Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Nephertiti    04/05/2021    0 recensioni
Si tratta di una collezione di one-shot da me tradotte, saranno tutte “PersonaggioxLettore” e per chi non lo sapesse, vale a dire che sarete protagonisti della storia e soggetto delle attenzioni del personaggio in questione, per farvi un esempio, se dovesse trattarsi di Levi Ackerman, vi sarà dato un contesto (che può essere all’interno dell’anime o in universo alternativo) e lui avrà un debole per voi. Questa descrizione approssimativa non rende giustizia alla categoria, se siete interessati, venite a dare un’occhiata!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell’autrice a fine capitolo

 

 

LEGENDA:
 

(t/n): Tuo nome
 

(t/c): Tuo cognome
 

(c/o): Colore occhi
 

(c/c): Colore capelli
 

(c/p): Colore pelle

 

 

 

 

 

Prove sufficienti (Ladro!Levi x Reader)

 

 

 

 

 

Sono trascorsi mesi dall’ultima volta in cui hai interagito con un essere umano.

Parlare con i tuoi orsacchiotti o altri peluche non è d’aiuto perché loro non rispondono mai, ma speri ancora che qualche giorno potranno dire qualcosa, anche se si potrebbe trattare di qualcosa di offensivo, considerato che li bombardi di informazioni inutili ogni giorno, dopo la scuola.

Devi ammettere a te stessa che una ragazza di diciotto anni non dovrebbe avere animali impagliati e ancor meno parlare con loro.
Per te, comunque, rappresentano un anti-stress. Di solito quando le persone non ti rivolgono parola, parli con te stessa nella tua testa.
Non è il massimo, ma è pur sempre qualcosa.
In più, non sei proprio incline a interagire con le persone.

Non sei la ragazza sicura di sé, ottimista e allegra che tutti adorano e con cui amano socializzare. Non sei neppure la misteriosa ragazza emo, ti piace semplicemente girovagare per la biblioteca per la maggior parte del tempo e parlare il minimo indispensabile con gli altri, perché pensi che, se anche lo facessi, di sicuro non ti capirebbero.
Tralasciando quel dettaglio, sai anche essere divertente e allegra, se solo avessi qualcuno con cui esserlo.

Quindi eccoti ancora una volta seduta da sola nella tua stanza, a fissare la tua tigre di peluche come se, guardandola intensamente, potrebbe fare qualcosa di incredibile da un momento all’altro.
O così ti piace immaginare.

Giunta alla conclusione che la tigre non farà nulla, almeno non nell’immediato, sospiri pesantemente e rotoli giù dal letto, reprimendo l’impulso di grugnire irritata, mentre la tua mano fruga tra le lenzuola in cerca del cellulare, che dovrebbe essere da qualche parte nelle vicinanze.

Quando tocchi finalmente il dispositivo freddo, lo porti davanti al viso e fissi lo schermo con ben poco interesse, sospiri di nuovo e apri la tua playlist, inserendo il cavo nel cellulare e le cuffie nelle orecchie e lasciandoti trasportare dalla musica, anziché rivolgerti nuovamente a uno dei tuoi peluche come fosse il tuo psicoterapeuta.
Il ritmo della tua canzone preferita ti esplode nelle orecchie, il volume è quasi al massimo, ma non ci badi troppo.

Rotei gli occhi al cielo quando ricordi il “non-così-insolito” avvenimento odierno, vale a dire un'altra bravata tra i tuoi compagni di classe, che hanno insultato e preso di mira una ragazza con uno “status sociale” inferiore.

Ti alzi dal letto e ti dirigi nella cucina del tuo piccolo appartamento, alla ricerca di qualcosa che interrompa quello strano brontolio nello stomaco, come se avessi ingerito la pozione di una strega.

