Anime & Manga > Bungou Stray Dogs
Ricorda la storia  |      
Autore: Ori_Hime    20/01/2021    0 recensioni
Attenzione! La storia contiene spoiler: è ambientata in un'ipotetica fine dell'arco narrativo del manga in corso, in particolare dopo il capitolo 89. Consiglio anche la lettura di "You can find yourself where you belong" perché gli episodi di questa fan fiction avvengono in contemporanea e post ambientazione di quest'altra storia precedentemente da me pubblicata.
Dal racconto: "-Akutagawa senpai, ho lottato invano, non c'è rimedio, questi mesi sono stati un tormento, sono nella Port Mafia solo per te, l'ho capito grazie a Mori che mi aveva chiesto se mi sentivo farne parte... - Higuchi non riusciva a smettere di singhiozzare e Akutagawa era sempre più perplesso.
-Non capisco.- Non era molto esperto di sentimenti, ma soprattutto non era esperto di ragazze piangenti, se non la sua sorella minore.
-Ti amo, con grande ardore..."
Quale sarà la risposta di Ryuunosuke? Ricambierà i suoi sentimenti?
Piccolo accenno anche alla Gin x Tachihara
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gin Akutagawa, Ichiyou Higuchi, Ryuunosuke Akutagawa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Even brighter than the moon
 

Baby, you’re a firework

Come on, let your colors burst

Make ‘em go “Oh, Oh, Oh”

You’re gonna leave ‘em falling down-own-own

Boom, boom, boom

Even brighter than the moon, moon, moon
 

Firework – Katy Perry


 

Higuchi non riusciva più a trattenere i suoi sentimenti, ma proprio quando aveva deciso di dichiararsi ad Akutagawa senpai, si era ritrovata ben altro che un lieto fine per la sua storia d'amore tanto desiderata: il suo amato l'aveva morsa, facendola diventare un vampiro che aveva a sua volta morso la sua sottoposta Gin. 

Quando era tornata in sé si era ritrovata in un letto accanto ad Ryuunosuke senza sensi: non aveva idea di come ci era finita, ma avere la persona che più amava lì accanto le diede la forza di alzarsi per prenderle la mano. Coincidenza o meno fu proprio in uno di quei momenti che Akutagawa si risvegliò e ancora un po' intontito si ritrovò la bionda stringerlo al collo che piangeva. Le prese il mento per vederla in volto e si sorprese di vederla sorridere. Come si può piangere e ridere allo stesso tempo?

-Akutagawa senpai, ho lottato invano, non c'è rimedio, questi mesi sono stati un tormento, sono nella Port Mafia solo per te, l'ho capito grazie a Mori che mi aveva chiesto se mi sentivo farne parte... - Higuchi non riusciva a smettere di singhiozzare e Akutagawa era sempre più perplesso.

-Non capisco.- Non era molto esperto di sentimenti, ma soprattutto non era esperto di ragazze piangenti, se non la sua sorella minore. 

-Ti amo, con grande ardore...- la ragazza era tutta rossa, un po' per quanto aveva pianto e un po' per la forte emozione che stava provando, ma il ragazzo riusciva a prenderla sul serio: non aveva mai pensato che Higuchi potesse provare questi forti sentimenti per lui, certo, gli era molto fedele e dedita, ma da qui ad amarlo... 

-Mi stai prendendo in giro.- seppe solo rispondere incredulo.

-No. È questa la tua risposta?! Mi stai respingendo? - la bionda rimase sconcertata, come poteva non avere notato i suoi sentimenti crescere? C'era sempre per lui, possibile non valesse nulla? Tutte le sue attenzioni nei suoi confronti e a lui non importavano?

-No, scusa, ma penso dovremmo prima frequentarci, uscire, prima di poterti dare una risposta definitiva.- seppe dirle Ryuunosuke, non volendola vedere versare altre lacrime in quella situazione che era per lui ancora più strana. Possibile che lo amasse? Nessuno lo aveva mai amato e non sapeva come dovesse sentirsi o comportarsi, perciò cercò di prendere tempo rispondendole così, ricordando che nei telefilm che la sorella guardava le coppie prima uscivano assieme per poi capire se ne valeva la pena approfondire il rapporto. 

-Un appuntamento?- si illuminò la ragazza, vedendo riaffiorare la speranza. 

-Sì, direi di sì.- rimase serio e composto il ragazzo, mentre lei faceva già i salti di gioia. 

-Potremmo andare assieme al capodanno cinese! Ci saranno bancarelle, fuochi d'artificio... Dovrai indossare il kimono, Akutagawa senpai!- cominciò a parlare quasi da sola Higuchi, persa nei suoi sogni. 

