I am a fake
Chi ha rubato la caramella dalla mia pancia?
Quando ho trovato quella frase incisa sulla parete della casa di città, è come se mi fosse crollato il mondo addosso… e non ero
sconvolto solo perché l’intruso aveva aggredito Soma e ucciso Agni… ma perché quella frase, mi riportava alla mente i terribili
ricordi del mio passato.
Quel passato che, nonostante i miei sforzi, non sono mai riuscito a cancellare completamente… ci sono state notti in cui
ancora rivivevo quei brutti momenti.
Credevo, con l’arrivo di Sebastian, di essermi lasciato per sempre ‘quel passato alle spalle’, com’ero solito ripetere, più a me
stesso che a lui… invece quel passato me lo sono ritrovato davanti; mio fratello gemello: il vero Ciel.
Sì, sono stato un gran bugiardo e un completo imbroglione con tutti: col vecchio Tanaka, gli zii Alexis e Francis, zia Ann, e i
miei cugini Edward ed Elizabeth… e con lei sono stato più carogna che con tutti gli altri, poiché, era stata fin da piccola
promessa sposa a mio fratello.
Era innamorata di lui, non di me… io ero il fratello invisibile, quello timido e solitario… anche per colpa del mio asma che mi
costringeva sempre a letto, o al caldo nella mia cameretta, senza poter giocare all’aperto… eppure, ero stato così bravo a non
farle accorgere dello scambio… infondo eravamo uno lo specchio dell’altro.
Solo una delle mie crisi asmatiche avrebbe potuto smascherarmi, cosa che non è mai avvenuta davanti a lei… e avrei potuto farla
franca per tutta la mia vita, se lui non fosse riapparso.
Rivederlo mi ha shoccato: lui era morto, pugnalato al cuore da quei pazzi che volevano usarci per invocare il demonio… per
recuperare l’anello di famiglia che aveva ingoiato, gli avevo perfino squarciato maldestramente la pancia… era impossibile
sopravvivere… già il solo fatto che Sebastian è qui con me, implicava che il prezzo per evocarlo, cioè l’anima di Ciel, era stato
pagato… invece, eccolo davanti a me, sulle scale, guardarmi dall’alto in basso.
La tecnica di Undertaker, su di lui, è stata così perfetta che davanti a me, avevo un fratello di tredici anni, non 10… perciò il
suo scopo, non è stato un riportarlo in vita, ma permettergli di sopravvivere.
Ha detto di non odiarmi, quando ha saputo che avevo rubato la sua identità, le proprietà che gli spettavano in quanto Conte, la
fidanzata e il suo ruolo di agente per conto della Regina… ma io non volevo rubargli niente… io sono solo un debole codardo… lui
era quello forte e gentile… e volevo, in qualche modo, che il Ciel che sarebbe voluto essere, continuasse a vivere in me.
E, usare la sua faccia per poter scoprire chi, in una notte, aveva distrutto la nostra famiglia!