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Autore: Chiara_tommo_05    21/11/2020    0 recensioni
Harry aveva perso i suoi genitori e sua sorella all’età di 18 anni. L’unico membro della famiglia che gli era rimasto era la figlia di Gemma, sua nipote Claire.
Rinunciando alle sue ambizioni decise di aprire un piccolo bar per prendersi cura della piccola, e fu proprio lì che incontró lui, uno dei chitarristi più famosi al mondo, Niall Horan.
Harry riuscirà ad aprirsi con lui e raccontare il suo passato? Riuscirà ad aprire il suo cuore di nuovo dopo anni?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quella domenica Harry si svegliò con il braccio sinistro completamente addormentato tanto da non sentirselo, e aprendo gli occhi riuscì a capirne la causa; sopra il suo braccio tatuato c’era un cespuglio biondo, il suo cespuglio biondo.

Pian piano, cercando di non svegliare Claire, fece strisciare il braccio sotto la sua testolina, cercando di eliminare subito quella strana sensazione di intorpidimento.

Passandosi una mano tra i capelli cercando di dargli un senso, si voltò a guardare la sua immagine nello specchio di fianco al letto, potendo studiare i suoi occhi ancora gonfi e rossi, e i capelli un vero e proprio disastro. 

‘Eh si styles, è il caso di fare una doccia’ , si disse Harry.

Erano appena le 9, quindi decise di lasciare la sua piccola ancora per un po’ al letto, e concedersi una doccia rilassante; privatosi del pigiama, Harry guardò la sua immagine allo specchio, soffermandosi sui numerosi tatuaggi che aveva fatto prima della morte della sua famiglia. In passato era una sua passione, e pian piano aveva quasi riempito tutto il suo braccio sinistro, parte del destro, il petto, e qualcuno di tanto in tanto sulla coscia. 

Quando osserva la farfalla che ha sul petto, Harry non può fare a meno di sorridere per un ricordo legato a Claire. 

Ricorda che la prima volta che Claire aveva visto il suo tatuaggio aveva 3 anni, ne rimase affascinata e con le piccole dita ne accarezzava i contorni: il giorno dopo Claire aveva imbrattato tutta la sua pancia con i pennarelli con una figura che vagamente somigliava ad una farfalla, mostrandola fiera ad un Harry sbigottito.

‘Faffalla come Harry’ aveva detto fiera, permettendo ad  Harry di riprodurre la prima vera grossa risata, dopo anni. 

Ritornando alla realtà, Harry aprì il getto di acqua calda e senza pensarci due volte si fiondò sotto la doccia, lasciando che l’acqua ancora tiepida gli bagnasse i capelli e il corpo leggermente scolpito.

‘Maledetta caldaia’ pensò Harry quando la caldaia dopo ormai 5 minuti buoni non aveva ancora prodotto acqua sufficientemente calda.

Finita la doccia, Harry mise i boxer, i soliti pantalone della tuta, e un maglione caldo. 

Scese al bar per prendere nella dispensa dei cornetti che risalì sopra e che scaldò nel piccolo microonde, preparò il latte e mise tutto sul tavolo.

 Era ora di andare a svegliare Claire. 

Harry amava svegliare Claire tutti i giorni, poiché il pensiero di essere la prima cosa che vedeva al mattino lo faceva sentire importante per lei.

Così sedendosi sul letto, delicatamente accarezzò la guancia di Claire sussurrandogli un dolce buongiorno. La piccola strizzò gli occhi e pian piano lì aprì rivelando le due pozze verdi che Harry tanto amava.

‘ giorno papà’ disse Claire con uno sbadiglio buffo, mettendosi a sedere successivamente a letto, lanciandosi poi tra le braccia di Harry per il loro solito abbraccio mattutino. Erano queste piccole cose che Harry amava e che coloravano le loro giornate. 

Con Claire in braccio, Harry si diresse nella sua cucina, mise la piccola sulla sua solita sedia e iniziarono a fare colazione come ogni domenica godendosi un po’ di musica alla radio e mangiando il loro solito cornetto.

