Mezzanotte e mezza e il suo cellulare si illuminò distrattamente quando fu urtato delicatamente da Lady, accucciata sul divano accanto a lei.

Sansa era inebetita a fissare lo schermo del televisore, senza seguire realmente la trasmissione serale.

Era silenzioso il suo appartamento e per gli Dei quanto odiava passare le serate da sola...

Jane era fuori città, Margery la mattina seguente si sarebbe dovuta alzare presto per andare a prendere Loras all’aereoporto, a Brienne era toccatto un cambio di turno al locale e Arya era rimasta da Gendry che era a letto ammalato, quindi la loro consueta serata settimanale al femminile era irrimediabilmente saltata.

La voce del vento autunnale che fischiava fuori dalla sua finestra la riscosse dai pensieri e Sansa si guardò attorno contemplando le ombre che le luci intermittenti del televisore proiettavano nel suo soggiorno.

Dei che depressione....

Si alzò dal divano, avendo cura di non svegliare Lady e si affacciò alla portafinestra del balcone, con l’intento di dare un’occhiata fuori.

Non un'anima, nessuno che ascolti le mie preghiere...

...un uomo dopo mezzanotte!

Quel pensiero le si materializzò nella mente dal nulla, esprimendo forse un desiderio che aveva cercato di evitare da quando aveva scoperto i tradimenti di Herry e che l’avevano riportata alla cruda realtà, ripiombando nel limbo di relazioni sbagliate che sembravano costellare la sua vita amorosa.

Qualcuno che mi aiuti a scacciare via tutte queste ombre!

Che sia capace di scostare il buio e farmi rinascere nella luce del giorno...

A quel pensiero, lo schermo del cellulare si illuminò di nuovo, iniziando a vibrare. Sansa si apprestò a recuperarlo e quando si interfacciò col nome che comparve, il suo cuore ebbe un sussulto dalla tempestività di quella chiamata.

“Hey Sans, ti ho disturbata per caso?” la voce di Jon dall’altro lato apparve lievemente titubante.

“Jon, no tranquillo, dimmi tutto” rispose lei, ancora incapace di decelerare quel batticuore, sintomo che la sua storica cotta per il migliore amico di suo fratello Rob, forse non era mai svanita del tutto.

“Senti, ero da Gendry poco fa e Arya mi ha detto che la vostra serata è saltata; ti aveva preso le tortine al limone dalla pstcceria di Frittella, così mi sono proposto per allungartele...se ti va” propose quasi imbarazzato.

Sansa rimase zitta un momento a registrare quello che Jon le aveva appena proposto.

“...Sansa se hai altri programmi, non fa niente” disse lui non sentendo una sua risposta.

“Oh no...no no Jon, nessun programma davvero, ti aspetto quando vuoi...” non fece in tempo a dire che due colpi secchi alla porta le fecero intendere che Jon era già li.

Sansa rimase a bocca spalancata, iniziando a sorridere leggermente quando iniziò a rendersi costo della situazione totalmente e felicemente inaspettata: “sei dietro alla porta Jon Snow?” chiese retorica con voce divertita.

“...so quanto ti piacciono le tortine al limone” rispose flirtando lui prima di chiudere la telefonata.

Sansa posò il cellulare, lusingata da quelle attenzioni inattese e dai quel gesto così dolce da parte sua; si sitemò allo specchio e girò la chiave nella serratura prima di aprire la porta.

Jon era all’ingresso con uno splendido sorriso sul volto, solo per lei e Sansa si sentì arrossire quando le porse l’involto con i dolcetti all’interno: “consegna speciale principessa!” le disse lui facendole l’occhiolino.

Sansa si umettò le labbra a quella visione, gli fece cenno di entrare e quando lo seguì in soggiorno e lo vide fraternizzare amorevolmente con Lady che nel frattempo si era svegliata, pensò che forse quella serata poteva ancora essere salvata.