Fanfic su attori > Cast Once Upon a Time
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Autore: Wicked Ladies    18/01/2021    0 recensioni
Per questa intro lasciamo alla trama il piacere della curiosità...
[...]
Subito si alzò e le andò dietro "Ti serve qualcosa?"
“Mi serve che tu sia onesta” disse continuando a camminare.
"In che senso?" Le si affiancò.
“Perché ti sei inventata la cazzata di aver avuto un altro ruolo?” Non le importava di star alzando troppo il passo.
- Merda! - Jen si passò una mano sul viso "Perché non volevo farti preoccupare"
Lana non la guardò ed entrò nella sua roulotte sbattendo la porta. Cosa si aspettava poi? Che restasse con lei? -Certo sogna Lana-
La bionda da fuori la roulotte urlò "Senti mi dispiace di averti mentito ok?" Non ottenendo risposta se ne andò.
La mora ormai in lacrime, certo da lei non se lo aspettava, dopo quello che si era creato tra loro.
[...]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla, Rebecca Mader
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Love

7

“Piccolina ma che c’è!?” Lana la cullava ma Joy continuava a strillare disperata. Prese il cellulare e chiamò Jen “Rispondi per favore”

La Morrison si buttò giù dal letto "Pronto?"

“Scusami non vorrei disturbarti, ma Joy non smette di piangere non so come fare” disse mentre continuava a cullare la piccola.

"Uh * sbadiglio sonoro * arrivo subito" chiuse il telefono e si mise un paio di pantaloni.

“Joy arriva Jennifer okay, che c’è piccola della mamma?” Tentava in tutti i modi a placare il suo pianto anche cantando.

 

La bionda bussò alla porta dell’appartamento una ventina di minuti dopo.

“Ehi, perdonami tanto” la guardò con la piccola poggiata sulla spalla.

"Tranquilla" le sorrise, poi si voltò a prendere la bambina "Hey paperotta che hai?" la prese in braccio coccolandola, la bimba appena la vide si calmò ed iniziò a succhiarsi il pollice.

“Non ci credo” Lana si voltò a guardarle “Non fare quella faccia Jen, è la fortuna del principiante”

"Immagino" sorrise canticchiando. Poi si ricordò e dette un bacio all'altra "Ciao"

“Ciao a te” si poggiò a lei “Avrei dovuto chiamarti prima, forse…”

"Tranquilla, l'importante è che si sia calmata" le sorrise "Sei riuscita a riposare oggi?"

“Uhm a tratti, devo riprendere a studiare il copione e a rimettermi in forma”

"Beh, per quel che mi riguarda anche così sei in forma" sorrise "Se vuoi ti presento il mio personal... ti ucciderà ma sarai soddisfatta dei risultati"

“E se chiedessi a una biondina dal corto capello?” Disse accarezzandole la schiena.

Accarezzò la testa di Lola che era venuta a farle le feste "Oh... non so quanto potrei allenarti... credo che sarei troppo dolce e distratta"

“Non voglio morire però, tu hai una costituzione diversa dalla mia”

Rise "Si regolerà di conseguenza... oppure avrà un bell' occhio nero"

“Shh, non fare la gelosa” sorrise e la baciò di nuovo “Dormivi?”

“Mi ero appena messa sul materasso" sorrise "C'è una possibilità che possiamo schiantarci sul tuo? Ora che la paperotta si è addormentata?"

“Si c’è una vivida possibilità” disse accarezzando Lola mentre si rimetteva in piedi.

"Bene" sorrise mettendo la bimba su un braccio "Direi di coglierla"

Sorrise guardandola e la tenne per mano, amava quel loro modo di stare insieme. Si stese e chiese che le si sistemasse a fianco.

Posò la bimba e lo fece, appena toccò il cuscino svenne dal sonno.

“Notte amore mio”

 

***

Era passato qualche mese dal parto e come promesso Jen l'avrebbe portata ad un appuntamento.

Gin stava aiutando Jen con i capelli che quella sera avevano deciso di fare i matti “Ma che hai combinato?” Chiese la moretta.

"Ma non lo so, stanno dritti senza il mio consenso!!" sbuffò.

“E se li rilavassi?” Chiede Gin.

"Ma così faccio tardi!!!"

“E se li lasciassi così? Qualche boccolo distratto fa aggressive”

"Uh... non sembro uno spaventapasseri?"

“Ma no tesoro”

"Speriamo..." sbuffò.

“Dai su” disse Gin.

"Spero che vada tutto bene" sospirò nervosa.

“Adorerà la scelta, e poi non le stai per chiederle di sposarla”

"Oddio no no no. Credo che ne abbiamo abbastanza di ex mariti tra entrambe per non voler affrettare o affrontare nulla di ciò"

“Scherzavo rilassati” ridacchiò Gin “Forza vai”

 

/

Bex guardava Lana che si preparava "Allora? Come ti senti chica?"

