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“Piccolina
ma che c’è!?” Lana la cullava ma Joy continuava a strillare disperata. Prese il
cellulare e chiamò Jen “Rispondi per favore”
La
Morrison si buttò giù dal letto "Pronto?"
“Scusami
non vorrei disturbarti, ma Joy non smette di piangere non so come fare” disse
mentre continuava a cullare la piccola.
"Uh
* sbadiglio sonoro * arrivo subito" chiuse il telefono e si mise un paio
di pantaloni.
“Joy
arriva Jennifer okay, che c’è piccola della mamma?” Tentava in tutti i modi a
placare il suo pianto anche cantando.
La
bionda bussò alla porta dell’appartamento una ventina di minuti dopo.
“Ehi,
perdonami tanto” la guardò con la piccola poggiata sulla spalla.
"Tranquilla"
le sorrise, poi si voltò a prendere la bambina "Hey paperotta che
hai?" la prese in braccio coccolandola, la bimba appena la vide si calmò
ed iniziò a succhiarsi il pollice.
“Non
ci credo” Lana si voltò a guardarle “Non fare quella faccia Jen, è la fortuna
del principiante”
"Immagino"
sorrise canticchiando. Poi si ricordò e dette un bacio all'altra
"Ciao"
“Ciao
a te” si poggiò a lei “Avrei dovuto chiamarti prima, forse…”
"Tranquilla,
l'importante è che si sia calmata" le sorrise "Sei riuscita a
riposare oggi?"
“Uhm
a tratti, devo riprendere a studiare il copione e a rimettermi in forma”
"Beh,
per quel che mi riguarda anche così sei in forma" sorrise "Se vuoi ti
presento il mio personal... ti ucciderà ma sarai soddisfatta dei risultati"
“E
se chiedessi a una biondina dal corto capello?” Disse accarezzandole la
schiena.
Accarezzò
la testa di Lola che era venuta a farle le feste "Oh... non so quanto
potrei allenarti... credo che sarei troppo dolce e distratta"
“Non
voglio morire però, tu hai una costituzione diversa dalla mia”
Rise
"Si regolerà di conseguenza... oppure avrà un bell' occhio nero"
“Shh,
non fare la gelosa” sorrise e la baciò di nuovo “Dormivi?”
“Mi
ero appena messa sul materasso" sorrise "C'è una possibilità che
possiamo schiantarci sul tuo? Ora che la paperotta si è addormentata?"
“Si
c’è una vivida possibilità” disse accarezzando Lola mentre si rimetteva in
piedi.
"Bene"
sorrise mettendo la bimba su un braccio "Direi di coglierla"
Sorrise
guardandola e la tenne per mano, amava quel loro modo di stare insieme. Si
stese e chiese che le si sistemasse a fianco.
Posò
la bimba e lo fece, appena toccò il cuscino svenne dal sonno.
“Notte
amore mio”
***
Era
passato qualche mese dal parto e come promesso Jen l'avrebbe portata ad un
appuntamento.
Gin
stava aiutando Jen con i capelli che quella sera avevano deciso di fare i matti
“Ma che hai combinato?” Chiese la moretta.
"Ma
non lo so, stanno dritti senza il mio consenso!!" sbuffò.
“E
se li rilavassi?” Chiede Gin.
"Ma
così faccio tardi!!!"
“E
se li lasciassi così? Qualche boccolo distratto fa aggressive”
"Uh...
non sembro uno spaventapasseri?"
“Ma
no tesoro”
"Speriamo..."
sbuffò.
“Dai
su” disse Gin.
"Spero
che vada tutto bene" sospirò nervosa.
“Adorerà
la scelta, e poi non le stai per chiederle di sposarla”
"Oddio
no no no. Credo che ne abbiamo abbastanza di ex mariti tra entrambe per non
voler affrettare o affrontare nulla di ciò"
“Scherzavo
rilassati” ridacchiò Gin “Forza vai”
/
Bex
guardava Lana che si preparava "Allora? Come ti senti chica?"
“Uno
schifo, abbiamo discusso ultimamente” sbuffò “Secondo me mi molla stasera, e ha
ragione”
"Oh...
e come mai?" la guardò la rossa.
“Sono
un po’ stressata tutto qui, e lei è sempre così adorabile”
"AWWWWWWW!!!!
Perché stressata? " la guardò.
“Smettila
Bex, pensi sempre a male” sbuffò.
“Certo!
Come no.." rise
“Non
penso solo a quello idiota” le tirò un fermaglio.
La
rossa rise "Ma non puoi negare che vuoi saltarle addosso!"
“Dici
che sono così disperata?”
"No
sei solo una donna con una normale libido repressa per sette anni" rise.
“Sei
terribile” mandò gli occhi al cielo.
