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Autore: Lady Stark    24/12/2020    1 recensioni
"In quella stanzetta buia, ordinatamente sistemati in file, si nascondevano tutti i suoi ricordi. Alcuni degli album presenti contenevano fotografie più vecchie dei suoi figli, scattate quando Zac e Grace non erano neanche nei suoi pensieri. Uno di quei raccoglitori risaliva proprio al periodo trascorso alla Georgetown". [SPOILER ALERT]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alicia Florrick
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alicia Florrick era in vacanza.
Sembrava assurdo associare quelle due parole in un periodo tanto impegnativo. Dalla fondazione del nuovo studio legale la donna non aveva avuto un attimo di tranquillità. Le cause, i clienti, i problemi con i nuovi uffici e gli scontri con Lockhart & Gardner l’avevano sfibrata. Aveva dormito pochissimo, lavorando fino a notte fonda sulle scartoffie da preparare per gli incontri in tribunale.

Poi, d’improvviso, Will era morto. La follia di un ragazzo l’aveva portato via.
Con un colpo di pistola, l’esistenza di Alicia era andata in frantumi. La chiamata di Kalinda era stato il colpo di grazia, il montante che l’aveva lasciata a terra agonizzante. La morte di Will Gardner l’aveva privata non solo di un collega ma anche di uno dei migliori amici che avesse mai avuto e, soprattutto, di un amante. Il cedimento psicologico era arrivato poco a poco e il primo ad accorgersene era stato Cary Agos. A una settimana dalla morte di Will, il giovane avvocato aveva visto la collega immobile, seduta alla scrivania con la cornetta stretta tra le dita. Nel giro di qualche ora Cary aveva liberato Alicia da tutti i suoi impegni, imponendole di andare a casa. Inizialmente la donna aveva opposto resistenza, ma lo scarso rendimento degli ultimi giorni l’avevano convinta ad accettare la proposta del collega.

Tuttavia, dopo mesi di attività frenetica, sedere in salotto senza far niente le sembrava...assurdo. A farle compagnia c’erano soltanto il suo bicchiere di vino e le sue calze di lana pesanti; Zac e Grace erano usciti per studiare. Abbandonata alle grinfie dei suoi pensieri, Alicia si sentì sola come non mai. Aveva l’impressione di avere la testa infilata in un alveare tanto era forte il ronzio prodotto dalle sue idee. Paradossalmente, la scomparsa di Will non le aveva lasciato il tempo di riflettere; il dolore l’aveva accecata privandola dell’energia vitale necessaria. Neanche il tradimento di Peter era riuscito a farla sentire così male e, nel profondo, sentiva che quella vena di sofferenza non l’avrebbe più abbandonata.

Insofferente al silenzio che la soffocava, accese la televisione. Sullo schermo piatto apparvero un uomo e una donna, stretti in un abbraccio. I canali iniziarono a rincorrersi, snocciolando banalità o programmi con contenuti tanto noiosi da indurle sonnolenza.

 A un tratto, mentre ascoltava i notiziari, un’idea le baluginò in mente.
Senza darsi troppo tempo di riflettere, la donna appoggiò il suo bicchiere di vino sul tavolo e raggiunse il ripostiglio. In quella stanzetta buia, ordinatamente sistemati in file, si nascondevano tutti i suoi ricordi. Alcuni degli album presenti contenevano fotografie più vecchie dei suoi figli, scattate quando Zac e Grace non erano neanche nei suoi pensieri. Uno di quei raccoglitori risaliva proprio al periodo trascorso alla Georgetown, un’epoca in cui non doveva applicarsi sul viso lozioni antirughe o in cui le ore notturne non sembravano mai abbastanza piccole.

Quello della Georgetown era stato il periodo in cui aveva frequentato Will Gardner, un giovane uomo dal fascino irresistibile che dal primo giorno l’aveva incantata. Alicia ritornò in salotto e si accucciò sul divano con il suo bicchiere di vino ad accompagnarla. C’erano tante fotografie del loro vecchio gruppo di amici ma ce n’erano altrettante con loro due assieme, abbracciati e mano nella mano. Nel riguardare quegli scatti, per la prima volta dopo anni Alicia si rivide felice. Gioiosa come il giorno in cui aveva stretto tra le braccia i suoi figli o come quando aveva detto sì a Peter, convinta che da quel momento la vita le avrebbe soltanto sorriso.

Il tradimento di suo marito era stato un colpo duro, una fiamma che aveva prosciugato tutta la sua felicità. Dal giorno dell’intervista, spogliata dagli occhi dei media, Alicia non era più riuscita a trovare ragione d’essere contenta. Poi, d’improvviso, lo studio aveva trovato il modo di dare alla sua vita un nuovo obiettivo, tanto sul piano professionale che su quello personale. Will Gardner era riuscita a farla sentire viva, apprezzata.
Dopo mesi di solitudine, l’avvocato era riuscito a farla sentire donna.

I polpastrelli si soffermarono su una fotografia, uno scatto rubato che li immortalava di schiena, abbracciati. Alicia cingeva la vita di Will con un braccio mentre lui le avvolgeva le spalle con fare protettivo. Tutt’attorno l’inverno dominava, spogliando gli alberi del loro fogliame autunnale. C’erano altri studenti che camminavano sullo sfondo ma la coppia sembrava essere sorda ai rumori provenienti dal mondo esterno. Esistevano soltanto loro due: un giovane uomo e una giovane donna che sapevano di amarsi.
La sua mente volò indietro nel tempo.

«Hai mai pensato al matrimonio, Alicia?»

«Il matrimonio? No, perché?»

Will alzò le spalle con nonchalance, come a indicare che quella domanda era scaturita da una semplice curiosità. Alicia appoggiò il capo contro la sua spalla, respirando il profumo del tessuto. Il profumo di Will. Servì una manciata di metri per dare al ragazzo il coraggio di continuare.

«Perché io ci penso. Spesso, ultimamente. Sarà la vecchiaia».

«Davvero? Will Gardner che pensa al matrimonio, pazzesco. Il donnaiolo che è in te si sta rammollendo?».

Alicia si voltò verso di lui, un sorriso di sfida cucito sulle labbra.
Will Gardner scoppiò a ridere e strinse più forte la ragazza che gli camminava al fianco. Allacciò il suo sguardo a quello della compagna e senza dire una parola le sfiorò le labbra con un bacio.

«Ti adoro, Alicia».
   
 
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