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Autore: LadyPalma    29/11/2020    2 recensioni
[The Spanish Princess]
| Questa storia partecipa alla sfida "Prompts, our Wires" indetta da Soul Dolmayan su EFP.
I momenti in cui Caterina e Stafford hanno visto l'uno nell'altra un bagliore nell'oscurità.
Spoiler fino a 2x07 inclusa.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia – che è anche la prima del fandom, che emozione! – partecipa a un'iniziativa aperta a più fandom, per cui mi sembra doveroso dare qualche breve nota introduttiva a chiunque capiti qui senza conoscere The Spanish Princess.
Caterina è la regina d'Inghilterra e la sua principale preoccupazione è che non riesce ad avere un figlio e quindi a dare un erede al re, mentre Edward Stafford è uno dei più fidati consiglieri e amici del re che però cade in disgrazia. In questa breve storia ho deciso di ripercorrere i momenti canonici che più li vedono legati (la perdita di un occhio di Edward durante un torneo, l'ennesimo aborto di Caterina e infine una loro conversazione nella cella dove lui è rinchiuso), a cui ho aggiunto il prompt che mi è stato assegnato.
"You need never feel broken again. Sometimes darkness can show you the light" - Disturbed, The light (suggerito da Kim WinterNight).
Non era preventivato di scrivere su qualcosa del genere, ma l'idea ha iniziato a prendere forma nella mia mente e non ho restitito!










 
Bagliori



Edward aveva trovato Caterina nel momento della perdita più crudele.
Il re gli aveva appena trafitto un occhio nel torneo, ma era stata la regina a correre in suo aiuto gettandosi a terra al suo fianco.
Con un occhio l’infinita oscurità; con l’altro un inaspettato bagliore.
“Non preoccupatevi, Vostra Grazia, posso ancora ammirarvi con l’altro occhio”.
Che frase stupida da dire in quel momento, eppure era vero che solo allora la ammirava in modo diverso – per la sua mancanza di repulsione e la sua toccante compassione. Caterina, se lo disse nella mente, è una vera regina.



Caterina aveva trovato Edward nel momento del lutto più disperato.
Il re le aveva dato un’ultima occasione per dargli un erede, ma mentre quella speranza fluiva via insieme al sangue tra le sue gambe era stato Lord Stafford a stringerla tra le braccia.
Il sangue era il buio; il calore di un altro corpo vivo sembrava un bagliore.
“Potete ancora dare un figlio al re e se non sarà così, allora sarà la volontà di Dio”.
Che frase curiosa da dire, perché nessuno si sarebbe azzardata a dirla – di certo non un consigliere del re, non un lord, non un uomo. Edward, se lo disse nella mente, è un vero amico.



Edward e Caterina si erano trovati reciprocamene a un passo dalla morte.
Lui era imprigionato nella torre, lei aveva appena perso il suo ennesimo figlio; ma tutta la preoccupazione di lui era stata per lei – “Va’ dalla regina, Maggie, ha bisogno di aiuto” – e lei con la morte nel cuore aveva tirato fuori un briciolo insperato di coraggio soltanto per parlare di lui – “Enrico, non puoi giustiziare Stafford!”.
“Promettetemi che implorerete pietà”. E già quelle parole erano un’implorazione.
“Lo farò, per voi, mia regina”. E già il tono usato lasciava intravedere l’eterno non detto tra loro.
Le ultime parole che pronunciò, in quegli istanti rubati nella cella, furono altre però. Non la vana confessione di amore, ma la sempreverde necessità di affidarsi alla fede. Non parole su di lui, ma parole per lei – un ultimo bagliore, forse, prima del buio definitivo.
“Lo farò ma solo se in cambio voi mi promettete che non perderete la speranza. Non dovete essere così spezzata mai più, dobbiamo credere che qualche volta l’oscurità possa mostrarci la luce”.



 
Edward sotto il colpo del boia, Caterina sul trono: entrambi accoglievano il buio nelle piogge di maggio.
Edward perdeva la vita – era lui lo spezzato in maniera irreparabile.
Caterina perdeva la speranza – ora che sapeva quale nome dare a quel bagliore tra loro, era già solo un ricordo.









 

NDA: La frase finale riprende un verso della canzone del prompt, "Don't let hope become a memory", che ho deciso di riutilizzare però con valenza negativa.
   
 
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