Sei seduto davanti a me nella tua poltrona sfondata, mentre fingi di leggere il giornale di stamattina.
Mi chiedo cosa provi quando con uno sguardo ricostruisco la storia della tua vita, mi chiedo se ti fa sentire debole il modo in cui non sai nasconderti dietro le tue barriere, non con me.
A volte vorrei essere un idiota qualunque per non vedere la sofferenza che ti porti addosso, scritta fra le tue rughe e nel modo in cui chiudi i pugni e stringi le spalle.
Per una volta vorrei, quando torni a casa a fine giornata, guardarti negli occhi e non notare la stanchezza che ti consuma e l’oscurità in cui vorresti affogare una volta per tutte. So che è anche colpa mia e nulla (nemmeno il tuo perdono) mi impedirà di odiarmi per questo.

Mi chiedo se anche tu sappia cosa tengo nascosto dietro le apparenze.
Tu non hai bisogno del genio, per molti versi sei mille volte più intelligente di quanto potrei mai sperare di diventare. Sai sempre cosa è giusto fare e per questo ti invidio, se fossi più come te non avrei passato una vita a distruggere ciò che avevo intorno.
Mi terrorizza il modo in cui mi conosci, molto più dei fantasmi con cui combatto, e ancora di più mi terrorizza non capire perché sei ancora qui con me, perché non sei già sparito.
Cosa può vedere una persona come te in un mostro come me?
Qualunque sia la risposta, da bravo egoista spero che non ti renda conto tanto presto di star sbagliando.
Forse, se rimani ancora un po’, anche io imparerò a spazzare via i tuoi tormenti così come tu fai con i miei.

Alzi gli occhi dalle colonne stampate e incontri il mio sguardo.
So che ti basta poco per capire tutto, anche se non dici mai una sola parola ad alta voce.
Mi sorridi in quel modo tanto devastante che riservi solo a me.
Vorrei ti guardassi con i miei occhi, forse ti vorresti bene un po’ di più, meglio di come sono capace di dimostrarti io, che con la mia arroganza e le mie bugie rovino sempre tutto.
Forse un giorno imparerai che sono molto peggio dell’uomo che ami, ma fino a quel giorno non potrò fare altro che restituirti questo amore, seppur nella mia maniera strana e difettosa.

Prima o poi non ci sarà più bisogno di nasconderci e di svelarci.
Con questa speranza, ricambio il sorriso e torno a pensare a te.

Angolo Autrice
Questa è una cosina che ho scritto un po' di getto, quando avrei dovuto in realtà lavorare ad altro.
Non è inserita in nessun momento specifico della serie, quindi la si può interpretare con sfumature diverse, come più si preferisce (questo vale anche per la natura del rapporto fra Sherlock e John).
Ad ogni modo spero vi sia piaciuta e di leggere la vostra opinione.
Alla prossima!
-A