Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: LadyHeather83    13/05/2021    2 recensioni
Marinette, a causa di un errore, ha dovuto rinunciare ad essere la guardiana dell Miracle Box.
E la notizia, della perdita di memoria della ragazza, rimbalzerà tra i corridoi della scuola, arrivando alle orecchie di Adrien.
Un dubbio assale la mente del ragazzo, che sia proprio lei la sua lady?
ATTENZIONE!!! Contiene spoiler sulla quarta stagione
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ricordati di me

*

Capitolo 6

*

Il jet privato di Adrien atterrò alle quattordici e quattro minuti.

Anche se era primavera inoltrata, in Tibet faceva ancora freddo e man a mano che sarebbero saliti sulle montagne l’aria si sarebbe fatta sempre più gelida.

A complicare il tutto era la tempesta di neve totalmente fuori stagione che stava arrivando.

Nathalie era partita prevenuta e aveva fatto mettere sia nella sua valigia che in quella di Adrien abiti molto pesanti.

Adrien alzò gli occhi al cielo quando un primo fiocco di neve si posò sulla sua testa, osservò l’imponente montagna poco distante, tutta bianca e con la cima nascosta da una nuvola che non prometteva nulla di buono.

Lui e Nathalie erano scesi dall’aereo e ai piedi della scala c’erano un paio di guide ben coperte ad attenderli, si potevano vedere solo gli occhi dal taglio orientale.

“Ben arrivati!” Avevano detto nella loro lingua.

Nathalie fece da interprete con somma sorpresa di Adrien, il quale si stava chiedendo dove avesse imparato quella lingua, che suo padre costringesse anche lei a lezioni private?

Inutile cercare risposte ore.

Si avviarono tutti e quattro all’interno di un taxi posto fuori la pista di atterraggio.

“Dovremo arrivare tra circa mezz’ora, una volta arrivati ai piedi della montagna alloggeremo in un rifugio in attesa che la tempesta si plachi.” Spiegò uno Shepard a Nathalie sempre nella sua lingua.

“Chiedigli quando potrò vedere mio padre” Adrien tirò la manica della giacca rossa a quella che attualmente era la sua tutrice legale.

“Se il tempo migliorerà, già domani in tarda mattinata riusciremo ad arrivare al tempio” Lo anticipò la guida parlando perfettamente il francese lasciando il biondo attonito.

“Grazie!” Si era limitato a dire, avrebbe riservato ulteriori domande a Nathalie una volta arrivati all’alloggio a loro destinati.

*

Adrien si era sistemato nella sua stanza e dopo aver riposto gli abiti dalla valigia all’armadio, si lasciò cadere all’indietro sul morbido materasso.

Nathalie bussò alla porta e quando ebbe il permesso di entrare aprì la porta chiedendo al biondino se avesse bisogno di qualcosa.

“Tutto apposto, grazie.” Ma il suo tono di voce l’aveva tradito, non stava bene per niente.

“Adrien, lo sai che con me puoi parlare” Chiuse la porta dietro di sé e si sedette ai piedi del letto.

“Non lo voglio vedere” Aveva detto portandosi il cuscino bianco sopra la faccia ovattando la voce.

“Ha bisogno del tuo perdono per andare avanti. Il grande guardiano ha detto che è in una fase dove ha bisogno di sapere che le persone che ama gli sono vicine” Gli tolse il guanciale per vederlo meglio e per rivolgergli uno sguardo apprensivo.

“Mi ha mentito Nathalie.” Si alzò raggiungendo la finestra, fuori nevicava e alcuni fiocchi di neve si erano accumulati sul balcone formando una piccola montagnola.

“L’ho fatto anch’io, eppure mi hai perdonata”

“Tu non avevi scelta. Lui si.”

“Lo ha fatto per proteggerti”

“E da cosa? Sai come mi sono sentito quando ho scoperto che stavo combattendo contro il mio stesso padre? E in più la ragazza che amo ha perso la memoria e non si ricorda più di me. E tutto per colpa mia, se non…”

Nathalie si era alzata e avvicinata a lui “L’amore vince sempre Adrien, se sarà destino, troverete un modo per stare insieme.” Lo abbracciò, perché era di quello che aveva bisogno in quel momento.

*

“Non pensi sia un azzardo, Milady?” Le aveva chiesto Chat Noir inarcando un sopracciglio.

“Penso sia l’unico modo per scoprire dove si trova Papillon” Lady Bug strinse i pugni dopo aver illustrato il suo piano al suo collega.

