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Autore: Honowl    26/12/2020    0 recensioni
Il mondo è in completa pace ed armonia, o almeno così credevamo. Un antico male sta per essere risvegliato, un nemico che trascende le capacità mortali e sovraumane. Discord, entità del caos, è l'unico a sapere la natura di questa minaccia, ma per combatterla ha bisogno di recuperare il suo antico potere.
Genere: Avventura, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Discord, Le sei protagoniste, Princess Celestia, Princess Luna
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Nota dell'autore

Ho deciso di pubblicare questa piccola idea che mi sta girando in testa da un po' di tempo. Vedrò come andrà e se verrà gradita procederò con il pubblicare altri capitoli. Quindi sono graditi commenti e recesioni, positive o negative che siano. 
La storia è ambientata in un universo dove i personaggi sono antropomorfi. Grazie dell'attenzione e buona lettura.

 

Capitolo 1 - Discord,  stregone del caos.

Era una calda serata primaverile a Ponyville. La tranquillità e serenità del piccolo borgo era rotta solamente dalle voci dei felici abitanti, rintanati dentro le loro abitazioni per consumare un caldo pasto dopo la fine della dura giornata lavorativa. Era qualche anno ormai che i tre grandi nemici dell'armonia erano stati definitivamente sconfitti grazie alla principessa dell'amicizia e alle guardiane dell'armonia. Ponyville da quel momento aveva attirato una grande quantità di turisti, la sindaca aveva ricevuto una gran mole di richieste di locazione e la costruzione di nuove case si era resa necessaria per soddisfarle, con conseguente aumento del lavoro.
Tutti quanti avevano ripreso la loro abituale vita, tornando alla loro routine quotidiana fatta di sorrisi e duro lavoro.

Persino Discord aveva finito per abituarsi al lento susseguirsi di quei giorni pacifici. La situazione lo annoiava alquanto, ma dopo l'ultima bravata si era ripromesso di tenere le mani pulite. Infine, persino il caos si era dovuto piegare alla magia dell'armonia. Pensava spesso a quanto quell'esistenza sarebbe stata deleteria per lui, considerando la sua immortalità, ma cercava di concentrarsi sulle piccole cose che rendevano i suoi giorni meno melensi di tanto in tanto. 
Come ad esempio le sue giornate con Fluttershy.

Nell'ultimo periodo l'angioletta lo invitava spesso nel ridente borgo, passeggiavano insieme, si concedevano rilassanti picnic sui colli vicini a Ponyville, gareggiavano in cielo a chi riusciva a spazzare via più nuvole e i loro appuntamenti per il tè erano diventate gustose e laute cene che Fluttershy preparava con grande impegno.
E proprio in quella calda serata primaverile, la radura che ospitava la piccola casa della ragazza era animata dalle loro risate.

«...e poi, la saliera ha imbracciato uno stuzzicadenti e ha sfidato a duello il pepe! Dovevi esserci Fluttershy, il feudo dell'argenteria non è più lo stesso dopo ieri sera!» disse lui ingoiando un altro cucchiaio di minestra.

«Hihihihi! Che storia incredibile! Mi racconti sempre un sacco di cose interessanti, Discord!» rispose lei, poggiando il gomito sopra il tavolo e mettendo a riposare il mento sul palmo della mano. Sorrise molto dolcemente mentre osservava il draconide finire il pasto.

Discord si sentiva scandagliato dai suoi grandi occhioni blu, la ragazza sembrava persa nei suoi pensieri mentre muoveva freneticamente le pupille per incrociare il suo sguardo. Infine, per una frazione di secondo, i suoi occhi si concentrarono sulle labbra del draconide. Il vermiglio roseo della ragazza si schiuse leggermente, lasciando trapelare alla percezione di Discord un pensiero poco casto.
Abbassò lo sguardo, arrossendo impercettibilmente, per poi perdersi nuovamente nei meandri della sua mente.

