Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: ItsClaire_    31/01/2021    0 recensioni
Miyuki Kaminaze sa di voler essere un Hero ma sa anche che diventarlo, per lei, non sarà così semplice.
Figlia di uno dei villain più crudeli di Tokyo, decide di mettere un punto agli abusi del padre che, da quando il suo quirk ha iniziato a manifestarsi l'ha spinta a combattere clandestinamente per riuscire a padroneggiarlo sin da subito - anche a costo della vita, e di fuggire il più lontano possibile per poter diventare tutto l'opposto di ciò che lui aveva pianificato: un hero.
I fatti narrati nella storia sono puramente inventati anche se alcuni sono stati presi come spunto dall'anime!
Genere: Azione, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LEGAMI 



Il preside Nezu continuò a fare avanti e indietro per il suo ufficio in silenzio, la notizia che qualcuno fosse riuscito ad infiltrarsi in Ground Beta in completa sicurezza e senza essere visto lo aveva lasciato particolarmente sorpreso, oltre al fatto di essere stato svegliato in piena notte da Aizawa e Miyuki, la quale, si sentiva tremendamente in colpa per non essere riuscita a comunicare il tutto prima.

"Questa è una bella gatta da pelare" asserì Nezu strofinandosi il mento e continuando a camminare "non avevo proprio pensato ad una cosa del genere – si girò verso Miyuki – come sono sbadato!" esclamò poi dandosi un colpetto in fronte; Miyuki rimase perplessa.

"Cosa dovremmo fare secondo lei, preside?" chiese Aizawa che di tutt'altro umore stava seduto sul divano accanto alla ragazza. Nezu fece un respiro profondo e mettendosi le mani dietro la schiena continuò a fare avanti e indietro "Beh adesso sappiamo che hanno la capacità di entrare senza essere visti, il che gioca a nostro favore ma, se ho capito bene, non sappiamo quali siano i quirk degli altri aiutanti di tuo padre, giusto?" riguardò Miyuki; la ragazza fece di sì con la testa "Purtroppo è così. Una delle regole di mio padre era quella di non far conoscere a nessuno, oltre a lui, i propri quirk – sospirò - è una prevenzione nel caso in cui qualcuno dovesse infiltrarsi tra i suoi seguaci e fare la spia una volta fuori-"

"Direi che è una strategia vincente." asserì Aizawa massaggiandosi le tempie; Miyuki lo guardò con la coda dell'occhio "Cosa suggerisce di fare?" continuò poi dopo un lungo sospiro.

"Nulla" rispose tranquillamente il preside avviandosi verso la sua scrivania; Miyuki strabuzzò gli occhi "Nulla? - domandò – Shoici avrebbe potuto uccidere Shoto-"

"Lo so" la interruppe andandosi a sedere alla sua scrivania "ma non conoscendo i loro quirk e sapendo solo che ti stanno tenendo d'occhio, cosa che dovevamo aspettarci, non possiamo fare granché." si girò verso la finestra e sorrise alla vista dei primi raggi di sole che facevano capolino tra i palazzi della città sottostante "Perciò dobbiamo solo stare ad aspettare?" domandò Aizawa; Nezu fece un piccolo cenno con la testa "Ma non sarà rischioso per tutti gli altri? Dovremmo stare così con le mani in mano aspettando che compaiano di nuovo e che uccidano qualcuno?" chiese Miyuki incredula. Nezu si girò nuovamente verso di loro "Metterci ad escogitare qualcosa e a brancolare nel buio è esattamente quello che si aspettano. – Miyuki corrugò la fronte – Da quanto ci hai detto, questo Shoici ha visto Shoto e ha supposto fosse un tuo nuovo amico. – lei abbassò lo sguardo – Sono più che certo che faranno leva su questo, sul fatto che cercherai di fare qualsiasi cosa per prevenire che le persone che iniziano a starti care – Miyuki pensò a Midoriya e Shoto – si facciano del male e staranno a guardare mentre cerchi di capire ogni singola mossa, ogni pensiero e ogni strategia, cosa che, - il preside guardò l'orologio – ti ha tenuta sveglia tutta la notte e ti ha spinta ad andare dal professor Aizawa" le sorrise nonostante lei non potesse vederlo.

