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Autore: Taichi_    20/11/2020    3 recensioni
Possibili spoiler, storia post 15x20. -Destiel.
Dean ha finalmente la possibilità di riposarsi dopo tutte le sue battaglie, dovrebbe sentirsi appagato e felice ma qualcosa lo turba, ha ancora delle questioni irrisolte con qualcuno con cui non ha avuto modo di parlare.
Un moto d'inquietudine sconvolge la sua anima e il cacciatore sa bene il perché.
Ha bisogno di Cas per riempire il suo vuoto ma riuscirà a trovare la forza per pregarlo?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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destiel "Carry on, my wayward son
There'll be peace when you are done
Lay your weary head to rest"


Gridavano a gran voce i Kansas dall'impala. Dean guidava senza una vera e propria meta, andava in lungo e in largo, finalmente in pace.
Ma c'era ancora qualcosa che mancava nel suo paradiso e no, non era Sammy; il cacciatore sapeva che l'altro poteva cavarsela da solo, l'aveva già fatto in precedenza ed era stranamente ottimista, suo fratello avrebbe avuto la vita che meritava e che tanto bramava. Ma allora cosa mancava a lui?  Una vocina fastidiosa che somigliava tanto a quella di Gabriel gli sussurrava la risposta ma il biondo non era pronto ad ascoltarla difatti per metterla a tacere accelerò.

Il tempo passava lento e inesorabile, Dean continuava a vagare cantando a squarciagola per non pensare a quel vuoto dentro ma dopo ore infinite decelerò di colpo furioso con sé stesso per non riuscire a godersi quel momento come sperava. Scese dalla macchina, il cielo tuonava così forte da coprire le sue urla, iniziò a piangere inginocchiandosi sotto la pioggia realizzando finalmente gli accadimenti antecedenti alla sua morte; il tempo sembrava cambiare con il suo umore muovendosi a comando sotto il suo volere, non sopportava più quel sole splendente senza nuvole.

Cas era vivo, gli ricordò prepotentemente la sua vocina interiore. Allora dove diavolo era finito? Perché non era lì con lui? Avrebbe risposto a una sua chiamata o l'avrebbe evitato dopo la confessione? " The one thing I want, it's something I can't have." Quelle parole riecheggiavano nella sua mente, ora poteva capire come si era sentito l'angelo in quel momento. Aveva cercato di non pensarci, sarebbe stato inutile rivangarle visto che ormai non c'era più ma ora con la consapevolezza del suo ritorno e senz'altro da fare non poteva evitare di ritornare a quel momento.
Un altro urlo uscì dalle sue labbra, più forte degli altri -Cas!- ripeté più volte finché non divenne solo un sussurro. Si accasciò a terra mentre la pioggia continuava a bagnargli il corpo e tirò un pugno in una pozzanghera -Dove sei finito?- mormorò infine.

Non sarebbe venuto, aveva di meglio da fare e poi perché premurarsi tanto? Non c'era più bisogno di lui lì, continuava a ripetersi Dean senza muoversi di un millimetro ma non era la verità, aveva ancora bisogno di lui, l'aveva sempre avuto. L'unica costante nella sua vita era Castiel, non l'aveva mai lasciato solo, aveva sempre trovato il modo di tornare da lui nonostante tutto.

"Everyone you love, they could be long dead. Everyone except me." Aveva ripensato a questa frase più volte ritenendola una stronzata colossale ma Cas aveva ragione non l'aveva mai abbandonato, perché questa volta sarebbe dovuto essere diverso? Quelle parole per lui, anche se non l'avrebbe mai ammesso, erano una sicurezza, una promessa silenziosa e non detta, aveva sempre saputo che sarebbero stati solo loro alla fine ma non l'aveva mai accettato del tutto. Perché un angelo avrebbe dovuto preferire lui al paradiso? Gli angeli non provano sentimenti si ripeté, consapevole di quanto quest'ultimo pensiero fosse ridicolo. Cas provava sentimenti, per lui, per Sam, per tutti quelli che erano diventati famiglia ma ancora trovava assurdo il fatto che tra loro avesse scelto proprio lui che non aveva assolutamente niente di speciale, che era sempre stato un casino.

"You don't think you deserve to be saved. " Un'altra immagine prese forma nella sua mente, l'espressione stupita dell'altro a quella realizzazione. Perché improvvisamente tutti quei ricordi meschini tornavano a galla?
Si ricordò del purgatorio, della sua estenuante ricerca di Cas per portarlo in salvo, avrebbe potuto essere a casa dopo un mese ma aveva impiegato un anno intero a trovarlo perché aveva bisogno di lui nella sua vita.

"I need you." L'ennesimo ricordo bussò alle porte della sua mente, lui inginocchiato a terra mentre Cas era sotto il controllo di Naomi; quella stronza era riuscita a fargli uccidere un numero imprecisato di sue copie ma non l'originale, Dean credeva in lui, sapeva che non gli avrebbe mai fatto del male e difatti l'angelo si era risvegliato.

