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Autore: theirseyes    23/03/2021    0 recensioni
Ho provato a partecipare alla
SwanQueen Spring Break Week.
I capitoli non sono
Prompts:
3/21: Sunset/Sunrise
3/22: Bloom/Gloom
3/23: Party/Picnic
3/24: Working/Relaxation
3/25: Rainbow/Rainy Day
3/26: Breakfast/Late-Night Snack
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Henry quel giorno aveva organizzato un picnic.
Voleva a tutti i costi portare le sue mamme in un posto che aveva trovato passeggiando per il bosco con Violet.
Ovviamente, Regina non era molto entusiasta all'idea di mangiare a terra cibi poco sani, ma per il figlio avrebbe fatto di tutto.
Emma, al contrario, era entusiasta: amava i picnic e le scampagnate.

La primavera era ormai inoltrata, tutti i prati erano in fiore, tutta la città era colorata.
Henry quella domenica si era svegliato presto, era entusiasta di passare quella giornata con Emma e Regina, e non avrebbe permesso a nulla di rovinargli quella giornata.
Quando furono pronti, si avviarono verso il bosco con la macchina di Regina, per poi parcheggiarla e proseguire nella radura a piedi.
Dopo una mezz'oretta di camminata, arrivarono in un prato enorme, completamente fiorito.
Emma e Regina spalancarono la bocca.
"Seriamente non sapevi dell'esistenza di questo posto?", chiese la bionda stupita che la sua ragazza non ne sapesse nulla.
"No, Emma. Molte parti della città si sono come ampliate dopo che la maledizione è stata spezzata, e purtroppo la cartina della città non si aggiorna magicamente. Ci sono un'infinità di posti che ancora non conosco."
"Beh, se vuoi io e Violet siamo felici di esplorare Storybrooke!", esclamò Henry, ricevendo un'occhiataccia da Regina.
Faticava ad accettare che il suo bambino avesse una ragazza, figuriamoci mandarlo da solo con lei alla scoperta di posti isolati.
"Dai, Gina, devono fare delle scoperte!", Emma diede manforte al figlio, guadagnando anche lei uno sguardo omicida.
Il sindaco sbuffò e non rispose per un po', avanzando un po' al centro del prato.
"Allora, tesoro, cosa hai organizzato per questa giornata?", chiese Regina con un sorriso al figlio, dopo aver appurato la sicurezza del posto.
"Pensavo che potevamo giocare un po' a palla, oppure puoi insegnare qualche gioco di carte a mamma, visto che è una schiappa."
"Ehi! Io sono bravissima a giocare a carte.", Emma mise un broncio ed incrocio le braccia al petto.
"Certo, ed io sono il Re d'Inghilterra.", replicò Henry con una linguaccia.
Regina si nascose la bocca con una mano, per non farsi vedere che rideva.
Guardò la sua famiglia divertita.
"Beh, possiamo iniziare dal giocare a carte. Due o tre partite dovrebbero portarci tranquillamente all'orario di pranzo."

E così fu. Regina insegnò tre diversi giochi di carte, portati direttamente dalla Foresta Incantata, e l'ora di pranzo arrivò subito.
Ovviamente Emma aveva perso continuamente, ed ora aveva un broncio. Henry invece si stava divertendo a prenderla in giro.
Regina, nel frattempo, aveva preparato tutto per il picnic. Aveva però leggermente barato: non sopportava l'idea che il cibo toccasse terra, quindi aveva creato magicamente un piccolo tavolo, basso, per il pranzo.

Dopo pranzo, la famiglia decise di fare una passeggiata.
Ad un tratto, però, un tuono interruppe il confortevole silenzio che si era creato, seguito qualche secondo dopo da una forte pioggia.
"Seriamente? Benvenuta primavera!", sbuffò Emma, facendo apparire due ombrelli già aperti.
Henry ridacchiò. "Mi avvio in macchina.", disse poi, allontanandosi.
"Sai, c'è una cosa che ho sempre sognato fare...", iniziò Regina non appena il figlio fu fuori dalla loro visuale.
Emma guardò la sua ragazza confusa. "Cosa?"
Il sindaco non rispose. Abbassò l'ombrello, facendo così bagnare ancora di più entrambe, e baciò lo sceriffo con dolcezza e passione.
La bionda ricambiò il bacio, con la stessa dolcezza e passione.
Si staccarono poco dopo, sorridenti.
Emma rialzò subito l'ombrello.
"Guarda che non voglio sentire storie se ci ammaliamo.", disse divertita.
"Ne è valsa la pena.", replicò Regina avviandosi verso la macchina.
Fortunatamente Henry sapeva accenderla e aveva fatto partire il riscaldamento.

 

   
 
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