Tuttavia, una volta aperto il frigo, trovi solamente una scatola di latte e un piatto con alcuni pomodori e delle fette di prosciutto, comparsi per magia o qualcosa del genere.
Innanzitutto non ricordi di aver comprato del prosciutto, quindi non hai idea di come sia finito su quel piatto, a fette, insieme ai pomodori.
Chiudi il frigo, considerando l’idea che degli alieni abbiano comprato per te il prosciutto e lo abbiamo nascosto nel frigo.
È quasi impossibile, così com’è impossibile che tu possa avere una conversazione con un essere di genere maschile, quindi mai dire mai.

Rovisti nelle mensole in cucina, cercando qualche alimento che ti ispiri, ma alla fine ti devi accontentare dei cereali.
Li versi in una ciotola e lasci che i tuoi pensieri scivolino via insieme ad essi, mentre raccogli un cucchiaino dal cassetto.
Infine ti siedi e torni ad ascoltare la musica, mentre riempi la bocca con quei cereali non-poi-così-vecchi.
Una volta terminato il tuo pasto “estremamente soddisfacente”, il tuo stomaco brontola, facendoti grugnire esasperata.

Torni nella tua stanza e afferri un libro, lasciandolo cadere con un tonfo sul letto, prima di spalancare la finestra nella camera.
Ti siedi con le gambe incrociate, il tuo busto appoggiato alla parete vicino la finestra.
Sorridi appena, osservando la copertina del libro.
È un libro interessante.
I personaggi hanno delle personalità complesse.
La trama è stimolante, lo sviluppo è davvero straordinario.
Grammatica complessa ma comprensibile, con descrizioni dettagliate. Narra di posti intriganti e strane vicende, ma pur sempre avvincenti, e di ostacoli stravaganti ma non poi così insoliti.

Comunque non riesci a comprendere una cosa.
L’antagonista è uno stronzo, e questo lo puoi anche capire, tutti gli antagonisti lo sono.
Ma allora perché diavolo lo è anche il protagonista?
L’antagonista è malvagio e leggermente ottuso, ma il protagonista – Logan, è un completo idiota allo stesso modo.
È un delinquente che è cresciuto fumando erba nel giardino di casa dei suoi genitori divorziati e poi è arrivata una ragazza – Silvania, che ha chiesto il suo aiuto per uccidere un uomo, così le loro avventure sono iniziate.
A metà del libro, lui insulta ancora tutti, sa essere tanto affascinante quanto un completo idiota, fuma ancora erba, beve alcol e mente alle persone per ottenere quello che vuole.
E nonostante sia una ragazza brillante, a Silvania non può importare meno, perché continua ad amarlo fino alla morte.
Ed è quello che non riesci a capire.
Comunque Logan, oltre a comportarsi da stronzo, sa anche manipolare le persone, essere un enorme bugiardo, un attore impeccabile e persuasivo in modo impressionante.
Per l’amor del cielo, è riuscito a convincere un re a vendere il suo intero regno in cambio di alcune gomme da masticare e della cocaina, com’è stato possibile?
Non lo sai. Non riesci a immaginarlo.
Ma è assolutamente sicuro che salteresti fuori dalla finestra per seguire un ragazzo del genere.
E non solo perché sarebbe un piacere per gli occhi da guardare, se assomigliasse a Logan, vorresti un ragazzo che si comporta proprio come lui, ti piacerebbe scoprire se esiste una persona del genere.

Anche se ne dubiti fortemente, nonostante l’autore stesso del libro (Fred Harper) ha menzionato Logan, dicendo che è basato su una persona che esiste realmente.
Se così fosse, vorresti assolutamente incontrarlo, o incontrarla, e conoscerlo di persona, perché alcuni scarabocchi su un foglio bianco non sono prove sufficienti per esserne certi.

Proprio quando stai per tirare un lungo sospiro, sperando di incontrare una persona così perfettamente imperfetta, riesci ad udire un tonfo, poi noti un’ombra comparire nella tua stanza.
Avverti una mano afferrarti l’avambraccio e una sfilarti le cuffie, prima di forzarti a lasciar cadere il libro.
Sbatti le palpebre più volte e velocemente, qualcosa di affilato, puntato sul tuo collo, ti solletica la pelle.
Respiri a fatica e impieghi tutta la tua forza di volontà per non muoverti, altrimenti il coltello sulla tua gola lascerebbe un segno permanente.

