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Autore: MbM06    12/02/2021    0 recensioni
Questa storia è nata da un mio momento di particolare ispirazione.
Tratta la Gelosia di Phil, ma con un Lieto Fine, quando attraverso una lettera consegnata da una cupido stanca di lamentele.
È una Skoulson.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Daisy Johnson, Melinda May, Phil Coulson, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma perché quel donnaiolo Don Giovanni da strapazzo non si leva di torno!!!

Io vorrei solo parlare con la Mia Bellissima Skye, ma lui è sempre in giro!!!

Aspetta, lei non può essere mia, non deve, sarebbe molto più esposta di come è adesso, è quasi morta a causa del mio amore per lei.

Devo allontanarla da me, sì ho deciso, la terrò lontana da me, se necessario per sempre, ma Cristo quanto fa male riflettere sul fatto che non l'avrò più accanto a me, che non ci intenderemo più con uno sguardo!!!

Quando mi disgusta e mi fa incazzare, sapere che lui, mette le mani, dove vorrei metterle io, ogni singola volta che mi è vicina, e baciarla come se non esistesse alcun domani. Perché credetemi, lei non è una persona comune è una Creatura, Divina, Ultraterrena, Angelica, una Dea in tutto e per tutto.

Quanto è gentile e comprensiva, e quanto mi sono sentito male quando le mentivo, ma poi guardando quei suoi meravigliosi occhi non ho potuto resistere, le ho mostrato tutto.

Lei ha poi preso ciò che le spettava, ovvero i suoi poteri, e quando lei si è ferita con essi per proteggerci non sono riuscito più a vedere lucidamente; dovevo, volevo, necessitavo trovare una qualsiasi cura, non per i suoi poteri, ma per rivederla sorridere, per riuscire ad abbeverarmi di nuovo di quella luce che le sfociava dagli occhi ogni volta che parlava di una qualsiasi cosa di suo interesse.

Dio, allontanarla è l'ultima cosa che voglio fare, ma sono disposto a tutto pur di tenerla al sicuro, anche vendere l'anima al Diavolo.

Dio! Nessuno può immaginare la voglia impellente e pressante, la quale ogni volta in cui la vedo viene prepotentemente a galla e devo tutte le volte combattere con me stesso per evitare di gridarlo.

Ho deciso! Se non posso averla con me, la cercherò sulla carta! Sì, proprio così, scriverò delle lettere che non le consegnerò mai!

Spero così di poter liberare, sfogandomi - anche perché Melinda per quanto possa essere paziente con me, è stanca di sentire i miei sproloqui su quanto Skye si perfetta e provi un timore reverenziale a dirle ciò che provo per lei - almeno un poco, questo peso che ostruisce la mia anima come niente di materiale potrà mai anche solo tentare di fare.

E la prima la scriverò stasera!

Quella stessa sera...

"Cara Skye,

Forse ti chiederai perché io ti stia scrivendo quando viviamo da, oramai, molti mesi nello stesso edificio.

La risposta è assai ardua, ma con questa frase auspico a riassumere il tutto "Sono completamente, irrimediabilmente, incontrastabilmente innamorato perdutamente di te".

Scommetto che ora ti chiederai perché io non te l'ho mai detto prima, la verità... ...provo un tale timore quando ti sto davanti, che al sol pensiero di un tuo rifiuto non so se riuscirei a continuare a vivere, sai, quando tornai da quella che credevo essere una vacanza a Tahiti, avevo il presentimento di non poter più essere felice, fino a quando il tornado quale sei tu, è entrato nella mia vita. E quando ho incrociato il tuo sguardo è come se dopo una lunga apnea, od un lungo soffocamento, avessi ripreso a respirare.

Spero che con tutto questo tu possa capire cosa mi esplode, tanto da lasciarmi senza fiato, al pensiero di te che mi guardi, al sol mio immaginario che tu possa posare le tue dolci labbra sulle mie, non hai neanche la più pallida idea di quanto questo pensiero mi mandi in un tale visibilio, in una tale estasi...

