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Autore: Kim WinterNight    22/04/2021    4 recensioni
[Scritta per il compleanno di Shavo ♥]
Shavo sospira e fissa lo schermo del suo iPhone, poi alza gli occhi su John.
Il batterista è intento a leggere un fumetto – una vecchissima edizione di Diabolik – e sembra non badargli; se ne sta stravaccato sul divano e ogni tanto sorseggia dalla propria bottiglia di birra.
«John?» lo chiama.
«Mmh?»
«Vieni a darmi una mano!»
L’altro, senza scostare gli occhi dalle pagine illustrate, si stringe nelle spalle. «Solo se è per qualcosa di utile.»
«Lo è!» Il bassista sente il braccio sinistro indolenzito, ma deve resistere ancora per superare il record di Serj.

- Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul Mancini sul forum di EFP.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Serj Tankian, Shavo Odadjian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '(H)App(y) Birthday'
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Dodici minuti e ventidue secondi


 
 
 
 
 
 
Shavo sospira e fissa lo schermo del suo iPhone, poi alza gli occhi su John.
Il batterista è intento a leggere un fumetto – una vecchissima edizione di Diabolik – e sembra non badargli; se ne sta stravaccato sul divano e ogni tanto sorseggia dalla propria bottiglia di birra.
«John?» lo chiama.
«Mmh?»
«Vieni a darmi una mano!»
L’altro, senza scostare gli occhi dalle pagine illustrate, si stringe nelle spalle. «Solo se è per qualcosa di utile.»
«Lo è!» Il bassista sente il braccio sinistro indolenzito, ma deve resistere ancora per superare il record di Serj.
Non sopporta che il suo cantante, tanto scettico e indisponente nei confronti delle sue sfide, lo abbia battuto dimostrandosi più paziente e caparbio di lui.
«A cosa ti serve il mio aiuto?»
«Beh…» Shavo deglutisce appena e ridacchia. «Dovrei andare in bagno, ma se stacco il dito dallo schermo perdo la sfida con Serj.»
Il batterista sbuffa e gli lancia un’occhiataccia. «Stai scherzando, vero?»
«No! Lui ha resistito per ben dodici minuti e ventidue secondi l’altro giorno! Io sono solo a…» Fa una pausa per controllare l’orologio digitale sullo schermo del computer. «Dieci minuti e tre, quattro, cinque…»
«Ah. E a me che importa?»
«Sei un insensibile!» esclama il bassista. «Se non vado subito in bagno, finisce che me la faccio sotto.»
John sorride lievemente. «E chi ti trattiene?»
«Ma così perderò la sfida…»
«E pretendi che io ti accompagni in bagno per tenerti il cellulare attaccato alla mano mentre pisci? Scordatelo.»
«Ti prego!» lo implora il bassista, avvertendo il dolore al braccio sinistro sempre più acuto – ha pensato di tenere il destro libero per poter compiere qualche gesto con più facilità, ma il suo piano sta miseramente fallendo.
Tuttavia non vuole arrendersi, complice anche il fatto che sta registrando tutto sia sul cellulare che sul portatile, in modo da dimostrare a Serj che sta giocando pulito.
Il cantante non ha scampo: stavolta sarà Shavo a vincere.
Da quando ha scovato questa favolosa applicazione per misurare il grado di pazienza, mentre la band era ancora in tour, lui e Serj non hanno fatto che sfidarsi, divertendosi un mondo.
Eppure Shavo non riesce proprio a capire come resistere tanto a lungo, è sempre più convinto che il suo amico abbia in qualche modo barato.
Proprio in quel momento Daron fa il suo ingresso nella stanza, lasciando scorrere lo sguardo sui due compagni di band.
«Daron, per fortuna! Vuoi aiutarmi, almeno tu? Ho bisogno che mi accompagni in bagno, perché se ci vado da solo sono costretto a staccare il dito dallo schermo e…»
Il chitarrista sbuffa. «Ancora con questa stupida sfida tra te e Serj?»
«Non è una stupida sfida!» borbotta il bassista contrariato.
Daron si avvicina a lui e gli picchietta sulla spalla. «Non terrò il tuo uccello mentre pisci.»
«Veramente io…»
«E guarda che non stai registrando. Mi sa che devi ricominciare da capo» gli fa notare, per poi sedersi accanto a John sul divano.
Il batterista scoppia a ridere, mentre Shavo impreca tra i denti e stacca immediatamente l’indice dallo schermo.
Mentre si sgranchisce il braccio indolenzito, avverte la sua vescica talmente piena da fargli quasi più male dell’arto atrofizzato.
«Beh, se ci è arrivato Daron a capire che non stavi registrando, vuol dire che questa giornata non ha più senso» commenta John, continuando a leggere il fumetto.
Daron gli molla un pugno sul braccio. «Con questo cosa vorresti insinuare, cervellone?»
«Niente insinuazioni, solo la verità: non capisci un cazzo di tecnologia» replica ironico il batterista.
«Ma vaffanculo!» sbotta Shavo all’improvviso, dopo essersi messo in piedi.
«Che ti prende ora?» domanda Daron, rivolgendogli un’occhiata interrogativa.
«Non è vero che non stava registrando, cazzo! Per colpa tua ho perso!» sbraita. «Lasciami andare in bagno, poi vedi che ti faccio quando torno!»
«Ah, bene.» John annuisce. «Tutto come al solito, mi sembrava troppo bello per essere vero.»
«Fottiti, Dolmayan!»
«Tra poco sarò io a fottere te, Malakian!» grida Shavo, catapultandosi verso la porta lasciata aperta dal chitarrista.
Non appena si ritrova fuori dall’uscio, tuttavia, impatta contro qualcuno e si ritrova faccia a faccia con Serj.
Il cantante, un’espressione indecifrabile sul volto e un sorrisetto enigmatico sulle labbra, lo scruta con estrema serenità. «Com’è andata con la tua pazienza?»
«Ho perso, ma solo per colpa di Daron!» afferma, già sulla difensiva. «Stavo andando benissimo e avrei battuto il tuo record da principiante senza alcun problema!»
Serj inclina appena la testa di lato e amplia il sorriso, sfregandosi piano le mani. «Sei proprio un credulone, amico mio. Mi è bastato convincere Daron a dirti una stronzata per mandarti al tappeto.»
Shavo strabuzza gli occhi e vorrebbe prenderlo a testate, non fosse che sta combattendo per evitare di svuotare la vescica proprio in corridoio.
Dall’interno della stanza sente Daron e John sghignazzare e la rabbia monta ancora di più nel suo petto.
«Questa è una congiura! Ve la farò pagare, io…» Deglutisce. «Cristo, devo correre in bagno!» Detto questo, dà una spallata a Serj e schizza lungo in corridoio come un razzo.
Il cantante si volta a guardarlo e incrocia le braccia sul petto. «Arrabbiati quanto vuoi, tanto non riuscirai a battere tanto facilmente i miei dodici minuti e ventidue secondi di pazienza!»
 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
[Prompt 41: “Vieni a darmi una mano!”]
 