‘Papà chiamiamo Niall?’ Disse Claire improvvisamente ricordandosi di lui, appena rivide la custodia del suo cd sul piccolo tavolino davanti al divano.

Harry guardò gli occhi scintillanti di Claire e con un sorriso, e la promessa che aveva fatto a se stesso di iniziare a frequentare di nuovo persone, si alzò dalla sedia, prese la lettera di Niall e digitò le cifre sul suo iPhone mettendo successivamente il viva voce e facendo cenno a Claire di sedersi accanto a lui sul divano.

Dopo un po’ di squilli l’accento irlandese a loro conosciuto rispose al telefono.

‘Qui è Niall, chi parla?’ Disse Niall dall’altra parte del telefono. 

Harry guardò Claire facendole un cenno per rispondere, cosa che non tardò ad arrivare. ‘SONO CLAIRE’ urlò la bimba al cellulare recuperando tutta l’allegria del giorno prima e facendo sorridere Harry. ‘ Niall mi piacciono un Sacco le tue canzoni!’  Aggiunse Prontamente Claire  , guardando lo schermo del telefono.

‘Sono così contento Claire’ disse Niall con un tono felice, per poi aggiungere incerto ‘e a tuo papà?’.

Claire guardò Harry incitandolo a parlare. Harry era molto imbarazzato, non sapeva cosa dire perché il ricordo di come lo aveva trattato l’ultima volta lo faceva ancora sentire in colpa inoltre le parole della lettera, avevano un po’ cambiato le carte in tavola. ‘Sei molto bravo Niall, congratulazioni’ disse Harry sinceramente, arrossendo leggermente. Si sentiva così stupido in quel momento, ma la purezza delle parole di Niall lo avevano fatto riflettere, e se desiderava avere la loro amicizia, Harry e Claire gliela avrebbero offerta.

‘Ti ringrazio per il cd, è stato un regalo molto apprezzato, non è vero Claire?’ Disse Harry guardando sua nipote che era stranamente silenziosa, incitandola a dire grazie.

‘Niall grazie mille’ e subito dopo aggiunse ‘anch’io ti farò un regalino va bene ?’ Disse Claire subito dopo. Ecco a cosa stava pensando Claire, la sua piccola gli somigliava proprio tanto. Il fatto che qualcuno le avesse regalato qualcosa e che lei non avesse ricambiato la turbava.

‘Piccola non c’è bisogno, l’ho fatto con piacere, ma se vuoi puoi farmi uno dei tuoi bellissimi disegni, ti va ?’ Disse Niall entusiasta. Fu in quel momento che Claire spalancò gli occhi ricordandosi subito della penna di Niall. 

‘Papà la penna!’ Disse Claire verso Harry, e aggiunse subito dopo ‘Niall ho la tua penna, scusa. Non te l’ho restituita’ disse Claire con tono decisamente dispiaciuto.

‘Claire me la restituirsi quando ci vedremo tranquilla, sono contento che la conservi tu ‘ le disse Niall con un tono molto dolce.

‘Quando verrai a trovarci Niall ?’ Chiese Claire iniziando a giocare con una ciocca ribelle dei suoi capelli. In effetti era passata quasi una settimana dall’ultima volta che si erano visti, ed Harry si soffermava spesso ad osservare il suo solito sgabello vuoto pensando a Niall.

‘Verrò presto Claire, purtroppo la promozione del cd mi tiene impegnato tutto il giorno’ spiegò Niall con un tono dispiaciuto.

‘Puoi cenare da noi , si Niall ?’chiese subito Claire togliendo il cellulare dalle mani di Harry. 