"E' proprio per questo che la miglior cosa da fare è niente. - continuò – Non sappiamo né quando attaccheranno né se lo faranno. Potremmo stare per settimane con i nervi tesi nell'attesa di una possibile minaccia ma, questo non farà altro che stancarci giorno dopo giorno e impedirci di essere completamente svegli quando attaccheranno per davvero. - Miyuki alzò la testa – Dobbiamo solo stare più in guardia e al minimo sentore, essere pronti." lo sorrise di nuovo.

Conclusa la riunione improvvisata con il preside, sia Aizawa che Miyuki uscirono dal suo ufficio e si incamminarono per i corridoi della scuola completamente deserti. Nessuno dei due proferiva parola ma, nella sua testa, Miyuki aveva un fiume in piena di pensieri, dubbi e paure che non sapeva dove mettere e che temeva l'avrebbero fatta impazzire.

"Dovresti smettere di pensarci." asserì Aizawa una volta raggiunta la loro classe; Miyuki lo guardò "Come ha detto il preside, continuare a crucciarci sulla possibilità che continuino ad attaccare non ci porterà a nulla e poi, se tutti questi anni di lavoro mi hanno insegnato qualcosa, è molto probabile che aspetteranno un bel po' prima di attaccare di nuovo. - si mise le mani in tasca – Sanno benissimo che avrai raccontato dell'accaduto e se sono furbi, sapranno anche che attaccare dopo così poco tempo non farà altro che passare in svantaggio."

"E se non fosse così?" Miyuki lo guardò "Io non conosco il loro modus operandi, non conosco i loro quirk e non conosco il numero esatto di persone che lavorano con e per mio padre. In tutti questi anni sono sempre stata all'oscuro tutto ma l'unica cosa che so è che quando mio padre si mette in testa di distruggere qualcuno, agire secondo una logica precisa non è esattamente nel suo stile."

Aizawa fece un respiro profondo e chiudendo gli occhi piegò la testa all'indietro "Attaccare questa scuola o questi dormitori, con tutti gli allarmi e gli Hero che ci lavorano dentro è un'idea stupida persino per Obscurium. - alzò la testa – Preoccupiamoci piuttosto di non far capire nulla agli altri. Se qualcuno dei tuoi compagni dovesse scoprire qualcosa, la situazione finirebbe per complicarsi ulteriormente." concluse aprendo la porta dell'aula.

"A proposito di questo" lo seguì lei; Aizawa la guardò con occhi stanchi "Bakugou – Miyuki guardò il banco del ragazzo – ha iniziato a sospettare qualcosa. Ieri sera è venuto nella mia stanza dicendomi di non credere affatto alla storia dell'aver perso il controllo e temo che, oltre agli scagnozzi di mio padre, anche lui stia iniziando a starmi con il fiato sul collo." Aizawa chiuse gli occhi e facendo un lungo respiro si mise a sedere sulla cattedra "Ti è parso che qualcun altro si atteggiasse come lui?" Miyuki fece no con la testa "Forse solo Shoto ma, la sua penso fosse semplice preoccupazione" strinse le spalle. Aizawa si strofinò le nocche della mano sinistra "Bene, - la guardò – se è solo Bakugou il problema, cerca di ignorarlo il più possibile. Se non vedrà responsi da parte tua, prima o poi mollerà questa convinzione."

Nonostante sia il preside Nezu che Aizawa le avessero ripetuto di non stare costantemente a pensarci, la cosa, per Miyuki, risultò più facile a dirsi che a farsi. Per tutta la settimana successiva durante ogni allenamento, ogni lezione e ogni ora passata a casa in compagnia dei suoi compagni, l'idea che qualcuno la stesse osservando si faceva sempre più grande nella sua testa. Non riusciva a concentrarsi in niente e quando qualcuno le si avvicinava per scambiare due chiacchiere, il terrore che se fosse stata vista avrebbe reso quella persona una possibile vittima le faceva venire la tachicardia e la spingeva a tagliare il discorso allontanandosi il più velocemente possibile.

