Matias…» risponde, secca, mentre lui richiude la porta
dietro di sé.
Carmen
si volta verso la figlia a braccia conserte:«Patty, mi spieghi che succede?»
Lei
non la sta ascoltando. Sta fissando la porta da cui, poco prima, Matias è
uscito.
«Mamma, adesso non posso! Ti spiego tutto dopo!» esclama,
superandola, correndo in direzione della porta.
«Come? Patty! Patty, aspetta! Dove vai!?» ma lei e già
schizzata via.
**
Patty
corre più velocemente che può in direzione dell’entrata della scuola, raggiunge
il cortile dove si trova la fontana.
«Matias! Matias, aspetta!» ma quando
raggiunge l’entrata, lui non c’è già più.
Si
ferma. Sospira, rassegnata.
Poi, qualcuno le afferra un
braccio, si volta; sorride: è lui.
«Allora non sei andato via…»
Lui ricambia il sorriso:«No…» la bacia sulle labbra. Quando si separano, si fissano intensamente negli occhi; lui l’accarezza.
«Ci vediamo
domani?»
Lei sorride e annuisce:«Sì» mormora. Un
altro bacio.
«Adesso so che non riuscirò a toglierti dalla mia
mente per tutta la notte…» sussurra lui.
«Mati…?» chiama lei, dopo un po’.
«Cosa?»
«Che cosa provi per me?»
Lui
sorride:«Secondo te?»
«Non vorrei sbagliarmi…»
«Sbagliare in cosa?»
«Nell’affermare che senti ciò che sento io per te…»
«Infatti non ti sbagli…»
Si
sorridono.
«Come te ne sei reso conto?» chiede lei.
«Ho iniziato ad accorgermi di qualcosa quando tu non
hai voluto che ti baciassi, ricordi? Quando fingevamo di stare insieme…solo
che, allora, non ci ho dato molto peso…»
«E, poi?»
«E, poi, dopo aver letto il tuo diario, mi sono reso
conto che ho rispetto, ammirazione e stima di te…di quanto mi piace la tua
compagnia, del fatto che adoro starti ad ascoltare, della tenerezza che mi fai
quando piangi o quando ridi…tutte questo insieme di cose…tu provi lo stesso per
me, non è così?»
Lei
annuisce e sorride.
«Beh, allora, direi che è il caso di provarci, non
credi?»
«Provare cosa?»
«A stare insieme…»
«Insieme?» ripete lei, incredula.
«Come fidanzati»
«Fidanzati…io e te?»
«Sì…se ti fa piacere, naturalmente…»
«Sì, sì, sì! Certo che sì!!» esclama,
eccitata. Lui sorride.
«Sono molto felice di sentirtelo dire! Allora, è
tutto a posto, giusto?»
«In realtà, io avrei un’altra domanda…»
«Certo, Patty, tutto quello che vuoi…»
«E…Antonella?»
«Antonella? E’ completamente svanita dalla mia
mente!» sorride, rassicurante.
«Veramente?»
«Sì! Non so come sia potuto succedere così in fretta…sarà a causa dell’effetto che mi fai tu, Patty!» sorride.
«E…che effetto ti faccio, io?»
«Mi rendi intensamente ed incredibilmente felice
ogni secondo che trascorro con te…» lei sorride e lo abbraccia.
Si
baciano ancora.
«Allora, a domani…» sussurra lei, dopo.
«Sì, a domani, Patty…» la accarezza ancora,
dolcemente:«Buonanotte…»
«Buonanotte» gli sorride.
Quella
stessa sera, dopo che Matias se n’è andato, Patty scrive nel suo diario le cose
meravigliose che le sono capitate quel giorno, della dolcezza del suo nuovo
amore e delle innumerevoli insistenze di sua madre che, sin dal suo ritorno in
stanza, l’ha sottoposta al terzo grado.
Patty è abilmente riuscita ad evitare di
risponderle, lasciandola sulle spine e decidendo così di temere per sé gli
avvenimenti di quel pomeriggio, custodendoli nel suo cuore, per sempre.
FINE
Note
dell’autrice
Ecco
qua! Ho terminato anche la mia prima fanfiction sul Mondo di Patty! ^^
Che
ne pensate? Vi è piaciuta? Spero di sì!
Se
avete tempo, lasciate una recensione per farmi sapere che ne pensate! Consigli,
suggerimenti e critiche sono sempre ben accetti!
Grazie
in anticipo a chi recensirà e anche a chi leggerà soltanto! Grazie per il tempo
che dedicherete a me e a questa storia!
Salutandovi
e ringraziandovi nuovamente, vi dico: arrivederci alla prossima storia! ^^
Baci
Lady Giuly93