Note
doverose (SPOILER ALERT!):
Piacere,
sono Ayumi e sono una new entry nel
fandom, yoroshiku
onegaishimasu!~
Prima delle lettura, una
precisazione: sono in pari solo con l’anime, ma non ho potuto
fare a meno di
spoilerarmi che SPOILER *Hinata
sia finito in Brasile a giocare a beach volley*.
Non sapendo che sia accaduto dopo il
diploma, la mia fantasia ha anticipato il momento all’estate
alla fine del
primo anno scolastico.
Grazie
per l’attenzione, e buona
lettura! *inchin*
Stupidiota
"Un
video da Shoyo!"
A
quelle parole, si formò immediatamente un
capannello vociante attorno a Nishinoya, che continuava sventolare il
cellulare
in aria per attirare l'attenzione di tutti.
Kageyama,
intento ad infilarsi la maglietta
davanti al suo armadietto, la tirò di scatto sulla pancia e
si tuffò sul
ripiano delle scarpe. Come era possibile che Hinata avesse inviato un
video a
Nishinoya prima che a lui? Pescò il cellulare dalla scarpa
destra e aprì lo
schermo con uno scatto. L'icona di Line lo avvertiva che aveva ricevuto
un
messaggio: facendo un respiro profondo, vide che Hinata aveva mandato
anche a
lui un video.
"Che
dice di bello?" chiese Yamaguchi,
interessato.
"Sto
cercando di imparare la samba!"
riportò Nishinoya, aggiungendo in tono invidioso: "Ma che figata!"
Kageyama
notò che il messaggio che aveva
ricevuto di Hinata, identico nel testo, riportava però un
emoji che rideva alla
fine. Si chiese mentalmente se anche quello di Nishinoya avesse l'emoji
mentre
chiudeva di scatto lo schermo del cellulare e si avvicinava a passi
silenziosi
al resto della squadra.
"Il
nostro caro sovrano ci degna della sua
presenza!" commentò Tsukishima con un ghigno non appena vide
la testa di
Kageyama spuntare al di sopra della sua spalla per guardare lo schermo
del
cellulare. "Nishinoya-san, per favore spingi play, non voglio perdermi
per
nulla al mondo la figuraccia più epica del piccoletto!"
"Che
cattivo!" esclamarono tutti in
coro, e finalmente, Nishinoya avviò la riproduzione.
Partì
una musica assordante, come registrata
troppo vicino alla fonte, con le percussioni che tenevano un ritmo
veloce e
sconosciuto. Tra le tante persone che c'erano sulla spiaggia battuta
dal sole,
riconobbero subito Hinata per via della capigliatura color carota e
dell'immancabile pallone da pallavolo stretto al petto. Stava in piedi
di
fronte ad una ragazza molto più alta e scura di lui e
sembrava che si stessero
tirando piccoli calci a vicenda, alternando le gambe senza fermarsi.
"E
quella sarebbe samba?" chiese
Tanaka indignato.
"Perché,
ne capisci di samba?"
commentò Ennoshita, incredulo come tutti attorno a lui.
In
effetti, se quello era un ballo, non lo
sembrava affatto, ma doveva essere perché Hinata era senza
speranze. Kageyama
si chiese, senza capire, per quale motivo Hinata avesse deciso di
rendersi
ridicolo non solo agli occhi di quei brasiliani che gli stavano
accanto, ma
anche ai loro occhi.
Adesso
Hinata si era voltato verso la telecamera
e, sorridendo a trentadue denti, stava provando una strana combinazione
di
punta-tacco alternando velocemente i piedi. Le sua braccia spingevano
il
pallone a destra e a sinistra in direzione opposta al movimento delle
gambe.
"Adesso inciampa nei suoi stessi piedi!" commentò
Tsukishima,
divertito, come se gli avesse letto nella mente. Incredulo, Kageyama
strinse
gli occhi perché il video si era fatto improvvisamente
sfocato, e quasi non
vide che la ragazza che ballava con Hinata gli era avvicinata talmente
tanto da
farlo indietreggiare e cadere infine per terra, proprio come avevano
previsto
lui e Tsukishima.
Nello
spogliatoio scoppiarono molte risate.
"È
proprio da Shoyo!"
"Non
era niente male!"
"Avete
visto le tette di quella
ragazza?!"
"Però
sembra che si stia divertendo così
tanto!"