Ovviamente, il suo cambiamento radicale, non passò inosservato agli occhi di chi, in quelle prime settimane aveva iniziato a stringere amicizia con lei e soprattutto, non passò inosservato agli occhi di Bakugou che da quella sera non aveva smesso di farsi domande su domande.

"...e con questo la lezione di oggi si è conclusa. Ci vediamo lunedì" concluse il professor Aizawa chiudendo il libro e avviandosi verso la porta mentre i ragazzi rimettevano le loro cose negli zaini e iniziavano ad alzarsi per lasciare l'aula e tornare a casa.

"Ehi, torniamo insieme a casa oggi?" chiese Midoriya avvicinandosi al banco di Miyuki la quale, stava rimettendo le sue cose a posto in fretta e furia "No, mi dispiace Izuku ma, devo sbrigare alcune cose" lo liquidò alzandosi "magari un'altra volta" continuò stringendo le spalle e con un cenno della mano salutò sia lui che Shoto che Bakugou, il quale, una volta assicuratosi che Miyuki fosse fuori dalla classe, sbatté lo zaino contro la cattedra.

"Kacchan!" esclamò Midoriya spaventato mentre all'altro iniziava ad uscire il fumo dalle mani "Vorresti dirmi che questo non è il comportamento di qualcuno che ha qualcosa da nascondere?!" urlò guardando Shoto; Midoriya rimase immobile "Perché semplicemente non ammetti di avere un'ossessione per lei?" rispose l'altro mentre infilava le ultime cose nel suo zaino. Bakugou quasi si lanciò accanto a lui "Senti" lo prese per il colletto della giacca "Kacchan lascialo!" cercò di intromettersi Midoriya ma Bakugou lo fulminò con lo sguardo "sono giorni che non faccio altro che tenerla d'occhio e da quando è andata a casa del professor Aizawa non fa altro che essere schiva con tutti e scappare come se fosse inseguita da chissà che cosa!"

"Forse è proprio il fatto che tu le stia attaccato costantemente ad innervosirla" rispose Shoto tirandosi via dalla presa; Bakugou digrignò i denti "Si può sapere cosa succede tra voi due?!" domandò Midoriya che ancora non aveva capito di cosa stessero parlando.

Shoto sospirò "Bakugou sostiene che Miyuki stia nascondendo qualcosa. E' persino arrivato a pedinarla nel cuore della notte." prese lo zaino e Midoriya guardò Bakugou confuso "Nascondere qualcosa?"

"Non crede che l'esplosione in Ground Beta sia colpa di una perdita di controllo e si è fissato che ci stia nascondendo qualcosa." continuò avviandosi verso la porta; Midoriya lo guardò e pensò a ciò che gli aveva appena detto l'amico "Beh... - si portò una mano sul mento – ad essere onesto anche io ho notato un comportamento strano negli ultimi giorni ma-"

"Vedi?! - esclamò Bakugou indicando Midoriya – Se n'è accorto anche quest'idiota!" Shoto sospirò "Io penso sia semplicemente una persona riservata."

"Cazzate!" asserì Bakugou "Sei ossessionato" ripeté Shoto "Perché semplicemente non ne parlate con lei?" domandò Midoriya.

"Oh si certo! - Bakugou andò a riprendere il suo zaino sulla cattedra – Perché ultimamente parlare con lei è stato semplicissimo. Ogni volta che qualcuno prova a parlarle scappa dicendo di avere altro da fare, proprio come ora!" indicò Midoriya.

"Le persone hanno altro da fare oltre che urlare ed essere insopportabili" rispose Shoto; Bakugou lo incendiò con lo sguardo "Bene, allora andiamo a vedere che cos'altro aveva da fare invece di tornare a casa con Deku" guardò Midoriya e l'altro poté giurare di aver visto delle fiamme accendersi nei suoi occhi.

Una volta usciti dall'aula e costretti da Bakugou a seguire i movimenti di Miyuki, i tre si ritrovarono a girovagare per la scuola in cerca di indizi che potessero suggerirgli la posizione di Miyuki.