Harry rimase letteralmente senza parole per quello che aveva fatto Claire, sia per il fatto che gli avesse letteralmente strappato il cellulare dalle mani, e sia perché lo aveva invitato a casa solo senza nemmeno chiedergli il permesso. Harry si alzò dal divano e si mise davanti a lei guardandola con il tipico sguardo da ‘adesso l’hai fatta grossa’. Claire lo guardò con i suoi occhioni e mimò con le labbra ‘scusa papà’ abbassando lo sguardo dispiaciuta.

Niall dovette capire che la piccola avesse preso l’iniziativa senza chiedere prima ad Harry, infatti disse ‘Claire perché non mi fai parlare con il papà adesso? Ci vedremo presto, te lo assicuro’.

 Claire dispiaciuta per non aver ricevuto risposta e consapevole che dopo avrebbe ricevuto un rimprovero dal suo amato papino, salutò Niall e porse il telefono ad Harry senza guardarlo. Harry prese il telefono, tolse il viva voce e disse a Claire di andare nella sua stanza, la quale senza obiettare obbedì.

Harry si sedette di nuovo sul divano, e quando sentì la porta della camera di Claire chiudersi, iniziò a parlare.

‘Niall scusa per Claire, a volte è difficile starle dietro’ disse Harry leggermente imbarazzato dalla situazione. In effetti aveva letteralmente invitato Niall Horan, chitarrista pluripremiato nel loro piccolo e modesto appartamento.

Niall percepì il disagio nelle parole di Harry, e speranzoso di non aver infastidito Harry rispose prontamente. ‘Harry é tutto ok, se va bene a te, a me fa piacere’. 

Il problema era :ad Harry faceva piacere? Harry voleva che Niall cenasse a casa sua? Lo voleva lì a condividere quattro chiacchiere con Niall, come amico e non come cliente? Sì, Harry lo voleva.

‘Niall sarei contento di averti una di queste sera qui a cena con noi..insomma entrambi saremmo contenti’ disse Harry mordendosi leggermente le labbra aspettando una riposta.

‘Con piacere..controllo gli impegni e ti invio un whatsapp, Harry?’ Disse Niall con tono tranquillo che fece rilassare anche Harry, che rispose che avrebbe aspettato un suo messaggio. 

Rimasero qualche secondo in silenzio sentendo uno il respiro dell’altro, fino a quando Niall riprese a parlare. ‘Insomma..’ tentennò Niall ‘ciò che ti ho scritto nella lettera..’.

Niall era nervoso e non sapeva come continuare il discorso, ed Harry lo aveva capito, così facendosi coraggio continuò lui. 

‘Per me va bene Niall, cioè..mi piacerebbe se diventassimo amici..si’ disse Harry toccandosi intensamente la croce che pendeva dalla sua collana, cercando di scrollarsi la tensione. 

‘E non sei...infastidito da ciò che ho fatto?’ Chiese Niall con voce sottile, come un bimbo che chiede ai suoi genitori se sono arrabbiati con lui.

Harry iniziava ad avere un grosso problema, perché Niall lo inteneriva così tanto quando usava quel tono di voce che dovette pensare a cosa dire per qualche secondo.

‘Niall non è colpa tua, sono...un po’ difficile, non mi piace essere aiutato però..’ si fermò Harry, però cosa? 

‘Si ?’ Lo incalzò Niall dopo qualche secondo, mentre Harry aveva iniziato di nuovo a torturarsi il labbro. Sicuramente non aveva intenzione di raccontargli del suo passato, della sua vita, almeno non adesso, ma cosa poteva dirgli? Che poteva fare regali senza infastidirlo?  Che avrebbe permesso di accontentare le richieste di Claire o cosa?

‘Però è tutto ok, sono contento di aver ascoltato la tua vo- insomma il tuo album’ disse Harry correggendosi subito ‘magari per le prossime volte prima di qualsiasi cosa ne parliamo?’ Chiese Harry che fece a se stesso i complimenti per come aveva affrontato la cosa. Per come Harry aveva impostato il suo nuovo modo di essere, rifiutando tutto e tutti, quella era davvero un enorme passo avanti. Per altri poteva essere nulla, ma per Harry era un vero atto di fiducia nei confronti di Niall. 

