Serie TV > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: Pamprunelle    14/01/2021    0 recensioni
[Fratelli Caputo]
[Fratelli Caputo]Simone Polizzi pensava di sapere cosa gli avrebbe riservato il futuro, bene o male; pare che all’universo piacesse provargli quanto si sbagliasse.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se un anno fa gli avessero raccontato che avrebbe passato tre mesi delle sue preziose vacanze estive a dare ripetizioni di Greco e Latino a una ragazzetta invece che impiegare le sue energie nell’ultimazione dell’Edipo reincarnato, probabilmente li avrebbe osservati con malcelata incredulità - e ad onor del vero, si domandava, chi mai su suolo roccatellese avrebbe mai potuto anche solo pensare ad un’eventualità simile? 

Come se l’arrivo e definitivo trasferimento di una famiglia prettamente milanese in un comune pressoché sconosciuto fosse cosa comune.

Supponeva che qualche novità non potesse nuocere troppo, in fondo.

 

E poi, a seguito della sua bravata recitativa sotto le direttive del signor Nino e la consequenziale rivelazione in quanto sè stesso ai fini di insegnare alla nipote di lui, il resto gli era come piombato addosso, come una valanga di riflettori finemente progettati a metterlo in crisi e portarlo in terre incognite.

 

Ricordava con estrema chiarezza quanto fortemente sperasse che il rossore sulle sue guance non fosse visibile come temeva durante il primo dialogo coi genitori della sua improbabile allieva, perché mentre si prodigava nell’esprimere il suo imbarazzo non poteva distogliere la mente dal fatto che la donna seduta in fronte a lui somigliasse così tanto a quella scurrile, inquieta e - nonostante tutto - splendida ragazza, tanto che si soffermò a pensare che fosse felice delle differenze più evidenti, come il colore dei capelli e degli occhi.

Se così non fosse stato avrebbe reso la sua già compromessa reputazione un giunco, senza possibilità di recupero.

Lode al Signore o qualunque altra creatura regolasse le dinamiche dei mortali.

Lode alle piccole misericordie.

 

Era già abbastanza grave che stesse sviluppando una cotta per la figlia del sindaco, ed ancor di più lo era che riuscisse ad empatizzare con le figure maschili dei romanzi di formazione tipicamente controparti in una trama a sfondo romantico dopo averla conosciuta.

Romeo Montecchi, per citare il meno noto.

Anche ci avesse provato con tutte le sue forze non sarebbe stato in grado di prevalere su sè stesso, sul suo cuore ormai irrimediabilmente alla deriva; ed era tutto, tutto per via di quello sguardo, di quegli occhi così brillanti.

 

Se al cuor non avesse potuto comandare... sarebbe stato in  grado di farsi comprendere tramite esso?

La sua semplice volontà di capire quella peculiare coetanea dai modi apparentemente burberi, sarebbe bastata a consentirgli di avere un posto nel suo mondo?

Gli avrebbe valso la possibilità di camminare al suo fianco?

 

Supponeva che avrebbe dovuto pazientare per scoprirlo.

 

      ———————————————————————————————

 

“S-senti...” puoi farcela, devi solo essere sincero. Non è una sciocca, capirà.

 

Inspira, espira.

 

Comunque... comunque Giocasta è mia cugina, non è la mia fidanzata. Io te l’ho detto perché ti volevo far ingelosire.” 

Lo dice tutto d’un fiato, come se la sua anima potesse venire risucchiata in caso non avesse parlato dei suoi veri pensieri. Dei suoi veri sentimenti.

 

Percepisci la presenza dei suoi occhi sulla tua figura, sai che ti osserva con un turbinio di emozioni che solo lei potrebbe provare, indomita e bella com’è.

Eppure ne sei a conoscenza Simone: gli artisti, i comprimari non verranno amati dalla principessa, non vi è speranza che una trama del genere abbia luogo.

Dovresti essere qualcuno. Magari anche solo uno scudiero... un principe di qualche sorta.

 

È ora o mai più, vero?

 

Qualcosa dovrai dire turiddo... Già che ci sei potresti farlo uscire e smetterla di interpretare una parte che non è la tua. Solo per questa volta potresti lasciar distinguere l’attore dal ruolo a qualcuno che non è solo una spettatrice, perché l’hai realizzato da tempo ormai.

 

“Perché...” lei non è mai stata solo una spettatrice.

 

Inspira, espira.

 

Perché tu mi piaci.”

Ti volti nel mentre, per osservare ciò che rimarrà date le tue parole di un’amicizia che temi possa andar sfumando.

Non avevi considerato tutti i fattori però.

 

Senti prima le sue mani, piccole e calde, confortanti come la sua intera esistenza arrivarti alle guance gentili, e poi la vedi avanzare fulminea, senza che il dubbio possa venirle accostato.

Poi il suo respiro lieve e il suo profumo ti inebriano i sensi, sei fermo ed in volo al contempo, puoi ipotizzare le prossime mosse?

Sarà l’adrenalina che ferma la tua mente dal figurartele, o è l’amore?

 

In ultimo nel restante mezzo secondo che passa senti le sue labbra.

Senti le sue labbra.

No, da sciocco interprete non avevi notato il fattore più ovvio di tutti: lei non è mai stata una spettatrice, è la musa di tutte le tue creazioni, protagonista indiscussa di ogni cosa che hai provato da quando è apparsa.

 

Vi separate lentamente, rimanendo a un respiro di distanza, e la vedi sorriderti, occhi speranzosi, come se avesse provato il tuo stesso lacerante dubbio nel tempo intercorso tra la sua decisione e questo momento; non puoi trattenere il sorriso che ti nasce dirompente sulle labbra, il cuore è troppo in alto nel tuo cielo interiore per sopprimerlo.

 

Vi scambiate un sorriso, uno sguardo limpido, sincero, innamorato.

 

Non sei un principe, forse mai lo sarai.

Guardando questa principessa inusuale però, e il suo sorriso che facilmente ruberebbe la scena a mille soli lucenti, la consapevolezza di ciò non è abbastanza per farti demordere.

 

Se devo essere me stesso, lo sarò.

 

Si concede di essere impulsivo solo per oggi, e le loro labbra si incontrano nuovamente, una, due, tre, quattro volte.

Non si è mai sentito tanto vero, tanto a casa.

 

I principi sono stati comunque superati da tempo.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Pamprunelle