“Se emetterai anche solo un verso, ti taglierò la gola.”
Sibila una voce alle tue spalle, vicino all’orecchio.

Ti sembra quasi… familiare.
Non è come se l’avessi già sentita in passato, è più come… come se sapessi a chi potrebbe appartenere.
Profonda e lievemente roca. Fredda e severa, con una punta di ostilità.

Cosa?

Questa è esattamente la descrizione della voce del protagonista nel libro.

Non può essere… giusto?

Rimani immobile per alcuni secondi, ascoltando il suo respiro irregolare vicino il tuo orecchio, mentre lui tiene saldamente il coltello sulla tua pelle, rendendoti ancor più nervosa.

Non che non ti farebbe lo stesso del male se rimanessi immobile, ma stai perdendo la pazienza.
Cosa sta aspettando in ogni caso?
Poi lo senti.
O meglio, li senti.

“Dove diavolo è finito quel ragazzino?”, urla la voce di un uomo fuori dal tuo appartamento, facendoti spalancare gli occhi e desiderare di scomparire fra le lenzuola, ma il pericoloso sconosciuto alle tue spalle ti è d’ostacolo.

“Non lo so! Probabilmente in fondo alla strada! Quando lo catturiamo gli staccherò quella sua testolina.”
Stavolta è una voce femminile a parlare e la paura cresce dentro di te.
Cos’ha fatto quel ragazzo per farli infuriare tanto?

“No, prima lo torturiamo e poi gli tagliamo la testa. Gli serva da lezione per averci derubato.”, ringhia l’uomo e tu provi a rimpicciolirti nella presa del ragazzo, sperando di poterti rannicchiare abbastanza da scomparire.

Proprio a te doveva capitare?

Malgrado tu sia spaventata per la tua incolumità, non scoppi a piangere, ma rimani pietrificata e inorridita, aspettando qualsiasi cosa stia per succedere.
Dopo alcuni minuti, sei all’incirca, le voci intorno al condominio si affievoliscono e proseguono in fondo alla strada, probabilmente è da quella parte che continuano a cercare il ragazzo che, momentaneamente, è intento a premere un coltello sulla tua gola.
Deglutisci a fatica quando avverti i muscoli del ragazzo alle tue spalle rilassarsi, lui esala un sospiro di sollievo, quasi impercettibile, e abbassi gli occhi quando parla.

“Non muoverti e ti lascerò semplicemente andare.”

Ha, come se fosse vero.

Ladri e delinquenti non dicono mai la verità.
Chi si crede di essere? Quel Logan stronzo e affascinante che potrebbe spacciare una mucca per cinque tonnellate d’oro?
No, perché non esiste una persona del genere.
Decidendo di non recitare la parte della damigella in pericolo, in quanto nessun principe verrà in tuo aiuto, porti la mano dietro la schiena e tiri una gomitata nello stomaco del ragazzo, facendogli cadere il coltello dalle mani, un po’ per la sorpresa, un po’ per il colpo.

Con un movimento veloce e deciso, nonostante le tue mani stiano tremando e sudando senza ritegno, raccogli il pugnale e ti volti rapidamente, puntando la lama contro il ragazzo, ancora intento a tossicchiare e a massaggiarsi il punto dove l’hai colpito.

Ma, oh Dio, smetti di respirare per un istante quando incontri il suo sguardo.
Non è solo per il suo bell’aspetto, più che altro per la peculiare somiglianza tra i suoi tratti e quelli di Logan e hai almeno otto motivi per affermarlo:

1. Capelli color ebano con un taglio corto alla base e le estremità più lunghe.

2. Una carnagione chiara e lineamenti spigolosi.

3. Grandi mezzelune violacee incise sotto gli occhi.

4. Occhi di ghiaccio, quasi grigi, con delle piccole sfumature di blu  (ma non lo puoi dire con certezza perché è troppo distante).

