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Autore: Giada20saorin05    03/03/2021    0 recensioni
Aziraphele era inerne davanti alla visione del suo amato cadere dai cieli, non poteva fare nulla e questo era ancora più doloroso della caduta stessa, ľunica cosa che poteva fare era che il suo amato crowley soppravvivesse e non smettesse mai di amarlo, come continuerà a fare lui per il resto dei suoi giorni.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte stellata e si potevano vedere chiaramente le varie costellazioni, e poi quella magnifica stella morente cadde su questa vasta terra, ferendosi profondamente, piangeva, quella stella piangeva lacrime amare, soffriva immensamente per essere caduta, le nuvole sopra di lei si tingevano piano del colore della notte, la luna che illuminava quella landa desolata intorno a lei, non avrebbe voluto lasciare il cielo ma esso non le avrebbe mai permesso di tornare dalle sue sorelle stelle. In realtà quelle di qui stiamo parlando non sono stelle bensì milioni di angeli maestosi che si facevano beffe di quella stella caduta, quell'angelo il cui nome era Crowley piangeva lacrime di sangue. La leggenda vuole che quando un angelo cade perda la sua grazia e le sue ali si disintegrino lentamente e in modo molto doloroso, e che pian piano ľangelo caduto diventi presto parte dell' inferno e nel frattempo in paradiso un altro angelo piangeva per la tristezza, la tristezza di aver perso il suo migliore amico, averlo visto cadere e non averlo potuto salvare è stato ancora più straziante della caduta stessa. L'angelo piangeva senza saperne il motivo, ora era un angelo caduto perchè piangeva ancora, non riusciva a dimenticare quelle parole " Non dimenticarti di me, Angelo" le disse con un sorriso triste mentre precipitava nel baratro. Non sapeva ancora che quelle parole sarebbero state la sua condanna, che avrebbero reso il loro rapporto intriso di un amore contorto, pieno di lacrime e dolci parole immerse di una amore amaro e proibito. E quel destino si sarebbe avverato quella stessa mattina di settembre allo scadere della mezzanotte che divideva un settembre gelato da un settembre temperato; un angelo era seduto su una panchina davanti a un laghetto che dava del pane fresco alle papere come farebbe un anziano signore che ha visto troppo dolore nella sua esistenza, quello sguardo spezzato si smorzò quando davanti a lui una figura slanciata, elegante dai bellissimi capelli fluenti che ricadevano sulle spalle, il viso luminoso con degli occhiali da sole che nascondevano i più begli occhi del mondo, i più belli mai creati. Il mondo sembrò scomparire, erano soli nell'oscurità, una piccola luce che illuminava le due sagome, lacrime di felicità scesero dagli occhi di Aziraphale "visto non ti ho dimenticato" un sorriso pieno d'amore scaldò il cuore dell'uomo, ma senza saperne il motivo. " credo mi abbia scambiato per qualcun'altro io non credo affatto di conoscerla sir." Una morsa si stinse nel petto di quel piccolo e crepato angelo, uno sguardo vuoto si fece strada in quelli luminosi di un tempo, aveva mille motivi per urlargli quanto era stupido ma non lo fece, non perchè era a pezzi ma perchè realizzò la verità più amara di sempre. Il suo amato non ricordava chi lui fosse, le uniche parole che riuscì a pronunciare furono "Oh.. chiedo scusa mio caro mi ero solo illuso che fossi la persona che sto aspettando da un'eternità" fece il sorriso più doloroso di sempre e si girò, stava per andarsene quando qualcuno gli prese il braccio "non è che ci siamo incontrati da qualche parte, quando ti guardo mi sembra di conoscerti da una vita" La speranza non era svanita nel nulla, voleva dirgli si ci siamo incontrati molti anni fa ti va un caffè, ma tutto quello che vedeva era solo un contenitore vuoto senza il suo amato al suo interno "No non ci siamo mai incontrati" detto questo se ne andò. Stava camminando da ore con lo sguardo fisso sui piedi quando sentì una voce familiare "Hai fatto la scelta giusta, ora lui non è altro che feccia, ma non ti preoccupare non lo incontrerai mai più....eh perchè stai piangendo? Quella è una cosa da umani noi siamo angeli, non proviamo cose come la tristezza. Lui ha fatto la sua scelta, che cosa ti importa di lui? Che cos'era per te? E' solo feccia presto lo capirai" Aziraphale in quel momento tremò di rabbia, il suo Crowley non era feccia, gli angeli sono amore allo stato puro, dovrebbero