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Autore: X_98    27/12/2020    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Chiudersi in una stanza buia e rimanere a testa in giù, appeso ad una trave, cercando con tutte le forze di immaginare di stare in una grotta, avrebbe potuto funzionare....... se non fosse stato per un rollio continuo che lo faceva sembrare un pendolo!

Bo era assolutamente convinto che se nei prossimi sette giorni non avessero avvistato la terra, si sarebbe trasformato in un volatile migratore, per sfruttare l’istinto e trovare da solo una stramaledetta isola.

Erano ormai due mesi che si trovavano in mare!

E non sapevano se stessero navigando in acque nemiche oppure se si fossero persi nel loro mondo. L’indicazione di “andare sempre diritto” tenendo il sole che sorge alla propria destra, era andata persa dopo le prime due settimane, quando una violenta tempesta aveva fatto perdere loro completamente l’orientamento e le nuvole rendevano impossibile capire dove fosse il sole.

Al momento il mare agitato rendeva difficile anche solo restare a galla. Non pioveva, ma il vento stava avendo un terribile effetto sull’oceano.

“E se qualcuno andasse sopra ad aiutarli?” Chiese un certo panda “Ti stai offrendo come volontario?” Domandò Cong con fare provocatorio “Affatto! Sapete tutti che distruggerei tutto in mezzo secondo!” Rispose soddisfatto il panda.

“Già! Abbiamo a che fare con una violenta tempesta, non lasciamo che un’altra di uguale potenza si abbatta su di noi!” Rispose Deshi ghignando.

Bao lo guardò confuso “Due tempeste che si uniscono non formano un tornado?” Chiese perplesso “No, non funziona così!” Rispose Jiao, l’anatra mandarina.

“Le scorte di cibo non dureranno in eterno!” Si lamentò Jun “È vero!” Lo sostenne Ling. “Non possiamo rischiare di condannare a morte uno di noi e mandarlo in volo in mare aperto!” Cheng decise di chiarire subito le cose. 

I giovani non riescono mai a vedere e comprendere bene la gravità di una situazione fino a quando non sono nei guai!

Kueng osservò i suoi nipoti che si interpellavano a vicenda nel tentativo di trovare una soluzione in attesa che la tempesta passasse. 

Era in quei frangenti di pericolo che la tensione saliva alle stelle!

Il pavone decise di andare da Kang e gli altri suoi fratelli, fiducioso che una volta passata la tempesta, la situazione volgesse in loro favore.

Erano riusciti a scappare, perché il destino avrebbe dovuto voltare loro le spalle proprio ora?

 

*

 

Un onda si infranse contro la fiancata della nave, bagnando da capo a piedi chi si trovava sul ponte di coperta. Xu ringhiò, non per il fastidio provocato dai vestiti bagnati che aderivano alla sua pelliccia ma per il semplice fatto che l’acqua era gelida!

“Non mollate la presa!” Urlò mentre tentavano di fissare la corda di una vela che il vento faceva agitare impazzita.

Mei imprecò quando scivolò sul legno del ponte di poppa, a causa della pioggia che l’aveva reso estremamente scivoloso. Si rimise in piedi a fatica cercando di non far ruotare eccessivamente il timone da una parte, altrimenti avrebbero cambiato rotta per la decima volta di fila.

Shen si reggeva saldamente allo scorrimano di legno che affacciava sul ponte di coperta. Sapeva bene che la nave era progettata per sopportare condizione peggiori, ma non poteva essere certo che fossero completamente fuori pericolo.

Era la terza tempesta che li colpiva ed anche se non pioveva il mare era talmente violento ed agitato che poteva classificarla benissimo come tempesta!

Grazie alla loro posizione elevata, l’acqua non li aveva raggiunti, ma il freddo e l’umidità presenti quella notte erano tanto rigidi da rendere consapevole il pavone, che presto si sarebbe dovuto rintanare sotto coperta!

Era estate, ma le tempeste facevano sempre dimenticare questo minuscolo particolare!