"Ma
mi vuoi bene per questo!"
“Dai
tra poco sarà qui” guardò ancora la piccola addormentata, come stava crescendo
la tenera Joy.
"Sta
tranquilla sarà con me" le sorrise.
Jennifer
si dette un’ultima aggiustata poi uscì. Arrivò all’appartamento dell’altra e
suonò.
“Eccola”
si sistemò la gonna e andò ad aprire -Jen Dio così mi ammazzi- “Buonasera”
"Oh...
buonasera" sorrise incantata.
Dietro
Bex cercava di non ridere rumorosamente.
“Vuoi
salutare Joy?” La guardò dolcemente.
Annuì
non fidandosi della sua voce. Sorrise e vide la rossa con in braccio la bimba.
"Bex.
Paperotta!"
La
bimba sbracciò un po’.
“Le
sei mancata” sorrise Lana richiudendo la porta.
"Anche
lei a me" stringendosela al petto.
Bex
zitta, zitta si allontanò e scattò una foto del quadretto.
“Joy
sa già che io e te andremo al nostro appuntamento speciale” sorrise
accarezzandole le guance rosse “Fai la brava con la zia Bex, vero?”
La
bimba non sembrava proprio soddisfatta di essere rimessa tra le braccia della
rossa ma non pianse. La bionda le sorrise e salutò entrambe per poi prendere e
portare via la mora.
“Jen?”
La guardò mentre guidava “Scusami per queste ultime settimane”
Le
prese la mano "Tranquilla. So che eri un po’ stressata da tutto"
sorrise.
“Sono
stata pessima però”
"Non
te ne faccio una colpa" le baciò la mano "Solo se mi prometti che mi
lascerai aiutare"
“Tu
lo fai tutti i giorni e sei meravigliosa” disse guardandosi intorno “Siamo sul
set?”
"Si"
sorrise e la fece scendere "Ho chiesto qualche favore"
“Spero
non ti sia messa nei guai”
"No
... basta non fare casino" sorrise.
“Allora
ti seguo, Swan” ridacchiò.
Rise
e le portò da Granny. C'era una tavola apparecchiata ed un cestino da pic-nic.
“È
bellissimo tesoro” le posò un tenero bacio sulle labbra.
Sorrise. Le scostò la sedia e preparò i piatti.
“C’è
un profumo delizioso”
"Grazie.
Ci ho lavorato un po’”
“Hai
preparato tu?” Chiese.
Annuì
sorridendo.
“Che
hai?” Allungò la mano sul tavolo “Jen è bellissimo, mi piace molto”
La
bionda le baciò la mano "Sono contenta"
“Anche
io tesoro” le sorrise.
“Cosa
c’è di buono chef?”
"Un’insalata
con straccetti di pollo. Patate al forno e sidro analcolico visto che ancora
allatti" sorrise.
“Adoro
gli straccetti di pollo e adoro te”
Arrossì
un po’. Iniziarono a mangiare e la guardava di tanto in tanto, era nervosa, ma
non ne capiva il motivo.
"Che
c'è?" Le chiese mentre interrompeva il flusso di pensieri.
“Sei
nervosa, non ti vedevo così da un po’”la guardò dolcemente “Parlami Jen”
"Uh...
è che non voglio rovinare nulla" sorrise.
“Allora
rilassati” sorrise scostando la sedia e prendendola per mano “Ho visto che c’è
un caddy qui fuori facciamo un giro?”
"Perché
no. Guido io?"
“Va
bene” sorrise accarezzandole la nuca, doveva necessariamente baciarla.
Jen
si chinò lentamente e le dette un piccolo bacio.
“Grazie
per la cena”
"Grazie
per aver accettato" sorrise poi si scostò per farla salire "Allora
dove vogliamo andare?"
“Giriamo
un po’ e poi se si può andrei a casa Mills che dici?” Le accarezzò la nuca e la
guardò teneramente.
"Sicuro"
e mise in moto. Girarono per il set poi si fermarono davanti alla villa. Jen
sorrise.
“Il
loro primo incontro” ridacchiò Lana “Secondo te prenderanno in considerazione
la tua idea?”
"Non
lo so. Mi ripetono da anni che è uno show per le famiglie... chissà.... magari
gli piacerà far soffrire un altro po’ Emma" ridacchiò. Poi la guardò
"Più che altro ho visto il tuo set in consumistica... giacche di pelle
eh"
“Oh,
sta zitta, Roni è esattamente un po’ come Emma e sai? Non mi dispiace”
Scese
dal caddy e percorse il viale “Hai ragione tu, è uno show per famiglie, ma ci
sono famiglie come la nostra, che magari non vedono l’ora di guardare un
qualcosa che le rappresenti...” sospirò “Ma quei due sono dei testoni e
lasceranno tutto irrisolto...” aprì inconsciamente la porta “Entri con me?”