“Uno schifo, abbiamo discusso ultimamente” sbuffò “Secondo me mi molla stasera, e ha ragione”

"Oh... e come mai?" la guardò la rossa.

“Sono un po’ stressata tutto qui, e lei è sempre così adorabile”

"AWWWWWWW!!!! Perché stressata? " la guardò.

“Smettila Bex, pensi sempre a male” sbuffò.

“Certo! Come no.." rise

“Non penso solo a quello idiota” le tirò un fermaglio.

La rossa rise "Ma non puoi negare che vuoi saltarle addosso!"

“Dici che sono così disperata?”

"No sei solo una donna con una normale libido repressa per sette anni" rise.

“Sei terribile” mandò gli occhi al cielo.

"Ma mi vuoi bene per questo!"

“Dai tra poco sarà qui” guardò ancora la piccola addormentata, come stava crescendo la tenera Joy.

"Sta tranquilla sarà con me" le sorrise.

 

 

Jennifer si dette un’ultima aggiustata poi uscì. Arrivò all’appartamento dell’altra e suonò.

“Eccola” si sistemò la gonna e andò ad aprire -Jen Dio così mi ammazzi- “Buonasera”

"Oh... buonasera" sorrise incantata.

Dietro Bex cercava di non ridere rumorosamente.

“Vuoi salutare Joy?” La guardò dolcemente.

Annuì non fidandosi della sua voce. Sorrise e vide la rossa con in braccio la bimba.

"Bex. Paperotta!"

La bimba sbracciò un po’.

“Le sei mancata” sorrise Lana richiudendo la porta.

"Anche lei a me" stringendosela al petto.

Bex zitta, zitta si allontanò e scattò una foto del quadretto.

“Joy sa già che io e te andremo al nostro appuntamento speciale” sorrise accarezzandole le guance rosse “Fai la brava con la zia Bex, vero?”

La bimba non sembrava proprio soddisfatta di essere rimessa tra le braccia della rossa ma non pianse. La bionda le sorrise e salutò entrambe per poi prendere e portare via la mora.

“Jen?” La guardò mentre guidava “Scusami per queste ultime settimane”

Le prese la mano "Tranquilla. So che eri un po’ stressata da tutto" sorrise.

“Sono stata pessima però”

"Non te ne faccio una colpa" le baciò la mano "Solo se mi prometti che mi lascerai aiutare"

“Tu lo fai tutti i giorni e sei meravigliosa” disse guardandosi intorno “Siamo sul set?”

"Si" sorrise e la fece scendere "Ho chiesto qualche favore"

“Spero non ti sia messa nei guai”

"No ... basta non fare casino" sorrise.

“Allora ti seguo, Swan” ridacchiò.

Rise e le portò da Granny. C'era una tavola apparecchiata ed un cestino da pic-nic.

“È bellissimo tesoro” le posò un tenero bacio sulle labbra.

Sorrise.  Le scostò la sedia e preparò i piatti.

“C’è un profumo delizioso”

"Grazie. Ci ho lavorato un po’”

“Hai preparato tu?” Chiese.

Annuì sorridendo.

“Che hai?” Allungò la mano sul tavolo “Jen è bellissimo, mi piace molto”

La bionda le baciò la mano "Sono contenta"

“Anche io tesoro” le sorrise.

“Cosa c’è di buono chef?”

"Un’insalata con straccetti di pollo. Patate al forno e sidro analcolico visto che ancora allatti" sorrise.

“Adoro gli straccetti di pollo e adoro te”

Arrossì un po’. Iniziarono a mangiare e la guardava di tanto in tanto, era nervosa, ma non ne capiva il motivo.

"Che c'è?" Le chiese mentre interrompeva il flusso di pensieri.

“Sei nervosa, non ti vedevo così da un po’”la guardò dolcemente “Parlami Jen”

"Uh... è che non voglio rovinare nulla" sorrise.

“Allora rilassati” sorrise scostando la sedia e prendendola per mano “Ho visto che c’è un caddy qui fuori facciamo un giro?”

"Perché no. Guido io?"

“Va bene” sorrise accarezzandole la nuca, doveva necessariamente baciarla.

Jen si chinò lentamente e le dette un piccolo bacio.

“Grazie per la cena”

"Grazie per aver accettato" sorrise poi si scostò per farla salire "Allora dove vogliamo andare?"

“Giriamo un po’ e poi se si può andrei a casa Mills che dici?” Le accarezzò la nuca e la guardò teneramente.

"Sicuro" e mise in moto. Girarono per il set poi si fermarono davanti alla villa. Jen sorrise.

“Il loro primo incontro” ridacchiò Lana “Secondo te prenderanno in considerazione la tua idea?”