"I just need a win." Risuonò nella sua testa dopo l'ennesima morte dell'altro, ricordava bene quel momento, era stremato ma poi una chiamata inaspettata aveva fatto si che Cas tornasse di nuovo da lui, al suo fianco. Ripensò alla sua corsa verso il luogo indicatogli da quest'ultimo e finalmente lo vide, non si premurò neanche di verificare se effettivamente la figura davanti a sé fosse davvero chi diceva di essere, lo sapeva. Lo vedeva nei suoi occhi. La voce dell'angelo si sostituì alla sua "How long was I gone?" e il suo cuore riprese a battere "Too damn long." tuonò la sua risposta nella mente.

Era troppo da sopportare, sentiva di avere un macigno nel cuore e dentro di sé risuonavano le ultime parole dell'angelo prima di lasciarlo " You changed me, Dean" seguite dal suo " I love you." Aveva provato a riporle in un angolino della sua mente così da non soffrirne troppo ma ormai era impossibile tenere a freno il suo flusso di pensieri. Si alzò in piedi stremato gridando l'ennesimo -Cas!-  più consapevole dei suoi sentimenti. Attese qualche minuto invano fissando il cielo e si girò per tornare in macchina, questa volta era davvero solo.
Improvvisamente però sentì un fruscìo familiare dietro di sé, erano anni che l'altro non svolazzava più in giro ma anche non potendolo vedere sapeva che era Cas, avrebbe riconosciuto quel rumore tra mille, era sempre stato diverso da quello dei suoi fratelli.

"Hello, Dean"  udì alle sue spalle e un sorriso si formò sul suo viso per qualche secondo. La pioggia smise di cadere.
Si girò e lui era davvero lì, completamente bagnato che lo fissava coi suoi occhi così genuini e non poté fare a meno di tirarselo addosso e stringerlo in un abbraccio.
S'inebriò dell'odore che emanava e finalmente sentì di essere a casa.

Dopo qualche secondo sciolse l'abbraccio e con le gote leggermente arrossate guardò l'altro imbarazzato.
-Cas, io..- provò a dire ma fu interrotto -You don't have to say something. I heard you prayer.- aggiunse e Dean si ritrovò catapultato di nuovo nel purgatorio, in una situazione analoga a quella, ricordava bene la sensazione di sollievo che aveva provato in quel momento e che provò di nuovo.
Annuì, non staccando gli occhi dall'altro e preso da un improvviso slancio di coraggio, unì le labbra a quelle dell'angelo che rimase interdetto per qualche secondo non riuscendo a focalizzare la situazione. Dean si allontanò leggermente da lui unendo le loro fronti in modo da essere il più vicino possibile e gli sussurrò - L'unica cosa che vuoi, è tua ora. - 
L'angelo sgranò gli occhi inumiditi in segno di stupore e sorrise incredulo. Aveva sentito la preghiera del cacciatore ma non pensava che potesse davvero esserci un seguito alle sue parole, com'era sempre successo in precedenza.

Dean ricambiò il sorriso avvicinando di nuovo le labbra alle sue e schiudendogli la bocca per intensificare il bacio, per sentire finalmente quel sapore che per tanto tempo s'era immaginato. La realtà era molto meglio della finzione. Dopo un lasso di tempo indefinito si staccarono -Devi già andare via?- gli chiese, l'altro scosse la testa -Allora andiamo- gli disse aprendo la portiera della macchina -Dove?- rispose il moro di rimando -Ovunque vogliamo-.

Rientrato in macchina Dean capì cosa gli mancava, ora il posto vuoto di fianco a lui era finalmente occupato, sorrise guardando l'altro che lo fissava interdetto, accese la radio e mise in moto unendo le sue dita a quelle di Cas. I Kansas riecheggiavano di nuovo nell'abitacolo. 

"Don't you cry no more."

Ora Dean poteva dirsi finalmente in pace.
 







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Buonasera a tutti, nonostante io non sia molto avvezza a scrivere in questo fandom, dopo la 15x20 ho sentito l'impellente bisogno di prodigarmi in questa impresa. Per me è stato estremamente difficile provare a non far risultare i personaggi troppo ooc e non so se ci sono effettivamente riuscita ma capitemi, sono così scossa e arrabbiata dopo l'ultima puntata che dovevo dar sfogo al mio cervello e provare a creare un piccolo happy ending anche per Dean e Cas.
Ho scritto alcune frasi in inglese perché sono abituata a vedere Supernatural in lingua originale e non so nemmeno come siano state tradotte in italiano e poi non so, credo che rendano meglio così.
Uniamoci tutti insieme a questo immenso dolore che ci è stato provocato.
Always, Destiel.

Alla prossima. Taichi
   
 
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