amare ogni creatura allora come potevano uscire parole tanto spregevoli dalla bocca di uno di essi. "Gabriel... io ho scelto di non farlo soffrire ulteriormente, e non azzardarti a dire che è solo feccia, e si non lo incontrerò mai più ma non per mia scelta dato che qualcuno gli ha rimosso ogni ricordo di noi, e si queste sono lacrime di tristezza intrise di dolore e intricate emozioni, non azzardarti adire che ha preferito soffrire e cadere al posto di stare con me. Mi importa di lui più della mia stessa e mera esistenza lui è.... lui è... lui è tutto, ogni cosa creata è misera in confronto a lui, lui ha un posto speciale nel mio cuore e no mi importa che voi lo consideriate solo feccia, per me è tutt'altro che spazzatura lui è tutto per me, come lo ero io per lui, prima che tu intromettessi, di la verità perché Crowley è caduto, si sincero almeno su questo Gabriel o forse dovrei dire Gadriel colui che fece entrare il male in paradiso all'iniziò della creazione?!" una risata echeggio per tutto il giardino " pensavo fossi solo uno stupido soldatino nato dalla parola di Dio, vedo che Metatron ha fatto un buon lavoro con voi due, vedi per chiudere per sempre le porte dell'inferno e sigillare ogni demone servivano tre semplici cose, un angelo che provasse odio e un demone che provasse pietà, un amore proibito che và oltre le fila del paradiso e dell'inferno, e infine il sangue che scorre per mano dell'altro. Dio è davvero crudele non trovi, quello che è servito per avverare tutto ciò è stata la vostra vicinanza fuori da ogni confine, una mano sula spalla e un piccolo peccato, parole come "chi sei" e il tuo odio è cresciuto a dismisura. E ora l'atto finale il demone che uccide l'angelo e recupera le memorie perdute e infine la conclusione di ques'opera drammatica, l'uscita di scena più teatrale il suicidio tra le lacrime della colpa. A quel punto con la lama intrisa del vostro sangue chiuderemo le porte dell'inferno per sempre, non sei felice sei stato scelto per l'estremo sacrificio che salverà la terra dal male." pronunciò queste parole con uno sguardo divertito e un sorriso inquietante. Era stato una pedina per tutto il tempo, il sangue ribolliva dalla rabbia, delle splendide ali spuntarono da quella schiena, una spada fiammeggiante apparì nella sua mano, ma quelle splendide ali si macchieranno di sangue come predisse Dio a suo tempo, un bagliore di luce angelica e delle ali stampate con la cenere sul terreno, l'aveva ucciso con le sue mani, ma ora non provava tristezza o rancore verso se stesso solo dolore, dolore di essere stato usato, che Metatron abbia fatto soffrire Crowley, come avevano potuto ferirli fino a questo punto, non potevano essere davvero stati degli esseri così puri chiamati Angeli, sembravano più mostri che altro. Nessuno si accorse di nulla perchè l'abilità di Gadriel era simile alla manipolazione del tempo di Amenadiel, quando esso tornò a scorrere in modo normale tutto ripartì, solo per una persona non si era mai fermato Crowley. Il demone si avvicinò intimorito "tu sei un angelo! Avrei dovuto immaginarlo, ma allora perchè fare una cosa del genere ad un tuo fratello?" il suo tono era quasi accusatorio, "proprio tu parli di ferire qualcuno di importante con cui avevi dei legami profondi? oh... scusa ti avevo giudicato male a quanto pare non valevo abbastanza" ormai ero in lacrime, tremavo di terrore, che stavo facendo, io avevo ucciso un mio fratello e ora stavo ferendo i suoi sentimenti perchè "non appena sei caduto mi hai urlato di non dimenticarti per nessun motivo, ma a quanto pare non valeva lo stesso, quelle parole sono state la mia maledizione per migliaia di anni, ti ho aspettato per tutta la mia interminabile vita, ma sai cosa pensavo? che dopo avermi causato così tanto dolore avresti almeno potuto chiamare il mio nome, una volta, una una sola volta sarebbe bastata a farmi smettere di piangere, queste lacrime sono intrise del dolore che tu hai lasciato in me e ora pensi di potermi fare la predic.... " non finii la parola che delle calde braccia mi avvolsero, mi mancava tremendamente quel tepore che mi davano le sue forti braccia, " mi dispiace di averti fatto soffrire tanto angelo, mi dispiace davvero" perchè, perchè stava dicendo quelle cose, perchè delle parole come mi dispiace mi scaldavano così tanto, perchè, dopo tutto quello che mi aveva fatto patire a causa sua, perchè? "Ti amo, Aziraphale e mi dispiace di averti