Louis' POV

Me ne stavo sdraiato su quel lettino da ormai venti minuti buoni e finora avevo parlato solo con un’infermiera che mi aveva detto che il dottor Styles sarebbe arrivato entro cinque minuti.

Ero annoiato e l’unica cosa da fare in quel piccolo ambulatorio era osservare il poster appeso alla parete che spiegava le varie fasi della gravidanza. Spesso avevo esternato a Liam le mie intenzioni di mettere su famiglia, ma diciamo che avevo perso le speranze capito di essere gay, nonostante il mio migliore amico continuasse a ripetermi tutti i modi possibili per avere figli, adozione compresa.

L’entrata dell’infermiera di prima, seguita da un ragazzo alto con una massa riccia di capelli, mi distolse dai pensieri.

Appena entrato il ragazzo teneva sotto braccio una cartella clinica che prese in mano poco dopo, sistematosi su una sedia accanto al lettino su cui stavo sdraiato.

- Scusa il ritardo, ma stavo operando. Sono il dottor Styles. – mi sorrise mostrando due adorabili fossette.

- Louis Tomlinson, 22 anni, in attesa di trovare un cuore nuovo in seguito a un infarto avuto due anni fa, gli è stato impiantato un pacemaker. È qui per un controllo dopo essere svenuto proprio in accettazione, qua all’entrata dell’ospedale. – espose l’infermiera sorridendomi gentilmente.

Quante volta avevo già sentito il mio bollettino medico in questi due anni...

Harry's POV

Lucy mi espose il caso sebbene sapessi già l’intera storia clinica del paziente.

- Diciamo che è stato il momento più imbarazzante di sempre, svenire in un ospedale. – ridacchiò imbarazzato Louis di fronte a me. Sorrisi intuendo già che il paziente che avevo davanti questa volta, era un duro.

- Mi racconti, signor Tomlinson, cosa è successo? Non aveva fatto colazione o si sentiva già strano? - . Alzai gli occhi sui suoi dopo essermi studiato bene la sua cartella clinica e in quel momento mi accorsi della bellezza del suo sguardo.

Erano due palline celesti del colore del cielo. Uno spettacolo. ‘Harry, sei al lavoro. Concentrati.’ ricordai a me stesso. Scossi la testa e Louis mi guardò strano per poi iniziare a parlare.

- Per piacere chiamami Louis. – mi sorrise e io annuii cercando di restare concentrato. Quel ragazzo mi confondeva.

- Stamattina io colazione l’avevo fatta, solo che quando mi sono trovato all’accettazione in fila per farmi fare una ricetta per delle medicine, mi sono sentito girare la testa e sono caduto a terra. Poi più nulla. Cioè, dopo mi sono ritrovato qua. - .

Louis' POV

Mentre spiegavo cosa era successo quella mattina, guardavo il dottore con due occhi verdi da perdere la testa.

- Hai avuto episodi simili precedentemente? – mi chiese appuntando qualcosa sulla mia cartella.

- Mi è successo solo quella volta che ho avuto l’infarto. – lui annuì incitandomi a continuare. – Stavo giocando a calcio e ha iniziato a farmi male il petto e il braccio sinistro, poi mi girava la testa e sono caduto. Ore dopo mi sono svegliato in ospedale e mi hanno detto che avrei avuto bisogno di un trapianto di cuore, poi sono seguite varie operazioni anche ai reni. – sorrisi amaramente ripensando a quel giorno. – I miei amici mi devono ancora far pagare per lo spavento che si sono presi. - .

- Immagino... Qua leggo che al momento ti hanno impiantato un pacemaker che dovrebbe durare come minimo sei anni. Da quanto hai detto che ce l’hai? – mi chiese guardandomi. Mi passai una mano tra i capelli, nervoso.

- Sono già due anni. - . Il dottor Styles annuì, poi si alzò in piedi continuando a guardarmi e mi si avvicinò.

- Ti chiedo di alzarti la maglia un attimo per favore che ti ascolto il cuore. – mi sorrise incoraggiante.

Con esitazione lo guardai. Ero dimagrito davvero tanto in due anni e sebbene mangiassi, non acquistavo peso.

Mi alzai la maglia finalmente fino al petto. Il dottore mi aiutò dicendomi che avrebbe fatto lui, io dovevo solo respirare.

Prese in mano il suo stetoscopio dopo aver appoggiato la cartella accanto a me, e subito sentii qualcosa di freddo vicino all’orrenda cicatrice che mi avevano fatto per mettermi il pacemaker.

Respirai profondamente, per quanto ne ero capace, con il dottore affascinante e concentrato ad ascoltare il mio battito, a pochi centimetri dal mio viso.

- Allora Louis, ti ricoveriamo per farti degli esami e tenerti sotto controllo, ma a quanto pare l’episodio di stamattina è un avvertimento del fatto che il tuo pacemaker non funziona più bene, forse per un problema di batterie o forse perchè il tuo cuore è troppo debole. Ora ti lascio nelle mani esperte di Lucy mentre faccio il giro degli altri pazienti. A più tardi. - . Mi sorrise prima di voltarsi del tutto verso l’infermiera.

- Fagli un’ ECG, delle analisi del sangue e un RX toracica per piacere. – le disse a bassa voce, per poi tornare a voltarsi verso di me. – Mi dimenticavo, chi dobbiamo far chiamare? - .

Mi morsi il labbro inferiore abbassando lo sguardo. – Non ti preoccupare ci penso io, grazie. - .

Lui annuì. – Hai qualche domanda? - .

- Non sei troppo giovane per fare il dottore? – chiesi. Lui scppiò a ridere, mentre Lucy sorrideva.

- Sono più vecchio di te, non ti credere. Comunque chiamami Harry ok? - . Mi parve di vederlo sorridermi dolcemente, ma forse era tutto un’illusione dovuto allo svenimento di questa mattina.

Harry's POV

Uscii da quella camera, lasciandomi dietro Louis e Lucy, e mi diressi a fare il solito giro di pazienti prima del pranzo. Il ragazzo con cui avevo parlato poco prima dovevo ammettere che mi intrigasse. Aveva due occhi blu bellissimi e pure i suoi tratti erano bellissimi ma era davvero troppo magro, così i suoi occhi si ritrovavano incavati.

Sospirai perchè ci stavo pensando troppo a quel ragazzo.

 

A/N

Ecco un'altra delle mie storie già presenti su Wattpad (https://www.wattpad.com/user/jensonbutton ) che pubblico su EFP.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se ci sono errori, così li correggo, grazie! 
Aggiorno due volte alla settimana. Questa storia si conclude in 37 capitoli più epilogo, ma ci sarà un sequel!
A presto
Lele