"Stiamo girando a vuoto da dieci minuti, Miyuki potrebbe non essere nemmeno più a scuola." disse Shoto all'ennesimo giro della mensa "Se non ci aveste messo tanto a farvi convincere sicuramente l'avremmo vista andare da qualche parte" rispose Bakugou continuando a camminare.

"Magari aveva davvero altro da fare e poi, ha ragione Shoto potrebbe non essere più qui" asserì Midoriya ma Bakugou fece finta di non sentirlo. Quando poi, dopo altri cinque minuti, Bakugou fece per risalire le scale e tornare al primo piano Shoto si rifiutò di continuare quella pagliacciata "Perché sei così convinto che sia ancora qui? Chi ti dice che non sia tornata a casa!" guardò il compagno che si trovava già a metà della rampa di scale.

"Senti, non so perché ma so che sta ancora girando per la scuola! Sappiamo che è scappata da un posto in cui era stata tenuta prigioniera, l'unica persona che conosce a parte noi è il professor Aizawa e dove cazzo dovrà andare di così importante se non da lui dato che, come vi sto ripetendo da mezz'ora, non conosce nessun altro?!" sbraitò.

"Stai dicendo che secondo te ha una relazione con il professore?" domandò Shoto e a Bakugou quasi esplose il cervello "E tu saresti uno dei più svegli della 1-A..." rispose poi cercando di reprimere la voglia di fargli saltare la testa "La prossima volta mi farò aiutare da Kirishima."

Prima che Shoto potesse rispondere però, la voce del preside Nezu, proveniente dal primo piano, seguita da quella di Aizawa, li fece immobilizzare e pentire di aver fatto tutto quel baccano ma, per loro fortuna, i due non sembravano averli sentiti.

Bakugou guardò nuovamente gli altri due "Cosa vi avevo detto?" sibilò tra i denti cercando di fare meno rumore possibile "Non mi sembra di aver sentito la voce di Miyuki però!" rispose Shoto salendo qualche gradino ma, proprio quando ebbe quasi raggiunto gli altri due, la voce di Miyuki e quella di All Might risuonarono dove avevano risuonato le due precedenti per poi svanire seguite dal rumore di una porta che si chiudeva.

Sul volto di Bakugou si dipinse un ghigno e come un fulmine si lanciò al piano di sopra pronto a scoprire tutto ciò che stava accadendo. Quando, dopo qualche secondo, fu raggiunto dagli altri due, fece loro segno di rimanere in silenzio e rimase immobile in mezzo al corridoio in modo tale da riuscire a captare anche il minimo suono.

"Jiro sarebbe stata utilissima" bisbigliò Midoriya; Bakugou lo guardò con la coda dell'occhio "Se non tappi quella bocca ti prendo a calci" rispose poi e successivamente tornò a concentrarsi sui rumori attorno a lui. Qualche secondo dopo, da una delle stanze alle loro spalle, i tre ragazzi sentirono provenire la voce di All Might e, cercando di fare il minor rumore possibile, si avvicinarono alla porta e stettero ad ascoltare.

"...e come dicevo, durante questa settimana nessuno ha visto o sentito nulla" Bakugou corrugò la fronte "come ti hanno già detto, non hai motivo di preoccuparti Miyuki" i tre sgranarono gli occhi.

"Il punto è che non ci riesco – la voce di lei era molto più bassa del solito – è da quando è successo che non riesco a dormire, mi sento costantemente osservata – Shoto diede un'occhiataccia a Bakugou – e ho sempre questa sensazione di disagio addosso e non riesco a capire se sia uno dei loro quirk o se sto impazzendo" sentirono la sua voce spezzarsi.

"Non riesco nemmeno a stare tranquilla quando sono a casa. Ho il costante terrore che se dovessero vedermi parlare con qualcuno di loro-" silenzio. Poi, alcuni passi.