Sorrise senza malizia.
Sorrise
e la seguì "Credo che non la vedremo più villa Mills da quanto ho
capito"
“Appunto
vieni con me” sorrise trascinandola dentro e chiudendo la porta alle sue
spalle. Poi attirò l’altra per un bacio lento, mentre si reggeva ai suoi
fianchi avvolti in quel pantalone a vita alta.
Rispose
al bacio accarezzandola da sopra quel bellissimo vestito "Qualche idea in
particolare?"
“Voglio
fare l’amore con te” disse guardandola intensamente, mordicchiandosi il labbro.
"Sicura?"
Sorrise.
“Si
amore, lo sono” le accarezzò il viso.
“…vuoi
andare di sopra?" La strinse un po’ a sé.
Annuì
per non tradirsi.
Andarono
di sopra nella camera da letto. C'era ancora il grande letto matrimoniale
"Sai non sono mai stata qui" sorrise.
“Oh
beh lo so, ed è un vero peccato, sai” le sfilò lo spolverino dalle spalle “Se
Emma e Regina fossero finite prima a letto, io mi sarei accorta di tutto prima”
"Forse
sì, forse no.... abbiamo solo due ore..." sorrise mentre le appoggiava con
decisione le mani sui fianchi e la baciava con passione.
Lana
schiuse le labbra assaporando la sua lingua “Odio le ore contate, ma me le farò
bastare”
"Bene" le fece andare verso il letto "Sei bellissima con questo
vestito"
“Grazie”
sorrise timidamente.
Scese
al collo ed iniziò a baciare la spalla mentre faceva cadere la spallina.
Lana
si resse a lei, per non perdere subito la ragione, Jen era così delicata e
timorosa a tratti.
Passò
delicatamente anche all’altra. Poi si allontanò e si levò il suo top.
Lana
la guardò mentre cercava le sue mani, i suoi occhi e le sue labbra.
La
tirò di nuovo verso di sé mentre la baciava ancora e ancora, accarezzandola e
facendole scivolare via il vestito.
Lana
rabbrividì all’assenza del vestito e si immerse in quel bacio appassionato,
tanto da toglierle il fiato.
Jen
sospirò tremante poi si allontanò un’altra volta per slacciarsi i pantaloni
"Sei stupenda"
“Sei
bellissima anche tu” Sorrise ai suoi sospiri.
“Sei
di parte”
La
portò a stendersi sul letto lentamente mentre la baciava.
Lana
sfilò le scarpe rosse e si lasciò sovrastare da Jen. Era tutto così diverso...
La
guardò intensamente "Tutto ok?"
Annuì
per non tradire e far trasparire la sua eccitazione.
Sapeva, fosse la prima volta con una donna per l’altra, perciò prese le cose con
calma. Iniziò a baciarle la clavicola per poi scendere lentamente ai seni.
Lana
era certa che Jen ci sapesse fare, e si affidò a lei ciecamente.
Lentamente
e languidamente iniziò a stuzzicare quei globi formosi che erano stati per un
po’ nelle sue fantasie. Ma sempre delicatamente sapendo quanto l’altra fosse
sensibile.
“Jen”
la mora ansimò, la stava facendo impazzire, il modo in cui la sfiorava, la
dedizione delle sue mani e delle sue labbra.
"Si
tesoro?" Sussurrò sul capezzolo oramai turgido ed eretto.
Lana
sentì una sensazione che aveva forse dimenticato farsi strada nel basso ventre,
mai prima di allora si era eccitata così e per poco più di qualche bacio “Guardami”
sorrise mordicchiandosi il labbro.
Le
sorrise guardando intensamente quelle due sfere nocciola.
Non
si sarebbe mai aspettata, dalla prima volta in cui aveva visto quella bionda
aitante entrare in quella stanza, che la stessa donna fosse tale a come la
conosceva adesso. Affettuosa, amorevole con la sua piccola, anche se alla fine,
sempre se avesse voluto sarebbe stata la
loro bambina. C’era stata in ogni momento e lei sciocca non aveva capito
che quello era amore, un amore incondizionato e non corrisposto inizialmente.
"Vuoi
che vada avanti?" Sorrise.
“Si
amore mio” le sorrise e accarezzò la nuca.
Una
volta dichiarati soddisfatta per il momento dei seni. Scivolò giù verso il
ventre baciando smagliature e altre piccole imperfezioni.
Sorrise
immergendo le dita tra i suoi capelli biondi “Davvero dovrai farli rossi?”
"Già...
magari ti piaceranno di più" sorrise. Poi scese ma andò a baciare la gamba
e l’interno coscia.