fatto soffrire così tanto, ma sapevo che non mi avresti mai lasciato andare, io invece ti avrei lasciato andare per evitare di farti soffrire, ma a quanto pare non ce l'ho fatta per questo quelle parole" ok, ora era palesemente in lacrime. Presi il suo viso tra le mani e gli tolsi lentamente gli occhiali da sole. "non devi nascondere quei bellissimi occhi, e non devi nascondere le lacrime che scorrono sul tuo meraviglioso viso" feci scivolare i miei pollici sulle sue guance bagnate dalle lacrime in una sorta di carezza. Eravamo isolati dal mondo e i nostri sentimenti echeggiavano nell'aria, io dovevo salvarti e tu dovevi salvare me, insieme avremmo salvato il mondo dalla guerra celestiale, ormai non era più una missione, ma la nostra volontà, ci bastò guardarci negli occhi per capire che non sarebbe stato un addio ma un arrivederci. Ci dirigemmo verso la mia biblioteca con la Bentley di Crowley. quando arrivammo la prima cosa che disse fu "che vuoi fare angelo?" mi dispiaceva buttare quel sapere, ma sappiamo tutti che le profezie sono delle cavolate, passi la vita a decifrarle senza renderti conto che è meglio vivere secondo il proprio destino. "do una degna sepoltura ai miei libri, ora che finirà tutto le persone devono arrivare al loro futuro senza leggerlo su di uno stupido libro" il suo sguardo sorpreso faceva intendere benissimo quello che intendeva, al pensiero che Crowley stesse cercando di capire se si fosse solo immaginato che le parole "stupido" e "libro" vicine fossero uscite dalla mia bocca mi fece sorridere. Presi l'unico libro di profezie che si rivelò sempre corretto e lessi l'ultima profezia, essa citava"scegli accuratamente la faccia della medaglia" una piccola risata soffocata sommerse la stanza "addio vecchi miei" presi la candela e diedi fuoco al libro, lo gettai nella biblioteca e uscii verso il mio destino, Anatema Device non penso che tu abbia sbagliato, sono certo che tu abbia commesso quest'errore di proposito, ormai io e lui non abbiamo una fazione da scegliere, non abbiamo due facce della stessa medaglia ma bensì un fogli di carta con i nostri nomi, noi abbiamo una sola scelta e una sola fazione. La Nostra. Ci dirigemmo sotto il capanno al centro del parco, schioccammo le dita e come per miracolo dei simboli apparvero sulla tettoia e sul pavimento, due simboli diversi tra loro come i qui presenti. Presero entrambi una lama angelica e si guardarono negli occhi in senso di consenso. "fermi non osate, Aziraphel non ne avresti il coraggio non puoi farlo." questa era la voce di Zacaria, troppo tardi fratello mio. Uuna risata e un sorriso riecheggiarono nell'universo, abbracci Crowley e lui abbracciò me, eravamo uniti anche nella morte, le lame si insinuarono nei nostri ventri, una luce fuori uscì dalla ferita aperta "Ti amo Angelo" "Ti amo mio Caro" furono le nostre ultime parole. I nostri corpi esplosero in una luce accecante, i simboli si illuminarono quando la mia energia entrò in contatto nel sigillo dell'inferno posto sulla tettoia, e quello del paradiso quando il mio amato tornò giù, ci dissolvemmo insieme, ma sapevamo, lo avevamo sempre saputo, non era un addio era un bellissimo arrivederci. Le porte del paradiso e dell'inferno si chiusero, gli angeli furono intrappolati lassù e i demoni laggiù, tutto era tornato alla normalità, la terra ora era sotto l'influenza del'uomo e sotto la sorveglianza di Dio che era sceso qua giù molto tempo fa mimetizzandosi con gli umani. Un giorno potremmo rinascere, o Dio potrebbe ricomporci, ma fino ad allora staremo insieme per sempre My Dear. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- SPAZIO AUTRICE Spero di avervi commossi o almeno di avervi fatto piangere come delle fontane, se vi è piaciuta per favore commentate e votate per farmi sapere che avete apprezzato il mio lavoro. Se volete un'altra storia scrivetemi la storia che volete ed il genere e io tenterò di realizzarlo al meglio. Se conoscete qualcuno a cui potrebbe piacere questa storia non aspettate a fargliela leggere. Se vi piacciono questo genere di storie sul mio profilo troverete "La figlia del diavolo" leggetela e commentate dicendomi il vostro giudizio, e non risparmiate le critiche. Forgiano il carattere dello scrittore e lo aiutano a migliorarsi. Questo non è un addio ma un arrivederci, perchè tornerò presto con un'altra storia o un nuovo capitolo.
   
 
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