Ora concludo davvero, altrimenti scriverei le stesse cose all'infinito, poi il lavoro da Direttore mi reclama, anche se davvero preferirei essere con te in questo istante, anche solo a parlare, o semplicemente a contemplarti per ore ed ore, come da quando ci siamo conosciuti faccio nei miei sogni.

Non leggerai mai questa lettera, quindi posso scriverlo tranquillamente "TI AMO SKYE!"

Per sempre tuo Philip J. Coulson."

Ma ciò che Phil non sapeva è che l'agente Melinda May - alias Cavalleria - sapeva dell'esistenza delle lettere e che, stanca dei monologhi del suo amico più caro, stava proprio portando l'ultimo suo scritto alla diretta interessata.

Ero nel mio ufficio, stavo svolgendo stupidi resoconti sul budget, anche se con la mente ero da tutt'altra parte, ero con Skye, da quando l'ho conosciuta fino a quando avrei esalato il mio ultimo respiro.

Come se fosse stata una visione celestiale, cosa che è meglio non escludere, la protagonista indiscussa dei miei sogni ad occhi aperti ed onirici, aprì di scatto la porta e la richiuse altrettanto velocemente; mostrandomi un pezzo di carta, che ad occhi altrui sarebbe semplicemente stato una parte su cui scrivere, per me invece significava due cose:

La prima per me quella carta ha più valore di tutte le cose a cui tengo - se escludiamo la donna che mi stava davanti in quell'istante -.
La seconda: Ero completamente fottuto e completamente nel panico!

I dubbi iniziarono ad insinuarsi dietro di me, "Se l'avesse letta? Che idiota che sei Phil, è palese come la luce, la quale lei stessa emana l'abbia letta! Oh mio Dio! Adesso cosa penserà di me!!" 'Che sei in crisi di mezz'età, ecco cosa!' Mi ricordò gentilmente la mia coscienza.

"Spero davvero che non si voglia allontanare da me, anche se probabilmente lo farà, ma spero con tutto me stesso che decida di tenermi con sé anche solo come amico"

"Cosa hai da dire?" Mi chiese lei, mentre io tentai di concentrarmi su ciò che disse, nonostante non fosse proprio una passeggiata.

"Su cosa?" 'Bravo Phil, nega l'evidenza, bravo, COSÌ LA FAI SOLO ALLONTANARE DI PIÙ' Non riesco a pensare a cosa dire.

"Su cosa, davvero, SU COSA?!?!?" Oh no! Questa non ci voleva adesso è davvero arrabbiata.

"SULLA LETTERA CHE MI HAI SCRITTO, CHE NON HAI AVUTO IL CORAGGIO DI DARMI PERCHÉ AVEVI PAURA CHE TI ABBANDONASSI QUANTO TU SEI TUTTO PER ME, HO LASCIATO..." Si bloccò, come se stesse per dire qualcosa che non doveva o se ne fosse già lasciata sfuggire una parte.

Poi finalmente ricollegai le sinapsi e capii, aveva lasciato Lincoln per me! Cammino oltre l'ultimo strato dell'Atmosfera per l'incontenibile felicità!!!

"Non importa, adesso l'unica cosa che importa è "
La interrompo bruscamente perché non credo la sanità mentale sarà con me ancora per molto.

"Hai lasciato Lincoln per me?"
Non parla più, devo averla spaventata col mio tono, spero non sia niente di irreparabile tra di noi.

Sembra stanca ed esasperata, sospira poi prende parola "Sì, l'ho lasciato per te, non sei l'unico che ama l'altra persona nella stanza, con Lincoln volevo solo vedere se riuscivo a dimenticarti, ma vedendoti tutti i giorni avrei dovuto sapere che non ci sarei riuscita, ma volevo provarci, perché sapevo che tu non mi avresti visto in altro modo se non come"

La interrompo baciandola come volevo fare da quando l'ho conosciuta, con tanto di quell'impeto, tra poco mi mancherà l'ossigeno. Ma sto baciando colei che amo e credetemi non esiste sensazione migliore.
   
 
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