Kageyama
si incupì. Sentì a stento Tsukishima
replicare, disinteressato, a Yamaguchi: "Contento lui..." mentre
cominciava a pensare troppo intensamente.
Credeva
che Hinata potesse divertirsi soltanto
giocando a pallavolo, però forse non lo conosceva
abbastanza. Anche se, dopo il
torneo primaverile, nella foga del momento Hinata gli era saltato
addosso come
un cagnolino e l'aveva baciato, urlando: "Non è come
sembra!" quando
i senpai li avevano scoperti.
Non
avevano avuto molto tempo per approfondire,
perché Hinata era partito per il Brasile subito dopo il
torneo. Kageyama gli
aveva detto: "Ti aspetterò." e da come Hinata l'aveva
guardato
credeva avesse capito che non parlasse soltanto della pallavolo.
Chissà se
soffriva la sua assenza. Kageyama la percepiva ogni volta che arrivava
a scuola
alle sette e vedeva il parcheggio delle biciclette vuoto, quando non
trovava nessuno dietro di sé con cui battibeccare
ogni due minuti - la
palestra era così stranamente silenziosa da quando Hinata
non c'era, quando
faceva un'alzata troppo alta e Tsukishima si lamentava con uno strano
ghigno:
"Non farmi saltare così in alto!".
Eppure
Hinata, a diciassette mila chilometri da
lui, si divertiva come un matto a ballare con una ragazza. Ma a Hinata
piacevano le ragazze? Si accorse con orrore di non saper rispondere a
quella
domanda. In effetti, non conosceva ancora molto di lui, a parte i
momenti che
avevano condiviso durante gli allenamenti, i ritiri, i tornei e
mangiando
nikuman[1]
dopo la scuola.
Non
frequentavano neppure la stessa classe. Se
ci pensava meglio, gli sembrava strano persino il semplice fatto che
Hinata
avesse deciso di baciarlo, quattro settimane prima.
"Smettila
di fulminarmi con lo
sguardo." disse improvvisamente Tsukishima, perentorio. Trasalendo,
specchiandosi nello schermo del cellulare di Nishinoya, Kageyama si
accorse
che aveva la fronte aggrottata, gli occhi ridotti a fessure e
le labbra
talmente dritte che quasi erano scomparse sullo schermo.
Batté le palpebre più
volte per ritrovare un'espressione più fredda, ma il suo
cervello sembrava
incapace di non andare in ultra attività. Sentendosi i piedi
stranamente
pesanti, si rimise dritto e tornò al suo armadietto senza
dire una parola,
mentre Tsukishima e Yamaguchi si sussurravano all'orecchio una parola
che
assomigliava tremendamente a "gelosia" sorridendo in maniera troppo
ostinata.
Lui
non era affatto geloso; non aveva motivo di
essere geloso di un idiota come Hinata, che si stava divertendo a
ballare sulla
spiaggia con una sconosciuta mentre lui affinava la sua tecnica ed il
suo
gioco. Cercò per qualche minuto la felpa della
tuta tra i ripiani dell'armadietto
per poi accorgersi che la aveva addosso. Si batte i palmi sulle cosce
per
assicurarsi di aver indossato anche i pantaloni. Stava riportando le
braccia di
lato ai fianchi quando la sua tasca fu scossa da una vibrazione
impercettibile
che a lui sembrò un terremoto. Di scatto, estrasse dalla
tasca il cellulare e
vide una nuova notifica sull'icona di Line.
"Hai
visto il video?"
Era
di nuovo Hinata, e alla frase seguiva uno
sticker di un coniglietto che rideva.
Digito
velocemente: "No" e si preparò
a chiudere lo schermo, ma le risposte di Hinata furono più
veloci ad invadere
la chat.
"Bugiardo!"
Sticker di una linguaccia.
"Hai visualizzato!" Emoji che ride. "Ti è piaciuto come
ballo?"
Spazientito
e quasi arrabbiato, Kageyama
cominciò a digitare una serie di improperi che andavano da
"cretino"
a "idiota", che cancellò e riscrisse più volte
per cercare di essere
più offensivo possibile. Hinata non aveva davvero nulla da
fare se gli faceva
perdere tempo anche in quel modo, altro che "vedere come va un mese in
Brasile
per imparare il beach volley e diventare più forte"!