Il galeone era stato la loro salvezza. Una giunca cinese non sarebbe bastata per portare tutti loro e sarebbe colata a picco alla prima burrasca. 

Mentre le dimensioni del galeone lo rendevano adatta al loro numero e lo scafo allungato apportava una maggiore stabilità in acqua e ne diminuiva la resistenza al vento.

“Mei! Tutta a tribordo!” Urlò Shen resosi conto che un enorme onda si stava formando alla loro destra. Doveva assolutamente spezzarla con la prua, altrimenti si sarebbero ribaltati!

“Ci sto provando!” Rispose lei mentre tentava di opporsi alle correnti che spingevano il timone nella direzione opposta. Shen corse a darle una mano, appena capì che il tempo era agli sgoccioli!

Virarono di poco e la barca si piegò un po’ troppo di lato, mandando a gambe all’aria tutti coloro che si trovavano sul ponte. 

Dall’altra parte, questa brusca oscillazione e l’angolazione nella quale si trovarono, aiutò Mei e Shen a far girare completamente il timone, permettendo alla barca di stabilizzarsi.

Sul ponte del castello di poppa si aggiunse una terza persona “Se sopravviviamo io non metterò mai più piede su una barca!” Disse Xu dopo aver appena rimesso tutto quello che aveva in corpo.

 

*

 

Le speranze ed aspettative generali vennero ascoltate. Passati pochi giorni avvistarono terra e con grande sollievo di tutti, Hua li aveva informati di aver avvistato solo animali come loro, nessun bipede!

Si erano riposati pochi giorni sulla costa ed a causa delle scorte che stavano per esaurirsi, non erano riusciti a stare fermi in un posto molto a lungo.

Shen sapeva bene che un imbarcazione del genere sarebbe potuta essere utile in futuro, quindi mandò in perlustrazione gli uccelli, veloci ed efficienti, che in pochi giorni, trovarono un nascondiglio perfetto per l’enorme galeone: una grotta con una grande apertura sul mare, ma sufficientemente profonda perché fosse al riparo da qualsiasi tempesta.

Così era iniziato il viaggio. Il pavone decise di andare verso la città di Dayong puntando però alle montagne dove avrebbero trovato un nuovo posto da chiamare casa.

Zhan aveva lasciato alcuni lupi a guardia della barca, mentre altri erano andati a cercare il resto del branco. La pace tra i due gruppi di canidi sembrava diminuire con il tempo, preannunciando uno scontro imminente!

Camminavano da giorni, ma l’entusiasmo di trovarsi finalmente su di una superficie non mobile come quella della barca, permetteva al gruppo, di mantenere un andatura spedita.

Una mattina Shen, Xu, Mei e Hua stavano perlustrando il bosco quando l’arresto improvviso dell’avanzata li fece tornare sui loro passi.

“Grazie Hua!” Disse Mei rivolta al rapace che li aveva avvisati.

Xu si bloccò di colpo così come Shen, mentre Mei si avvicinò alla coppia di pavoni che sembrava in difficoltà. Lu-Chu si lamentava e sembrava soffrire molto. Kang la reggeva con le sue ali, mentre Shu cercava di capire cosa stesse succedendo.

Ad un tratto la pavonessa sospirò e la lupa rimase di sasso nel vedere un uovo scivolare fuori dalle sue vesti. Lo fermò ed esaminò. Era la prima volta che ne vedeva uno e l’istinto le disse che doveva pulirlo e consegnarlo alla madre.

“Chi l’avrebbe mai detto!” Sussurrò Mao, il cane albino a Liang, il koala. 

“Hanno apprezzato il viaggio più di tutti!” Ironizzò Luan, un orsetto lavatore albino.

Kang sembrava sotto shock, non quanto sua moglie, ma era sconvolto.

Anche Shen non sembrava entusiasta di questa novità! 

Ciò li avrebbe considerevolmente rallentati mettendo in pericolo anche quella piccola vita.