Discord deglutì il boccone.
«Devo proprio dirtelo Fluttershy, questa minestra di verdure è la migliore che io abbia mai mangiato! Qual è l'ingrediente segreto? Avanti rivelami i tuoi trucchetti.». Alzò il mento e chiuse gli occhi mentre gustava l'ultimo cucchiaio scendergli nella pancia. Espirò poi soddisfatto, annuendo e sorridendo.

La ragazza si illuminò al sentire quelle parole, una gioia genuina pervase il suo volto, provocandole un sorriso.
«Oh, dici davvero Discord? Grazie, grazie, grazie! Sei sempre così gentile con me, mi fai sentire così bene...»
Lei allungò la mano sul tavolo arrivando a poggiare il palmo caldo sopra il suo avambraccio.

È il tuo modo per farmi capire che non sei più una bambina?” pensò lui mentre un sorriso malizioso si faceva strada dall'angolo destro della sua bocca. Era verò però, ormai nessuna delle guardiane dell'armonia era più in età puerile, e con Fluttershy, l'adolescenza era stata particolarmente generosa. Per quello che lo riguardava, la sua essenza gli permetteva di mantenere sempre un aspetto giovanile, benchè non definita data la caoticità del suo fisico. Ma attorno a lui, il tempo scorreva per tutte le forme di vita, e ora aveva trasformato una piccola piantina in un alberello i cui frutti erano invitanti e succosi ai suoi occhi di uomo.

Lei cominciò a muovere delicatamente il pollice, stringendo ancora nella sua mano il braccio di Discord. Dopo qualche attimo, fu lui a rompere il silenzio.

«Uhm...ti dispiace se accendo il canale sportivo? Questa sera giocano Kickers contro i Bulls. La pallacorno comincia a interessarmi sempre di più in questo periodo» chiese lui alzando le sopracciglia, come a chiederle un favore.

Fu accolto con un sorriso di assenso.
«Mettiti pure comodo sul divano, io sistemo qui» disse lei facendo per alzarsi e sparecchiare.

Per tutta risposta, Discord tirò fuori un segnale rosso di STOP da sotto la giacca e schioccò la lingua in segno di dissenso.
«Non esiste, lascia pure fare a me. O meglio, a loro» disse ridacchiando per poi schioccare le dita.

Non accadde nulla.
Accigliato, il draconide riprovò nuovamente a schioccare le dita per lanciare un incantesimo che avrebbe animato le stoviglie e ordinato loro di dirigersi verso il lavello per farsi un bel bagno caldo con tanta schiuma. Ma nuovamente nulla accadde.

Fluttershy ridacchiò. 
«Sei sempre il solito burlone! Davvero, faccio io» disse prima di prendere i piatti e dirigersi verso il lavello.

Quell'evento aveva rovinato quel momento particolare, o almeno lo aveva fatto per Discord. Non era la prima volta che si verificava un evento del genere, e sapeva bene a cosa era dovuto. Quel pensiero gli fece aggrottare la fronte, in fondo la sua magia gli faceva comodo. Ma in un mondo con sempre meno caos, sarebbe stato destinato a perdere del tutto i suoi poteri. Era quella la vita grama che meritava? Fu distratto dalla ragazza, che cominciò a canticchiare allegramente mentre si faceva una coda ai folti capelli rosa. Il suo sguardo indugiò sull'esile collo dell'angioletta, passando lentamente più in basso lungo le scapole fino ai glutei e le gambe.
Chiuse gli occhi e sbuffò con un sorrisetto in volto “Grama forse, ma meglio che restare nella pietra.”

Andò a sedersi sul divano, schioccando le dita per accendere il televisore. Di nuovo, il suo incantesimo non ebbe alcun effetto. Sospirò rassegnato, andando ad impugnare il telecomando per mettere in funzione lo schermo.
La casa si riempì di rumore di stoviglie e tifosi che cantavano cori di incoraggiamento ai giocatori.