"La tua paura è comprensibile – la voce del preside ruppe il silenzio – quella volta Shoici – i tre corrugarono la fronte – ha visto Shoto – il ragazzo sgranò gli occhi – e il suo averlo identificato come un tuo possibile amico lo rende un bersaglio facile ma continuando ad evitare tutti coloro che si avvicinano per parlarti non farà in modo che tu li mantenga al sicuro." - i tre si guardarono - "Se attaccheranno, lo faranno indipendentemente dal fatto che qualcuno sia tuo amico o meno."

"Io non voglio che qualcuno si faccia male a causa mia." il suo tono era cambiato, sembrava stesse piangendo.

"Ti sentiresti più al sicuro se ti facessimo trasferire di nuovo fuori dal dormitorio?" domandò All Might; i tre allontanarono contemporaneamente la testa dalla porta "Gli altri comincerebbero a fare domande" Bakugou riavvicinò la testa "sanno che non ho nessuno, s'insospettirebbero nel vedermi andare chissà dove."

"Io credo che sia meglio farla rimanere dov'è." finalmente si sentì anche la voce di Aizawa "Quando Shoici si è infiltrato dentro Ground Beta – il cuore di Bakugou iniziò a battere più velocemente, aveva ragione, era davvero successo qualcosa – nessuno di noi si è accorto di niente se non fino all'esplosione che avrebbe potuto ucciderla. Sono certo che se dovessimo trasferirla, non sarebbe più al sicuro. Finché rimarrà nel perimetro della scuola non attaccheranno, potrebbero continuare ad osservarla, questo sì, ma non attaccherebbero mai un posto pieno di Heros e di giovani apprendisti, sarebbe troppo avventato. Ma questo, te l'avevo già detto." di nuovo silenzio.

"Sì – la voce di Miyuki sembrò un bisbiglio – ma non riesco comunque a far come nulla fosse."

Prima di poter ascoltare oltre, Bakugou si allontanò dalla porta e si avviò nuovamente verso le scale. Era riuscito ad ottenere le risposte che cercava ma, nella sua testa, adesso ce n'erano altre mille.

Notando il comportamento dell'altro, Shoto e Midoriya si allontanarono con lo stesso passo felpato e una volta tornati tutti al piano di sotto, finalmente, ruppero il silenzio.

"Voi avete capito qualcosa di ciò che hanno detto?" chiese Midoriya mentre varcavano la porta d'ingresso ma né Bakugou né Shoto proferirono parola. Entrambi i ragazzi erano rimasti attoniti dalle poche cose che avevano ascoltato. A quanto pare, Bakugou ci aveva visto giusto quando aveva sospettato di quella strana esplosione e, dal canto suo, Shoto non sapeva come reagire nell'aver appreso che qualcuno, chissà chi, avrebbe potuto ucciderlo qualche giorno prima.

Ciò che invece univa i due, era l'idea che per quanto incasinata fosse la situazione, quella che si stava accollando tutto il peso era Miyuki, la quale, nonostante non li conoscesse, era da una settimana che conviveva con la paura che a causa sua, qualcuno di loro potesse farsi del male e che, finalmente, il suo comportamento degli ultimi giorni stava iniziando ad avere un senso.

Per tutto il resto della giornata, Shoto, Bakugou e Midoriya non fecero altro che pensare alle parole che avevano sentito e a quanto poco senso avessero insieme. Non riuscivano ancora a capire di che minaccia si trattasse e perché Miyuki vi ci si trovasse dentro, non avevano idea di chi fosse quello Shoici ma soprattutto, non avevano idea di chi la stesse osservando.

"Secondo voi ci tengono d'occhio anche ora?" domandò Midoriya approfittando del fatto che fossero rimasti solo loro tre al piano terra. Shoto alzò la testa dal libro che stava leggendo e guardandosi intorno rispose "Non credo."

"Come fai a dirlo?" Midoriya si sedette accanto a lui "Perché tengono d'occhio Miyuki, idiota" rispose Bakugou da sopra il divano. Midoriya lo guardò preoccupato "Secondo voi chi è questa gente?"

Shoto strinse le spalle "E' molto probabile che sia la gente da cui è scappata. Qualcuno dev'essere riuscito a sopravvivere alla sua esplosione e non dev'esserne rimasto molto contento" rispose poi; Bakugou si mise a sedere sul divano e incrociò le braccia "Dobbiamo tenerla d'occhio."

