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Autore: JBazzano    16/03/2021    0 recensioni
La storia tratta di una giovane allenatrice (Jula Beckam) che intraprende l’arduo percorso della raccolta di tutte le medaglie, per poi battere la Lega Pokémon ed entrare a far parte degli Elite Trainers (Appellativo conferito a chi compie tale impresa, e che garantisce l’accesso a strutture avanzate e di spicco, come il Colosseo Pokémon). Il tutto, viene ambientato in un epoca non molto lontano dalla timeline dell’originale, del resto sono presenti vari elementi che vanno a ricordare eventi e personaggi a noi cari. La struttura di Pokčmon Bond, oltre che incentrarsi sul viaggio di Jula, tende a mostrare scorci di vita quotidiana (nella buona o cattiva sorte) che differiscono da cittŕ in cittŕ. Del resto “Paese che vai, usanze che trovi”. Tuttavia, il viaggio della protagonista verrŕ improvvisamente interrotto da un inaspettato imprevisto di nome Jaxe.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
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Bruciato. Odore di bruciato ovunque. Cosě forte da farmi pizzicare l'interno del setto nasale. Dopo aver visto lo sguardo terrorizzato di Jaxe ho chiuso i miei occhi per la paura. Ancora non trovo il coraggio di riaprirli.

-Ottimo, Honchkrow torniamo-

Sento la voce di Francis e il battito d'ali del suo Pokémon che si allontanano, ma niente che mi faccia capire come stia Jaxe.

Fa caldo, sto letteralmente cuocendo viva, mi pizzicano le zone piů esterne di braccia e gambe. Qualcosa mi sta tenendo attaccata al muro, ma non ho ancora aperto occhio per capire cosa sia successo.

Improvvisamente la stessa cosa che mi sta trattenendo al muro si muove leggermente, iniziando a lamentarsi con dei versi soffocati. "Sě, č lui".

Per la gioia di averlo risentito, trovo finalmente la forza di aprire gli occhi.

-Jaxe, sei tu, cosa č successo!?-

Subito, rimpiango di averlo fatto. Jaxe mi ha protetta dal fuoco, coprendomi con il su corpo. La sua schiena, come le sue braccia e le sue gambe, sono carbonizzate. Non risponde.

-Jaxe rispondimi ti prego- Anche dopo essermi scostata da lui e aver stretto il suo viso tra le mie mani non ottengo alcun segno da parte sua.

-Sei, viva- Data la risposta, Jaxe tenta di muoversi, ma finisce con l'accasciarsi al muro.

-Jaxe ti prego, non puoi morire. Ricordi quello che ci siamo detti? Finiremo questo viaggio assieme, me lo hai promesso. Me lo hai promesso!-

Mentre tento inutilmente di tenerlo sveglio, Jaxe finisce con il perdere conoscenza, Mi rifiuto categoricamente anche solo pensare che sia morto. Mentre piango in ginocchio di fronte al suo corpo privo di conoscenza attorno a noi le fiamme continuano a consumare qualunque cosa che tocchino. Le mura crollate, parti del soffitto che hanno ceduto, le bruciature sul pavimento che hanno ripreso la forma della fiamma.

Mentre il fuoco continua a cancellare lentamente gli interni della stanza, El August e Gengar sfondano la porta, trovandosi di fronte a questo incubo.

-Che succede!?- August ancora ignaro di me e Jaxe, inizia immediatamente a combattere le fiamme utilizzando un estintore.

Allo stesso tempo, El, seguita da Gengar, si avvicina a noi con aria disperata. Vedendo il suo compagno in quelle condizioni, la gigantessa di tuono scoppia in lacrime. Non avevo mai visto un Pokémon piangere, fino ad ora ho sempre pensato che non potessero farlo. Dopo aver spento le fiamme piů vicine a noi, anche August ci raggiunge

-Che č successo!?- -Non lo so August. Prima abbiamo trovato un ragazzo nella nostra stanza, e dopo il suo Pokémon ha incendiato tutto. E poi...- -Tu riprenditi un secondo, ho giŕ chiamato i soccorsi, gli altri sono tutti di sotto- Mentre August tenta di rassicurarmi, Jaxe allunga una mano verso El per accarezzarla, facendoci capire che č ancora sveglio.

-Hey campione, bella grigliata direi vero?- La battuta di August riesce a farlo ridere sottovoce –Giŕ... a proposito... che si mangia?- -Questo č lo spirito, vedrai che le cose si sistemeranno. Ora fai il bravo e aspetta la cavalleria- Dopo aver scambiato due parole con lui, August mi si avvicina per parlarmi sottovoce.

