Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: AMYpond88    06/04/2021    4 recensioni
Levi vorrebbe solo che quei dannati ragazzini la smettessero di urlare.
Il siero dei Giganti è nelle sue mani, la decisione è sua, solo sua.
Per una volta, può scegliere di portare indietro qualcuno.
[Spoiler terza stagione anime]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eren Jaeger, Erwin Smith, Levi Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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[Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà dei loro rispettivi proprietari. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro]
[Spoiler terza stagione]

Merda. Quanti minuti sono passati da quando ha messo piede su quel tetto? 
Levi vorrebbe solo che quei dannati ragazzini la smettessero di urlare.
La siringa con il siero è saldamente nelle sue mani, ora che Hanji è intervenuta a trattenere Mikasa ed Eren sembra rassegnato a non alzarsi nemmeno. Non si aspetta che capiscano, né che lo perdonino. Forse nemmeno gli interessa. 
La decisione è sua, solo sua: riportare indietro Erwin, lasciando morire Armin. 
Sarebbe la cosa più giusta. E lo è, la scelta migliore, per il corpo di Ricerca, per l'umanità intera.
Deve solo avvicinarsi al comandante, il suo comandante, iniettargli il siero e farsi da parte mentra divora il colossale.
Poi potrà tornare ad occuparsi della promessa che ha fatto: uccidere il Gigante Bestia. Perchè non importa che Erwin sia vivo o morto, ucciderà quel bastardo.
Si avvicina al suo comandante, lasciando scorrere lo sguardo sul suo corpo martoriato.
La manica della giacca, vuota, ricade mollemente vicina al fianco ferito. La divisa è inzuppata di sangue, il volto esamine. 
Lui non c'era quando è successo, ma non importa. 
Se chiude gli occhi Levi può vederlo, mentre urla di rabbia e coraggio, correndo in faccia alla morte, guidando un attacco suicida contro il Gigante Bestia.
La recluta che lo ha portato fino a quel tetto non deve immaginarselo. Era lì, sul campo e l'ha visto. L'ha definito "demone". 
Erwin Smith lo è mai stato?

Levi l'ha odiato, profondamente, finendo poi per rispettarlo. Decidendo di seguirlo, di affidargli la sua vita.
L'ha amato, dandogli tutta la sua fedeltà. Diventando al suo fianco "Il combattente più forte dell'umanità".
Levi l'ha condannato a morte, lui e i novellini. Si è inginocchiato di fronte a lui, l'ha guardato negli occhi, prendendo per lui la decisione più irrevocabile. 
"Adesso decido io", il suono della sua stessa voce riecheggia spietato nella sua mente, "Rinuncia al tuo sogno e muori". 
Parole terribili, così crudeli da graffiare la carne, ma Erwin ascoltandole aveva sorriso e lo aveva ringraziato, quasi come se l'avesse liberato da un peso. 
Il peso della scelta. 
Il peso di un sogno impregnato di egoismo.
Il fardello dei cadaveri che hanno e avrebbero continuato a tappezzare la strada per quella cantina.
Sarebbe stato disposto a vederci anche il suo di corpo, tra quei cadaveri?
Non può permettersi di farsi queste domande, ora. Il corpo di Ricerca ha bisogno del suo comandate. Lui ne ha bisogno.

Il sangue di gigante che gli copre il viso è quasi del tutto evaporato, quando la voce di Eren lo riporta alla realtà: 
- Capitano, lei sa cosa è il mare?- 
Abbassa lo sguardo ai suoi piedi, sul ragazzino steso sui cocci che stringe convulsamente la sua caviglia. Di cosa cazzo sta parlando quel moccioso? 
Quindi ora morivano per vedere il mare? 
Era più importante quello o scoprire cosa ci fosse in una fottuta cantina?
Se ne ricorda bene una, che era morta guardando il cielo.
Parlano sempre tutti di sogni, di libertà, di conoscenza. Idioiti.
Lui personalmente si è semplicemente rotto le palle di vedere le persone che lo circondano morire.
Può dirlo? Ha il diritto di non poterne più?
Dopo che ha visto sua madre morire ed averla vegliata rannicchiato in angolo, aspettando. In attesa, restando a fissare le labbra della donna ritirarsi a scoprire le gengive e la pelle del suo viso tendersi sulle ossa del cranio. 
Può essere stanco? Lui che riesce ancora a vedere davanti a sé la testa mozzata di Isabel, gli occhi vitrei e pieni di terrore fissi su di lui.
La stessa espressione che la morte aveva tatuato sul volto di Farlan.
E di Erd. E di Gunther. E di Petra.
Oh lei la ricorda bene. Purtroppo per qualche strano scherzo del destino, non serba memoria del suo sorriso, nè della sua voce. 
Ricorda invece il momento in cui l'ha trovata: gettata via come una pezza senza valore... il corpo contorto, piegato in una posa innaturale.
Oppure a tornargli in mente è lo sguardo triste, incredulo, con cui Petra aveva incontrato la morte. Come se nei suoi ultimi istanti, non avesse potuto credere che la sua vita sarebbe finita con il collo spezzato contro quell'albero.
Ogni volta, a lui resta questo, solo questo: l'onere di non distogliere lo sguardo dalla vista dei corpi scempiati dei suoi compagni, sempre che i giganti ne lascino qualche pezzo.
Ma ora è diverso. Ora ha una scelta, quindi salverà Erwin, il comandante. 

Stringe la siringa, pronto ad utilizzarla, quando succede l'impensabile: con uno strattone l'uomo si sottrae, alzando il braccio, sussurrando qualcosa.
- Professore, come possiamo essere sicuri che non ci sia nessuno oltre le mura?-
Che cazzo sta dicendo quell'idiota? 
Levi non riesce a distogliere lo sguardo, mentre un moto di stizza lo attraversa come una scossa, simile alla rabbia. Ma solo per un istante.
Poi capisce: aveva ragione Kenny. 
"Tutte le persone si ubriacano di qualcosa, per andare avanti", erano state le ultime parole di quel bastardo, "Tutti sono schiavi di qualcosa". 
Ed Erwin ora vuole essere libero, libero da quell'inferno, dal suo inferno.
Quell'idiota di un novellino aveva torto. Erwin non è mai stato un demone, ma riportandolo indietro lo renderebbe tale, e questo non può proprio farlo.
Levi può solo lasciarlo andare, portando con sé quell'ultimo "grazie", ricordando sempre la promessa che gli ha fatto. 
Il suo sguardo cade su di lui ancora una volta, mentre Hanji gli solleva le palpebre.
Lo chiama per nome un'ultima volta, gli parla sapendo che può sentirlo.
- Ucciderò il gigante Bestia, ma ci vorrà un po' di tempo.-
Socchiude gli occhi, Erwin ormai è andato via.
Di lui ricorderà il suo primo insegnamento:  non avrà rimpianti.


Angolo "Wannabe" autrice. 
Salve! Questo è il mio primo tentativo di scrittura in questo fandom. 
Mi scuso l'irruzione, ma ho teminato l'anime e non sono proprio riuscita a contenere la vocina che strillava di sospendere la long di Star Wars e scrivere qualcosa su questo capolavoro e in primis sul personaggio che più mi ha colpito, ovvero Levi.
In particolare ho voluto provare ad entrare a muso duro nella sua testa nel momento della morte di Erwin.
Piccola precisazione: io shippo molto Levi ed Erwin, ma liberissimi di leggere quel "Lo ha amato" come semplice bromance intrisa di cameratismo.
Sperando che il pezzo possa piacere, mi affido al vostro buon cuore.
Amy
 
   
 
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