-Ok...- terminò la conversazione il tenebroso, chiedendosi in che guaio si era cacciato.

 

Una volta dimessi dall'ambulatorio di Yosano che li aveva riportati alla normalità, arrivò il fatidico giorno dell'appuntamento e Ryuunosuke si presentò col migliore kimono che aveva, nero, e si sorprese nel vedere Higuchi vestita con un kimono rosa con un fiore tra i capelli. Di solito porta sempre camicia bianca, pantaloni e giacca neri... 

-Andiamo? Inizia la festa!- esclamò eccitata la bionda, indicandogli una fila di bancarelle di dolciumi e giochi a stand, prendendolo per la mano e trascinandolo in quella baraonda di luci e colori. Nonostante il casino provocato dalla folla che partecipava all'evento, Akutagawa non potè che rimanere stupito dalla bellezza della città, e, sì, anche dalla sua “uscente”: sembrava illuminarsi di luce propria quando gli faceva assaggiare i dolci della luna o i biscotti della fortuna, lo portava a vedere la danza del dragone oppure mentre vinceva al tiro a segno un peluche per lui. 

-Quale vuoi? Te lo regalo!- gli sorrideva mentre soddisfatta riponeva il fucile sul bancone, non aveva sbagliato un solo colpo, e come poteva? Lei era la cecchina della Port Mafia, nonostante dubitasse spesso delle proprie capacità e fedeltà alla Mafia. Ma ha detto che è sempre rimasta per me... pensò mentre sceglieva un cagnolino nero, sentendosi debitore nei suoi confronti per essere stata così gentile. Era quello l'amore? Donare qualcosa di sé agli altri senza desiderare nulla in cambio? Era rendere l'altro felice senza tener conto dei propri sentimenti? Perché se quello era amore... Voleva poterle dare qualcosa in cambio, voleva proteggere quel sorriso che aveva quando lo guardava, come se fosse un monumento nazionale o un animale in via d'estinzione. 

Chi si era mai curato di lui, a parte la sorella? Dazai se n'era andato dalla Port Mafia incurante dei suoi sentimenti e aveva chiuso il suo cuore da allora, diventando ancora più duro per proteggere sé stesso. Se n'era fregato dei sentimenti di chiunque, ma Higuchi gli aveva dimostrato più di una volta di tenerci a lui, senza che fosse mai stato carino con lei, ma solo adesso lo comprendeva davvero. Aveva già iniziato a rimediare con lei, cercando di salvarla come aveva fatto con lui, ma in questo caso era diverso, non si trattava di vita o di morte. Era questione della sua felicità e voleva essere carino anche lui a sua volta. Voleva che quel momento di svago che raramente aveva ne fosse valso la pena anche per lei perciò si fermò poco dopo ad un'altra bancarella e comprò una moneta portafortuna per donargliela, ma la ragazza l'aveva già travolto col suo entusiasmo per portarlo vicino al mare da dove poterono vedere bene i fuochi d'artificio che avevano cominciato ad esplodere. Il viso di Higuchi si colorava a ritmo di scoppi di rosso, oro, verde, blu… Illuminandosi più della luna. La bionda vide con la coda dell’occhio che lui la stava fissando, così si voltò per guardarlo, in cerca di spiegazioni. Akutagawa in automatico scostò lo sguardo, tornando ad ammirare le luci scoppiettanti nella notte che si riflettevano sulle onde e su di loro. 