-Non ho mai visto nessuno rimanere ancora vivo in quello stato. Non so nemmeno se sia possibile rimanere coscienti con delle bruciature del genere. Questa sarŕ sicuramente la notte peggiore della sua vita.- -August, che facciamo- -Noi non possiamo fare nulla, tranne che aspettare i soccorsi.

Dopo pochi, ma infiniti minuti di attesa, un'ambulanza, accompagnata da pompieri e polizia, arriva di fronte al locale.

I medici e gli infermieri arrivano di fronte a noi scortati dal corpo di polizia, mentre i vigili del fuoco iniziano a far evacuare tutti per poi spegnere le fiamme in sicurezza. Dopo aver posto con attenzione Jaxe su una barella, si apprestano a portarlo nell'ambulanza che li aspetta fuori.

-Condizioni?- -Estreme, ustioni lungo tutto il retro del corpo- -Hey, ma questo non č lo stesso ragazzo dell'altra sera?- -Credo di sě, ma rimandiamo le formalitŕ a dopo, ora portiamolo dentro- -C'č qualche parente o familiare qua?-

Vendendomi cosě sconvolta, August si avvicina a me per indirizzarmi verso gli infermieri –Va con loro, ci penso io qua-

-Solo parenti o familiari- Raggiunti gli infermieri vengo immediatamente fermata da uno di loro –Sono la sua ragazza.- -Va, bene. Allora in questo caso mi segua-.

Arrivata in ambulanza, mi fanno sedere accanto a Jaxe, privo di conoscenza da non so quanto. "Anche se non riesco a guardarti in queste condizioni, voglio restarti accanto, non ti lascerň da solo, ma tu vedi di non lasciare sole me ed El"

Durante il viaggio verso il pronto soccorso, non mi hanno nemmeno lasciato stringergli la mano, dicono che per motivi di sicurezza bisogna toccare meno possibile chi ha delle ustioni del genere.

Raggiunta la sala operatoria, uno degli infermieri mi scorta in sala di attesa, lasciandomi sola in quella fredda stanza.

Dopo aver passato una mezz'ora da sola, finalmente August ,assieme ad El e Gengar, ci raggiungono in sala d'attesa. –Eccoci qua, ho portato i rinforzi- Immediatamente, El corre verso di me per poi abbracciarmi. –Abbiamo portato anche i vostri zaini, per fortuna che quello di Jaxe era sotto al letto, č solo un po'annerito, ma sembra tutto intero-

Dopo essere uscita da quel caldo e morbido pelo giallo ringrazio August, che decide di tornare al locale per continuare a parlare con la polizia. Ora siamo solo noi tre, seduti in quella sala d'attesa, aspettando sue notizie.

Passata almeno un'ora in silenzio assieme ai nostri Pokémon, sento il rumore di porte che si spalancano e il cigolare di un lettino a rotelle che viene spinto. Dopo esserci alzati tutti e tre di scatto, vediamo il lettino con sopra Jaxe che viene portato in una stanza per pazienti.

Dopo aver corso fino lŕ, vediamo delle infermiere mettere con cura il suo corpo su un vero e proprio letto, per poi coprirlo con una coperta.

-Ah, tu devi essere la ragazza che č arrivata con lui.- -Sta bene?- -In sala non pensavamo nemmeno che sarebbe arrivato fino a qui, ma visto che ci ha sorpreso fino ad'ora, non vedo perché debba andare peggio. Se vuoi potete rimanere qua, basta che non lo agitate-

Una volta che le infermiere lasciano la stanza, mi appresto a prendere una sedia e a sedermi immediatamente di fianco a lui.

"Sembra proprio che stia dormendo in pace"

Mentre resto immersa nei miei pensieri, El si siede di fianco a me e mi asciuga le lacrime –El che facciamo, non voglio che tutto finisca cosě- Nessuno dei due Pokémon riesce a darmi una risposta vera e propria. –A questo punto, direi di aspettare qui con lui-

Presa la decisione, i due Pokémon mi si accoccolano vicino alle gambe, mentre io decido di rimanere sveglia ancora per un po', rimanendo con lo sguardo vigile su di lui, in attesa di un qualche suo segno.

Piů passa il tempo, piů la stanchezza e gli effetti dello stress si fanno sentire, fino a quando non prendono il sopravvento su di me, costringendomi ad appoggiarmi alla spalla di El, per poi addormentarmi.