5. Piercings sull’orecchio destro e il sopracciglio sinistro.

6. Il tatuaggio di una tortora che spicca il volo sul collo.

7. Indumenti scuri e consumati, con uno strano logo di una band su di essi.

E ultimo, ma non per importanza.

8. Un cipiglio molto, molto intimidatorio.

Quel ragazzo assomiglia così tanto a Logan che, se l’avessi incontrato in altre circostanze, gli avresti chiesto un autografo o qualcosa del genere.
Tenendo sotto controllo il tuo shock, lo stupore e il lieve eccitamento per la scoperta, non gli dai modo di mettersi comodo sul tuo letto e avvicini il pugnale al suo petto.

Lui alza lo sguardo su di te, divertimento e pericolo riempiono i suoi occhi di ghiaccio mentre ti osserva.

“Non provare a muoverti o ti colpirò di nuovo e stavolta non userò il mio gomito, non sarai così fortunato.”, dici, lanciando un’occhiataccia nella sua direzione e provando a mantenere un tono di voce sicuro, nonostante tu non abbia conversato con una persona reale per molto tempo.

Lui si lascia sfuggire una lieve risatina e ti osserva, un genuino interesse brilla nei suoi occhi.

“Cosa ti diverte?”, domandi duramente.

Inarchi un sopracciglio quando emette un piccolo sbuffo e si muove, in cerca di una posizione più comoda sul tuo letto, il coltello saldamente puntato contro di lui.
“La tua voce è così fioca, principessa. Hai rotto col tuo ragazzo o qualcosa del genere?”, domanda e in quel momento realizzi di non aver parlato ad alta voce per quasi un mese.
Non a scuola, neppure a casa, e tanto meno ai tuoi genitori che non vivono nemmeno con te.
Nessuno.
Questa è letteralmente la tua prima interazione con un essere umano dopo settimane.
È ovvio che la tua voce sia flebile, non l’hai più utilizzata.
Ma quello che ti mette ancor più a disagio è la sua domanda.
Quest’imbecille crede sul serio di poter entrare in casa tua, minacciarti e fare ipotesi sulla tua vita privata?

“Prima di tutto, non ne ho mai avuto uno.”, replichi a tono, ma gli occhi del ragazzo si allargano per la sorpresa, sembra che ti creda una ragazza popolare, invece è leggermente fuori strada.

“Come ti viene in mente di chiedermi una cosa del genere, quando potrei semplicemente pugnalarti se mi dicessi qualcosa che ritengo sgradevole?”

“Mi pare logico. Con o senza il mio coltello, o un’arma di qualsiasi tipo, in una lotta fra me e te, sarei io ad uscirne vittorioso, principessa.”, annuncia lui, alzando e abbassando velocemente le spalle.
Deglutisci piano, mentre trattieni il respiro e poi cerchi di darti un tono.
Non puoi nutrire il suo già enorme ego.
Un altro tratto che lui e Logan hanno in comune. Lui è chiaramente uno stronzo, ma la vera domanda è fino a che punto lo sia.

“Non spingermi a smentirti.”, sibili e lui reprime un ghigno.
Ha potuto constatare che ne hai di coraggio.

“Allora perché non lo fai?”, ti provoca con noncuranza, dalla sua voce profonda trapela quanto la situazione lo diverta.

“Non mi dispiacerebbe, ma questa è casa mia, prima di tutto. Se te ne vai immediatamente non chiamerò la polizia.”, lo minacci con un’occhiataccia, il che non fa altro che incrementare il divertimento del ragazzo.
“Principessa, siamo onesti. –, inizia a dire cupamente, mentre la paura nei tuoi occhi (c/o) aumenta. – Non oseresti farlo...”, taglia corto.

Negli istanti successivi le tue mani sono immobilizzate sopra la testa, il coltello è caduto sul tappeto con un sonoro tonfo e lui è seduto a cavalcioni su di te, in una posizione tanto scomoda quanto intima.