Inconsapevolmente aveva deciso di dare un’occasione a Niall, voleva provare a smussare i suoi spigoli, e con Niall forse ci sarebbe riuscito, con il suo modo di apprezzare la loro semplicità e la sua dolcezza.

‘Sono felice Harry che ne abbiamo parlato..’ disse Niall dall’altro lato del telefono. Harry non lo sapeva, ma Niall aveva un sorriso enorme sul viso ed era felice di aver avuto quel suo piccolo permesso da Harry. 

‘Allora ti lascio ai tuoi impegni Niall’ disse poco dopo Harry imbarazzato sul come avrebbe dovuto terminare la conversazione.

‘Ti scrivo dopo..cioè per l’invito insomma’ disse Niall non riuscendo più a contenere la sua gioia ‘a presto Harry’ disse Niall, pronunciando il suo nome con un accento irlandese particolarmente marcato che fece stringere per un attimo il cuore di Harry.

‘A presto Niall’ disse Harry con le guance rosse e riattaccando. 

Si sentiva così in imbarazzo in quel momento. Aveva parlato con Niall, aveva invitato Niall a casa, la sua casa. 

Decise di accantonare per un attimo questo pensieri e si alzò, dirigendosi verso la stanza di Claire. Si fermò davanti alla porta della bimba per qualche secondo non sapendo effettivamente cosa dirle; il comportamento di Claire era stato sbagliato, certo, però era la prima volta che la vedeva sinceramente interessata ad una persona. Harry lo aveva capito dal modo in cui iniziava a parlare più frequentemente di Niall, del fatto che ascolta sempre ciò che gli racconta, di come le sorride e della sua gentilezza. Claire non era abituata ad avere attenzioni da altre persone che non fossero Harry, i suoi nonni le facevano dei regali, sì, ma non si erano mai sforzati di essere una parte importante della sua vita, di interessarsi a ciò che faceva, e Claire lo aveva capito, infatti mai una volta la piccola li aveva invitati a casa, mai una volta gli aveva raccontato dei suoi amici a scuola, delle sue passioni. Quando era con i nonni la chiacchierona che era in lei si spegneva, e lasciava spazio ad una Claire imbarazzata e taciturna. Harry decise che sarebbe stato giusto, ma non troppo severo, così dopo aver bussato alla porta e aver sentito Claire dire ‘avanti’ entrò nella sua cameretta e si sedette ai Piedi del suo letto, trovandola lì sdraiata e abbracciata al suo peluche. ‘Mi dispiace papà’ disse Claire guardando Harry negli occhi.

Quando Harry guardava gli occhi tristi di Claire faceva tanta fatica ad essere coerente con ciò che pensava, ma doveva pur educare Claire.

‘Non mie piaciuto ciò che hai fatto Claire prima togliermi il cellulare dalle mani, e secondo per non avermi chiesto il permesso di invitare Niall’ disse Harry con tono addolcito ma comunque fermo. 

Claire lo guardò negli occhi e gli disse ‘non pensavo fosse un problema papà, Niall è nostro amico’.

‘Non è un problema invitarlo a casa tesoro, Niall mi piace’ disse Harry arrestandosi immediatamente. Piace come persona, come amico, credo, pensò Harry .

‘Cioè può diventare un nostro amico, e non è un problema se vuoi invitare un amico a casa, a Patto che tu ne parli prima con me, va bene?’ Concluse Harry, accennando un sorriso. Claire ricambiò subito il sorriso,e sporgendosi verso Harry gli sussurrò un ‘ti voglio bene papà, sei il miglior papà del mondo’ nell’orecchio, facendo sciogliere Harry e stritolandola in un grosso abbraccio.

Il resto della giornata passò tranquillo, i due pranzarono, fecero un giro al parco vicino, andarono a trovare il pastore Liam, e poi tornarono a casa per la cena. 

