Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: glumbumble    26/08/2009    1 recensioni
- Beh finalmente avrai la risposta alle tue domande. Credo che oramai avrai capito che non siamo una famiglia normale. Ovviamente ci vogliamo bene e ci comportiamo come ogni altra famiglia; il problema è che non siamo umani, siamo una famiglia di vampiri.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa è una FF che ho scritto un po' di tempo fa, parla degli sviluppi della famiglia Cullen, sempre alle prese con il loro problema: fare andare d'accordo i loro sentimenti umani e la loro natura decisamente non umana, spero vi piaccia!


 

Capitolo 1.


– Sei sicuro di stare bene? – chiesi nuovamente. No che non stava bene, glielo riuscivo a leggere in faccia. Anche se cercava di nascondermi i suoi pensieri, ormai ero talmente abituata al suo volto da notare ogni minimo sbalzo d’umore, e quel giorno ero certa che mi stava nascondendo qualcosa di grosso. Me ne ero accorta da subito, quando mi era venuto a prendere quel pomeriggio, insistendo per non voler restare in casa come avevamo programmato a scuola “voglio fare un giro con te” aveva detto. Ma dopo aver girato intorno a Forks per un’oretta mi aveva informato che doveva dirmi qualcosa di estremamente importante ed aveva messo in moto la macchina, stavolta con una meta. Eppure non mi voleva dire nient’altro, né sul tipo di informazione, né su come stava, proprio come in quel momento.
  – Si te l’ho già detto sta tranquilla, va tutto bene.– mi rispose, abbagliandomi con i suoi occhi color topazio. Ma stavolta non ero intenzionata a farmi abbindolare dal suo sguardo né tanto meno dalla sua voce di velluto.
  – Inutile che continui a rassicurarmi, ti conosco bene, mi stai nascondendo qualcosa.– ribattei cocciuta.
Rise nervosamente – sei incredibile.– borbottò prima di accendere l’autoradio. Una canzone allegra nascose la mia replica. Stizzita mi azzittii mordendomi la lingua e mi concentrai sul paesaggio.
  – Almeno posso sapere dove stiamo andando? – chiesi dopo qualche minuto.
Soppesò lentamente la domanda prima di replicare – A casa mia. – disse infine.
Questo mi calmò un poco, ero andata spesso a casa sua ed era un luogo familiare ormai, non ci sarebbero state brutte sorprese o almeno era quello che speravo.
Poco dopo la macchina rallentò fino a frenare dolcemente, solo dieci minuti, “ogni tanto mi dimentico che ama l’alta velocità” pensai prima di scendere dalla macchina.
In un secondo fu davanti alla mia portiera aperta ed allungò la mano; gliela presi soddisfatta ma non del tutto convinta – Capirò cosa ti frulla per la testa. – lo minacciai.
Sfoderò quell’irresistibile sorriso sghembo – Non ne dubito. – disse dolcemente prima di abbracciarmi. Stavolta non riuscii a resistere, anche dopo tutto questo tempo il suo profumo mi inebriava. Non so quanto restammo così, assaporando uno il profumo dell’altro, infine si staccò – Dobbiamo entrare, ci stanno aspettando. – mormorò vicino al mio orecchio.
Stavolta non poté nascondere il tremore nella voce e la sua mano, avvinghiata alla mia, tremò visibilmente. Alzai lo sguardo su quel volto di una bellezza devastante, ma ora non aveva quello sguardo rassicurante di sempre, le sue labbra erano serrate e la sua espressione tesa.
Non riuscii a frenare le parole – Mi vuoi dire che diavolo sta succedendo? – sbottai acida.
Lentamente abbassò lo sguardo su di me, fissandomi ardentemente – Lo sai che ti amo vero? mi chiese.
  – Che domanda sciocca, certo che lo so, come tu sai che io amo te. – aggiunsi.
  – E non ci sarà mai nulla che ti farà mai cambiare opinione? – continuò titubante.
Queste parole mi fecero andare nel pallone, cosa voleva dire? Tuttavia cercai di nascondere il panico intriso nella voce – Nulla, mai. – dissi nel mio tono falsamente sicuro. Sospirò mentre un sorriso si dischiudeva sul suo viso, non arrivando però agli occhi.
  – Eppure, anche se ora ti credo, temo che dopo che avremo finito non vorrai mai più rivolgermi la parola… – mormorò con un tono di voce colmo di disperazione.
Presi il suo volto freddo tra le mie mani che, come per contrapposizione, erano diventate bollenti.
  – Stammi bene a sentire, nulla e ripeto nulla potrà separarmi da te, o farmi provare disgusto, neanche se venissi a sapere che hai ucciso una persona, per innocente che sia, ricordalo. – lo rassicurai sicura delle mie parole. Lui invece scoppiò a ridere nervosamente all’ultima frase, inondandomi di quel suo profumo così irresistibile. Poi si avvicinò e mi baciò dolcemente, teneramente, staccandosi poco dopo.
Quando la sua mano si intrecciò alla mia era ferma e la camminata sicura. Ci avvicinammo alla porta, e poco prima di aprirla mi mormorò misterioso – Che lo spettacolo abbia inizio.



Per il momento la storia finisce qui, voi però commentate, denigrate, esaltate, insomma scrivete tutto ciò che vi passa nella testa nelle recensioni! – glumbumble –

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: glumbumble