Chat Noir scosse la testa più volte, non era convito che il suo piano avesse potuto funzionare, ma si fidava di lei e sicuramente aveva pensato anche ad un piano B.

Avevano chiesto quello stesso pomeriggio un incontro con il maestro Su Han perché avevano bisogno anche del suo aiuto, o meglio, l’aiuto del suo bastone, l’unico arnese in grado di localizzare la Miracle Box.

“Voi siete pazzi!” Inveì alzando le mani al cielo “…non potete farlo. Non darò mai il mio consenso e nemmeno le altre cariche”.

“Volete o no recuperare il Miraculous della farfalla e quello del pavone? Beh, io non vedo altro modo”.

“Certo che lo vogliamo recuperare, ma non sconsacrando una Miracle Box”

“Farà solo da esca, la recupereremo poi. Abbiamo bisogno di sapere chi si nasconde dietro la maschera di Papillon e Mayura” Spiegò Marinette.

Il Grande Guardiano incurvò le labbra e digrignò i denti, nessuno aveva mai osato trattare in quella maniera secoli di storia, quei ragazzini dovevano mettersi in testa che quello non era un gioco e che se il loro piano fallisse, tutto il mondo sarebbe stato in pericolo, la Miracle Box non doveva assolutamente cadere nelle mani sbagliate, e Lady Bug e Chat Noir stavano servendo la vittoria a Papillon su di un piatto d’argento.

“Va bene. Va bene, non c’è bisogno di arrabbiarsi” Chat Noir s’intromise separando i due guardiani prima che si potessero scannare tra loro. “Grande Guardiano Su Han, ci perdoni per averla disturbata, non capiterà più” Gli fece un inchino per congedarlo e dopo avergli lanciato un’occhiata torva iniziò a saltellare tra i tetti fino a che non lo videro più.

“Ma che ti salta in mente?” Gli aveva chiesto Lady Bug.

“Tranquilla insettina…” Chat Noir tirò fuori da dietro la sua schiena il bastone del grande guardiano e lo porse a Lady Bug “…ora possiamo mettere in atto il tuo piano”.

*

Il silenzio e la tensione mentre camminavano per quel sentiero innevato si poteva tagliare con il coltello.

Adrien non osava proferire parola, ma continuava a camminare con la testa bassa assorto nei suoi pensieri.

Nathalie non sapeva cosa dire, la sera prima avevano chiacchierato a lungo arrivando alla conclusione che Adrien al momento non era pronto a perdonare suo padre, la ferita era ancora fresca e il colpevolizzarsi della perdita di memoria di Marinette lo stava devastando.

“Siamo quasi arrivati” Aveva annunciato uno Sheppard che continuava a immergere il suo bastone nella neve fresca.

Adrien aveva alzato lo sguardo e poco distante poteva vedere il tempio dei Guardiani ben visibile.

Gabriel era stato portato lì dal Grande Guardiano Su Han prima di fare visita a Marinette e farla rinunciare al suo ruolo di guardiana, e poi di conseguenza si era recato da Adrien per prendergli il suo di miraculous.

*

“La mente di tuo padre verrà purificata. E quando sarà pronto, potrà lasciare il tempio” Gli aveva detto Su Han dopo aver tramortito lo stilista.

“Quanto tempo ci vorrà?” Chiese Adrien non lasciando trasparire nessuna emozione.

“Non lo sappiamo, ognuno reagisce al percorso in maniera diversa. Dipende anche da quanto tempo ha usato il miraculous. Il potere di Nooro è grande e nei soggetti deboli può dare alla testa e se non è usato saggiamente…” Sospirò “…può portare alla pazzia”.

*

Gabriel Agreste sorseggiava il suo te in una tazza di finissima e pregiatissima porcellana cinese bianca dai bordi cobalto.

Il vapore che saliva da quel liquido caldo gli appannava gli occhiali e scompariva appena abbassava la tazzina.

Indossava una tunica arancione e dei sandali marroni ai piedi mentre era seduto sulla poltrona di pelle bianca, Adrien quando lo vide ebbe un tuffo al cuore.

Di solito era abituato a vedere suo padre vestito in maniera elegante e fine mentre indossava il suo solito sguardo serio e accigliato.

Rimase sulla soglia di quel salottino qualche minuto prima che suo padre si girasse verso di lui e lo invitò ad entrare.

Poggiò la tazzina ormai vuota sul tavolino di cristallo e Adrien prese posto nella poltrona difronte a lui salutandolo con un sorriso.