Gli unici entusiasti erano i futuri fratelli del nascituro “Diventeremo fratelli maggiori!” Urlarono in coro i gemelli. “La famiglia diventa ancora più numerosa!” Disse Xian “Un giorno contribuirai ad ampliarla!” Gli disse Xiao, una pavonessa di cui lui era palesemente innamorato perso.

“Chissà se sarà maschio o femmina?” Si chiese Chong.

Passato il primo momento di sorpresa, anche Kang e Lu-Chu risero contenti e si abbracciarono. “Non mi sono accorta di nulla!” Ammise la pavonessa “Questo rende la sorpresa ancora più speciale!” Disse il pavone stringendola forte a se.

“Come se non ci fossero già abbastanza pavoni!” Si lamentò Xu non trovando altro di meglio da dire. “Ti andrebbe di fare coppia per battere questi uccelli con un numero maggiore di felini?” Chiese la pantera rivolta al leopardo.

Mei rise di gusto “Non ti arrendi mai quando stai per perdere miseramente?” Chiese divertita. Shen sorrise di fronte all’ingenuità dell’amica. Xu era strano nel rapportarsi con le persone, forse era dovuto al fatto che aveva vissuto per molto tempo da solo, ma non era impossibile capire ciò che stava facendo.

“Perché ridi?” Domandò la pantera “La mia proposta era seria!” Ammise.

Questa volta a ridere fu Shen, di fronte all’espressione allibita di Mei che sembrava non volerci credere, o che temesse che Xu stesse ancora scherzando così da farle fare una pessima figura per qualunque risposta avesse dato!

 

*

 

Avendo con loro un uovo da dover covare, gli animali rallentarono notevolmente il passo. Lu-Chu venne sistemata su di un carretto rubato per l’occasione. Anche se Hua continuava a ripetere che l’avevano “preso in prestito”, Shen sapeva bene che non era così, ma poco gli importava visto che il loro obbiettivo era raggiungere le montagne il prima possibile. Venne deciso di restare vicino alla costa dove la strada sarebbe stata meno impervia per la pavonessa. 

Si sarebbero spinti verso l’entroterra e nelle foreste dove i banditi rappresentavano un grave pericolo, solo un volta giunti all’altezza del loro obbiettivo.

I lupi bianchi ulularono impazziti appena videro la sorgente che sgorgava da una roccia ed iniziava il suo percorso verso valle. I canidi bevvero avidamente l’acqua e la foga fu tale da far cadere qualcuno nel torrente.

Gli altri aspettarono che i lupi avessero finito per avvicinarsi. Tra felini e cani non scorreva buon sangue, ma la battaglia aveva trasformato la loro rivalità in complicità ed erano passati dall’odiarsi al sopportarsi. 

Il vero problema erano i due branchi al completo che stavano sempre a fronteggiarsi.

La soluzione arrivò in un caldo pomeriggio d’estate, durante una breve pausa presa per permettere ai rapaci di individuare una strada che sarebbe stata possibile percorrere, in sicurezza e con il carretto.

“È una cucciola sfacciata!” Urlò Zhan sbattendo il martello in terra frustrato.

“Forse avresti dovuto fare tu la proposta! Invece la grande idea l’ha avuta lei.... che figura di.....” “....non ho chiesto pareri!” Ringhiò il lupo contro Mei. Lei si sdraiò di schiena sbuffando, sul ramo sul quale era seduta.

“Visto che ti stai lagnando come un cucciolo, era facile capire il contrario!” Fece notare Xu restando comodamente sdraiato sull’erba.

“Non mi importa cosa decidiate” disse Shen scendendo dall’albero su cui era salito per controllare la situazione “L’importante è che questa situazione non persista! Lo scontro deve essere evitato!”. Zhan abbassò le orecchie appena il pavone gli si parò davanti “Va bene! Prenderò in moglie l’alfa dell’altro branco, ma non posso promettere di riuscire a provare qualcosa di diverso dall’odio, nei suoi confronti!”

Rispose il lupo pentendosene subito a causa dello sguardo gelido che Shen gli lanciò.

Il pavone avvicinò lentamente il becco all’orecchio dell’amico “Falla soffrire e te ne pentirai!” Sussurrò prima di sparire nella boscaglia.

