Sherlock era appoggiato alla parete umida di un vicolo buio, avvolto nel suo Belstaff scuro, la sciarpa blu gli carezzava il collo, una sigaretta stretta fra le dita. Sherlock amava fumare, alcuni potrebbero chiamarla dipendenza, ma per lui era soltanto una cosa che gli piaceva fare, adorava catalogare ogni granello di cenere, in fondo ne conosceva 243 varietà. Fece un tiro, la sigaretta brucị lentamente sulla punta, pura nicotina gli entṛ nei polmoni e gli arriṿ al cervello, rilasciando le endorfine che gli fecero emettere un gemito di estasi. Jonh lo fissava con occhi avidi, non voleva che Sherlock fumasse, sapeva del suo passato e che se avesse continuato coś si sarebbe distrutto, ma per una volta glielo lascị fare. Era in crisi d'astinenza, non voleva vederlo coś, anche se quello era solo un pretesto. La verità era che Jonh amava guardare Sherlock fumare, osservare il fumo grigio lasciare languido le sue labbra, il piacere impresso sul suo viso, gli occhi color del verdegris chiusi. Jonh lo amava in tutti i suoi pregi e difetti. Sherlock fece un altro tiro, picchiettando con l'indice sulla sigaretta, la cenere cadde a granelli fini sull'asfalto. Guarḍ Jonh nei suoi profondi occhi blu,sorridendo un poco. Il fumo attorno a loro si dissolse.