“Adrien, vuoi del tè?” Gli chiese prendendo la teiera ancora fumante.

“Si, grazie” Accettò solo per cortesia non che ne avesse davvero voglia.

“Sono contento che sei venuto, sai…dopo quello che è successo.”

“Non ho voglia di parlarne” Si sbrigò a dire per tagliare corto il discorso.

“Sto cambiando, Adrien. Alla fine del percorso sarò un uomo nuovo”

“Non sarà più come prima tra noi” Gli occhi di Adrien iniziarono ad inumidirsi, non lo aveva ancora perdonato per tutto quello che aveva fatto.

*

“Si” Lady Bug strinse un pugno quando vide che il suo piano stava funzionando, lei e Chat Noir si erano nascosti dietro una colonna dopo aver collocato la Miracle Box sopra la Tour Eiffel.

L’akumizzato di turno aveva preso quella scatola ovale e la stava portando a Papillon.

Lady Bug controllò subito il bastone e l’ago della bussola segnava la direzione esatta che stava prendendo quello scimmione.

“Andiamo!” Aveva ordinato a Chat Noir saltellando tra i tetti tenendo sempre sotto controllo la direzione.

Lo scimmione si era fermato poco distante, nell’ingresso di casa Agreste.

Sia a Lady Bug che a Chat Noir era preso un colpo quando videro uscire dalla porta principale Papillon.

Chat Noir non aspettò istruzioni da Lady Bug, ma si fiondò sul nemico con gli occhi iniettati di sangue.

Tuuu!” Aveva esclamato ingrossando la voce.

“Aspetta, Chat Noir!” Cercò di fermarlo Lady Bug.

“Dì la verità…sei Gabriel Agreste?” Lo stava strattonando per la giacca.

Papillon fece un ghigno sadico “Complimenti ragazzo, hai scoperto chi sono”

Chat Noir lo lasciò andare mentre il suo mondo gli stava per crollare addosso e Lady Bug capì che dietro la maschera di Chat Noir in realtà si nascondeva Adrien.

“Perché?” Fece una pausa “Perché lo stai facendo?” Alzò il tono della voce in attesa di una risposta.

“Per lei…Adrien”.

*

“Ho bisogno del tuo perdono, Adrien. Ho bisogno di te”

“Tu hai bisogno di me?” Fece di rimando guardandolo di traverso e con gli occhi pieni di collera.

“S-si” Balbettò lo stilista asserendo con il capo e lo sguardo da cane bastonato.

Si era pentito questo era certo, ma le sue azioni non potevano venire cancellate con poche parole.

“E tu dov’eri quando avevo io bisogno di te?”

Gabriel stava per dire qualcosa, ma Adrien lo anticipò “…te lo dico io dov’eri: a prendermi a calci per poi giocare alla famiglia felice, come se tutto quello che ho passato potesse venire cancellato con un desiderio.”

“Non volevo ferirti, non avrei mai voluto farti del male” Era affranto e pentito e Adrien lo aveva capito, ma questo non lo fermò di certo nel vomitargli addosso tutta la sua rabbia repressa.

Gabriel doveva capire che aveva sbagliato a tenerlo all’oscuro del suo piano.

“Lo so, ma questo non cambia le cose. Io ho perso molte più cose di te.”

“Ti stai riferendo a Lady Bug? Su Han mi ha detto che la portatrice degli orecchini della coccinella ha perso la memoria in quanto è stata costretta a rinunciare al suo ruolo di guardiana.”

Adrien chiuse gli occhi che si stavano inumidendo e non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederlo piangere, doveva sembrare forte davanti a lui, ma tutte le sue sicurezze vennero meno quando Gabriel tirò in ballo la sua lady.

“Si, ha perso la memoria, e per colpa tua non si ricorderà più di me”

“Su Han mi ha detto che ci potrebbe essere un modo”.

*

Continua

*

Angolo autrice: ciao a tutti carissimi e grazie per essere arrivati fino a qui, in questo capitolo abbiamo finalmente capito che cosa è successo e perché Marinette ha dovuto rinunciare ad essere guardiana.

Spero abbiate apprezzato questa spiegazione che mi è venuta in mente guardando Furious Fu.

Fatemi sapere nei commenti che cosa ne pensate e se qualcosa non vi dovesse essere chiaro non preoccupatevi perché nei successivi ci saranno altri sviluppi.

Un ringraziamento va anche a chi segue questa storia rimanendo in totale anonimato.

Un abbraccio, Erika

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: LadyHeather83