Zhan si sedette in terra nervoso “Ultimamente Shen è.....diverso? Non trovate?” Chiese Mei “Io non ho notato niente di nuovo! È sempre stato irascibile!” Rispose Xu.

“Non è quello!” Insistette la felina “Tra poco passeremo vicino a Gong Men. È l’unica strada percorribile dove potremmo trovare ulteriori scorte per il viaggio” confessò il lupo.

“Ma siete matti?!” Urlò Mei cadendo dall’albero ma atterrando in piedi grazie ai suoi portentosi riflessi “Abbiamo troppi pavoni bianchi con noi! Rischiamo che ci inseguano o che catturino qualcuno di noi per ottenere anche la più piccola informazione!” Disse Xu più agitato dell’amica “No......” sussurrò lei appena una realizzazione la colpì in pieno “Si, invece!” Ringiò il felino a cui non piaceva per niente essere contraddetto “No.....” ripetè ad un volume un po’ più alto Mei “La pianti!” Urlò Xu irritato fino nel midollo.

“Shan!” Disse la felina guardando l’amico come se fosse stato in grado di leggerla nel pensiero. “Chi?” Chiese Zhan mentre cercava di capirci qualcosa in quello strano discorso. “Cosa?” Domandò il felino confuso. Cosa c’entrava l’aquila con......!

“Oh.....” osservò appena la memoria lo mise in allerta. “Potreste articolare i vostri pensieri!” Gridò il lupo la cui curiosità la stava divorando.

“Quello stramaledetto pennuto vuole riconsegnare Shen ai sovrani di quella lurida città!” Spiegò Xu “La ricompensa!” Disse Zhan appena comprese.

“Già!” Disse Mei. “Non mi è sembrato per niente preoccupato per questo!” Sottolineò Xu mentre cercava di rilassarsi. Era impossibile per l’aquila riuscire nel suo intento perché avrebbe dovuto significare mettersi contro tutti!

“Lui non è mai preoccupato!” Disse Mei prima di recuperare la sua frusta per poter andare a sorvegliare la situazione “Forse lo è ed è bravo a nasconderlo!” Disse Xu seguendola assieme al lupo. “O forse non ha capito in quale pericolo si è cacciato!” Si corresse il felino. Mei scoppiò a ridere guardando male l’amico. A volte sapeva essere un gran rompiscatole!

 

*

 

“Però! È una gran bella città!” Disse Guo mentre osservava le case facendo capolino da un cespuglio. “Piao, Genji e Zhong sono andati ieri a comprare nuove scorte! Che fine hanno fatto?” Chiese nervosa Jie.

“Ti ricordo che Zhong ci ha portato una parte degli acquisti ieri sera. Saranno rimasti anche oggi in cerca di ulteriori opportunità!” Ipotizzò Deshi.

“Chiamalo bottino e non acquisto! Rubare con soldi rubati è truffare!” Disse Liang mentre si sistemava il cappuccio sulle sue grandi orecchie.

I mantelli e cappucci erano fondamentali per nascondere il loro singolare colore e cercare di non attirare troppo l’attenzione dei mercanti che, di tanto in tanto, incrociavano.

Nel tardo pomeriggio si riunirono tutti in una parte del bosco. 

“Non credevo che poteste farcela senza farvi inseguire dalla guardia reale!” Disse Fa guardando stupito Piao che aiutava a distribuire le verdure appena comprate.

“Uccello di poca fede!” Lo schernì il leopardo.

Un grugnito fece voltare tutti verso un grosso albero e videro un facocero che li osservava. “Che vuoi? Sappi che non siamo intenzionati a vendere niente di quello che vedi!” Disse Tai-Yang ringhiando.

Altri facoceri si unirono al suo compagno sbucando dai cespugli circostanti.

Xu si allarmò quando si rese conto di una cosa: fissavano con troppa insistenza i pavoni!

Lo stallo durò circa cinque secondi prima che gli intrusi partissero all’attacco.