“Ora, lo faresti?”

Sembra che riesca a guardarti nell’anima. Deglutisci a fatica, il tuo cuore accelera il ritmo e senti la bocca asciutta nel giro di pochi secondi. La sua presa è stretta e le sue mani sono fredde e lievemente ruvide per il modo in cui creano attrito sulla tua pelle.

Comunque, a quella distanza ravvicinata, puoi constatare che ci sono pagliuzze blu nelle sue iridi grigie, e fissi il suo viso come ne fossi ipnotizzata, sentendo anche i suoi occhi scrutare il tuo volto.

Puoi vedere chiaramente la cicatrice che gli attraversa il sopracciglio, le sue lunghe ciglia e perfino annusare il profumo del suo shampoo alla lavanda, mescolato con quello che presumi sia fumo di sigarette e qualcosa che ti ricorda incredibilmente il tè nero.
Il suo profumo è molto più che piacevole, crea dipendenza.

Lui ti guarda di rimando senza spiccar parola, anche quando si rende conto che stai scrutando il suo viso. Non sa il perché, ma siccome lo stai facendo tu, anche lui si sente autorizzato ad esaminarti a sua volta.
La tua pelle (c/p) sembra così soffice che vorrebbe allungare la mano per accarezzarla, i tuoi grandi occhi (c/o) appaiono seducenti, con quella scintilla di malizia in essi e, contemporaneamente, di tenerezza, quando sbatti le ciglia di tanto in tanto.

Può constatare che i tuoi capelli sono decisamente morbidi, e quel (c/c) si sposa bene col tuo incarnato e col colore dei tuoi occhi.
Il tuo profumo è dolce, ma non riesce a capire cosa gli ricorda, è il profumo naturale della tua pelle, probabilmente, e gli piace.
Le tue labbra dischiuse, così piene e dall’aspetto morbido, sono proprio invitanti così come lo è la tua figura minuta sotto di lui.

Sbatte le palpebre un paio di volte per riprendersi dalla trance in cui è caduto, lascia andare i tuoi polsi e raccoglie rapidamente il coltello dal pavimento, mentre tu rimani a fissare il soffitto per qualche secondo, poi sussulti, il tuo viso si tinge di rosso e lo fissi come se potrebbe ucciderti da un momento all’altro.

D’accordo lui è definitivamente uguale a Logan e, se la tua mente non sta illudendo sé stessa, hai condiviso con questo delinquente un momento intimo simile a quello che ha avuto Logan con Silvania in uno dei primi capitoli, quando si sono incontrati.

Okay – respiri un paio di volte, i tuoi occhi ancorati alla sua figura mentre provi a calmarti, - questa è una coincidenza, niente di più.

Dovresti scoppiare di gioia per aver avuto un momento simile con uno sconosciuto che assomiglia in tutto e per tutto a Logan, tuttavia quello sconosciuto ha un coltello, che ha usato per minacciarti, quindi dovrai rimandare a dopo i tuoi vaneggiamenti da fan.
Se dovesse esserci un dopo, chiaramente.

Il tuo corpo trema al pensiero di una sua prossima mossa, adesso è lui quello armato.
La tua faccia non sa se assumere un’espressione terrorizzata o nauseata, sceglie di mischiare un po’ tutto e probabilmente adesso sembri in procinto di vomitare, come se un fantasma raccapricciante sia appena uscito dal tuo frigorifero.

Sì, quella è la descrizione più appropriata.

Ma cosa fa lui alla fine?

Qualcosa che non ti saresti mai aspettata e che ricorderai per molto, molto tempo.
Si sfila la felpa nera e te la lancia addosso, prima di saltare sul cornicione della finestra e posizionare il coltello sul retro del suo anfibio.
“Stai tremando come una fottuta foglia, copriti, principessa.”
E così dicendo salta giù, lasciandoti a bocca aperta.