Shoto e Midoriya lo guardarono "Dovremmo lasciarla in pace" rispose il primo, "penso che abbia già abbastanza gente a tenerla d'occhio, non credi?" Bakugou lo guardò serio "Io credo che dovremmo saperne un po' di più se c'è qualcuno che ci tiene nel mirino, non credi?"

"Io invece sono preoccupato per Miyuki" asserì Midoriya abbassando lo sguardo "sembrava molto provata..." gli altri due lo guardarono "Non abbiamo idea di chi sia, da dove venga o cosa abbia passato ma sappiamo che vuole diventare un Hero, come noi – li guardò – e a riprova di questo c'è il fatto che si stia sobbarcando tutte queste preoccupazioni da sola. Non ha idea di chi siamo ma non vuole che ci accada assolutamente nulla, soprattutto a te. - guardò Shoto – Quando prima ho detto di aver notato un comportamento strano da parte sua, mi riferivo al fatto che improvvisamente aveva smesso di parlarti – Shoto abbassò lo sguardo – e ora finalmente sappiamo il perché. Questo tipo, Shoici, ti ha visto durante l'esercitazione e sono sicuro che sia finita in quel modo perché Miyuki ha fatto di tutto per non farti fare del male." strinse i pugni sul tavolo "Dobbiamo capire cosa sta succedendo senza destare sospetti e stare costantemente attenti così, semmai dovessero attaccare come dice il professore, saremo pronti a darle una mano!" Shoto e Bakugou lo guardarono in silenzio ma, prima che uno dei due potesse rispondere, la porta d'ingresso si aprì ed entrò Miyuki.

I tre si girarono di scatto verso la porta e una volta chiusa, la ragazza si girò verso di loro "Dove sono gli altri?" chiese notando solo loro.

Midoriya si guardò intorno "Non lo sappiamo" le sorrise "tu sei riuscita a fare quello che dovevi fare?" Miyuki fece di sì con la testa "Non era nulla di che ma, non potevo rimandare oltre – abbassò lo sguardo – mi dispiace non essere tornata a casa con te."

"Siamo tornati noi a casa con lui" rispose Shoto; Miyuki lo guardò "Già, una vera rottura" continuò Bakugou alzandosi dal divano e andando verso la cucina.

"La prossima volta non mancherò" asserì poi lei togliendosi le scarpe e avviandosi verso la sua stanza.

Una volta chiusa la porta della sua stanza, Miyuki lasciò lo zaino accanto alla scrivania e si buttò sul letto. La sua sveglia segnava le sei e mezza del pomeriggio e, nonostante la sua idea era quella di rilassarsi e riposare, non riuscì a far altro che pensare alle due ore precedenti passate nell'ufficio del preside con Aizawa ed All Might.

Tutti e tre, avevano provveduto a ricordarle che sarebbe stata al sicuro e che nessuno si sarebbe fatto male ma per quanto volesse convincersene, in quel momento, non ci riusciva.

L'idea che Shoici potesse spuntare in qualsiasi istante non riusciva a farla stare tranquilla e il fatto di non sapere quali quirk avessero gli altri, le rendeva le cose ancora più difficili. Era completamente senza difese, come se su di lei ci fosse un'insegna luminosa pronta ad indicare la sua posizione in qualsiasi momento del giorno e della notte e non poteva farci assolutamente nulla.

"Sono un cattivo no? E allora perché non mi stai uccidendo?!" era la frase che le rimbombava in testa. Perché non l'aveva fatto? Sapeva di esserne in grado eppure, nel momento in cui lo aveva visto, non era riuscita a far niente se non farsi prendere a calci.