-Jula? Jula svegliati, come stai Jula?- Una voce potente e femminile mi sveglia dopo una nottata di sonno difficile. Aperti gli occhi capisco che Bretta e gli altri sono passati a trovarci. –Jula, come va? Come sta lui?-

Prima di risponderle, tiro una prima occhiata a Jaxe, ancora dormiente. –Non si č ancora svegliato da ieri- -Giŕ... August ci ha raccontato tutto, te come stai?- -Viva, grazie a lui. Credo di essermi ustionata anch'io ieri, ma nulla di che.- -Allora poi dillo a delle infermiere, magari possono fare qualcosa- -Conoscevate il ragazzo di cui August ci ha parlato?- -No, ma da quello che ci ha detto ieri, lui conosceva noi- -Si č presentato? Allora sapete il suo nome, magari possiamo trovarlo!- Sentendoci parlare, anche Lucas e gli altri si uniscono al discorso –Non credo, il suo nome č Francis, e ha detto di essere il capo del Clan Cerberus- -Il capo? Allora sarŕ veramente tosta trovarlo. Ma ti giuro che lo troveremo quello stronzo-

Mentre parliamo, noto come Meredith sia rimasta in silenzio ad osservare Jaxe, come se fosse ipnotizzata. –Va bene Jula, ora noi andiamo a fare dei giri, ci vediamo dopo, vi portiamo qualcosa da mangiare va bene?- -Grazie mille ragazzi, sarebbe fantastico- -Allora ci vediamo piů tardi. E vedete di riposarvi come si deve voi tre-

Usciti dalla stanza, i ragazzi non fanno in tempo a mettersi in marcia che vengono subito bloccati da delle strane guardie armate vestite di bianco. –Tutti fermi, faccia a muro- -Hey, ma che sta succedendo?!- -Jula, attenta!- Ancor prima di poter metabolizzare l'avvertimento, alcune delle guardie entrano in stanza, tenendo tutti e tre sotto tiro con i loro fucili, bianchi come le loro divise. In risposta, El si posiziona di fronte a me per proteggermi.

-Struttura messa in sicurezza; Obbiettivo nella stanza; In attesa di ordini.- -Suvvia, quanta freddezza ragazzi, vi ho giŕ detto mille volte che dovete essere un po'piů morbidini nelle comunicazioni-

Di colpo, una strana ragazza fa la sua apparizione. La sua voce ha un suono talmente vellutato, che sembra quasi accarezzarmi i timpani. I suoi vestiti mi fanno capire che chiunque sia, č una persona di rilievo. Infatti, la sua non č una divisa, ma piů un vero e proprio vestito d'alta moda di colore bianco, che lascia le spalle scoperte. Le frange nere, fanno da contrasto perfetto al tutto. Concludendosi con un pantalone attillato bianco, e ovviamente scarpe con tacco alto. L'unica cosa che le ricopre le braccia, č una specie di finissimo guanto lungo argentato, che parte da metŕ avambraccio fino ad arrivare alle dita, lasciandone scoperte solo le falangi piů esterne.

-Tu devi essere l'Electivire che viaggia con lui, ma non credo di riconoscere la ragazza che si trova dietro di te. Coraggio, vieni fuori tesorino. Se non ti abbiamo sparato poco fa non lo faremo di certo ora.- Dopo aver fatto un profondo respiro, prendo tutto il coraggio che ho e faccio un leggero passo per allontanarmi da El.

-Comandante Violet, che facciamo con gli altri soggetti- -Quelli? Portateli fuori e fateli allontanare da qui, invece tu...- Mentre parla con una delle guardie, la ragazza si gira rapidamente verso di me, iniziando ad avvicinarsi. I suoi lunghi capelli bianchi fluttuano mentre cammina, come se non avessero alcun peso.

-Sei stata tu a fargli questo?- Senza dire nulla, rispondo scrollando il capo –Guarda che non devi avere paura di me, anche perché non credo tu abbia bisogno di mentire, non č cosě?- Il suo guardarmi nell'anima č estremamente simile a come Jaxe ha fatto in precedenza. Con l'unica differenza che i suoi iridi di colore giallo acceso e le sue pupille a forma di croce dello stesso colore mi infondono un tremendo stato di inquiete.

In attesa che io risponda, dietro di me sento degli strani rumori di movimento. –Lasciala, in pace- Di colpo, Violet esegue un leggero passo indietro, mentre il suo sguardi si illumina non appena sente quella voce. Giratami anch'io, vedo Jaxe, di nuovo in piedi di fronte a noi, pronto a difenderci ancora una volta. Tutto il suo corpo sta tremando, riesce a malapena a stare in piedi, eppure non appena ha avvertito ciň che sta accadendo si č alzato. "Per fortuna ha indosso quella specie di camice che danno ai pazienti"

-Finalmente ti ho trovato, Erano anni che ti cercavamo, che io ti cercavo. Finalmente possiamo tornare ad essere un'unica famiglia. Aspetta che la dottoressa Aurelia sappia che finalmente il suo piccolo Jaxe tornerŕ a casa. Faremo una grande festa.- -Vattene Violet. Non tornerň con voi, lo sai bene-