Sfrecci anche tu vicino alla finestra e ti sporgi, aggrappandoti al cornicione, così noti come il ragazzo sia atterrato nei cespugli vicino al condominio.
D’altronde l’edificio è composto solo da quattro piani e tu hai scelto di comprare un appartamento al primo piano, quindi è solo colpa tua se è accaduto tutto questo.
Vedi il ragazzo correre lungo il piccolo cortile, che dovrebbe rappresentare il giardino dell’edificio, quando si volta un’ultima volta.
Riesci a sentirlo, mentre urla: “Non tirare delle cazzo di gomitate a persone che hanno dei coltelli, principessa.”
In un lampo è in mezzo alla strada e tu ricadi mollemente sul tuo letto, confusa, in preda allo shock.

Con gli occhi spalancati fissi il vuoto, il tuo battito cardiaco ancora accelerato, le tue mani stringono il tessuto soffice della felpa che lui ti ha lasciato.
Con un sospiro, ti abbandoni sul letto, stringendo maggiormente la felpa, annusandola appena, anche se questo ti fa sembrare la peggior maniaca del Paese.
Ma diamine quanto profuma.
Profuma proprio come lui.
Lavanda, chiaramente l’odore del suo shampoo, sigarette, perché deve aver fumato prima di uscire, e un tenue odore di tè nero.
Nonostante il tuo interesse per quel profumo e il modo in cui ti ipnotizza, quando ti muovi sul letto, in cerca di una posizione più comoda, riesci ad avvertire un oggetto spigoloso ficcarsi nel tuo fianco.

Sposti una mano dalla felpa all’oggetto sotto di te e lo afferri diffidente, prima che i tuoi occhi si spalanchino, capendo che probabilmente appartiene al ragazzo.
Ed è forse il motivo per cui quelle persone gli stavano dando la caccia, chiunque fossero.
Mettendoti a sedere sul materasso, guardi accigliata la scatola di metallo e, dopo aver lasciato la felpa, decidi di aprirla.

Ciò che vedi all’interno ti fa scoppiare a ridere.
Questo è decisamente troppo, perché il contenuto della scatola corrisponde perfettamente a ciò che aveva rubato Logan la prima volta che è scappato di casa.

Una busta di plastica con della cocaina. Un set di foglie da tè. Un pacchetto di gomme da masticare.
Con un piccolo sorriso guardi il cielo scuro all’esterno, immaginando nella tua testa il prossimo incontro con il misterioso ragazzo di cui non conosci ancora il nome.
Sbuffi e guardi nuovamente la scatola, molto più che soddisfatta.
Dopotutto, sembra che tu debba saltare giù dalla finestra.

Hai prove sufficienti per farlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

 

Salve gente! Per tutti coloro che sono arrivati fino a questo punto, vi ringrazio calorosamente.

Vi spiegherò in cosa consiste la mia idea: ho intenzione di pubblicare numerose one-shot con diversi personaggi di AOT (ma in particolare Levi) che ho letto su un altro sito.

L’autrice mi ha dato il consenso per tradurle e considerato che, personalmente, ho trovato le sue fanfictions interessanti, ho deciso di divulgare anche qui un paio di “PersonaggioxLettore”, una categoria poco utilizzata su questo sito e sconosciuta a molti.

Come avrete notato, la storia si svolge come se foste voi a viverla in prima persona, ecco il motivo della legenda, dovrete pensare al colore dei vostri capelli o della vostra pelle e così via.

Questa one-shot in particolare è una delle prime che ho letto e l’ho trovata simpatica, ma ne pubblicherò altre con trame più intriganti. Se dovesse ottenere un discreto successo, potrei pubblicare il seguito, sappiate che ci sono altre due parti.

Quindi fatemi sapere cosa ne pensate, o eventuali errori grammaticali.
Sono ben accetti consigli di qualsiasi tipo.

Vi lascio il link dell’originale, se voleste dare un’occhiata.

 

 

https://www.deviantart.com/stilemawillow/art/Evidence-Enough-Thief-Levi-Reader-643397825

 

 

 

A presto, Nephy_

 

   
 
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