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Autore: leila91    23/04/2021    28 recensioni
Crowley si precipitò da lui in pochi istanti, i lunghi capelli rossi raccolti in una coda, e lo sguardo pieno di preoccupazione.
«Angelo!» esclamò, il fiato corto, «Cosa succede? Sono scappati i serpenti?!» chiese pensando al peggio.
I suoi occhi dorati scandagliarono la stanza e quando udì il caratteristico ronzio cimico e vide che Aziraphale si era rannicchiato, tremante, sotto il tavolo delle orchidee, la situazione gli fu finalmente chiara.
(Fluff & laugh // Crowley is a tease // Aziraphale hates bugs)
(Sequel di Love at first carie, ma leggibile separatamente.)
(Questa storia partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul Mancini sul forum di Efp e alla Real Life Challenge indetta da Ilminipony sul forum di Efp)
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ngk!AU'
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Bug's attack!




 

Il negozio di fiori di Crowley pareva un mondo incantato: una volta entrati ci si dimenticava di essere nel cuore pulsante di Londra, e ci si poteva quasi illudere di essere atterrati su un altro pianeta, lontano anni luce dal caos allucinante della metropoli inglese.
Più vi passava il tempo più Aziraphale capiva come mai il negozio pullulasse sempre di così tanti clienti (oltre naturalmente all’essere dovuto all’indiscutibile e irresistibile sex appeal del proprietario, cosa che divertiva e ingelosiva Aziraphale al tempo stesso.)

I sabati mattina erano diventati i suoi preferiti.
Non dovendo tenere aperto lo studio dentistico, se non per rare occasioni o urgenze particolari, Aziraphale li trascorreva spesso e volentieri dando una mano in negozio al compagno, o semplicemente bighellonando in giro fra le piante, i fiori, e nella zona che amava di più: la stanza dedicata agli animali.
Sì, perché Crowley aveva da poco ampliato il suo vivaio aggiungendo al catalogo anche qualche criceto, dei conigli, e dulcis in fundo, una coppia di serpenti reali.
Il maschio, che Crowley da gran spiritoso aveva chiamato Crawly, era il cocco di Aziraphale.
La femmina, Davina, era pazza di Anthony.
Il fiorista li aveva presi più che altro per sfizio personale, difatti al momento nessun acquirente si era fatto avanti, e probabilmente la coppia di rettili avrebbe finito per venire stabilmente adottata da lui.
Hastur e Ligur lo avevano preso in giro a riguardo, senza pietà, un paio di sere prima.

«Ehy, Snake, cos’è, senti il bisogno di compensare?»
«Già, chiediamolo ad Azi! Angelo, per caso il nostro Anthony ha avuto qualche problemino ultimamente?»
«C’è chi si compra l’auto sportiva e chi un paio di serpenti!»

Le battute, nonostante i sibili infastiditi e le rispostacce di Crowley erano continuate fino a quando Aziraphale, con il supporto di Bee, non aveva minacciato i due di sedarli e di cavargli qualche dente superfluo.

Di fronte alle espressioni improvvisamente terrorizzate degli amici, Crowley aveva riso di gusto, abbracciando il compagno da dietro e suggerendogli sottovoce all’orecchio l’idea di creare una maglietta con la scritta “Don’t mess with my angel”.


Perso in quel ricordo spassoso, e con le braccia occupate dalla scatola del cibo per Crawly e Davina, Aziraphale non si accorse di essersi fermato di fianco alla Chamaedorea. 

Si trattava di una piantina da appartamento che, a parte il nome impronunciabile (tranne che per Crowley) era assolutamente innocua e carina.
Se non fosse che, giusto poco tempo prima, Aziraphale tra le sue foglie aveva visto zampettare una-

 

Bzzzzzzz!

 

Un ronzio inconfondibile portò al povero dentista la conferma dei suoi peggiori sospetti. 

Diverse cose accaddero nello stesso momento: Aziraphale cacciò uno strillo terrorizzato, la cassa contenente il pranzo dei serpenti finì per terra, decorando il pavimento con una bellissima frittata dovuta alle uova rotte, e una simpatica cimice si lanciò con foga verso la carne cruda finita per terra.

“ANTHONYYYYY!” urlò nuovamente Aziraphale, dimenticandosi completamente, a causa del panico, quanto il compagno odiasse venire chiamato per nome.
C’erano veramente poche cose al mondo capaci di spaventare il giovane, professionale, e spesso irreprensibile dentista: ragni e cimici erano due di queste, ma mentre i primi fortunatamente non volavano, le secondo invece sì.
E non sapevano neanche farlo restando dritte, si lamentava spesso Aziraphale: in effetti quei fastidiosissimi insetti seguivano spesso una traiettoria completamente casuale, prima formavano dei cerchi, poi andavano a zig zag, poi verso l’alto, ma il loro obiettivo, secondo Aziraphale, erano sempre i suoi biondi e bellissimi ricci.
Una volta una cimice vi era effettivamente rimasta incastrata e, dopo che Gabriel era riuscito a estrarla, Aziraphale aveva iperventilato per venti minuti buoni.