Dopo poco, Discord sentì le piccole mani della ragazza toccargli le spalle da dietro.

«Gia finito?» disse lui inclinando la testa all'indietro brevemente, per poi tornare alla partita.
«Si, ho fatto...» rispose lei con voce leggera «Sai Discord, pensavo ad una cosa.»
Lui continuò a tenere lo sguardo sul televisore, emettendo un verso per farle capire che la stava ascoltando.
«È piacevole avere un uomo nei paraggi...si possono avere tante discussioni stimolanti, e un punto di vista maschile fa sempre comodo. Poi tu sei tanto gentile, mi riempi sempre di complimenti...» sussurrò lei con un filo di voce. Discord poteva sentire il suo imbarazzo in quelle parole, e al tempo stesso l'euforia di poterle pronunciare.

Sussultò un po' quando sentì le sue mani calare sopra il suo petto in un abbraccio da dietro. Si strinse dolcemente a lui, che poteva sentire sul collo i suoi seni morbidi e caldi. Il profumo dei capelli di lei lo inebriò mentre scivolavano sulle sue spalle, e il suo respiro leggero vicino al suo orecchio destro portò la sua attenzione molto distante dallo sport.
«Discord...» disse lei con un filo di voce «Si è fatto tardi ormai...la strada è buia, e anche se è primavera l'aria è ancora freddina. Perchè non resti qui, stanotte? Il letto è caldo...e confortevole, sai?»

Decisamente confortevole” pensò lui concentrandosi sulla pressione che avvertiva sul collo “Quale pazzo si lascerebbe scappare una simile occasione
Alzò la mano destra, andando ad accarezzare la guancia della ragazza.
«Sai, mia cara, stavo proprio pensand-» 

Ma non fece in tempo a finire la frase. Il suo intero corpo cominciò ad avere spasmi incontrollabili. In un attimo si ritrovò a terra, per poi perdere conoscenza.

Quando si riprese, era sdraiato sopra il divano, con una Fluttershy scossa e lacrimevole al fianco che gli accarezzava il volto.

«Discord!» Squittì «O mia Celestia, Discord! Come stai!?»

In un attimo il draconide ricordò l'accaduto. Per natura era sensibile ai cambiamenti di equilibrio magico, ma mai gli era capitato di subire degli spasmi così forti, nemmeno quando Tirek aveva sottratto l'energia magica alle sorelle regnanti. Qualunque cosa fosse successa, non era qualcosa di ordine naturale. Non era qualcosa che un umano o sovrumano sarebbero stati in grado di gestire.
Come un fulmine si fece largo un pensiero nella sua testa, un presagio molto oscuro.

Scattò in piedi con grande sorpresa di Fluttershy e in pochi passi raggiunse la porta di casa, afferrando la maniglia per aprirla.
«Discord, ma cosa...?» singhiozzò incredula
«Perdonami, Fluttershy. Devo andare con grande urgenza a Canterlot, la prossima volta sarò felice di accettare il tuo invito. Ma non questa sera.» disse lui guardandola con rammarico «Buonanotte, allora. Ci sentiamo presto» continuò per poi chiudersi la porta alle spalle.

La brezza serale era piacevole, ma i pensieri che vorticavano nella testa di Discord non riuscivano a fargli aprezzare nulla. Schioccò le dita in aria con l'intento di lanciare un incantesimo, ma di nuovo non ci fu risultato ai suoi sforzi. “Merda!” pensò digrignando i denti per la rabbia “Se veramente si tratta di Lui, non posso farmi trovare in questo stato! Ma come è possibile?! Da solo non avrebbe potuto fare nulla, che sia stato aiutato?”
Nuovamente schioccò le dita in aria. Stesso risultato. “Merda! Merda! Merda! Devo camminare fino a Canterlot!”

 

 
   
 
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