“Questa storia partecipa alla Challenge di Pasqua indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp”

Prompt scelto:

24"Scordatelo. Non mi travestirò mai da coniglio."

“Ho detto di no!” si lamentò Azraphel, tornando nella libreria e sistemando alcuni volumi che aveva in mano.

“Angelo, non discutere, me lo devi” ribatté Crowley, seguendolo e sbuffando spazientito.

Azraphel non era minimamente intenzionato a dargli retta e questo non piacque a Crowley che, da parte sua, vantava un enorme debito da parte sua.

Lo aveva convinto a travestirsi da donna per fare da tata a quel moccioso viziato di Warlock ed ora doveva pagare il suo debito.

“Non è un problema mio, Crowley” gli ricordò Azraphel “Non è colpa mia se quando il piccolo ti fa domande tu gli rispondi e cerchi di assecondarlo”

“E' un bambini, angelo, cosa dovrei farci?” domandò Crowley “Dirgli che il mondo in cui vive è una merda e che lui è destinato ad un apocalisse?”

“Crowley!”

“Eddai, angelo, per l'amor del...di quel che ti pare, fammi questo favore” Implorò Crowley, ma Azraphel non era ancora intenzionato a seguirlo.

“Scordatelo. Non mi travestirò mai da coniglio.”
 

IL GIORNO DOPO...

“Warloooock, tesoruccio mioooo” Crowley chiamò il piccolo Warlock sfruttando la finestra aperta della sua camera, che dava direttamente sul giardino.

Il piccolo di cinque anni si affacciò immediatamente, curioso di ascoltare quanto la sua amata tata avesse da dirgli.

“Ti ricordi quello che ti raccontavo ieri?” domandò Crowley “In merito al coniglio di pasqua?”

Warlock annuì “Che nasconde le uova e noi bambini dobbiamo cercarle”

“Esatto” confermò il demone, iniziando a ridacchiare “Se scendi giù, c'è una caccia alle uova che ti aspetta e c'è anche il coniglio”

Warlock spalancò la bocca e corse immediatamente giù dalla tata, che lo accolse con un gran sorriso.

“Pronto per la caccia?”

“Prima il coniglio!” ordinò il bambino, con grande soddisfazione di Crowley.

“Come desideri, caro” si voltò verso un cespuglio “Conigliettooooo!”

Il cespuglio in questione si mosse e, seppur riluttante, un povero Azraphel sbucò fuori.

Era vestito da coniglio e, grazie ai loro stessi miracoli, agli occhi di Warlock sembrava un vero coniglio ma in formato gigante.

Warlock era sbalordito e credeva di sognare, tanto che si stropicciò gli occhi e si diede un pizzicotto per constatarlo.

Sentendo dolore capì che era tutto vero e che il coniglio di pasqua era lì, in tutto il suo splendido biancore.

“Le uova le ha nascoste lui stesso” disse Crowley a Warlock “Ed ora tu dovrai cercarle e, quando le troverai, torna qui che il coniglio ti darà il premio”

“E come le ha nascoste se non ha le mani?”

Domandò il bambino, facendo ridacchiare Crowley “E' un segreto e non può svelartelo, altrimenti non tornerà mai più e la caccia alle uova finisce ancora prima di cominciare”

Warlock annuì e non se lo fece ripetere due volte, iniziando subito la caccia alle uova.

“Sei fortunato che non so odiare” si lamentò Azraphel, mentre osservava con Crowley il bambino che correva ovunque per l'enorme giardino “Ma questa te la farò pagare”

“Anche io ti adoro, angelo” commentò sarcasticamente Crowley mentre, in lontananza, Warlock segnalava di aver trovato il primo uovo