Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Roe Jaeger    22/02/2021    2 recensioni
Eremin
Eren e Armin si conoscono durante un'estate al mare, quando ancora sono bambini.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Armin Arlart, Carla Jaeger, Eren Jaeger, Grisha Jaeger
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Vi dico solo che, inizialmente, volevo scriverla come Ereri xD e vi auguro buona lettura, sperando vi piaccia :)

Esprimi un desiderio, Armin!

Il sole è calato ormai da un po’ e la spiaggia è quasi deserta, ma suo figlio Eren sta parlando con un altro bambino, lo vede dalla finestra, quindi Carla decide che al posto di andare a chiamarlo si dedicherà a suo marito, Grisha. 
Intanto Eren sta facendo un castello di sabbia assieme a quel bambino conosciuto da poco, Armin, e quando tornerà a casa sarà tutto sporco di sabbia, tanto che sicuramente la madre gli dirà di tuffarsi nella vasca da bagno. Tuttavia, adesso è così felice che non gli importa. 
Armin sta mettendo la sabbia bagnata nel proprio secchiello mentre Eren sta riempiendo il suo: ci sono già quattro torri sulla sabbia ma probabilmente ne vogliono fare di più e stanno separando ogni torre da un fosso e un ponte; probabilmente, data la distanza delle torri, alla fine ne metteranno anche una al centro. 
Mentre i bambini giocano con la sabbia, Grisha e Carla danno loro un’occhiata dalla casa sulla spiaggia. 
 
Quella è la notte in cui dovrebbero cadere le stelle: anche loro hanno la testa rivolta al cielo, ma soprattutto Eren e Armin sono molto attenti: ogni volta che svuotano la paletta nel secchiello, prima di riempirla di nuovo alzano la testa al cielo nella speranza di vedere una stella cadente, ma per il momento non se ne vedono e continuano a costruire torri, ponti e fossi in tutta tranquillità, mentre le piccolissime onde del mare si infrangono sulla riva. 
È Eren a gridare: «Guarda lì ed esprimi un desiderio, Armin!» proprio mentre il biondo sta togliendo il secchiello capovolto per far uscire la torre. Armin alza la testa tirando con sé il secchiello, ma non lo tira via dritto. Lui vede la stella, ma il castello è da rifare. 
«Hai espresso il tuo desiderio, Armin?» 
«Sì, Er. E tu? Io desidero» ma Eren non gli fa finire di dire cos’ha chiesto alla stella, perché gli mette una mano davanti alla bocca: «Non dirmelo, altrimenti non si avvera.» 
Non hanno il tempo per esprimere altri desideri, perché Grisha viene a chiamare Eren e anche per Armin è ora di rientrare. 
 
Quindici anni dopo 
Eren e Armin sono a casa di quest’ultimo. Abbracciati in un letto, coperti solo dal lenzuolo. 
«Ehi, Armin...» lo chiama a un certo punto il maggiore. 
«Dimmi pure, amore» 
«Ti ricordi l'agosto della prima estate che abbiamo trascorso insieme, quindici anni fa?» 
«Sì» sospira Armin. 
«Tu che desiderio hai espresso? Si è avverato?» chiede Eren «Il mio sì.» sussurra un attimo dopo. 
«Sì, vivo con te. E il tuo desiderio qual era?» 
«Il mio desiderio era questo, Armin.» dice baciandolo «Eri tu.» 
   
 
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