Finalmente
si decise che "stupidiota"
poteva suonare bene come offesa e spinse invio, ma il suo messaggio si
perse
tra i fiumi di parole che Hinata continuava a digitare senza sosta,
facendo
ticchettare il suo cellulare continuamente come una bomba ad orologeria.
"Era
ieri sera dopo la partita...”
“Qui ballano sempre!”
“Finalmente ci ho provato anch'io!”
“È stato troppo divertente, anche se temevo di
cadere...”
“Vabbè, hai visto che sono caduto...”
“Avevo paura che le tette di quella tipa mi
shiacciassero!”
“Paurissima!”
“Appena torno voglio ballare con te!"
Kegayama
si fermò a fissare con occhi vacui
l'ultimo sticker che Hinata aveva inviato in chat: un cuore.
Finalmente
ne aveva la certezza: c'erano tante
cose che non sapeva di Hinata, ma una sì. Era davvero uno
stupidiota.
Arrossendo furiosamente, Kageyama chiuse il cellulare con uno scatto e
lo
lanciò di nuovo nelle scarpe che erano nell'armadietto. Si
sentiva la testa
fumare e le mani tremare al battito accelerato del suo respiro.
Afferrò la
borsa, se la lanciò di fretta sulla spalla e fece per
andarsene senza neppure
richiudere l'armadietto. Stava per abbassare la maniglia della porta
dello
spogliatoio quando Ennoshita lo bloccò esclamando: "Hai
ancora ai piedi le
scarpe da pallavolo!" causando l'ennesimo scoppio di risate in mezz'ora
e
borbottii sommessi di scuse.
"Pare
che Tsukishima e Yamaguchi abbiano
ragione." continuava a ripetere Tanaka in tono cospiratorio a chiunque
fosse disposto ad ascoltarlo, coprendosi la bocca con la mano "Come
può
essere geloso di una ragazza se Hinata è innamorato di lui?"
"Perché
anche lui è innamorato di
Hinata." replicò finalmente Ennoshita con un sorrisetto.
Più o meno
convinti o sorpresi, tra i ragazzi della Karasuno tornò il
silenzio mentre
sistemavano le ultime cose prime di tornare a casa dopo uno degli
ultimi
allenamenti delle vacanze estive.
Non
potevano immaginare che, sulla strada del
ritorno a casa, mentre le gambe lo spingevano, veloci verso la meta, e
mentre
il suo cuore pompava il sangue troppo forte, Kageyama avesse pensato
per un
solo, singolo, breve istante di rispondere all'ultimo messaggio che gli
aveva
inviato Hinata.
Altre
note
doverose:
- Line è il Whatsapp giapponese;
-
In Giappone ci si cambia sempre le scarpe
quando si passa da fuori a dentro o da un edificio all'altro.
- Ma soprattutto: qualcuno riuscirà mai a spiegarmi se si
dica il o la samba?
XD
Note
di una newbie:
Mentre
scrivo queste note ho
paurissima, come Hinata, al solo pensiero che stiate leggendo. Quando
sbarco in
un nuovo fandom sono sempre troppo ansiosa, ma spero che questo goffo
tentativo
di introduzione non sia andato poi così male!
Adoro questi personaggi, e mi dispiacerebbe aver combinato un casino
con le
caratterizzazioni. Hinata è un tipo molto fisico, ma di
solito in Giappone non
è così, quindi Kegayama, che già di
per sé ha difficoltà a gestire le emozioni
e a comunicare, si perde in una rete di congetture che Hinata gli
smonta con un
semplice messaggio. XD
Questi
personaggi mi danno l'idea di essere
molto diversi e di ritrovarsi solo nella pallavolo,
ma sono certa che già si apprezzino.
In questa fic stanno insieme da poco e non hanno avuto modo di
trascorrere
molto tempo insieme, ma impareranno a conoscersi meglio! ;)
Vi sarei molto grata se mi faceste sapere cosa ne pensate! Ovviamente
sia in
positivo che in negativo, ogni parola sarà benaccetta! ^^
L’idea della fic è semplice e mi ha folgorata, ma
mi sono divertita così tanto
a scriverla! Spero che leggerla sia stato almeno un pochino divertente
anche
per voi!
La mia testolina sta già macinando qualche nuova idea su un
prequel di questa
fic o qualcosa del genere, spero che riesca a venir fuori! XD
Grazie
di cuore
per esservi fermati!
Alla
prossima e buona Pasqua!
Ayumi