Lana
rabbrividì seguendola con lo sguardo “Mi farai impazzire”
"E
tu me" sorrise.
“Mi
dispiace per tutte le volte che ho fatto qualcosa di avventato”
"Tranquilla" sorrise e le baciò la coscia.
“Sono
così dispiaciuta, davvero” la guardò dolcemente.
La
bionda si rialzò ed andò a baciarla "Ne parleremo un’altra volta"
sorrise.
“Sappi
che ti amo però, adesso lo so e sono certa dei miei sentimenti”
"Buono
a sapersi" la baciò ancora.
"Adesso
non ti interrompo più" ridacchiò la mora guardandola.
Sorrise
e scese di nuovo "Vuoi che continui?"
“Si”
sorrise timidamente.
Con
deliberata lentezza si portò davanti al sesso dell’altra. Iniziò baciando
lentamente quelle labbra.
Lana
di mordicchiò il labbro e inarcò la schiena.
Jen
sorrise e continuò a far l’amore con quelle labbra per poi iniziare a esplorare
con la lingua. La donna sotto di lei si morse il labbro e gemette
incontrollata. Circuì il clitoride e poi passò direttamente alla fessura
bagnata.
Lana
cercò una mano di Jen mentre l’altra stringeva le lenzuola.
Le
strinse la mano ed iniziò ad entrare lentamente mentre continuava ad
assaggiarle.
“Amore
mio” era completamente in balia di quella bocca che le donava piacere, si
eccitava in continuazione, mentre si perdeva a guardare l’altra. La quale mise
una mano sotto le natiche dell’altra portandola più verso di sé. Voleva
spingerla al limite e farla venire molte volte in quel poco tempo.
Lana
sentiva tutte quelle sensazioni davvero intensamente.
Strinse
una di quelle natiche lisce e sode. Cambiò i movimenti della lingua.
“Oh
cavolo” la mora inarcò la schiena e sussultando si lasciò andare a Jen.
Si
staccò. Sapeva che era passato un po’ dal parto, ma che era ancora parecchio
sensibile.
“Tutto
okay?” Le chiese riportandola su.
"Magnificamente.
Tu?"
“Ho
ancora le gambe che mi tremano” sorrise arrossendo, per fortuna la camera era
in penombra “Sapevo ci fosse qualcosa in te...nel senso non ci avevo mai fatto
caso, ma dovevo intuirlo che ti piacessi” disse mettendosi cavalcioni su di
lei.
“E
a chi non piaci?" Sorrise.
Lana
portò le mani di Jen intorno alla sua testa e si chinò a baciarla.
Rispose
al bacio lentamente lasciando l’altra andare a suo ritmo.
“Se
faccio qualcosa di sbagliato me lo dici amore” disse impacciata.
"Tranquilla
fa quello che senti" sorrise.
Lana
la guardò e portò timidamente le mani dietro alla chiusura del reggiseno aprendolo molto lentamente.
"Tesoro....
fa come se fossi tu... come giochi con te stessa ..." la guardò
accarezzandole le braccia.
“Sei
terribile Morrison lo sai?” Sorrise guardandola intensamente.
“Dici?"
Sogghignò.
“Quindi
vuoi che lo faccia come se fossi io eh” le accarezzò gli addominali.
"Così
non sei in territorio inesplorato" sorrise.
“Ah
sì Jennifer” disse con voce bassa, oltrepassando gli slip.
La
bionda sussultò.
“Sei
bollente amore, oddio” si morse il labbro.
"Secondo
te perché?" Deglutì pesantemente.
“Perché
amore?” Lana iniziò a muovere un dito in circolo sul clitoride.
“Ca…"
la strinse a sé portando le labbra a scontrarsi con le sue.
“Rilassati
tesoro” iniziò a scendere con lo stesso dito e portando il pollice lì.
Sospirò
- Rilassarmi ... Ceeertooo -
Lana
continuò lentamente.
Jen
le morse il labbro inferiore trattenendo un gemito.
“Oh
Amore” sorrise guardandola e leccandole le labbra.
"Mi
piaci quando lo pronunci... sai che quando dormi parli in spagnolo ogni
tanto?"
“Oh
mi chica, lo siento” sorrise aggiungendo un secondo dito “Oh...”
Sentirla
parlare così la mando quasi in overdrive. Deglutì "Sei perfetta"
“Mi
amor déjate llevar ... ven por mi” sussurrò sulle sue labbra.
Si
lasciò andare alle cure amorevoli dell’altra. Quando si riprese "Sicura
che fosse la prima volta con una donna?" Sorrise.
“Dubiti
di me?” La guardò e sorrise riempiendola di baci.
"No
no" sorrise rispondendo per quanto poteva.