Era come se per le due settimane precedenti all'accaduto avesse vissuto in una realtà parallela, dove lei era solo Miyuki Kaminaze, una ragazza fuggita dai suoi rapitori che voleva diventare un Hero e forse era stato proprio il fatto di dover rendere credibile quella versione a farle credere di essere davvero solo quello. Si era sforzata di far credere a chiunque conoscesse di essere una semplice fuggitiva, che era finita per credere alla sua stessa menzogna tanto da rimanere paralizzata quando la verità le si era piazzata davanti. Aveva finito per credere così tanto a quella storia che la comparsa di Shoici era stata come un'enorme ceffone che l'aveva riportata alla realtà dove lei non era una fuggitiva ma una traditrice, dove non era da sola, perché un padre lo aveva e dove a causa della sua scelta di diventare un Hero, tutti coloro che aveva tradito, avrebbero fatto in modo che di questo lei non ne potesse mai gioire.

L'unica cosa sensata da fare, almeno per Miyuki, era quella di non creare legami con nessuno in modo tale da non avere punti deboli ma allo stesso tempo, in modo tale da non mettere nessuno in pericolo. L'idea di avere degli amici per la prima volta in vita sua e quel breve assaggio che ne aveva avuto, prima dell'esercitazione, grazie a Shoto e Midoriya, sarebbero stata l'unica cosa bella che avrebbe conservato ma che, nonostante le facesse male, non avrebbe coltivato.

Sarebbe comunque diventata un Hero, avrebbe dato il massimo per farlo ed essere pronta ad affrontare suo padre o chi per lui ma non gli avrebbe mai permesso di struggere nient'altro oltre lei. D'altro canto, non si può distruggere ciò che non c'è e se Miyuki non avesse avuto amici, se non si fosse affezionata a nessuno, non avrebbe avuto punti deboli.

"Miyuki" la voce di Bakugou interruppe il fiume di pensieri che inondava la sua testa. Si girò di lato e diede un'occhiata alla sveglia: erano le dieci e mezza. Stranita dal fatto di non essersi nuovamente accorta dell'orario, Miyuki si alzò dal letto e andò ad aprire la porta.

Esattamente come una settimana prima, fuori dalla sua stanza c'era Bakugou con in mano un piatto con sopra quella che sembrava la cena. Miyuki guardò lui e poi il piatto "Deve diventare un'abitudine?" gli domandò seria; Bakugou la guardò e contrariamente a quanto si aspettasse lei, non le inveì contro per non essere stata gentile nei suoi confronti ma, con una strana calma, rispose "Se continui a non mangiare, sì."

Miyuki rimase in silenzio per qualche secondo. Nella sua testa continuavano a vorticare i pensieri e pian piano l'idea che non farsi amici fosse la cosa giusta, stava iniziando a radicarsi nel suo cervello. Tuttavia però, queste convinzioni erano solo all'inizio e nello stato in cui era, Miyuki sapeva che accettare anche il più semplice e puro dei gesti, come quello che Bakugou stava facendo per lei, per la seconda volta, significava lasciare aperta la porta che conduceva all'idea che forse avere degli amici non era così male e che per una volta poteva permettersi di essere felice.

Questa cosa però, non doveva accadere. Se avesse anche solo lasciato quella porta accostata, se avesse lasciato che qualcuno creasse un legame con lei, suo padre lo avrebbe capito e avrebbe iniziato a scavare sempre più in profondità fino a trovarlo e distruggerlo, rendendo la sua sofferenza ancora più atroce.

Miyuki alzò la testa dal piatto e quando incrociò il suo sguardo con quello di Bakugou, prima che potesse dire qualcosa, lui la precedette.

"Non sto cercando di diventare tuo amico, tu nemmeno mi piaci." fu come se lui avesse letto ciò a cui aveva pensato durante quella breve pausa "Se ti ho portato la cena è solo perché sarebbe una seccatura vederti morire di fame." e sempre guardandola con sguardo serio aspettò che Miyuki prendesse il piatto e se ne andò.


___________________________________________________________________________________________________

Author's corner

Ed eccoci qua con il nono capitolo! Ringrazio @Claude1988 per la recensione, le apprezzo davvero tanto <3
Se sei arrivato/a qua spero che il capitolo ti sia piaciuto e ci vediamo la prossima settimana con il decimo!
Spero rimarrai con me fino alla fine anche perché ne succederanno davvero delle belle!

Baci, Ems xx

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: ItsClaire_