I pavoni si ritirarono, attenti a proteggere Lu-Chu, seguiti a ruota dai lupi, mentre i felini e gli animali di grossa taglia come Ning, Deshi e Wing si buttarono nella mischia.

“Wow! Non mi ero resa conto quanto mi mancasse lottare!” Disse Mei mentre correva al fianco di Shen e Xu lontano dallo scontro dopo aver atterrato numerosi nemici.

“Hua, Fa, Piao, dite agli altri di restare uniti e superare la città! Mandate qualcuno a riprendere chi è rimasto indietro!” Urlò Shen al gufo che volava al di sopra degli alberi. “Ricevuto!” Risposero in coro i rapaci prima di dividersi.

Dopo pochi minuti di corsa il pavone si fermò ed i due felini con lui. Shen vide il resto del gruppo che continuava verso la loro prossima destinazione, ma doveva essere certo che nessuno li seguisse.

Un verso di dolore precedette il volo di Xu che si schiantò contro un albero. 

Il pavone non fece in tempo a pensare niente che si sentì afferrare da dietro e sollevare di peso.

“Lascialo!” Urlò Mei prima di finire nel fango, centrata in pieno viso da un potente pugno.

I facoceri iniziarono a correre nella foresta nel tentativo di seminare i felini che li inseguivano furiosi.

Shen cercò di divincolarsi, ma l’avversario lo teneva saldamente per il busto bloccandogli le ali e con l’altra mano lo aveva afferrato per il collo.

“Ho il Principe! La ricompensa sarà nostra!” Urlò quel sudicio animale. Shen si tranquillizzò capendo che non volevano ucciderlo, ma si agitò ancora di più quando comprese dove lo stavano portando.

I lupi, sia neri che bianchi, intercettarono e saltarono addosso ai banditi in corsa, ma quei suidi fecero in modo di farsi catturare per permettere al loro compagno con il bottino, di scappare.

Shen poteva sentire Mei e Xu che li tallonavano, sia per i loro ringhi che per il fiatone che la corsa gli aveva fatto venire.

Improvvisamente il bandito si fermò di colpo “Lascia andare mio figlio!” Quella voce era familiare. Shen aprì gli occhi e vide Kang che torreggiava di fronte al nemico con la coda aperta per intimorire l’avversario.

“Avvicinati ed è morto!” Disse il facocero facendo pressione sul collo del pavone, il quale si agitò sentendo quella presa micidiale aumentare sempre più.

L’attuale distrazione del bandito e la sua presa meno salda sul busto, permise a Shen di far scivolare l’ala verso la tasca segreta dalla quale prese alcune lame.

Appena ebbe in mano uno dei suoi coltelli, il pavone lo conficcò nel braccio del suino liberandosi da quella stretta mortale.

Il facocero urlò dal dolore, ma venne mandato nel mondo dei sogni da Mei la quale non perse tempo appena vide che c’era la possibilità di agire.

“Shen, stai bene?” Disse Kang mentre sorreggeva il più giovane. “S-si!” Rispose il pavone massaggiandosi la parte di collo lesa.

“Cosa voleva?” Chiese Kang rivolto ai due felini. Non sembrava solo spaventato, ma anche arrabbiato che suo figlio fosse stato messo in pericolo!

“Io.....non lo so!” Farfugliò Mei sperando che si bevesse la sua bugia. “Non mentirmi!” Urlò il pavone lasciando il figlio tra le braccia di Xu ed avvicinandosi con fare minaccioso alla felina. Speranza vana....come sempre!

“È a causa della ricompensa messa su di me!” Disse Shen che si era ripreso.

“Cosa? Ricompensa?” Domandò sospettoso il padre “Sei un fuorilegge?” Chiese terrorizzato.

Dopo aver dato un rapido sguardo all’amico, sicuro di poter svelare la verità, Xu rispose con tutta la calma del mondo “No, solo il Principe di quella città!” Disse indicando le case che si intravedevano fra gli alberi.

