SPACE IN MY HEART
*
Quello
che avevo prima di salire su quell’autobus, dopo aver salutato Luka, era un ammasso informe di nuvole che attanagliavano il mio cuore, e
che ostruivano le arterie, perché l’input non arrivasse al mio cervello,
facendomi commettere degli errori imperdonabili.
“Spero
che questo viaggio ti aiuti a schiarirti le idee” Mi aveva detto Luka, ha sempre una parola giusta per tutto, a volte mi chiedo
se esiste veramente questo ragazzo, e che non sia solo frutto della mia
immaginazione, troppo perfetto per essere vero.
Salgo
timidamente e cerco di scusarmi con i professori e con i presenti per l’enorme
ritardo, ma fino all’ultimo ho pensato che partire, non sarebbe stata una buona
idea, soprattutto perché c’eri tu, Adrien.
Il
ragazzo che sto disperatamente cercando di dimenticare.
Ed
eccoti lì, che incrociamo per qualche secondo lo sguardo, sembri ringraziarmi
ancora una volta, per aver convinto tuo padre, a farti partecipare a questa
gita e poter passare qualche giorno spensierato con i tuoi amici più cari.
Mi
siedo al posto a me riservato, vicino alla mia migliore amica Alya, iniziamo a parlare del più e del meno finché
raggiungiamo l’aeroporto per imbarcarci.
Io
sono come al solito, l’ultima a fare il check-in e a salire in aereo, tutti
eravate già seduti ai vostri posti, io sto cercando quello libero, riservato a
me.
Adrien mi viene
incontro, mi prende la valigia e mi chiede a che posto sono seduta.
Esulta
quando scopre che io e lui siamo seduti vicino, io invece vorrei morire all’istante.
Il
mio cuore inizia a battere all’impazzata e sembra mi stia mancando l’aria nei
polmoni e l’ossigeno al cervello, i miei arti sono come paralizzati.
Sto
avendo una crisi di panico, ma non perché ho paura di volare, o perché l’aereo
sta precipitando, quello sarebbe il male minore.
Adrien mi prende la
mano e mi fa sedere vicino a lui, sembra contento di stare con me, se si fosse
trattato di qualche tempo prima, ne sarei stata più che felice, ma le cose sono
cambiate nelle ultime settimane, lui si è impegnato con Kagami,
e io sto cercando di dare più spazio a Luka nel mio
cuore.
Con
una scusa cambio di posto, ma non si rivela una buona idea, non riesco a riposare
e mi ritrovo più stanca di prima.
*
Dopo
un viaggio in aereo che sembrava interminabile, arriviamo finalmente all’ostello, dove passeremo qualche giorno in
compagnia degli studenti americani.
Facciamo
subito amicizia con loro, e un ragazzo ci aggiorna su una festa, che si terrà
sul terrazzo, mi sembra una buona idea per svagare un po’, per stare con altra gente e cercare di dimenticarmi
della presenza di Adrien.
Ma
il destino è beffardo e cerca sempre di metterci lo zampino.
Mentre
tutti si accalcano per degustare degli Hot Dog speciali, il nostro gruppetto di
quattro, rimane in disparte e per ultimi, infatti ci troviamo a dividerne due.
Mannaggia,
proprio quello che ci fa volare dovevamo beccare?
Mi
prendi la mano e mi avvicini a te, non vuoi che scappi.
Quando
sentiamo la nostra canzone, non esiti
ad abbracciarmi stretta a te, ed iniziamo a danzare con la luna che ci fa da
sfondo.
Stretta
in quell’abbraccio, posso sentire il tuo cuore battere, è calmo e rilassante,
potrei riuscire ad addormentarmi in quella posizione; sento anche il tuo
profumo, che mischiato all’odore della tua pelle, è paradisiaco e mi manda in
estasi, facendomi godere appieno il momento.
Io
invece, spero che non ti accorga del mio di cuore, che sta battendo all’impazzata,
sento che da un momento all’altro potrebbe fare le valigie ed uscire dal mio
petto.
Mi
senti tremare, forse hai pensato che avessi freddo, e mi stringi ancora di più,
non vorrei mai staccarmi da te.
*
Scommetto
che al museo, quando rimaniamo intrappolati in quella stanza, noi due da soli, c’è
dietro lo zampino di Alya e Nino, appena riusciremo
ad uscire, gliene dirò quattro.
Ma
non faccio a tempo a fare qualcosa, che un akumizzato,
fa la sua comparsa.
Un
akumizzato??? A New York??? Quindi vuol dire che c’è
anche Papillon.
Perfetto.
Giusto per non farci mancare nulla.
Mi
trasformo in Lady Bug per aiutare gli eroi americani, e dopo un po’ compare
lui, Chat Noir.
Cosa???
Spero solo di aver preso un abbaglio, che sia solo frutto della mia
immaginazione.
Ma
lui è qui.