"Non lo so. Mi ripetono da anni che è uno show per le famiglie... chissà.... magari gli piacerà far soffrire un altro po’ Emma" ridacchiò. Poi la guardò "Più che altro ho visto il tuo set in consumistica... giacche di pelle eh"

“Oh, sta zitta, Roni è esattamente un po’ come Emma e sai? Non mi dispiace”

 

Scese dal caddy e percorse il viale “Hai ragione tu, è uno show per famiglie, ma ci sono famiglie come la nostra, che magari non vedono l’ora di guardare un qualcosa che le rappresenti...” sospirò “Ma quei due sono dei testoni e lasceranno tutto irrisolto...” aprì inconsciamente la porta “Entri con me?” Sorrise senza malizia.

Sorrise e la seguì "Credo che non la vedremo più villa Mills da quanto ho capito"

“Appunto vieni con me” sorrise trascinandola dentro e chiudendo la porta alle sue spalle. Poi attirò l’altra per un bacio lento, mentre si reggeva ai suoi fianchi avvolti in quel pantalone a vita alta.

Rispose al bacio accarezzandola da sopra quel bellissimo vestito "Qualche idea in particolare?"

“Voglio fare l’amore con te” disse guardandola intensamente, mordicchiandosi il labbro.

"Sicura?" Sorrise.

“Si amore, lo sono” le accarezzò il viso.

“…vuoi andare di sopra?" La strinse un po’ a sé.

Annuì per non tradirsi.

Andarono di sopra nella camera da letto. C'era ancora il grande letto matrimoniale "Sai non sono mai stata qui" sorrise.

“Oh beh lo so, ed è un vero peccato, sai” le sfilò lo spolverino dalle spalle “Se Emma e Regina fossero finite prima a letto, io mi sarei accorta di tutto prima”

"Forse sì, forse no.... abbiamo solo due ore..." sorrise mentre le appoggiava con decisione le mani sui fianchi e la baciava con passione.

Lana schiuse le labbra assaporando la sua lingua “Odio le ore contate, ma me le farò bastare”

"Bene" le fece andare verso il letto "Sei bellissima con questo vestito"

“Grazie” sorrise timidamente.

Scese al collo ed iniziò a baciare la spalla mentre faceva cadere la spallina.

Lana si resse a lei, per non perdere subito la ragione, Jen era così delicata e timorosa a tratti.

Passò delicatamente anche all’altra. Poi si allontanò e si levò il suo top.

Lana la guardò mentre cercava le sue mani, i suoi occhi e le sue labbra.

La tirò di nuovo verso di sé mentre la baciava ancora e ancora, accarezzandola e facendole scivolare via il vestito.

Lana rabbrividì all’assenza del vestito e si immerse in quel bacio appassionato, tanto da toglierle il fiato.

Jen sospirò tremante poi si allontanò un’altra volta per slacciarsi i pantaloni "Sei stupenda"

“Sei bellissima anche tu” Sorrise ai suoi sospiri.

“Sei di parte”

La portò a stendersi sul letto lentamente mentre la baciava.

Lana sfilò le scarpe rosse e si lasciò sovrastare da Jen. Era tutto così diverso...

La guardò intensamente "Tutto ok?"

Annuì per non tradire e far trasparire la sua eccitazione.

Sapeva, fosse la prima volta con una donna per l’altra, perciò prese le cose con calma. Iniziò a baciarle la clavicola per poi scendere lentamente ai seni.

Lana era certa che Jen ci sapesse fare, e si affidò a lei ciecamente.

Lentamente e languidamente iniziò a stuzzicare quei globi formosi che erano stati per un po’ nelle sue fantasie. Ma sempre delicatamente sapendo quanto l’altra fosse sensibile.

“Jen” la mora ansimò, la stava facendo impazzire, il modo in cui la sfiorava, la dedizione delle sue mani e delle sue labbra.

"Si tesoro?" Sussurrò sul capezzolo oramai turgido ed eretto.

Lana sentì una sensazione che aveva forse dimenticato farsi strada nel basso ventre, mai prima di allora si era eccitata così e per poco più di qualche bacio “Guardami” sorrise mordicchiandosi il labbro.

Le sorrise guardando intensamente quelle due sfere nocciola.

Non si sarebbe mai aspettata, dalla prima volta in cui aveva visto quella bionda aitante entrare in quella stanza, che la stessa donna fosse tale a come la conosceva adesso. Affettuosa, amorevole con la sua piccola, anche se alla fine, sempre se  avesse voluto sarebbe stata la loro bambina. C’era stata in ogni momento e lei sciocca non aveva capito che quello era amore, un amore incondizionato e non corrisposto inizialmente.

"Vuoi che vada avanti?" Sorrise.

“Si amore mio” le sorrise e accarezzò la nuca.

Una volta dichiarati soddisfatta per il momento dei seni. Scivolò giù verso il ventre baciando smagliature e altre piccole imperfezioni.