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH no vabbè, ragazzi, quanto mi sono divertita a scrivere questa shottina idiota!!!!
Intanto ne approfitto per fare tantissimi auguri al mio adoratissimo Shavo che oggi compie 47 anni! *___*
Ringrazio innanzitutto il magnifico team di Victims Of A Down – che sarebbe un fan club dei SOAD – per aver condiviso la foto che trovate in cima al capitolo, anche se l’avevano postata per il compleanno di Shavo di qualche anno fa! Però mi piaceva un sacco e non ho potuto non inserirla :3
Poi, ringrazio Soul perché, oltre al prompt per la sua challenge, mi ha gentilmente suggerito anche un altro prompt – dato che non avevo idee e brancolavo nel buio più totale XD –, ovvero la battuta: «A cosa ti serve?»
Ma la definitiva e folgorante idea mi è venuta mentre guardavo la puntata di sabato di “Avanti un altro” – programma condotto dal magnifico Paolo Bonolis su Canale 5 – e sono venuta a conoscenza dell’esistenza proprio dell’app di cui ho parlato in questo capitolo! Ora, io non ho capito l’utilità, ma ho subito immaginato che fosse perfetto come spunto per scrivere una roba demenziale per il compleanno di Shavo :D
Ho provato a cercarla su Google ma non l’ho trovata, comunque in base a quanto specificato nella domanda dovrebbe funzionare proprio così: tenendo il più a lungo possibile il dito incollato allo schermo del cellulare, si può misurare il proprio livello di pazienza… ehm… (??????)
E niente, spero veramente che questa roba vi sia piaciuta e che abbia lasciato in vita almeno qualcuno dei vostri poveri neuroni XD
Alla prossima e ancora tantissimi auguri di buon compleanno al mio bassista del cuore ♥
  
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