-La luna è bella, vero?- disse solo alla fine il ragazzo per spegnere il silenzio, facendo sussultare Higuchi. Lei annuì arrossendo: era forse una dichiarazione d’amore? Pensò lei, tra l’essere speranzosa e il rimanere dubbiosa. Avrebbe dovuto rispondere “Lo è sempre stata” oppure “Potrei morire per te”, ma nel dubbio rimase in silenzio. In ogni caso questa frase la mise di buon umore: era una notte perfetta, la ragazza era contenta di come stava proseguendo, sebbene Ryuunosuke avesse dimostrato chissà quale interesse a parte in quel momento, ma solo il fatto che stesse passando del tempo con lei le faceva piacere. Sapeva bene che non era un ragazzo di tante parole e non dimostrava il suo affetto come una persona qualsiasi, perciò si accontentava di vederlo ammirare le luci, i colori, gli eventi della serata. Sembrava un bambino che non aveva mai visto tanta meraviglia in una volta sola e forse in effetti era così, vista la sua triste infanzia. Non che ne sapesse molto, anzi, ma avrebbe voluto conoscere di più di lui perché quel senso di smarrimento e sofferenza se lo portava continuamente addosso assieme alla sua camicia bianca e il suo lungo cappotto nero. Avrebbe tanto desiderato rallegrarlo almeno un po’ e il fatto di averlo visto in abbigliamento diverso era già un sollievo: con quel kimono nero e quello sguardo interessato a ciò che lo circondava sembrava già un’altra persona. Era già soddisfatta di sé, lieta di avergli risollevato l’animo e avergli dimostrato che quella città non era solo della Port Mafia, ma di tutte quelle persone che ne ignoravano l’esistenza e che sapevano godersi la vita che continuava, nonostante i casini successi e nonostante fossero diventati dei vampiri, si erano ripresi grazie a Yosano e ora avevano tutto il diritto di divertirsi, ricordandosi quanto erano fortunati ad essere ancora lì. E lo sguardo di Akutagawa fisso su di sé anziché sui fuochi d’artificio la rese più fortunata di quanto pensasse, oltre a farla diventare un po’ rossa. Le luci scoppiettanti non erano niente in confronto a lui, ad averlo vicino, ad averlo reso un po’ felice. Nemmeno la luna piena che brillava così tanto quasi da togliere la scena ai fuochi d’artificio… 

Quando lo spettacolo pirotecnico ebbe fine anche l’appuntamento volse a termine: i due si salutarono appena fuori la zona della festa, in un angolo tranquillo, dove poterono parlarsi senza essere disturbati. 

-Sono stata molto bene stasera, Akutagawa senpai!- esclamò la ragazza, mostrando un sorriso a trentadue denti, alzando il mento verso la sua direzione.

-Anch’io, ma, per favore, non chiamarmi senpai…- rispose un po’ a disagio il giovane sia per aver ammesso che la serata gli era piaciuta, sia che quell’appellativo non gli piaceva: erano usciti assieme no? Non doveva porsi con lui in quel modo che manteneva certe distanze… 

Higuchi arrossì violentemente e sembrò, se possibile, sorridere ancora di più mettendosi come in attesa di qualcosa da parte del ragazzo. Ryuunosuke si ricordò allora della moneta cinese che aveva comprato e gliela porse: -Grazie per la serata, questo è un ricordo che ti lascio, in attesa della prossima.- 

Lei, anche se si sarebbe aspettata tutt’altro, la prese e la mise al collo, legando i due lembi di filo che la tenevano stretta e annuì: -Allora aspetto un tuo invito, Akutagawa sen… Akutagawa.- si corresse appena in tempo, notando poi spuntare sul viso del ragazzo un mezzo sorriso. Era riuscita addirittura a farlo sorridere! Oh che appuntamento perfetto… Ryuunosuke la salutò tornando serio e poi si avviarono al loro appartamento, ma appena si girarono ripresero a sorridere guardando ciò che l’altro gli aveva lasciato: il cane di peluche e la moneta, stringendoli stretti a sé consapevoli che quella sarebbe stata la prima di una serie di serate speciali. 

Il mio bacio arriverà prima o poi pensò la ragazza baciando il suo nuovo ciondolo.

Higuchi è proprio buffa a volte... Mi ha proprio divertito questa sera, voglio proprio vedere come sarà uscire di nuovo con lei, tutto sommato non mi dispiace: è carina e simpatica, oltre ad essere un’ottima compagna di squadra… rifletté Akutagawa.

-Onii-chan, hai avuto una bella serata? Ti vedo proprio contento…- lo accolse appena rientrò Gin che stava guardando una delle sue serie tv sul divano con Tachihara.

-Mmm sì…- accennò il moro, notando poi l’incavo del collo della ragazza: -E tu che hai fatto al collo? Sei tutta rossa…- Gin se lo coprì velocemente con la mano, guardando il ragazzo accanto a lei con rimprovero. O fratellone caro, prima o poi anche tu li lascerai alla tua ragazza… E io lo noterò! 

 

Il giorno seguente...

Gin aprì la porta di casa per uscire e si trovó un vaso di orchidee bianche, contenta lo sollevò da terra e ne lesse il bigliettino, sognante: 

“Caro Akutagawa, 

grazie per la bella serata di ieri, 

attendo il prossimo appuntamento, 

 Tua, Higuchi”

-Onii-chan, ci sono dei fiori da parte della tua ragazza!!!!- cominciò ad urlare prendendolo in giro, un po’ delusa che non fossero per lei, mentre l’altro gli rispondeva irritato che non era la sua ragazza, ma appena vide il vaso se lo prese con fare possessivo e se lo portò in camera, assicurandosi che la pianta stesse bene le diede da bere mettendola poi vicino alla finestra in modo che arrivasse la luce, ma non troppo direttamente. Dovrò farle qualcosa anch’io? pensò prendendo poi in mano il telefono e digitando il suo numero per ringraziarla e darle un secondo appuntamento, dimenticandosi che tanto l’avrebbe vista poco dopo per lavoro.