Gli
avevo detto di rimanere a sorvegliare Parigi, mentre io non c’ero, non mi ha
ascoltata ed è partito per New York, vorrei veramente sapere che cosa gli fosse
passato per la testa, che la cotta che ha per me, sia più forte di quanto possa
immaginare, che non riesce a starmi lontano?
Ma
lui non poteva sapere dove sarei andata, non mi sembrava di averglielo detto,
eppure eccolo lì, nella Grande Mela, e guarda caso durante un attacco.
Poteva
dirmelo che non poteva sorvegliare Parigi, che anche lui per coincidenza, non
sarebbe potuto rimanere, avrei avvertito senz’altro Kagami
e Luka, consegnando a loro i miraculos,
per usarli in caso di nesessità.
Sento
che non posso più fidarmi di lui.
Lui
sente invece, che non è più degno di essere il legittimo portatore dell’anello
del Gatto Nero.
Me
lo consegna.
Il
mio cuore inizia a sgretolarsi, non posso perderlo, ma non faccio a tempo ad insistere,
che lui è già corso via.
*
Inizia
a piovere.
Ritorno
al museo, dove ci sono i miei compagni di scuola ad aspettarmi, la mia mente e
il mio corpo sono come svuotati, mi muovo per inerzia.
Non
mi sono nemmeno accorta, che al momento detengo il potere assoluto, e che se
Papillon, mi attaccasse in quel preciso istante, se ne impossesserebbe senza
tanti complimenti, e forse io nemmeno combatterei.
Non
posso pensare di essere Lady Bug, se al mio fianco non ho Chat Noir, ho bsogno del mio partner, ho bisogno di lui.
Perdonami,
ovunque tu sia, se con le mie parole ti ho ferito, non lo meritavi, non conosco
il motivo per cui tu ti trovavi a New York, ma sicuramente avrai avuto la tua buona
ragione.
Non
possiamo sapere niente delle nostre vite private, e non credere che a me questa
cosa non pesi.
Quanto
mi piacerebbe poter parlare con te, senza maschera, magari davanti ad una
cioccolata calda, da buoni amici.
Ho
commesso un errore a giudicarti, e tu per questa mia mancanza, ne hai commesso
uno a tua volta.
Incrocio
lo sguardo cupo di Adrien, sembra che anche lui abbia
perso qualcosa di importante, ma non faccio a tempo a chiedergli niente, che
arriva la sua auto a prenderlo, suo padre gli intima di lasciare subito New
York.
Avvilito
e con il cuore infranto, mi guarda e mi dice che per lui, è stato bello passare
del tempo con un’amica come me.
Mi
volge un altro sguardo, sta aspettando che gli dica qualcosa, forse per
tramutare la parola amica in qualcos’altro.
Ma
la mia mente vuota e confusa, non mi permette di emettere alcun suono, avevo
detto a Chat Noir di aspettare, ma non mi aveva ascoltata, un altro rifiuto
sarebbe stato devastante per me.
Lo
vedo arrabbiato quando entra nell’auto e mi dice che suo padre aveva ragione,
che non sarebbe mai dovuto venire a New York.
L’ho
deluso.
La
macchina parte e io la guardo girare l’angolo.
Alya scende di corsa
dalle scale, mi prende le spalle e se avesse potuto mi avrebbe preso a schiaffi,
me li sarei meritati tutti.
“Lo
hai lasciato andare? Sei forse impazzita?”
“Che
cosa avrei dovuto fare?” Le chiedo, come se non lo sapessi.
“Non
importa cosa avrei fatto io, ma cosa avresti fatto tu. Cos’è Adrien per te? Un amico o più di un amico?” Ci ha pensato
lei con due semplici domande a farmi uscire da quello stato catatonico
provocato dalla partenza di Chat Noir.
Non
posso permettermi di perdere anche lui.
Cerco
il cellulare nella borsetta, scarico, ovviamente, la mia solita fortuna, a
volte mi chiedo se il maestro Fu, abbia fatto bene a dare a me il miraculous della coccinella, io che sono sempre
perennemente sciagurata.
Caso
vuole che un po’ più avanti riesca a trovare una bicicletta, la raccolgo e ci
salgo in sella, corro incontro alla tua macchina, urlando al vento di fermarti.
Non
mi senti.
Cado
rovinosamente.
“Adrien, io ti amo”.
*
Luka aveva ragione,
questo viaggio a New York, mi ha aiutato a capire che nessun altro, potrà
prendere posto nel mio cuore, se non te.
*
FINE
*
Ciao a tutti! Questa one shot, l’ho scritta di getto,
dopo aver visto per l’ennesima volta lo speciale di New York, questa, è
specialmente incentrata sui pensieri di Marinette per
Adrien, avevo in mente di scrivere anche qualcosa sui
pensieri su Chat Noir.
Spero abbiate gradito.
Alla prossima.