Crowley si precipitò da lui in pochi istanti, i lunghi capelli rossi raccolti in una coda, e lo sguardo pieno di preoccupazione.
«Angelo!» esclamò, il fiato corto, «Cosa succede? Sono scappati i serpenti?!» chiese pensando al peggio.
I suoi occhi dorati scandagliarono la stanza e quando udì il caratteristico ronzio cimico e vide che Aziraphale si era rannicchiato, tremante, sotto il tavolo delle orchidee, la situazione gli fu finalmente chiara.
Crowley non riuscì a resistere: le sue labbra da prima tremarono, in seguito si arricciarono pericolosamente, e infine il fioraio, nonostante l’occhiata omicida che gli scoccò il compagno, scoppiò in una accesa e sonora risata.


 
§



«Questa storia non uscirà da qui.» mugugnò Aziraphale, piano.

L’orario di chiusura era passato da poco e lui e Crowley si erano ritirati nella dependance, accoccolandosi sul letto.
Il fiorista aveva liberato il povero insettino all’aperto, dato che il biondo si era rifiutato di lasciare il suo rifugio fino a quando la cimice non fosse stata debellata (-Crowley, sbarazzati subito di quella cosa, grazie!-) e adesso stringeva fra le braccia un Aziraphale piuttosto imbronciato.

«Sicuro?» ridacchiò Crowley, sfidando la sorte, «Potrebbe fare bene ai tuoi pazienti, sapere che anche il loro dentista è un fifone. Li aiuterebbe ad avere meno paura quando vengono a farsi visitare.»

La reazione di Aziraphale non si fece attendere.
«Punto primo! Io non sono un fifone!» ululò in risposta il dentista, picchiando con l’indice contro il petto del rosso, «Punto secondo: io non spavento i miei pazienti, al contrario di qualcuno di mia conoscenza che si diverte a urlare contro le sue stesse piante. Davvero, non ho mai conosciuto una persona più incoerente di te! E punto terzo-»


«Va bene, va bene, angelo, calmati. Ho afferrato il concetto.» Crowley alzò le mani in segno di resa ma era ancora palesemente divertito. «Cosa ne diresti se per consolarti un po’ dopo questa esperienza traumatica, stasera ti portassi a mangiare il sushi?» propose cercando una tregua.

«Mmh, direi che ti perdono all’istante, mio caro,» squittì infatti Aziraphale battendo le mani e con gli occhi che brillavano: Crowley conosceva bene le sue debolezze.

«Potrei anche provare a insegnare a Crawly e Davina a cacciare le cimici,» rincarò la dose l’altro.

Crowley scherzava, ovviamente, ma Aziraphale decise di stare al gioco.

«Sei il mio eroe,» cinguettò sbattendo le ciglia, «Lascia che ti dimostri la mia eterna riconoscenza…»

E a quelle parole Crowley, mentre le mani del compagno cominciavano a muoversi verso una meta ben precisa, si sciolse nel suo caratteristico ed eloquente “ngk”.

Nessuna cimice osò più disturbarli.












 
Ma buongiornooo e bentornati in questo AU **. Non mi aspettavo di scrivere un sequel tanto presto, ma quando l'ispirazione chiama bisogna rispondere ♥
Qualche nota per chi non ha letto la minilong correlata:
- Snake è il soprannome di Crowley, dovuto al tatuaggio che ha sul collo e al fatto che deheehe, sa usare bene la lingua (parole sue, oh!)
- Angelo è quello di Azi, perché be', cambierà universo, ma Crowley così lo deve chiamare U.U
In questo universo Crowley come avrete intuito è un fioraio mentre Azi è un dentista.

Note generali:
- Non è una grande idea adottare serpenti reali in coppia, perché pare che questa specie sia cannibile, ma facciamo finta che Davina e Crawly vadano d'amore e d'accordo ^^". A proposito, per i loro nomi mi sono rifatta a Good Omens (Crawly era il nome originario di Crowley) e a un altro ruolo - femminile! - interpretato da David Tennant.
- Questa fic è stata ispirata dal mio profondo odio verso le cimici: una volta mentre stavo skipando con Carmaux e ne ho sentita ronzare una, mi sono tipo fiondata sotto al tavolo finché non se n'è andata (Bea, ti sento ridere, smettila!)

E anche a questo giro dovrebbe essere tutto **, ringrazio chiunque leggerà e chi vorrà lasciare un commento.
Un grazie di cuore a Bea per aver letto in anteprimark (#eraunabattutaridete.)

Alla prossima!

Bennina vostra




(Vuoi leggermi in inglese e lasciarmi un kudos? Mi trovi qui)  
   
 
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