Sentito il suo rifiuto, la ragazza in bianco si avvicina a lui per stringergli il viso tra le sue mani -Questo ti farŕ sicuramente cambiare idea- Senza dargli il tempo di rispondere, Violet si attacca a Jaxe, baciandolo appassionatamente. Sia io che i Pokémon al mio fianco rimaniamo sconvolti dalla scena."Ma cosa, come si permette, questa...troia"

Di colpo, mentre i due sono ancora attaccati l'un l'altra, una potente fiammata spinge la ragazza verso il muro, facendola anche affondare di poco nell'intonaco della parete. Immediatamente dopo, rivolgo il mio sguardo verso Jaxe, e quello che vedo mi fa ricordare il motivo per il quale mi sono legata a lui. Il suo sguardo, intriso di rabbia, č diventato di un colore vermiglio, la sua posa, con un braccio teso in avanti con la mano aperta in direzione di Violet. A generare quella fiammata č stato lui. "Beccati questo puttana".

-Sei sempre stato un tipetto difficile, ma non posso permettermi il lusso di lasciarti andare di nuovo. Ragazzi, dentro con gli arpioni-

Sentito l'ordine della ragazza, alcune guardie entrano nella stanza, puntando Jaxe con dei fucili simili a delle fiocine. Prima che possa fare qualcosa, Jaxe si ritrova due arpioni conficcati in entrambe le spalle. Caduto a terra per il dolore, Jaxe si rialza in piedi senza dire nulla.

Dopo un leggero cenno della ragazza, i fucilieri cliccano un bottone situato sul lato dei loro fucili. Istantaneamente, una potente scarica elettrica percorre tutto il cavo, fino ad arrivare agli arpioni. Folgorato da quella scarica, Jaxe cade a terra, ancora una volta privo di sensi.

-Comandante Violet, che facciamo con loro?- -Che razza di domanda, li portiamo con noi. Dobbiamo evitare di farlo arrabbiare. Ricordi le direttive?- -Ricevuto- A ordine impartito, alcune delle guardie si infilano una maschera anti gas, mentre altre lasciano a terra delle bombole metalliche, che iniziano a rilasciare un gas dal colore grigiastro. Non appena El vede le bombole, si pone di frante a me e a Gengar per difenderci, anche se totalmente inutile contro un gas. L'odore del fumo č incredibilmente amaro e mi secca improvvisamente il palato non appena ci raggiunge. Improvvisamente, la mia vista si annebbia e non riesco a muovermi come vorrei. Piů resto immersa in quel gas, piů mi sento debole, fino al punto in cui tutti e tre crolliamo a terra.

Prima di svenire, vedo Violet ridere e abbandonare la stanza –Mi raccomando, ricordatevi di prendere anche quegli zaini, non vogliamo che si arrabbi per aver perso anche le sue cose- -Ricevuto-.

"Non riesco piů a vedere nulla, tanto meno a sentire altro. Vedo tutto nero. Una volta sveglia sicuramente mi spiegheranno cosa sta succedendo. Lui mi spiegherŕ cosa diavolo sta succedendo. Chi sono queste persone, chi č questa ragazza, e come fa a conoscere Jaxe cosě bene da prendere certe accortezze."

Improvvisamente, sento che il mio corpo sta ricominciando a funzionare. Per prima cosa apro gli occhi. Sono all'interno di una stanza incredibilmente bianca, sdraiata su un duro lettino altrettanto bianco. "Dove sono finita, dove siamo finiti. Fa freddo. Devo alzarmi".

Come provo a muovermi, delle persone in camice mi si avvicinano. "Fortuna che ancora non riesco a muovermi come vorrei, o come prima cosa vi avrei preso a pugni"

-Dottoressa Aurelia, la ragazza č sveglia- -Mhm? Come dice?- Di colpo, sento un rumore di passi che si avvicinano in mia direzione, fino a vedere una figura femminile di fronte a me, anch'essa con indosso un camice. La luce della lampada sopra di noi genera una luce talmente intensa da non farmi vedere quasi nulla, l'unica cosa che riesco a notare di lei, sono i suoi lungi capelli biondi, e il riflesso dei suoi occhiali rettangolari.

-Ben svegliata dormigliona- La sua voce, profonda e consumata, č molto piů grande di noi, e da come la hanno chiamata poco fa, direi che č lei a comandare qui. –Pensavamo che avresti dormito per ancora un altro po', ma ci sarŕ sicuramente un motivo se ti abbiamo trovata assieme a lui. Benvenuta alla New Dawn-

 

   
 
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