-Oh, Akutagawa sen… Akutagawa, ti sono piaciuti i fiori?- rispose subito eccitata la ragazza. 

-Sì… Per la prossima uscita che ne diresti di andare a mangiare ramen? Ci troviamo dopo il nostro lavoro per le 19 al parco del memoriale Nipponmaru?- chiese quasi senza pensarci.

-Va benissimo! Perfetto!- esclamò Higuchi che non vedeva l’ora, nonostante si vedessero poco dopo alla sede della Port Mafia.

Ryunosuke riattaccò guardando l’orologio: aveva ancora ben 11 ore prima di potersi dedicare completamente alla sua felicità e prima che potesse nuovamente divertirsi con lei. Quando uscì di casa con la sorella Gin notò che stava ancora sorridendo, anche se cercava di nasconderlo, e poteva già immaginare Higuchi felice perché lui era già la sua felicità, qualsiasi cosa avrebbe organizzato... Come lei era quella di Akutagawa, ma semplicemente il fratellone ci avrebbe impiegato più tempo a capirlo… Gin invece non tardava a comprendere che tutta quella felicità sarebbe stata anche la sua: Niente onii-chan in giro vuol dire casa libera! cominciando a sognare come avrebbe trascorso quel tempo con il suo ragazzo…



 

------

Note: 

Ebbene sì, io shippo un sacco Higuchi e Akutagawa praticamente da quando la ragazza dimostra interesse verso di lui! Sarà che mi rivedo sempre nei personaggi innamorati che sembrano non essere corrisposti... quindi faccio sempre il tifo per loro! Higuchi poi è stato il primo personaggio della Port Mafia che ho apprezzato molto perché mi ricorda un po' me stessa anche come carattere e a maggior ragione ho dovuto immaginarmi per lei un futuro in cui sarà ancora sana e salva e felice con la sua dolce metà! E a lui auguro di meritarsela, visto quanto all'inizio l'ha trattata male! (Ma poi la ringrazia e la salva, motivo per cui continuo a shipparli... XD)

Tornando a noi: per la dichiarazione di Higuchi mi sono ispirata alla prima dichiarazione di Mr Darcy in Orgoglio e Pregiudizio, in particolare riprendendo le parole del film del 2005, il mio preferito, anche se le parti maschili e femminili qui sono decisamente invertite... Ma, hey, siamo nel ventunesimo secolo e anche le donne possono corteggiare gli uomini, no? ;-) E Higuchi ad Akutagawa non farebbe mai mancare nulla! <3 Anche se immagino che per il primo bacio aspetterebbe sia lui a darglielo, lasciandogli i suoi tempi, perché come dice Gin ci impiega un po' di più a capire i suoi sentimenti e ad affrontarli. 

La frase “La luna è bella” è la traduzione che Natsume Soseki ha consigliato al suo studente di tradurre “Ti amo” dall’inglese, perché per i giapponesi sono molto riservati nel dichiarare il proprio amore. Akutagawa nella vita reale ha apprezzato molto Natsume e ne è stato suo allievo… Perciò perché non citarne la frase in questa circostanza creando un fraintendimento? ;-) 

Le risposte di Higuchi sono sempre modi giapponesi per rispondere alla dichiarazione d’amore, il primo appunto è riferito proprio all’affermazione sulla luna citando anche The silent voice, il secondo è sempre una traduzione giapponese per “ti amo”.

Ringrazio per queste ultime chicche Manto che mi ha ispirata per l’aggiunta di questa piccola parte! Ecco i link che mi ha inviato a riguardo: https://twitter.com/hazxsun/status/1359171797481099269?s=08

https://twitter.com/BibliofiliSD/status/1359165485816942592?s=08

 

Un grazie a tutti coloro che hanno letto fin qua i miei scleri, un grazie particolare va a Manto che sopporta tutti i miei scleri su Bungou! 

Per i kimoni e la scena in cui Higuchi spara allo stand della fiera mi sono ispirata a delle fan art trovate per caso che ritroverete sulla mia pagina facebook "Fairy Floss", se vi andrà di passare!

 Un bacione,

    Ori_Hime

 

 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bungou Stray Dogs / Vai alla pagina dell'autore: Ori_Hime