“Un Principe?” Chiese Kang incredulo. Mei rise di gusto “Oh, quanto mi divertirò quando anche gli altri lo scopriranno!” Disse assaporando già quel momento.

“Ecco perché!” Comprese il pavone “Perché......cosa?” Domandò Xu non capendo cosa intendesse. “Perché siamo passati per questa strada!” Spiegò il pavone “Volevi andartene senza salutare?” Chiese irritato in direzione del figlio.

“Stai scherzando vero?” Domandò di rimando Shen “Non voglio tornare là!” Disse indicando la città.

Kang sospirò. Chiuse gli occhi e sembrò raccogliersi, poi li riaprì, pronto a parlare “Devi. Il dovere è davanti ai nostri desideri. Quelle persone hanno bisogno di una guida, nonostante tutte le cose che diranno su di te” disse il pavone.

“Mi hanno sempre considerato un cattivo presagio, una rovina per la loro città, saranno stati contenti quando sono stato catturato da Derek” Mei e Xu ringhiarono nel sentire quel nome “Ed i miei genitori erano della stessa idea visto che non hanno fatto niente per fermarlo!” Concluse Shen.

“La ricompensa!” Disse Kang. Il giovane lo guardò confuso “Hanno messo una ricompensa per chiunque ti avesse riportato a casa! Questo non ti dice niente?” Chiese Kang poggiando un ala sulla spalla del figlio.

“Non cambia niente! Non si sono mossi per difendermi quando ce n’era di bisogno! E mettere una taglia su di me, mi fa sentire un oggetto più che una persona!” Urlò Shen pieno di rabbia.

Passò qualche minuto prima che il pavone riuscisse a calmarsi. 

Mei non sapeva cosa dire, mentre Xu non era certo di azzeccare la frase giusta. Lui non li aveva mai conosciuti i suoi!

“Non posso costringerti a fare niente ne voglio farlo! Però sappi che io ho amato i figli che gli umani mi hanno strappato, e continuerò a farlo per sempre! Anch’io non mi sono opposto quando li hanno presi......” ammise il pavone affranto.

“Grazie!” Disse Shen che però si rifiutava di piangere. 

Non poteva mostrarsi tanto debole solo per una frase. Cos’avrebbe fatto se un giorno avesse rincontrato i suoi?!

“Non tornerai a casa?” Chiese Kang “Ci sto andando!” Rispose Shen.

“Bene! Sono proprio curioso di vedere la faccia che faranno quei contadini quando ti vedranno.....” Xu si interruppe quando vide il pavone scuotere la testa.

“Sto andando verso un luogo da chiamare casa con la mia famiglia.” Disse Shen “Non riesco a perdonare i miei, non ancora!” Confessò.

“Perfetto! Ora andiamo a vedere se gli altri le hanno date oppure le hanno soltanto prese!” Disse Mei riferendosi allo scontro iniziato poco tempo prima.

Shen si girò verso le case che poteva vedere in lontananza “La mia città sarà la più prospera dell’intera Cina! Vedrete e comprenderete a fondo l’errore che avete fatto nel sacrificarmi!” Promise il pavone sentendo una profonda collera agitargli le viscere.

Avrebbe portato la sua famiglia alla grandezza. 

Da reietti si sarebbero innalzati come mai prima d’ora. C’era la possibilità che sarebbero rimasti nascosti al mondo per proteggere la loro progenie, ma questo non avrebbe fatto altro che aumentare il loro potere. 

Perché pericolo più grande è ciò che non vedi!

 

Buone feste a tutti!

No, questa storia non l’ho abbandonata! Ho avuto un blocco e non sapevo se la parte scritta andasse bene, non ero convinta! Ho iniziato di nuovo a scrivere ma mi sono fermata di nuovo! E l’università non ha aiutato per niente!

Non so quanti seguano la storia, ma spero che qualche buona anima possa darmi consigli, suggerimenti o condividere idee!

Nel frattempo dopo il momento di stallo precedente sono andata avanti, così per il momento potrò aggiornare per un po’ di tempo pubblicando i capitoli che ho scritto!

A presto,

X-98

 

   
 
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