Harry aveva quasi dimenticato la sua conversazione con Niall, quando il suo cellulare si illuminò annunciando l’arrivo di un messaggio. 

Nessuno scriveva ad Harry, quindi sapeva che l’unico che avrebbe potuto scrivergli era Niall, ma solo perché glielo aveva detto.

Infatti, aprendo la chat vide che Niall gli aveva scritto.

‘Che ne dici di vederci martedì sera? Finisco il firma copie alle 18’  

Harry ovviamente non aveva impegni così scrisse subito una risposta a Niall. 

Martedì è perfetto’  ed inviò il messaggio. 

Niall fu subito online e lesse il messaggio arrivato. Harry voleva scrivere altro e più lèggeva la parola ‘online’ sotto il nome di Niall più non sapeva cosa scriverglifino a quando Niall iniziò a scrivergli qualcosa.

‘Come è andata la vostra domenica?’ 

Harry sorrise all’interesse di Niall e iniziò a scrivergli.

Gli raccontò della passeggiata nel parco, dell’angelo di neve che aveva fatto Claire e della chiacchierata con il pastore Liam. Poco dopo Harry si fermò pensando che aveva scocciato fin troppo Niall con il suo racconto anche se questo aveva risposto con interesse alle sue parole. 

‘Non vado al parco da anni, mi sarebbe piaciuto vedervi’ scrisse Niall con una genuinità tale che Harry non pensò un nano secondo ad inviargli la foto sua e di Claire sdraiati sulla neve con due  grandi sorrisi.

Niall aveva scaricato l’immagine e la spanna blu sotto alla foto lo dimostrava, e subito  iniziò a digitare. Harry era curioso di sapere cosa gli avrebbe scritto. 

‘La cosa più bella della giornata,siete così belli’ il tutto accompagnato da un cuoricino. 

La cosa più bella della giornata, lui e Claire, e Non ‘quanto è bella Claire’ ma entrambi.

Il volto di Harry era in fiamme, non riceveva un complimento da anni e non sapeva davvero cosa dire, lo aveva lasciato senza parole. Niall lo trovava bello, Niall. 

Ovviamente poteva significare tutto o niente, ma il fatto che lo trovasse bello lo rendeva particolarmente irrequieto.

Così senza pensarci, decise di inviare una faccina con il bacio e un cuoricino. 

Harry,stai per caso flirtando con Niall? Domandò Harry a se stesso, facendo riaffiorare il vecchio se stesso accattivante con le persone che gli interessavano. 

Harry non aveva un orientamento sessuale, era successo che provasse un’attrazione per un uomo, ma anche per una donna, per cui capì che etichettarsi non faceva per lui, e si sarebbe innamorato di una persona a prescindere dal sesso, per ciò che gli trasmetteva, per ciò che gli faceva provare. 

Non aveva mai pensato a Niall in quel senso, insomma, aveva pensato tanto a Lui in quei giorni, soprattutto perché popolava spesso i suoi sogni, ma non aveva mai pensato a lui come un ipotetico fidanzato, prima di tutto perché le sue attenzioni erano solo su Claire e non poteva pensare di avere una relazione , e poi perché Niall poteva avere chi desiderava, e di certo il fatto che avesse espresso di voler essere amici non significava che Harry potesse piacergli. Infondo Niall era pur sempre un personaggio pubblico.

Fu proprio Niall a tirarlo fuori dai suoi pensieri, con la stessa faccina di Harry, facendolo sorridere.

Ti auguro una dolce notte Harry, baci, uno a Claire e uno a te’ .

Ed Harry pensò che non poteva non essere dolce quella notte; dopo aver ricambiato la buonanotte, e soprattutto il bacio, posò il cellulare e si girò nel letto, stranamente con un grande sorriso sul volto, immaginando Niall nell’intento di dargli un bacio.

Nuovo capitolo per voi! 
Le idee per i capitoli sono tantissime e non vedo l'ora che le lèggiate tutte.
un bacio,
chiara_tommo.

  
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