“Stiles, smettila.” Lo sgridò sottovoce Scott, pregandolo.
Non permise a se stesso di guardare suo fratello. Ma gli rispose, fissando nell’anima di Derek.
“Qualcuno glielo deve dire. Non è morto con loro, Scott.”
Capì solo il dolore alla schiena, si ritrovò schiacciato sul tavolo di legno, in piedi per miracolo.
Soffiò di dolore, sentendo le schegge bruciate bucargli i fianchi.
Derek, si era liberato dalla stretta dei suoi amici, sbattendolo sul tavolo come se fosse una pezza, mettendogli tutte e due le mani sul collo, facendogli scendere rivoli di sangue, grazie agli artigli.
“Non ti azzardare ad andare avanti.”
Purtroppo lui era un dannato scemo, e l’ira non lo rendeva più intelligente.
A denti stretti, gli afferrò la faccia, per costringerlo ad avvicinarsi di più.
“Non mi fai paura, Derek. E qualcuno deve dirti che sei un emerito coglione a vivere in un ammasso di cenere.”
Sentì distrattamente l’ “Oh Mio Dio.” Di Scott, prima di ricevere un pugno da Derek.
Si spinsero, e lui sputò il sangue per terra. Ma sapeva che non lo aveva colpito con la forza da lupo.
Si arrabbiò ancora di più.
Derek è ancora un alfa, vive a Villa Hale. Stiles è reduce del nogitsune.