Sorrise immergendo le dita tra i suoi capelli biondi “Davvero dovrai farli rossi?”

"Già... magari ti piaceranno di più" sorrise. Poi scese ma andò a baciare la gamba e l’interno coscia.

Lana rabbrividì seguendola con lo sguardo “Mi farai impazzire”

"E tu me" sorrise.

“Mi dispiace per tutte le volte che ho fatto qualcosa di avventato”

"Tranquilla" sorrise e le baciò la coscia.

“Sono così dispiaciuta, davvero” la guardò dolcemente.

La bionda si rialzò ed andò a baciarla "Ne parleremo un’altra volta" sorrise.

“Sappi che ti amo però, adesso lo so e sono certa dei miei sentimenti”

"Buono a sapersi" la baciò ancora.

"Adesso non ti interrompo più" ridacchiò la mora guardandola.

Sorrise e scese di nuovo "Vuoi che continui?"

“Si” sorrise timidamente.

Con deliberata lentezza si portò davanti al sesso dell’altra. Iniziò baciando lentamente quelle labbra.

Lana di mordicchiò il labbro e inarcò la schiena.

Jen sorrise e continuò a far l’amore con quelle labbra per poi iniziare a esplorare con la lingua. La donna sotto di lei si morse il labbro e gemette incontrollata. Circuì il clitoride e poi passò direttamente alla fessura bagnata.

Lana cercò una mano di Jen mentre l’altra stringeva le lenzuola.

Le strinse la mano ed iniziò ad entrare lentamente mentre continuava ad assaggiarle.

“Amore mio” era completamente in balia di quella bocca che le donava piacere, si eccitava in continuazione, mentre si perdeva a guardare l’altra. La quale mise una mano sotto le natiche dell’altra portandola più verso di sé. Voleva spingerla al limite e farla venire molte volte in quel poco tempo.

Lana sentiva tutte quelle sensazioni davvero intensamente.

Strinse una di quelle natiche lisce e sode. Cambiò i movimenti della lingua.

“Oh cavolo” la mora inarcò la schiena e sussultando si lasciò andare a Jen.

Si staccò. Sapeva che era passato un po’ dal parto, ma che era ancora parecchio sensibile.

“Tutto okay?” Le chiese riportandola su.

"Magnificamente. Tu?"

“Ho ancora le gambe che mi tremano” sorrise arrossendo, per fortuna la camera era in penombra “Sapevo ci fosse qualcosa in te...nel senso non ci avevo mai fatto caso, ma dovevo intuirlo che ti piacessi” disse mettendosi cavalcioni su di lei.

“E a chi non piaci?" Sorrise.

Lana portò le mani di Jen intorno alla sua testa e si chinò a baciarla.

Rispose al bacio lentamente lasciando l’altra andare a suo ritmo.

“Se faccio qualcosa di sbagliato me lo dici amore” disse impacciata.

"Tranquilla fa quello che senti" sorrise.

Lana la guardò e portò timidamente le mani dietro alla chiusura del reggiseno  aprendolo molto lentamente.

"Tesoro.... fa come se fossi tu... come giochi con te stessa ..." la guardò accarezzandole le braccia.

“Sei terribile Morrison lo sai?” Sorrise guardandola intensamente.

“Dici?" Sogghignò.

“Quindi vuoi che lo faccia come se fossi io eh” le accarezzò gli addominali.

"Così non sei in territorio inesplorato" sorrise.

“Ah sì Jennifer” disse con voce bassa, oltrepassando gli slip.

La bionda sussultò.

“Sei bollente amore, oddio” si morse il labbro.

"Secondo te perché?" Deglutì pesantemente.

“Perché amore?” Lana iniziò a muovere un dito in circolo sul clitoride.

“Ca…" la strinse a sé portando le labbra a scontrarsi con le sue.

“Rilassati tesoro” iniziò a scendere con lo stesso dito e portando il pollice lì.

Sospirò - Rilassarmi ... Ceeertooo -

Lana continuò lentamente.

Jen le morse il labbro inferiore trattenendo un gemito.

“Oh Amore” sorrise guardandola e leccandole le labbra.

"Mi piaci quando lo pronunci... sai che quando dormi parli in spagnolo ogni tanto?"

“Oh mi chica, lo siento” sorrise aggiungendo un secondo dito “Oh...”

Sentirla parlare così la mando quasi in overdrive. Deglutì "Sei perfetta"

“Mi amor déjate llevar ... ven por mi” sussurrò sulle sue labbra.

Si lasciò andare alle cure amorevoli dell’altra. Quando si riprese "Sicura che fosse la prima volta con una donna?" Sorrise.

“Dubiti di me?” La guardò e sorrise riempiendola di baci.

"No no" sorrise rispondendo per quanto poteva.

 

   
 
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